Report di sostenibilità: strategie e impatti

Report di Sostenibilità - AlzaRating

Il report di sostenibilità è un processo che consiste nel misurare, divulgare e rendere responsabili le performance di un’organizzazione nei confronti degli stakeholder, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile.

Questo processo include la valutazione di come un’organizzazione gestisce le questioni di sostenibilità nel corso delle sue operazioni e i suoi effetti sull’ambiente, la società e l’economia.

Un report di sostenibilità illustra anche i principi e la struttura di governance di un’organizzazione, evidenziando come la sua strategia si allinei con l’impegno per un’economia globale sostenibile.

L’evoluzione normativa e la Responsabilità Sociale d’Impresa

Nell’ambito delle politiche di sostenibilità aziendale, emerge con forza il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI). La Commissione Europea definisce la RSI come la responsabilità delle aziende per i loro impatti sulla società.

Oltre al rispetto delle normative vigenti, le aziende si impegnano a integrare considerazioni sociali, ambientali, etiche, sui diritti umani e le esigenze dei consumatori nelle loro attività e strategie, mirando a creare valore condiviso e a mitigare impatti negativi.

Il Report di Sostenibilità: uno strumento chiave

Il report di sostenibilità diventa così uno strumento fondamentale per le aziende che mirano a gestire e monitorare i propri impatti. Questo sistema di rendicontazione permette alle aziende di misurare le loro performance e di adottare comportamenti socialmente responsabili.

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Decisive innovazioni normative: Il Decreto Legislativo 254/2016

Un punto di svolta normativo è rappresentato dal Decreto Legislativo 254/2016, che impone agli Enti di interesse pubblico di comunicare le proprie performance ambientali e sociali.

Le imprese elencate nel D.Lgs 39/2010, con oltre 500 dipendenti e un bilancio significativo, sono obbligate a redigere un report di sostenibilità, soggetto a revisione legale. Il Decreto offre anche alle PMI la possibilità di presentare volontariamente una dichiarazione semplificata.

Il Report di Sostenibilità: uno Specchio delle iniziative aziendali

Il Report di Sostenibilità è il documento chiave attraverso il quale un’azienda comunica le proprie iniziative e risultati in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Questo report è essenziale per mostrare le azioni intraprese a tutela dell’ambiente, l’approccio verso i lavoratori, la relazione con il territorio e la comunità, nonché il modo in cui l’azienda genera e distribuisce valore ai suoi stakeholder.

Importanza crescente del Report di Sostenibilità

Nell’attuale contesto aziendale, il report di sostenibilità è diventato un elemento cruciale in ogni strategia di sostenibilità. Attraverso questo processo, le organizzazioni identificano i loro impatti significativi e li comunicano seguendo standard globali, migliorando così la qualità e la comparabilità delle informazioni.

Gli standard di rendicontazione mirano a migliorare la trasparenza e la responsabilità delle organizzazioni.

Un report di sostenibilità efficace offre una visione equilibrata e realistica dei contributi positivi e negativi di un’organizzazione verso lo sviluppo sostenibile.

Il Report di Sostenibilità: oltre i risultati finanziari

Questo tipo di report non si limita a documentare i risultati finanziari dell’azienda, ma stabilisce anche un legame con gli obiettivi sociali e ambientali.

Rappresenta una piattaforma per comunicare sia gli impatti positivi che negativi in termini di sostenibilità, offrendo una panoramica dettagliata dell’interdipendenza tra fattori economici, sociali e ambientali.

Il Report di Sostenibilità non è solo un resoconto, ma anche uno strumento prospettico. Fornisce informazioni su come l’azienda gestisce gli aspetti di sostenibilità più rilevanti, mettendo in luce valori, principi, policy e sistemi di gestione. Guarda inoltre verso impegni e obiettivi futuri per lo sviluppo sostenibile.

Per fornire una rappresentazione autentica e complessa, la redazione del Report di Sostenibilità deve essere condotta con precisione e accuratezza, garantendo così l’affidabilità e l’utilità delle informazioni per gli stakeholder.

Report di Sostenibilità: guida alla realizzazione efficace

Nell’era della consapevolezza ambientale, un report di sostenibilità ben strutturato è più che mai fondamentale. Non solo serve come specchio delle azioni di un’azienda, ma agisce anche come una bussola per il suo futuro sostenibile.

Ecco come dovrebbe essere strutturato

Fase 1: Impegno per la Sostenibilità

La prima fase del processo di reporting di sostenibilità si basa sull’ingaggio dell’intera azienda. Il management deve assumere un impegno chiaro verso la sostenibilità, ponendo le basi per un modello di business sostenibile. Questo impegno deve essere condiviso a tutti i livelli dell’organizzazione.

Fase 2: analisi di materialità – identificare le priorità

Successivamente, si procede con l’analisi di materialità per determinare i temi di sostenibilità più rilevanti per l’azienda e i suoi stakeholder.

Questa fase prevede il coinvolgimento attivo dell’organizzazione e dei suoi stakeholder, attraverso interviste, questionari e focus group. Il risultato è la costruzione della matrice di materialità, che evidenzia gli impatti più significativi.

Fase 3: definizione dei KPI – misurare le performance

Una volta identificati i temi materiali, l’azienda stabilisce i Key Performance Indicators (KPI), che serviranno a misurare le performance economiche, sociali e ambientali. Questi indicatori, spesso basati sugli standard del Global Reporting Initiative, forniscono un quadro chiaro dell’andamento delle performance aziendali.

Fase 4: raccolta dati – fondamenta per l’analisi

Definiti i KPI, l’azienda procede alla raccolta dei dati nelle varie funzioni. Questo processo richiede una verifica e validazione accurata, coinvolgendo le funzioni responsabili all’interno dell’organizzazione.

Fase 5: obiettivi e piano di miglioramento – verso il futuro

Con i dati raccolti, l’azienda analizza le aree che necessitano di intervento e definisce obiettivi specifici per un piano di miglioramento. Questi obiettivi saranno poi la base per misurare i progressi futuri.

Bilancio di Sostenibilità: la chiave per evitare il Greenwashing

Un report di sostenibilità efficace è il risultato di un processo di reporting accurato. Al contrario, un approccio superficiale rischia di trasformarsi in greenwashing, diffondendo un’immagine ingannevolmente positiva dell’impatto ambientale dell’azienda.

Un processo di reporting di sostenibilità ben gestito consente all’azienda di dimostrare in che modo essa influenza ed è influenzata dallo sviluppo sostenibile.

Tale report non solo evidenzia il rispetto di leggi e normative, ma promuove anche benchmarking e valutazioni di performance coerenti con gli standard globali.

Il report di sostenibilità permette di confrontare le performance aziendali nel tempo, sia internamente che con altre organizzazioni.

Questo non solo favorisce la trasparenza, ma stimola anche un miglioramento continuo verso obiettivi di sostenibilità sempre più ambiziosi.

Driver cruciali e vantaggi nel redigere un report di sostenibilità

Driver per la creazione di un report di sostenibilità

  • Costruire la reputazione aziendale. Un sondaggio del 2011 evidenzia che l’ampliamento della trasparenza e la segnalazione di azioni positive sono essenziali per guadagnare la fiducia del pubblico.  Inoltre, una ricerca del Boston College Center for Corporate Citizenship and EY nel 2013 rivela che oltre il 50% delle aziende che pubblicano report di sostenibilità nota un miglioramento nella reputazione aziendale.
  • Soddisfare le aspettative dei dipendenti. I dipendenti rappresentano un pubblico cruciale per i report di sostenibilità. La divulgazione di questi report aumenta la loro lealtà e fidelizzazione, impattando positivamente sulle prestazioni complessive dell’azienda.
  • Accesso migliorato al capitale. Le aziende che redigono report di sostenibilità tendono ad avere un punteggio inferiore nel Kaplan-Zingales Index, indicando minori vincoli di capitale, specialmente rispetto alle aziende meno sostenibili.

Vantaggi del report di sostenibilità

  • Maggiore efficienza e riduzione dei rifiuti. La redazione di un report di sostenibilità affina i processi decisionali, riducendo i rischi nella catena di fornitura e contribuendo alla riduzione dei rifiuti e al risparmio sui costi.
  • Aumento della comprensione dei rischi e delle opportunità. Il report fornisce una visione chiara dei rischi e delle opportunità, stabilendo un collegamento tra le performance finanziarie e non finanziarie.
  • Influenza strategica e politica di gestione. Questi report influenzano la strategia a lungo termine e i piani aziendali, semplificando i processi e migliorando l’efficienza.
  • Valutazione e confronto delle performance. I report di sostenibilità permettono alle aziende di confrontare e valutare le loro performance di sostenibilità rispetto a leggi, norme, codici e standard, evitando coinvolgimenti in fallimenti ambientali, sociali e di governance.
  • Benchmarking interno e settoriale. I report consentono il confronto delle prestazioni sia all’interno dell’organizzazione che tra organizzazioni e settori diversi.

Report di Sostenibilità: un cambiamento epocale per le aziende Europee

 A partire dal 2024, un importante cambiamento normativo renderà il bilancio di sostenibilità obbligatorio per un vasto numero di aziende.

Saranno coinvolte tutte le società con oltre 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, e un bilancio annuo di almeno 43 milioni di euro.

Questa mossa, segno di un crescente focus sulla sostenibilità aziendale, interesserà circa 50mila aziende in Europa, inclusa una significativa quota di 6mila PMI in Italia, rispetto alle sole 300 attualmente soggette a questo obbligo.

Cronologia dell’obbligo del Bilancio di Sostenibilità

Dal 1° gennaio 2024: sarà obbligatorio per le grandi imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti.

A partire dal 1° gennaio 2025: l’obbligo si estenderà a tutte le grandi imprese che soddisfano almeno 2 dei seguenti criteri: 20 milioni di euro di totale attivo, 40 milioni di euro di ricavi netti, e una media annua di 250 dipendenti.

Dal 1° gennaio 2026: toccherà alle PMI quotate in borsa, escludendo le microimprese.

Dal 1° gennaio 2028: sarà la volta delle società non UE che realizzano un fatturato annuo superiore a 150 milioni di euro nella UE e che possiedono filiali o succursali qualificabili come grandi imprese o PMI quotate.

Conseguenze per le aziende inadempienti

Le aziende che non si allineeranno alle nuove normative sulla sostenibilità si troveranno ad affrontare sfide significative, rischiando di perdere la loro competitività e posizione sul mercato.

In un mondo dove la sostenibilità diventa un pilastro centrale nelle valutazioni aziendali, non solo sotto l’aspetto economico-finanziario ma anche ambientale e sociale, l’adeguamento a questi standard diventa cruciale.

Clienti e istituzioni finanziarie stanno già privilegiando le aziende con una forte etica sostenibile, ponendo le basi per un futuro dove la responsabilità ambientale e sociale non è più un’opzione, ma una necessità.

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