Finanza Agevolata: perchè è così importante per le imprese?
Il problema della liquidità assilla da sempre le imprese italiane, in particolar modo le micro, le piccole e le medie, fulcro del sistema economico nazionale.
Tuttavia, esistono delle misure di vario tipo che permettono alle imprese di ottenere liquidità a condizioni migliori rispetto a quelle proposte dal mercato. Parliamo della cosiddetta “finanza agevolata“, un microcosmo che contiene bandi e altri interventi a favore dell’impresa.
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ToggleCos’è la finanza agevolata e quali sono i suoi strumenti?
Partiamo dalle basi e proviamo a dare alcune definizioni dei principali strumenti di questa disciplina.
Per finanziamento agevolato si intende una sovvenzione effettuata a condizioni migliori rispetto a quelle di mercato, con scadenze più lunghe e con un tasso d’interesse inferiore a quello vigente.
Oppure un finanziamento per il quale la garanzia non è richiesta o è fornita da un ente pubblico.
Il credito d’imposta è, in poche parole, una detrazione fiscale. Ad esempio se un’azienda gode di un credito d’imposta di € 20.000 e deve versare al fisco imposte per un totale di € 50.000, allora, avvalendosi del credito, può versare al fisco “solo” € 30.000.
Il contributo a fondo perduto consiste invece in un trasferimento economico a beneficio dell’azienda.
Può essere o di natura puramente monetaria, come un bonifico all’azienda, o di natura fisica, come l’acquisto di un bene per l’azienda.
Spesso le agevolazioni non si focalizzano su un solo tipo d’incentivo, ma si articolano in una miscela di questi strumenti.
Con finanza agevolata si intendono tutte quelle misure promosse dallo Stato, dalle regioni o dall’Unione Europea, a favore delle imprese, per permetterne lo sviluppo.
Queste misure permettono di fare nuovi investimenti e favoriscono l’occupazione.
In altre parole, sono interventi destinati alla crescita delle imprese in un momento storico particolarmente complicato.
Chi può beneficiare della finanza agevolata?
Tanti tipi di impresa possono usufruire dei benefici della finanza agevolata:
- Microimprese;
- Pmi (piccole e medie imprese);
- start up innovative;
- imprese femminili (cioè costituite in prevalenza da donne);
- imprese giovanili (costituite da giovani al di sotto dei 36 anni);
- liberi professionisti;
- nuovi imprenditori.
Possono usufruire delle agevolazioni le imprese dei settori più disparati: turismo, industria, commercio, cultura, agricoltura e allevamento, senza dimenticare le aziende digitali e innovative.
A tutte le Pmi, insomma, è concessa la possibilità di richiedere finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto per avviare o consolidare la propria attività.
Quasi tutti gli interventi di finanza agevolata prevedono come requisito d’accesso un codice Ateco.
Stiamo parlando del codice a 6 cifre che classifica l’attività dell’impresa. Altra cosa importante è l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Le diverse tipologie di contributi
La finanza agevolata assume le forme delle diverse tipologie di contributi previsti dal legislatore nazionale comunitario o regionale.
In primo luogo, occorre fare una distinzione fra contributi diretti e indiretti. Nel primo caso quando i contributi sono elargiti in denaro.
Nel secondo caso quando l’impresa può usufruire di benefici fiscali per investimenti di varia natura.
Le agevolazioni possono essere di vario tipo.
- Contributo a fondo perduto (o in conto capitale), quando non è prevista la restituzione del capitale.
- Contributo in conto interessi, quando sono previsti finanziamenti a medio o lungo termine, erogati dagli istituti finanziari, a basso tasso di interesse.
- Credito agevolato, quando il prestito avviene a tassi inferiori a quelli di mercato.
- Contributo in conto canoni, quando il finanziamento riguarda canoni di locazione o leasing.
- Sgravi fiscali.
- Strumenti per l’intervento nel capitale di rischio.
- Garanzia del credito, quando consorzi, come Confidi, offrono garanzia per investimenti a medio e lungo termine al posto dell’imprenditore.
I bandi e le misure che rientrano nella finanza agevolata di solito indicano con precisione le spese finanziabili.
Le spese possono dividersi in:
- investimenti materiali: spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature connessi alla produzione dei beni o dei servizi dell’impresa;
- investimenti immateriali: spese per progetti, studi di fattibilità, consulenze, software, brevetti e licenze.
Talvolta gli sgravi fiscali vengono concessi in caso di assunzione di personale a tempo indeterminato.
I canali della finanza agevolata
Le istituzioni che gestiscono queste agevolazioni sono principalmente di 3 tipi: europee, nazionali e regionali.
L’Unione Europea pilota 2 tipi di fondi, quelli indiretti, delegati e gestiti dalle regioni, e quelli diretti, direttamente gestiti dall’UE.
Questi fondi sono strutturati all’interno dei programmi strategici di intervento; attualmente il programma in vigore è denominato “Europa2020”. I fondi europei diretti, in genere, finanziano progetti con un forte contenuto innovativo e sono rivolti ad aziende che operano in partenariati internazionali.
I bandi nazionali sono principalmente gestiti dal governo ed in particolare dai vari ministeri. In questo settore ha una funzione particolarmente attiva il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), che, fra le altre agevolazioni, gestisce il piano di modernizzazione aziendale Industria 4.0.
Il piano Industria 4.0 è un pacchetto contenente vari tipi di agevolazioni tra le quali possiamo citare:
- La Nuova Sabatini, agevolazione relativa all’acquisto di macchinari ed attrezzature funzionali all’attività d’impresa e consistente in un finanziamento totale agevolato con garanzia pubblica ed un contributo a fondo perduto.
- L’Iperammortamento, supervalutazione fino al 270% degli ammortamenti relativi a macchinari con forte contenuto tecnologico e quindi conseguente riduzione delle imposte.
- Credito d’imposta in R&S, credito d’imposta fino al 50% delle spese sostenute in R&S.
Potrà sembrare strano, ma è proprio nel momento di ricerca della migliore soluzione finanziaria che dovrebbe entrare in gioco la finanza agevolata.
Tutto questo presuppone una conoscenza molto ampia degli strumenti finanziari a disposizione, cosa che ovviamente non è sempre alla portata di tutti.
Pertanto il mio consiglio è quello di rivolgersi a professionisti che si occupano di questo settore. Soltanto loro possono indicarvi il giusto strumento per supportare l’azienda.
Mettiamo il caso di aver già stilato un piano industriale e di essere pronti a supportarlo finanziariamente anche con l’ausilio di uno strumento di finanza agevolata.
Diciamo di aver anche trovato un investitore che è pronto ad investire una somma di denaro nella nostra iniziativa.
In questo scenario, l’utilizzo di uno strumento agevolativo è complementere: ti spiego il perché.
Quasi tutti gli strumenti agevolativi di “nuova generazione” sono costituiti da un finanziamento a tasso zero e magari da una piccola parte a fondo perduto.
Quasi tutti però seguono la metodologia del “prima spendi, mi dimostri che hai speso (seguendo il piano industriale) e poi ti rimborso”.
Ed è proprio qui che possiamo invece riscontrare la complementarietà accennata in precedenza.
Il finanziatore mette a disposizione una determinata somma di denaro per sostenere i primi investimenti.
Nel frattempo l’imprenditore attiva uno strumento di finanza agevolata.
L’imprenditore effettua i primi investimenti di cui sopra che porta a rendicontazione dello strumento agevolativo.
Di conseguenza, l’ente che gestisce quest’ultimo, rimborsa l’imprenditore di quanto rendicontato.
Questo meccanismo permette:
- all’investitore di non effettuare immediatamente l’intero investimento. questo perché l’impresa avrà altro denaro proveniente dallo strumento agevolativo;
- all’impresa di avere comunque ulteriore finanza a disposizione proveniente dallo strumento agevolativo o dalle risorse messe a disposizione dall’investitore;
- all’imprenditore di effettuare tutti gli investimenti necessari a sviluppare il piano industriale.
Dall’esempio fatto poc’anzi, si deduce quanto è determinate il momento in cui utilizzare uno strumento agevolativo per avere un buon risultato.
In sintesi questo articolo è una mini guida per farti capire cos’è la finanza agevolata e come può essere sfruttata nel migliore dei modi.
Un ottimo riferimento per un’azienda che vuole crescere e migliorare la sua situazione finanziaria.
Lo Stato mette a disposizione questi strumenti proprio per aiutare le aziende a crescere e ad evolversi.
Però come avrai letto, la finanza agevolata è anche una disciplina complessa, articolata da leggi che devono essere conosciute e rispettate per poterne sfruttare i vantaggi e soprattutto per non incorrere in sanzioni.
“Si ok hai ragione, ma non puoi certo pretendere che smetta di fare l’imprenditore e mi metta ad approfondire l’argomento: devo dirigere la mia azienda”.
Hai detto bene, tu devi dirigere la tua azienda.
Il mio consiglio, come ribadito nel corso dell’articolo, è proprio quello di affidarti a persone esperte nel settore. Consulenti professionisti che ti possono guidare in questo percorso e mettere in leva quelle risorse della tua azienda che ancora ignori.
Ti faccio un esempio: tra le agevolazioni fiscali sopra menzionate c’è il Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo.
Ti sei mai chiesto se la tua azienda fa Ricerca & Sviluppo? Se la tua azienda potrebbe sfruttare questi vantaggi e ottenere liquidità immediata?