Break Even Point 2020: tranquillo, il fatto che la parola sia seguita dall’anno non è dovuto al fatto che è uscita una nuova versione tipo software.
Le basi del Break Even Point sono sempre le stesse, semplicemente questo è un anno particolare, sia perché segna l’inizio di una nuova era ma al tempo stesso abbiamo vissuto fin dai primi mesi un periodo difficile.
Per le aziende che riusciranno a superare questa crisi economica monitorando questa metrica così importante raggiungeranno un grande traguardo.
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TogglePensa solo alle aziende che purtroppo non ce l’hanno fatta.
Lo sai che a causa di questa emergenza sanitaria la rete delle camere di commercio ha rilevato quasi 30mila imprese in meno nel primo trimestre 2020, contro un calo di 21mila nello stesso trimestre del 2019?
Questi non sono dati che mi sono inventata ma sono fonti certe(https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-gia-chiuse-primo-trimestre-9mila-aziende-piu-2019-ADmwYGM.)
Con questo non ti voglio spaventare anche perché tu mi dirai che da qualche mese a questa parte ci siamo un po’ ripresi.
Mi dirai che le cose stanno migliorando che le aziende si stanno rialzando.
Purtroppo però i media parlano anche di un aumento dei focolai e di nuovi casi Covid.
Tutti noi speriamo che si possano contenere e non si cada in un nuovo lockdown.
Ma non è meglio prevenire e fare in modo che la tua azienda, come altre, possa prevenire eventuali altre crisi?
Quali possono essere le strategie per monitorare il Break Even Point 2020?
Come prima cosa devi rivedere i budget della tua azienda partendo, più che in altre occasioni, da un’attenta analisi dei costi.
Questo perché mai come in questo momento è fondamentale riuscire a centrare il Break Even Point.
Riuscire ad individuarlo ed avere una corretta visione dei tuoi costi e dei tuoi ricavi ti permette di fare delle scelte che devono essere formulate nella maniera più consapevole possibile:
- mi conviene (o mi posso permettere) di concedere gratuitamente un servizio che magari è pure più costoso?
- Quali sono i costi fissi che devo sostenere a fronte di una domanda contratta?
- Come posso sfruttare le opportunità di un determinato canale, senza che questo incidi eccessivamente sui miei costi variabili?
Sono tutte domande che ti devi porre e le risposte le puoi avere facendo le seguenti azioni:
- andando a visionare tutte le voci del conto economico;
- andando a valutare un maggiore o un minore impatto a seconda delle strategie che si decidono;
- trovando quanto meno un punto di pareggio che ci consenta di poter sostenere i costi di apertura, ma anche quelli relativi al periodo in cui siamo dovuti rimanere forzatamente chiusi.
Tutte queste azioni di permetteranno di andare a monitorare giornalmente i tuoi costi e i tuoi ricavi che, alla fine, sono indici che ti permettono di capire come sta andando la tua azienda e quali investimenti potresti fare per migliorare la tua situazione.
Break Event Point 2020: perché è così importante?
Ovviamente perché l’azienda è un insieme di mezzi e uomini il cui scopo e fare profitti. L’analisi del punto in cui i profitti eguagliano i costi e poi li superano è quindi di importanza fondamentale.
Facciamo un esempio semplice e pratico: quest’anno hai deciso di acquistare per 300.000 euro un appartamento e hai deciso di affittarlo a 2000 euro al mese spese escluse.
Nell’ipotesi che il tuo appartamento non rimanga mai sfitto quanti mesi impiegherai per recuperare i soldi investiti?
Dopo quanto tempo ci sarà un pareggio tra i soldi che hai speso e quelli che hai recuperato?
La risposta a questa domande equivale a cercare il Break Even Point di questa operazione.
Per ripagarmi dei 300.000 euro spesi, impiegherò 150 mesi [pari a 3000.000/2000]. Questo significa che dovrò aspettare il 151° mese per vedere 2000 euro di profitto netto.
Le aziende fanno questo tipo di ragionamenti, ogni volta che si trovano a valutare un operazione, che essa sia di investimento in macchinari o che si tratti del lancio di un nuovo prodotto.
Il calcolo del Break Even Point 2020 diventa fondamentale per poi valutare degli investimenti.
Se infatti il lasso di tempo necessario a raggiungere il Break Even Point è troppo lontano nel tempo, l’azienda eviterà di affrontare quell’investimento, a meno che esso non abbia un rilevante valore strategico per essa.
Perché continuo a ribadire 2020 a questo punto? Perché avendo un mercato così altalenante a causa della crisi che stiamo attraversando, è importante capire quali investimenti si possono fare per avere un buon punto di pareggio.
Investire nel Green Deal, nonostante la crisi è un il rilancio per l’economia italiana
Per rilanciare l’economia italiana e uscire dalla crisi causata dalla pandemia di coronavirus, bisogna investire nella green economy.
Il Green Deal è la via da seguire per una ripresa più forte e duratura perché valorizza le migliori potenzialità dell’Italia ossia quelle:
- legate alle produzioni di qualità, sempre più green, inscindibili dai cambiamenti verso la decarbonizzazione e la circolarità dei modelli di produzione, distribuzione e consumo;
- in cui ha raggiunto livelli di eccellenza, come il riciclo dei rifiuti, pilastro dell’economia circolare, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia strategiche nella transizione energetica verso un’economia climaticamente neutrale;
- del nostro modello di agricoltura sostenibile, necessaria per la sicurezza alimentare, e delle altre attività della bioeconomia rigenerativa in grado rivitalizzare aree marginali e siti dismessi;
- delle città, da rilanciare con un vasto programma di rigenerazione urbana in chiave green;
- dell’importante capitale naturale, necessario per numerosi servizi ecosistemici e per il rilancio di diverse attività economiche come il turismo;
- della transizione a basse emissioni e con carburanti alternativi verso la mobilità decarbonizzata, elettrica e condivisa;
- dell’innovazione digitale, che può contribuire a migliorare il lavoro, lo studio e la cura della nostra salute riducendo la nostra impronta ecologica.
Tutto questo per dirti che se fai dei buoni investimenti a lungo termine e nella giusta direzione avrai la possibilità di gestire meglio le tue metriche aziendali e soprattutto monitorare al meglio il tuo break even point 2020
Aperta e chiusa questa parentesi sugli investimenti che spero ti possa invitare a riflettere sulla direzione da prendere torniamo al nostro break even point.
Break Even Point 2020: quantità prodotta o quantità venduta?
Quando parliamo di break even point facciamo riferimento anche ai costi.
Quindi la variabilità o meno dei costi è quindi riferita a variazioni della quantità prodotta o venduta.
A questo punto potresti avere il dubbio se è più giusto considerare l’una o l’altra.
Se hai un’azienda di servizi o commerciale, cioè che compra e vende senza effettuare trasformazioni, dovrai considerare per le tue analisi la quantità venduta.
Se invece hai un’impresa industriale, a seconda dei casi, utilizzerai:
- le quantità vendute: per analisi di tipo commerciale, scelte di marketing e di distribuzione;
- le quantità prodotte: per analisi di ottimizzazione di macchinari, impianti, processi produttivi.
Tra il produrre e il vendere c’è infatti di mezzo il magazzino: se un’azienda decide di produrre più di quanto vende incrementerà le scorte di prodotti finiti.
Viceversa può decidere di produrre meno delle previsioni di vendita perché ha intenzione di ridurre le giacenze di magazzino. A scorte costanti invece, quantità prodotte e quantità vendute coincidono.
Quando è utile calcolare il Break Even Point ?
Il calcolo della formula che abbiamo appena spiegato diventa utile in molti casi. Ad esempio quando dobbiamo avviare una nuova attività e vogliamo conoscere la soglia di fatturato che dobbiamo generare per non avere perdite.
Un altro campo di utilizzo del Bep è il lancio di un nuovo prodotto. Quando si lancia un nuovo prodotto si fa sempre un business case nel quali si definiscono i volumi di vendita attesi e quindi i ricavi. Il break even diventa quindi utile per capire se il lancio del nuovo prodotto è sostenibile.
Un’altra utile applicazione del break even si ha quando l’azienda si trova a valutare l’acquisto di un nuovo macchinario che permette di velocizzare il processo produttivo. L’imprenditori quindi ha tutto l’interesse a capire quando rientrerà di questo investimento.
Quali costi fissi devi considerare nel Break even point per essere sicuro di ottenere gli obiettivi che ti sei prefissato con la tua azienda?
La formula del break even point ti permette di comprendere il fatturato che fa sì che tu possa coprire i costi della tua azienda: quindi, quello è un dato minimo che devi raggiungere e punto dal quale tu dovrai fare nuove vendite per avere un utile per te.
Ma è anche vero che, puoi inserire nei costi fissi gli obiettivi che desideri ottenere con la tua azienda per individuare le vendite che dovrai ottenere per coprire tutti i costi della tua azienda e di raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.
Dunque, all’ammontare dei costi fissi da coprire, puoi aggiungere anche questi elementi:
- L’importo dell’ammortamento dei nuovi macchinari che vuoi acquistare;
- L’importo dei compensi dei dipendenti che vuoi prendere;
- L’utile minimo che vuoi raggiungere nella tua azienda oltre che il punto di pareggio con i costi;
- L’eventuale quota di utili che andranno a coprire gli imprevisti, manutenzioni sistematiche.
Sono tutti elementi che devi inserire nei costi fissi e che ti fanno aumentare il volume minimo di prodotti che devi vendere per arrivare a pareggio con i costi e gli obiettivi che ti sei prefissato.
In questo modo sei sicuro di aver compreso il livello minimo di fatturato, o di prodotti venduti, che devi realizzare per ottenere gli obiettivi che ti sei prefissato.
Ti faccio un esempio:
Costi fissi: 5.000 (affitto locale)
Prezzo del prodotto: 10 (prezzo di vendita senza iva)
Costo variabile: 5 (acquisto materia prima)
Sappiamo che vogliamo avere i soldi anche per acquisire un dipendente part-time in futuro, con prezzo annuale di euro 12.500 e che vogliamo avere un utile lordo di euro 10.000.
Adesso ricalcoliamo i prodotti minimi che dobbiamo avere:
totale costi fissi: 5.000 + 12.500 + 10.000
Soluzione, 27.500 / (10 – 5) = 5.500
Questo dato ti dà ulteriori informazioni perché se tu stabilissi di avere un dipendente part-time e di ottenere un utile di euro 10.000 alla fine dell’anno, devi generare, come minimo 5.500 unità vendute.
Tutto quello che riesci a vendere in più, andrà a contribuire e a generare ulteriormente un utile maggiore per la tua azienda.
Spero che queste informazioni ti abbiamo fatto capire l’importanza del Break even point soprattutto nel periodo di crisi che stiamo vivendo.
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