Acceleratori di Startup e incubatori: differenze e vantaggi

Acceleratori di Startup, enti finalizzati ad agevolare la crescita di startup innovative.  Gli acceleratori di startup permettono di fare la differenza fra un business lanciato nel modo giusto e uno che fa fatica a imporsi sul mercato.  

Superata la fase iniziale e sviluppato un business plan autorevole, puoi affidarti a tentativi vani, o scegliere di aderire con la tua startup a un programma di accelerazione.

Il percorso di una startup all’interno di un programma di accelerazione dura da 1 a 6 mesi e consiste in una serie di servizi finalizzati alla crescita della startup.

Tra questi servizi troviamo:

  • Consulenze di tipo strategico, organizzativo e di business development effettuate da professionisti ed esperti del settore.
  • Spazi fisici forniti dagli acceleratori al fine di seguire il lavoro delle startup e promuovere attività di networking con altre imprese.
  • Investimento finanziario, tra i servizi offerti dagli acceleratori c’è la possibilità di cedere parte delle quote societarie in cambio di strumenti finanziari.

Grazie al supporto ricevuto da advisor, mentor ed esperti del settore potrai evitare i tipici ostacoli di chi tenta d’imporsi sul mercato col proprio (nuovo) business.

Gli acceleratori di startup aiutano a determinare la strategia operativa, offrendo al contempo strumenti e risorse per la realizzazione dell’idea imprenditoriale. Ciò avviene in tempi rapidi e all’interno di un percorso studiato e progettato da esperti con molte esperienze alle spalle.

Questo trasferimento di competenze è un valore assoluto per crescere da un punto di vista imprenditoriale e porta benefici anche a programma di accelerazione ultimato. Inoltre, come dice il nome stesso, un acceleratore aiuta a realizzare l’idea imprenditoriale in tempi brevi, accorciando e ottimizzando a livello di tempo questa fase del lancio di una startup.

Acceleratori di startup: quali sono le tipologie?

I programmi seed hanno una durata compresa tra i due e quattro mesi e si rivolgono a imprese meno mature offrendo loro servizi (alcuni gratuiti ed altri a pagamento). Fornendo loro l’opportunità di presentare le loro idee a degli investitori tramite presentazioni pubbliche (public pitch event) o giornate dimostrative (demo day). I servizi offerti includono la condivisione di spazi di lavoro, formazione, mentorship, (consulenza fornita dai cosiddetti mentor startup), accesso a risorse tecniche e logistiche (supply chain).

I programmi di second-stage hanno una durata variabile tra i 2 ed i 6 mesi e si rivolgono a startup più strutturate alle quali offrono l’opportunità di connettersi con network di altre imprese. Da questi network le startup possono apprendere molto, condividere esperienze e di incrementare le chances di nuove opportunità.

Il fine di questi programmi è infatti quello di rafforzare il loro posizionamento nel loro mercato di riferimento.

Come funzionano gli acceleratori di startup?

I programmi di accelerazione permettono alle startup di accedere a capitali e investimenti in cambio di equity (quote o azioni di minoranza della società stessa con una percentuale che varia a seconda dell’investimento e del valore della startup). Alcuni acceleratori di startup utilizzano la formula work for equity, mentre altri si fanno pagare solo dopo che la startup si è consolidata.

Alcuni acceleratori investono direttamente, altri supportati da un fondo o una società d’investimento.

Gli acceleratori d’impresa sono molto apprezzati e ricercati da startup e investitori.

Gli acceleratori selezionano le startup accuratamente e grazie a questa selezione i possibili investitori, come i business angel, ad esempio, non perdono tempo ad operare loro stessi una selezione. Si limitano semplicemente ad investire in startup nelle quali gli acceleratori dispongono equity.

Le startup dal canto loro si ritrovano a “co-abitare” con organizzazioni gestite da imprenditori o ex manager di successo con i vantaggi visti in precedenza.

Quando parliamo di acceleratori di impresa parliamo anche di incubatore di impresa ma di cosa si tratta?

Cos’è un incubatore d’impresa?

Incubatore d’impresa è un’organizzazione che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese fornendo loro una vasta gamma di servizi di supporto integrati che includono:

  • gli spazi fisici dell’incubatore
  • i servizi di supporto allo sviluppo del business
  • opportunità di integrazione
  • networking.

Un incubatore è un’impresa che si occupa di accompagnare le startup nei loro primi passi. E qui si fa la prima distinzione con un’altra tipologia di organizzazioni, gli acceleratori.

Che differenza c’è tra un acceleratore e un incubatore?

Spesso i due termini vengono infatti confusi e utilizzati come sinonimi anche per il fatto che alcuni acceleratori sono anche incubatori, ma in realtà esistono tra loro delle differenze chiave.

Un incubatore di startup supporta le startup nella fase iniziale della loro vita, in quella fase cioè durante la quale questa deve ancora definire prodotto e-business model.

L’acceleratore di startup è in grado di garantire alla startup un maggiore accesso ai capitali di rischio rispetto a quelli che un incubatore può garantire.

Gli incubatori per startup sono più indicati a sostenere le startup durante la loro prima fase di vita. Questo in ragione del fatto che i loro programmi possono durare anche 2-3 anni mentre quelli degli acceleratori, come abbiamo visto, non superano i 6 mesi.

La differenza netta sta nelle attività che si fanno.

Nell’incubazione, si prende un’idea e si verifica se sta in piedi, e a valle si costituisce l’azienda.

Nella pratica, questo implica fare le attività che nascono dal chiedersi cose del tipo:

  • Il prodotto esiste? Se sì, il mio è diverso?
  • Posso coprire la mia idea con i brevetti?
  • Chi mi fa lo scouting dei brevetti esistenti? Quanto costa?
  • Per fare un prototipo o un beta (nel caso di software), come lo faccio? Chi me lo fa? Come lo pago?
  • Quando ho il beta e devo verificare se piace, dove faccio il test? Come faccio reclutamento dei market tester?
  • Che ricerche di mercato devo fare per convincere gli investitori (oltre a me stesso!)?
    Ma il business case è sostenibile? È scalabile? È cash positive o la crescita assorbe cassa? Quanta cassa?
  • E se tutto questo fosse fatto e le risposte fossero positive (lo so sempre, ma sempre con aggiustamenti anche sostanziali a prodotto e go-to-market), come faccio a mettere su una azienda?
  • Che tipo di azienda fondo? Srl? Con quali costi?
  • Che cosa sono questi vantaggi di legge per le aziende innovative? Ed io sono “innovativo” secondo la legge?
  • Chi mi fa le fatture?
  • Che rapporti devo instaurare con la banca? Con quali parametri?
  • Che premi posso trovare su base italiana e su base europea?

Queste sono un esempio delle domande a cui si risponde insieme alle nostre startup ed alla consulenza.

In che modo l’incubatore risponde a queste domande?

Quindi, un incubatore svolge questa funzione di accompagnamento in vari modi:

  • fornisce consulenza,
  • know-how,
  • spazi di lavoro,
  • contatti.

Spesso si usano dei mentor, con anni di esperienza in alcuni aspetti della vita aziendale o particolari settori, a seconda delle esigenze della startup. I mentor, di fatto, aiutano sia a rispondere alle domande, ma soprattutto a mettere in fila le domande giuste, eliminando quelle irrilevanti.

Come accedere a incubatori e acceleratori di startup

Per essere ammessi agli incubatori oppure agli acceleratori bisogna rispettare determinati requisiti.

Questi vengono specificati dall’ente durante la fase di scouting delle startup e hanno l’obiettivo di massimizzare l’efficacia del programma stesso.

Tra i fattori determinanti per accedere a programmi di incubazione o accelerazione troviamo quasi sempre il team.

L’idea vale relativamente poco rispetto alla “fame”, grinta e competenze del team.

Per questo è così fondamentale trovare dei co-fondatori per la propria startup.

Inoltre, l’acceleratore o l’incubatore potrebbe richiedere informazioni aggiuntive sul progetto, come:

  • il target di utenti al quale ci si vuole rivolgere; una previsione del TAM SAM SOM (uno strumento che serve per comprendere il valore del segmento di mercato a cui ti vuoi rivolgere) e i risultati dell’analisi dei competitor;
  • un pitch deck di presentazione dell’idea;
  • le metriche di Traction o addirittura un Minimum Viable Product.

Cos’è la traction e il Minimun Viable Product?

La traction è la dimostrazione che il tuo prodotto/servizio interessa veramente a qualcuno e che è disposto a pagare per usufruirne. Senza traction quindi una startup non ha futuro.

La traction non è altro che la validazione del tuo prodotto, cioè la prova che qualcuno vuole comprare il tuo prodotto. Se hai traction, allora la tua startup sta offrendo un prodotto/servizio che il mercato vuole. E se il tuo prodotto è gratis (pensa ad esempio ai social media), allora la traction è una base utenti crescente.

Come fai a capire se la tua startup ha una buona traction?

Il primo step è provare a visualizzare il futuro dell’organizzazione, individuando obiettivi chiari e specifici: la chiarezza di obiettivi ti permetterà di capire (e mostrare ad eventuali investitori) in che modo la tua startup possa crescere in relazione a fattori di mercato e alla competizione.

Naturalmente definire gli obiettivi non è sufficiente. Per misurare la traction è fondamentale individuare le metriche che saranno usate per definire il successo della tua impresa: in alcuni casi il fatturato e il numero di clienti acquisiti potrebbero essere ottimi indicatori di traction, in altri potrebbero essere fuorvianti.

L’MVP (acronimo di Minimum Viable Product) è spesso la prima versione di prodotto o servizio sviluppato da una startup che vuole validare la propria idea di business. Lo scopo principale di un Minimum Viable Product è validare un’idea di business spendendo pochi soldi e sprecando poco tempo.

Dopo aver visto differenze e importanza di acceleratori di startup e incubatori andiamo a vederne i vantaggi

Quali sono i vantaggi di un acceleratore di startup?

Ecco alcuni vantaggi che si possono avere se si decide di entrare in un acceleratore per startup:

  • ampliamento del proprio network di conoscenze e quindi maggiori opportunità di entrare in contatto con possibili nuovi clienti, impiegati e investitori;
  • accesso a finanziamenti elevati;
  • rifinizione del modello di business;
  • maggiore possibilità di attrarre investimenti.

Quali sono i vantaggi dell’incubatore di startup?

I Vantaggi di incubatore per startup sono:

  • il supporto fornito, oltre ad avere una lunga durata, include la condivisione di uffici e postazioni di lavoro attrezzati e collegati in rete;
  • il contatto con altri Startupper stimola le relazioni che facilitano lo sviluppo di nuove idee;
  • riduzione dei costi di gestione (segreteria, marketing);
  • possibilità di entrare in contatto con potenziali clienti, impiegati, partners o investitori;
  • possibilità di allargare il proprio network di conoscenze.

Mi auguro che questo articolo abbia chiarito il significato le differenze e i vantaggi tra acceleratori e incubatori di startup.

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