Bando Made 2021: cos’è e come funziona

Bando Made 2021: è stata riaperta una nuova finestra di questo bando a supporto di Progetti di Innovazione, Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale.

L’importo complessivo di risorse stanziate per le agevolazioni a fondo perduto pari a € 1.172.000,00.

Ma prima di andare avanti a parlare del bando scopriamo chi è Made

MADE è una fabbrica digitale e sostenibile che supporta le imprese manifatturiere nel percorso di trasformazione digitale verso l’Industria 4.0. Mette a disposizione un ampio panorama di conoscenze, metodi e strumenti sulle tecnologie digitali che spaziano dalla progettazione all’ingegnerizzazione, dalla gestione della produzione alla consegna, fino alla gestione del termine del ciclo di vita del prodotto.

Ora che abbiamo chiarito chi è made voglio fare una breve spiegazione del perché è importante la trasformazione digitale nel settore manifatturiero

Bando Made 2021 e trasformazione digitale: perché è importante nelle imprese manifatturiere?

Il manifatturiero è uno dei motori dell’economia globale. E l’Italia ha costruito sul settore gran parte del proprio tessuto produttivo.

In fondo è proprio questo il Made in Italy: il “saper fare” in grado di coniugare esperienza e tradizione con creatività e innovazione. Una concezione ormai antica pone in antitesi la concretezza del manifatturiero con l’immaterialità del digitale.

Da tempo non è più così: tecnologie come cloud e intelligenza artificiale sono (e saranno sempre di più) un supporto per un comparto che sta affrontando una trasformazione epocale.

Perché digitalizzare conviene?

La pandemia non ha creato ma ha accelerato una tendenza già solida. Due terzi delle aziende industriali in tutto il mondo affermano che la digitalizzazione della supply chain è una priorità assoluta. Entro il 2023, l’adozione del cloud ibrido nel settore manifatturiero è destinata a raddoppiare rispetto al 2018.

Insomma, il margine di crescita è enorme. La trasformazione digitale sarà supportata da investimenti massicci, spinti dalla convinzione che digitalizzare i processi abbia anche effetti finanziari tangibili.

Secondo un report di Accenture, le imprese che sfruttano la tecnologia per guidare l’innovazione stanno già registrando un ritorno sugli investimenti digitali superiore al 20%.

Spiegato questo entriamo nello specifico del Bando Made 2021

Bando Made 2021: come funziona e quando scade

Rispetto alle edizioni precedenti, il Bando prevede fra le spese ammissibili anche spese di personale interno all’azienda e costi relativi a strumentazione e attrezzature di nuova acquisizione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.

Sono rimasti invariati i requisiti di partecipazione, modalità di presentazione delle domande, e valutazione delle proposte progettuali.

Per l’attuazione dei progetti ogni azienda potrà ricevere un contributo nella misura massima del 50% dei costi/spese sostenuti fino all’importo massimo di 100.000€. Le proposte progettuali dovranno essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica a partire dal giorno 21/10/2021 ed entro e non oltre il 13/12/2021.

A chi si rivolge?

Il bando si rivolge in particolar modo alle piccole e medie imprese manifatturiere con l’obiettivo di supportare l’adozione di tecnologie digitali per l’innovazione di prodotto, di servizio e di processo. Le aree di competenza vanno dalla progettazione all’ingegnerizzazione di prodotto, dalla gestione della produzione sino alla consegna includendo la gestione del fine ciclo del prodotto.

Quali sono le spese ammissibili?

Nello specifico sono ammissibili al finanziamento esclusivamente le seguenti voci di spesa:

  • di personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto
  • costi relativi a strumentazione e attrezzature di nuova acquisizione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
  • spese per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti od ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
  • spese relative ai servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto presentato dall’impresa.

Tali spese devono riferirsi alle attività relative a progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale e saranno ritenute finanziabili solo ove destinate alla realizzazione esclusiva del progetto presentato al bando.

Per quanto concerne la misura dei finanziamenti sostenibili, secondo i criteri stabiliti dal bando, sono previste agevolazioni a fondo perduto nella misura del 50% del costo totale delle spese ammissibili.

Spese dedicate alle attività di ricerca industriale, attività di studi di fattibilità, attività di innovazione alle PMI e attività dell’innovazione dei processi e dell’organizzazione alle PMI.

È previsto inoltre un finanziamento pari al 25% delle spese ammissibili dedicate alle attività di sviluppo sperimentale, la cui intensità può essere aumentata fino a un massimo dell’50 % dei costi ammissibili con le seguenti modalità:

  • Dieci punti percentuali per le medie imprese
  • Venti punti percentuali per le piccole imprese;
  • Quindici punti percentuali se è i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso software open source o gratuito.

Bando Made 2021 quali sono i progetti ammissibili?

Ogni impresa o aggregazione di imprese potrà candidare una o più proposte progettuali, ciascuna delle quali dovrà essere coerente con almeno una delle attività progettuali di seguito elencate:

  • Strategia Industria 4.0: realizzazione di un piano di adozione delle tecnologie digitali e delle competenze strategiche per garantire a un’azienda l’evoluzione verso l’industria 4.0 in termini di efficienza e di efficacia dei processi, coerentemente agli obiettivi aziendali.
  • Progetti di innovazione: progetti di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di innovazione (di prodotto, di processo o di modelli organizzativi) necessari per sostenere la traduzione di idee innovative in concetti dimostrabili anche attraverso l’utilizzo delle 6 Aree e dei 25 Asset tecnologici presenti in MADE (così come descritto in Appendice 3).
  • Demo e test: sviluppo di demo, prototipi, Proof of Concept (PoC) e Test-Bed in ambito Industria 4.0, utilizzando ambienti e strumenti tecnici, tecnologici e metodologici e know-how disponibili nelle 6 Aree e nei 25 Asset tecnologici presenti in MADE (così come descritto in Appendice 3).
  • Scouting tecnologico: individuazione delle tecnologie e dei partner tecnologici più adatti a sviluppare l’innovazione di prodotto e di processo, definendo una strategia tecnologica aziendale coerente con i trend che caratterizzano il settore.
  • Consulenza Tecnologica: attività di consulenza e studi di fattibilità finalizzati all’implementazione di soluzioni tecnologiche, organizzative e gestionali atte a migliorare i processi delle imprese in ottica Industria 4.0.
  • Validazione di progetti Industria 4.0: valutazione in merito all’adeguatezza delle tecnologie, delle metodologie e dell’esecuzione dei progetti di innovazione rispetto agli obiettivi prefissati e allo stato dell’arte

Come e da chi vengono valutati e approvati i progetti?

I progetti presentati e ammessi, a seguito della verifica del possesso dei requisiti sopra elencati, saranno esaminati da una Commissione composta da esperti indipendenti, sulla base dei seguenti criteri:

  • Coerenza con almeno un ambito di competenza tecnologico del centro di competenza tra quelli indicati all’Art.5 (punteggio 0-10, minimo 8);
  • Grado di innovazione rispetto alla maturità digitale iniziale dell’azienda e innovatività del progetto (punteggio 0-20, minimo 12);
  • Qualità, capacità di esecuzione e congruenza economica del progetto (punteggio 0-15);
  • Creazione di impatto nel settore industriale di riferimento (punteggio 0-10);
  • Impatto interno in termini di ricaduta sulla competitività del/i proponente/i (punteggio 0-10);
  • Capacità e disponibilità di diffondere e condividere i risultati ottenuti (punteggio 0-8);
  • Capacità del progetto di produrre ricadute positive ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e della sostenibilità energetica dell’attività produttiva (punteggio 0-7;
  • Attitudine nel favorire i processi di rilocalizzazione (reshoring, back shoring, ) delle imprese all’interno del territorio nazionale (0-5);
  • Presenza di PMI, coerentemente con la definizione attribuita dall’Allegato 1 del Regolamento GBER (punteggio 0-15).

Saranno escluse dalla graduatoria le proposte progettuali il cui punteggio finale risulti inferiore a 60/100 o per le quali la valutazione relativa al punto 1) sia inferiore a 8/10 e quella al punto 2) sia inferiore a 12/15.

L’avvenuta ammissione delle proposte progettuali al finanziamento verrà comunicata al proponente a mezzo posta certificata all’indirizzo di posta certificata fornito dal proponente all’atto della presentazione della proposta di progetto.

Il proponente dovrà rispondere accettando e dichiarando la data di inizio lavori entro 60 giorni dal ricevimento della lettera. La data di inizio lavori dovrà essere successiva alla data della comunicazione di ammissione.

Bando Made 2021: ecco gli ambiti tecnici di riferimento

Le attività progettuali di cui sopra dovranno fare esclusivamente riferimento all’Industria 4.0 e in particolare ai seguenti ambiti tecnici:

  • progettazione, ingegnerizzazione e sviluppo prodotto;
  • pianificazione, controllo avanzamento e monitoraggio real-time della produzione;
  • tecnologie digitali per la gestione del fine ciclo del prodotto;
  • controllo e monitoraggio energetico;
  • strumenti digitali a supporto di metodologie di economia circolare e sostenibilità
  • tracciatura di prodotto e gestione della qualità;
  • sistemi digitali di supporto all’operatore;
  • tecnologie e sistemi digitali per la simulazione dei processi industriali;
  • tecnologia e processo additivo;
  • robotica collaborativa;
  • Cyber‐Security industriale;
  • strumenti digitali a supporto di politiche di Manutenzione 4.0;
  • strumenti digitali a supporto di politiche di Lean4.0;
  • intelligenza artificiale e Big Data Analytics;
  • logistica interna e tracciabilità;
  • Strumenti e soluzioni digitali basati per l’integrazione di reti 5G e tecnologie emergenti in ambito industriale.

I progetti di innovazione, ricerca industriale, sviluppo sperimentale e studi di fattibilità presentati dalle imprese dovranno prevedere un piano di intervento dettagliato.

Un piano che evidenzi investimenti, costi e tempi, con una durata complessiva non superiore a 12 mesi (con possibilità di una proroga, motivata, di ulteriori 6 mesi)

Un piano che deve inoltre stimare i benefici economici per l’impresa in termini di riduzione di inefficienze, sprechi e costi e in termini di miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti.

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