Automotive e incentivi 2021: come funziona e come ottenerli?

L’automotive nel 2021 è un settore in continua crescita. Sia perché va a favorire lo sviluppo del green nel rispetto dell’ambiente sia perché privati e aziende vengono premiati dallo Stato per incentivarli all’acquisto.

Automotive e nuovi modelli di mobilità

Nuovi modelli di acquisto e proprietà stanno trasformando il settore automotive. Ad oggi le vendite in concessionario restano il principale mezzo di acquisto. Però si fanno largo modalità come noleggio, car sharing e servizi di abbonamento.

La crisi sanitaria ha spinto concessionarie e società a trovare metodi alternativi per mostrare le auto e per chiudere i contratti. In che modo? Iniziando a usare il digitale per tour virtuali e appuntamenti tramite video-call.

Nel caso dei servizi di share mobility è stato necessario trovare il modo di garantire la sicurezza per rassicurare i clienti sull’utilizzo di vetture condivise.

Più in generale, in Europa è chiara la preferenza verso i servizi di noleggio a lungo termine. Una tendenza che si andrà a rafforzare nei prossimi anni, insieme ad altre forme di mobilità come i servizi Pay per Use o di sottoscrizione.

Questi ultimi, detti subscription-based, sfruttano un meccanismo simile a quello di Netflix, e continuano a guadagnare quote di mercato per la semplicità e flessibilità d’uso. Non è infatti necessario sottoscrivere un contratto vincolante per lunghi periodi, ma consente l’utilizzo del veicolo solo quando c’è effettiva necessità.

La Green Mobility resta comunque la strada battuta da tutti i costruttori di automobili.

La formula privilegiata rispetto a questo comparto della mobilità sarà quella del noleggio principalmente. Questo perché consente cambi d’auto più frequenti in rapporto alla veloce evoluzione tecnologica delle features che è soggetta a rapida svalutazione.

Automotive e guida autonoma

La guida autonoma è una delle sfide più pressanti che il mercato automotive sta affrontando in questi anni. Automobili altamente hi-tech capaci di governare completamente la macchina e in grado di prendere decisioni rilevanti in frazioni di secondo.

I veicoli autonomi faranno parte del futuro mix dei trasporti, ma permangono dei dubbi da sciogliere relativi alla responsabilità legale, va creata una regolamentazione sulla tassazione, sull’inquinamento e sulla congestione.

Fino a quel momento la maggior parte dei governi europei rimarrà cauta all’idea di consentire a migliaia di veicoli autonomi privati ​​di accedere alle strade dell’Unione prima del 2025.

Si apprestano invece a diventare di serie l’automotive relativa alle auto aziendali e sui furgoni, i sistemi parzialmente autonomi relativi alla sicurezza, come l’assistenza alla velocità intelligente e la frenata di emergenza autonoma, prima ancora dell’obbligatorietà di adeguamento entro il 2022 segnalata dall’Unione Europea.

Auto connesse nel settore dell’automotive

Oggi più che mai nel settore automotive i clienti desiderano un’esperienza di connettività senza interruzioni, ciò significa andare oltre la classica mobilità casa/ufficio, e portare innovazione e connessione all’interno delle auto.

Questa connessione interna permetterà ai conducenti di continuare la navigazione con apposite app, proseguire nell’ascolto della loro musica preferita, e anche i bambini riusciranno a giocare con i loro giochi preferiti, senza interruzioni dovute alla mancanza di rete dell’operatore. Ci si aspetta, quindi, che avere il WiFi in auto non sarà più una semplice aggiunta, ma sarà una feature base delle nuove vetture.

Nei prossimi 2 anni, i sistemi di navigazione ad alta velocità e bassa latenza accelereranno l’emergere di nuovi casi d’uso, promuovendo un’esperienza cliente a bordo affidabile e altamente personalizzata.

Il mercato è in crescita

Nel secondo trimestre del 2021, le immatricolazioni di auto a ricarica elettrica hanno continuato a crescere nell’Unione Europea e in Italia. Secondo i dati dell’Associazione dei costruttori automobilistici europei), a quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria è  passata dal 3,5% nel secondo trimestre del 2020 al 7,5% di quest’anno, mentre i veicoli ibridi plug-in hanno rappresentato l’8,4% di tutte le nuove auto vendute. Anche la domanda di auto ibride è fortemente aumentata nel trimestre, rappresentando il 19,3% delle immatricolazioni di auto nell’Ue.

L’Italia è stata tra i mercati con maggiore crescita: 21.647 auto plug-in immatricolate da aprile a giugno, con un aumento anno su anno del 659,3%.

Settore noleggio in crescita

Negli ultimi tempi le nuove immatricolazioni sono in calo a causa dell’incertezza economica e della scarsa disponibilità dei consumatori a pagare cifre elevate.
Il numero di veicoli in buone condizioni disponibili sul mercato è in aumento e i consumatori cercano modelli sì moderni ma a prezzi ragionevoli, creando una situazione win-win per loro e per i provider di offerte di noleggio.

Si stima che il mercato europeo del noleggio dell’usato possa raggiungere il valore di 6.4 miliardi di dollari entro il 2030.

Il processo di digitalizzazione in corso registra per i prossimi anni un incremento dei servizi di prevenzione dei guasti, istantanei e cost-effective, da parte delle società di noleggio, grazie anche alla presenza di black-box in grado di fornire informazioni eterogenee sui veicoli come:

  • geo-localizzazione del mezzo;
  • consumo di carburante;
  • stile di guida del driver;
  • dinamiche incidenti;
  • scadenze di manutenzione;
  • localizzazione in caso di furto.

Automotive: meglio il noleggio o l’acquisto?

Per rispondere a questa domanda si deve valutare l’utilizzo che si fa della vettura. Se si percorrono meno di 15.000 Km l’anno e si è soliti tenere l’auto per molti anni allora è senza dubbio consigliabile l’acquisto, mentre se le percorrenze annue superano i 15.000 Km, si è soliti cambiare con frequenza la vettura e non si vuole essere costretti a ricordare tutte le scadenze amministrative allora si può optare senza esitazione per il noleggio a lungo termine.

Per verificare l’effettiva convenienza dell’una o dell’altra soluzione sarà sufficiente calcolare il costo mensile dell’auto di proprietà e confrontarlo con il prezzo previsto per il canone di noleggio a lungo termine escludendo le somme spese per la benzina per poi dividere la somma per i mesi previsti dal contratto di noleggio.

Automotive e agevolazioni

Questo è un buon momento per acquistare – o noleggiare – un’auto. Nello specifico, un’auto a basso impatto ambientale grazie agli incentivi e alle agevolazioni messe a disposizione dallo Stato.

l provvedimento ha il duplice obiettivo. Il Primo è quello di sostenere le imprese e gli operatori del settore automotive, duramente provati dalla pandemia. Il secondo è quello di favorire la transizione verso una mobilità sempre più ecologica con il ricambio dei mezzi in circolazione a favore di veicoli ibridi ed elettrici.

Un “premio” dunque per chi acquista un’auto nuova o usata poco inquinante secondo un criterio basato sulle emissioni di CO2 per km.

Come vengono ripartiti questi bonus?

Bonus compresi tra 1.500 e 6 mila euro. 

Si tratta di una buona notizia per cittadini e operatori, ma che implicherà, rispetto alla situazione precedente, un taglio fino a 4 mila euro dei singoli contributi. In pratica, con l’azzeramento dell’extrabonus si avrà la seguente situazione per le auto nuove:

  •  21-60 g/km CO2 senza rottamazione: 1.500 euro;
  •  21-60 g/km CO2 con rottamazione: 2.500 euro;
  •  0-20 g/km CO2 senza rottamazione: 4.000 euro;
  •  0-20 g/km CO2 con rottamazione: 6.000 euro;

Per diesel, benzina e ibride ci sono ancora 128 milioni. Nulla cambierà, invece, per i contributi alle auto nuove con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km, vincolati alla rottamazione e che ammontano a 1.500 euro dello Stato + 2.000 euro (+Iva) del dealer.

Per questa iniziativa sono disponibili ancora 127 milioni di euro dei 200 milioni stanziati con il cosiddetto decreto rilancio bis in vigore dal 24 luglio scorso.

In base all’andamento delle prenotazioni delle prime settimane, è prevedibile che i fondi finiranno all’inizio di ottobre.

Quali sono le scadenze?

Scadenza al 30 giugno 2022. Nella bozza di provvedimento scompare anche il doppio vincolo previsto per l’immatricolazione dei veicoli, quello dei 180 giorni dalla prenotazione del contributo e quello, prevalente in questo secondo semestre dell’anno, dell’immatricolazione entro il 31 dicembre 2021.

In pratica, se, come pare, la bozza di decreto sarà confermata in Gazzetta Ufficiale, la data ultima del 31 dicembre 2021 resta in ogni caso per la prenotazione del contributo da parte delle concessionarie.

Mentre per l’immatricolazione varrà solo sulle prenotazioni avvenute nel primo semestre dell’anno. Di contro, le prenotazioni effettuate tra l’1 luglio e il 31 dicembre 2021, comprese quindi quelle effettuate nelle scorse settimane, potranno essere perfezionate entro il 30 giugno 2022.

Come incentivare l’economia green

Questi incentivi sono molto importanti sia per incentivare l’economia italiana nell’acquisto di auto green nel settore privato. Soprattutto per le imprese in modo tale da diminuire l’impatto ambientale a livello di inquinamento.

Un settore fondamentale per l’economia e l’occupazione come l’automotive ha bisogno di misure chiare e strutturali. Misure che consentano un’adeguata e sostenibile programmazione delle attività e allo stesso tempo infondano certezze e garanzie nei consumatori.

Giustamente ti chiederai cosa c’entra AlzaRating con l’automotive. Prima di tutto sposiamo anche noi il green e la sostenibilità e, a questo proposito collaboriamo con società di noleggio di automotive.

Altro motivo è che se sei un’azienda e devi acquistare veicoli commerciali sostenibili ti possiamo guidare nel disbrigo burocratico e nell’ottenimento di bonus e incentivi stanziati dallo Stato.

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