Bando Internazionalizzazione Plus: scopri quali sono i vantaggi

Il Bando Internazionalizzazione Plus è uno strumento che serve a sviluppare e consolidare la capacità di azione dell’iniziativa Linea Internazionalizzazione Plus e supporta la realizzazione di progetti di internazionalizzazione.

Per questo bando la Regione Lombardia, su iniziativa dell’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, ha messo a disposizione delle Piccole e medie imprese 7,5 milioni di euro.

Il Bando è rivolto alle PMI con sede operativa in Regione Lombardia iscritte da almeno 24 mesi nella competente sezione del Registro delle Imprese.

Sono escluse le imprese con codice ATECO 2007 primario di cui alle sezioni A (agricoltura, silvicoltura e pesca), L (attività immobiliari) e K (attività finanziarie).

Il Bando Internazionalizzazione Plus prevede una procedura valutativa a sportello. La domanda dovrà essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa della Regione a partire dalle ore 12.00 del 20 aprile 2021 e fino all’esaurimento della dotazione finanziaria, ovvero non oltre il 31 dicembre 2021.

Il Bando Internazionalizzazione Plus offre agevolazioni, a copertura fino al 100% delle spese ammissibili, sotto forma di:

  • finanziamento a tasso agevolato, per l’80% delle spese ammissibili, compreso tra i 3 e i 6 anni, con un periodo di pre-ammortamento massimo pari a 24 mesi;
  • contributo a fondo perduto, per il 20% delle spese ammissibili.

Il tasso nominale annuo di interesse applicato al Finanziamento è fisso ed è pari allo 0%.

L’importo delle agevolazioni è compreso tra 40.000 e 500.000 euro.

La dotazione complessiva ammonta a 6 milioni per i finanziamenti e 1.5 milioni di euro per i contributi a fondo perduto.

Bando Internazionalizzazione Plus: quali sono i programmi agevolabili?

Sono ammissibili i programmi integrati di sviluppo internazionale per la promozione dell’export in Paesi esteri attraverso lo sviluppo e il consolidamento della presenza e della capacità d’azione delle PMI.

Sono agevolabili i seguenti costi:

  • partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi a collegati, nonché le spese per la partecipazione a fiere virtuali e per l’utilizzo di piattaforme di matching;
  • istituzione temporanea all’estero per un massimo di 6 mesi di showroom o spazi espositivi per la promozione dei prodotti e brand sui mercati esteri;
  • azioni di comunicazione e advertising per la promozione di prodotti o brand su mercati esteri;
  • spese relative allo sviluppo o adeguamento di siti web o l’accesso a piattaforme cross border (B2B e B2C);
  • consulenze in relazione al progetto e al programma di internazionalizzazione;
  • spese per il conseguimento di certificazioni estere;
  • commissioni per eventuali garanzie fideiussorie;
  • spese per il personale dipendente impiegato nel progetto di internazionalizzazione;
  • spese generali.

Bando Internazionalizzazione Plus: perché è importante internazionalizzare?

Negli ultimi anni l’Italia ha dovuto affrontare una profonda crisi che ha mutato radicalmente i paradigmi del nostro sistema economico.

In una situazione di stallo della domanda domestica, l’export è stata l’unica componente positiva della domanda aggregata, consentendo alle aziende più strutturate e preparate di mantenere le proprie posizioni competitive in un contesto globale in profondo cambiamento.

Il confronto con i mercati esteri è diventato una necessità non solo per le aziende manifatturiere, ma anche per le aziende del terziario di mercato, le quali, se vogliono continuare ad essere competitive, non possono rinunciare alla competizione internazionale.

È ormai superata, infatti, la logica basata sulle equazioni produttore = esportatore e commerciante = importatore.

La nuova polarizzazione tra le imprese italiane non è più tra grandi e piccole, bensì tra chi si internazionalizza e chi dipende prevalentemente dal mercato domestico.

Di conseguenza risulta necessario avere un approccio culturale nuovo che porti ad una chiara scelta imprenditoriale orientata al raggiungimento di precisi obiettivi.

Come? Attraverso politiche di offerta adeguate alle caratteristiche dei singoli mercati che si vogliono conquistare e basate sui propri fattori di competitività.

Internazionalizzare vuol dire avere una visione strategica

Uno degli aspetti più problematici che caratterizzano l’internazionalizzazione è dato dalla dif­ficoltà di prendere delle decisioni su dove andare e come andarci.

Le opzioni possibili sono tante e manca un adeguato livello di informazioni disponibili. In sostanza, si devono prendere delle direzioni verso cui andare ma è dif­ficile avere un quadro di riferimento chiaro, e ci si trova disorientati.

Una delle cose più importanti da fare è riuscire a distinguere, fra le varie scelte, ciò che può essere importante per il futuro dell’impresa da ciò che rappresenta semplicemente un’occasione momentanea, ma senza prospettive stabili, o ancora da ciò che potrebbe addirittura nuocere, facendo sprecare risorse e tempo.

Occorre allora impadronirsi delle scelte e affrontarle come soggetto attivo, non limitandosi a fare tentativi disorganici o seguire occasioni proposte da altri.

Questo signi­fica sapere dove si vuole andare, il che corrisponde all’avere una visione strategica.

Il Bando internazionalizzazione Plus vuole appunto supportare le aziende che vogliono seguire questa direzione.

Aziende che non vogliono farsi spaventare dalla crisi economica e prendere questa agevolazione come un’opportunità per rilanciare il proprio business all’estero.

Fare una strategia signi­fica piani­ care un percorso, sapendo da dove si parte e stabilendo dove si vuole arrivare, e organizzarsi per arrivarci.

Le attività internazionali richiedono quindi un salto di qualità. Non più internazionalizzazione intesa come azione commerciale e di vendita, andando alla ricerca di occasioni senza un disegno preciso, ma un percorso pianificato con obiettivi chiari, definendo in modo coerente e coordinato i passi da compiere.

Allo stesso tempo, occorre conservare quella flessibilità che permette di rispondere ai cambiamenti imprevisti che possono riguardare la domanda, la concorrenza, i rapporti con gli intermediari.

Quali obiettivi si possono raggiungere grazie all’internazionalizzazione?

L’internazionalizzazione costituisce un’ottima opportunità di fare business all’estero soprattutto per gli imprenditori che si trovano in difficoltà a competere nel mercato interno.

Gli obiettivi che un’azienda persegue attraverso l’internazionalizzazione sono:

  • aumento ricavi
  • riduzione costi
  • apertura di nuovi sbocchi commerciali
  • delocalizzazione dell’attività di impresa
  • ottimizzazione del carico fiscale e del cuneo fiscale

Non solo: l’internazionalizzazione può costituire la migliore vetrina per l’imprenditore interessato a trovare acquirenti all’estero per la propria produzione o per l’azienda stessa.

Tali obiettivi possono essere raggiunti quando nella vita di un’azienda si verificano una o più delle seguenti circostanze:

  • Messa a punto di un prodotto che si ritiene adatto per uno o più mercati esteri
  • Esistenza di opportunità di business particolarmente allettanti
  • Contatti con clienti e fornitori esteri
  • Contatti con potenziali partner per la produzione e per l’attrazione di capitali esteri
  • Necessità di approvvigionamento presso fornitori esteri
  • Ricerca di condizioni vantaggiose per ridurre i costi (minore pressione fiscale, minore costo del lavoro).

Bando Internazionalizzazione Plus: quali sono i vantaggi per un’azienda che vuole internazionalizzare?

L’internazionalizzazione rappresenta una strategia di crescita premiante solo se condotta con attenzione e con metodologie specifiche che tengano conto del contesto in cui si opera.

Se questo contesto è supportato da strumenti come il Bando Internazionalizzazione Plus mirato a supportare la realizzazione di progetti di aziende che vogliono rilanciare il loro business all’estero si possono avere i seguenti vantaggi:

  • Diversificazione del rischio. L’internazionalizzazione riduce la dipendenza dell’azienda da un unico mercato, consentendole di superare eventuali periodi di recessione che dovessero colpire i singoli mercati.
  • Know-how aggiuntivo. Operare su mercati diversi consente di venire a contatto con nuove realtà, nuovi modi di operare e nuove idee che possono essere recepite e utilizzate sia sul mercato italiano che sugli altri mercati di riferimento.
  • Sviluppo di partnership e sinergie. Essere presenti e attivi nei mercati esteri porta a costruire relazioni, rapporti, sinergie e partnership con altre imprese e professionisti, creando ulteriori occasioni di lavoro.
  • Reperimento finanziamenti. Ogni Paese straniero può offrire forme di finanziamento che favoriscono l’ingresso di nuove realtà produttive, l’apertura di filiali o di uffici commerciali.
  • Risposta alla globalizzazione. L’esperienza della competizione sul mercato internazionale consente alle aziende di costruirsi i mezzi finanziari e le competenze manageriali per competere con i concorrenti stranieri anche sul mercato domestico.

Quali sono le altre opportunità?

Voucher internazionalizzazione – TEM digitali 2021.

Vengono finanziate le spese sostenute per usufruire di consulenze da parte di Temporary Export Manager (TEM) con competenze digitali, iscritti nell’apposito elenco del Ministero degli Esteri.

Le prestazioni dovranno avvenire nell’ambito di un contratto di consulenza manageriale della durata di 12 mesi per le micro e piccole imprese e della durata di 24 mesi per le reti.

La consulenza dei TEM dovrà essere finalizzata a supportare i processi di internazionalizzazione attraverso:

  • analisi e ricerche sui mercati esteri; individuazione e acquisizione di nuovi clienti; assistenza nella contrattualistica per l’internazionalizzazione;
  • incremento della presenza nelle piattaforme di e-commerce;
  • integrazione dei canali di marketing online;
  • gestione evoluta dei flussi logistici.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto compreso tra 20.000 € e 40.000 €.

Simest (Fondo 295/73 e 394/81)

Il fondo 295 eroga contributi a quelle imprese che esportano beni di investimenti e servizi correlati tramite due operazioni: quella di credito fornitore e quella di credito acquirente.

Il primo viene concesso all’esportatore italiano a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento emessi dall’acquirente estero a fronte di contratti di esportazione di beni e servizi di investimento.

Il secondo è concesso all’acquirente estero per ridurre il costo complessivo in conto interessi dei propri finanziamenti export, nella forma della stabilizzazione del tasso del finanziamento ad un tasso fisso agevolato pari al CIRR e di un contributo in conto interesse a fondo perduto.

Se vuoi approfondire questo argomento ho scritto un articolo dedicato al fondo 394/81.

Bando per la concessione di contributi per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali in Lombardia

Questo bando è finalizzato alla creazione di occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri, per l’attrazione di investimenti, la promozione di accordi commerciali e altre iniziative attive di informazione e promozione rivolte a potenziali investitori esteri.

L’agevolazione, rivolta alle MPMI con almeno una sede operativa attiva in Lombardia, consiste in un contributo a fondo perduto, nella misura massima del 70% delle spese sostenute (massimo 15.000 €).

Con questo articolo ho voluto approfondire il ramo dell’internazionalizzazione e le grandi opportunità che vengono presentate alle imprese che vogliono crescere e rilanciare la loro attività all’estero.

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