Competenze digitali sono un insieme di abilità che spaziano dalle competenze social ad abilità nell’utilizzo di software e linguaggi di programmazione. Nonché nell’interpretazione di big data e l’utilizzo del machine learning, fondamentali per chi aspira a diventare uno slash worker.
Con il termine Slash Worker si è soliti indicare i lavoratori e professionisti indipendenti, o freelance, che svolgono più professioni diverse o simili tra loro.
Vengono anche chiamati “slashers” e sono caratterizzati da un bagaglio di competenze varie che gli permettono di avere più fonti di reddito.
Sono spesso giovani, che lavorano nel mercato freelance e tendono a preferire il lavoro da remoto o smart working per le proprie attività.
La scelta di svolgere più professioni, spesso non correlate tra loro, nasce non solo dal desiderio di avere più fonti di guadagno ma dalla voglia di seguire le proprie passioni e interessi attraverso un secondo impiego.
Le competenze digitali sono ormai fondamentali, vere e proprie soft skills, per competere nel panorama lavorativo odierno fatto da startup e aziende innovative.
A farne da padrone è il continuo cambiamento, la continua evoluzione e che offrono alcune delle maggiori opportunità per chi è alla ricerca di uno dei lavori più richiesti in Italia.
Si stima infatti che nel corso degli anni quasi la totalità delle occupazioni lavorative richiederà competenze digitali, ma non solo. Sono infatti diverse le competenze più richieste nel mondo del lavoro.
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ToggleCome le competenze digitali rivoluzioneranno il ventunesimo secolo
Nel nuovo mercato del lavoro, le persone devono essere in grado di interpretare, comunicare e fare valutazioni critiche attraverso il digitale. La crescente digitalizzazione mette al centro l’importanza di avere sempre le competenze adeguate, in rapido cambiamento rispetto a quelle richieste fino ad oggi e destinate a modificarsi profondamente.
Acquisire competenze digitali i diventa una abilità di base: tant’è che, fa notare l’OCSE, in un mondo sempre più digitale e globalizzato, chi sa risolvere problemi utilizzando strumenti digitali ha competenze maggiormente spendibili nel mercato del lavoro.
Secondo il report Future of Jobs, infatti, entro il 2025 ben 85 milioni di posti andranno perduti. Saranno sostituiti dalle macchine, allo stesso tempo però emergeranno 97 milioni di nuove opportunità per il personale umano.
Evolvono allora tutti i ruoli: per poter continuare a portare valore all’interno di questo nuovo ecosistema digitale devono acquisire nuove conoscenze e attitudini. In questo modo aumenta la maturità digitale delle persone dell’organizzazione e allo stesso tempo si diffonde un mindset fertile ai continui cambiamenti che vivremo.
Per questo motivo, è necessario colmare il divario tra le competenze possedute dai lavoratori e le competenze richieste dalle aziende.
A questo fine, il 50% dei lavoratori è chiamato a fare Reskilling e Upskilling, riqualificando e aggiornando le proprie competenze per far fronte alle nuove richieste.
Nelle attività di Upskilling e Reskilling dei lavoratori, l’attenzione dovrà essere rivolta a diverse competenze.
Se da un lato è in crescita la richiesta di conoscenze tecnico-scientifiche sempre più specializzate, dall’altro aumenta anche il fabbisogno di competenze digitali i trasversali e attitudini necessarie ad affrontare lo scenario del cambiamento.
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Quali sono le 5 aree delle competenze digitali?
Dati, Informazioni e Documenti Informatici
In questa prima sezione vengono raccolti tutti gli strumenti e le informazioni necessarie al dipendente per raccogliere, elaborare e utilizzare dati, informazioni e documenti.
A tal fine sarà necessario saper ricorrere agli strumenti di automazione d’ufficio per la produzione e la catalogazione di documenti, oltre che avere coscienza dei dati e di come gestirli, anche supportati da tecnologie informatiche.
Inoltre, il dipendente deve essere a conoscenza delle principali banche dati del territorio italiano e di come questi dati vengono catalogati e archiviati. Per farlo sarà necessario che abbia le competenze informatiche necessarie per l’utilizzo degli strumenti a supporto delle attività lavorative.
Comunicazione e Condivisione
In quest’area sono previste le competenze che riguardano la comunicazione e condivisione all’interno dell’amministrazione e con cittadini, imprese e altre pubbliche amministrazioni.
Il dipendente dovrà saper utilizzare un insieme di strumenti che facilitano la comunicazione tra persone e istituzioni.
Questi possono comprendere l’utilizzo di mail, cartelle condivise, video conference, sincronizzazione di file e messaggistica istantanea.
Deve perciò acquisire le capacità di utilizzo di tali strumenti. Questo a facoltà di saper scegliere, in maniera indipendente, la miglior soluzione da adottare per la specifica situazione.
Sicurezza
Comprende attività quali la protezione dei dispositivi, dei dati personali e della privacy. Viene quindi richiesta una conoscenza base dei principali attacchi informatici e di come potersi difendere.
Inoltre, il collaboratore o dipendente deve conoscere il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati e la loro libera circolazione (Regolamento Europeo 2016/679).
Servizi Online
Altrettanto importante sarà la conoscenza del concetto di identità digitale e le relative implicazioni nell’accesso ai servizi on-line offerti quali CIE, SPID e CNS.
Inoltre, è obbligatorio da parte delle pubbliche amministrazioni rendere i propri servizi disponibili on-line.
Trasformazione Digitale
In quest’ultima sezione il dipendente avrà l’onere di conoscere gli obiettivi della trasformazione digitale. Quindi è necessaria una conoscenza delle linee generali di programmazione della strategia digitale italiana.
Inoltre, deve avere una conoscenza generale delle nuove tecnologie emergenti e di come queste possano essere utilizzate per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione.
Digital Skill e organizzazione Agile
La pandemia ha costretto al lavoro da casa milioni di professionisti e professioniste, anche quando l’emergenza sanitaria sarà finita, appare chiaro che tornare indietro come se nulla fosse successo non sarà possibile.
Pare che sia stata individuata una terza via tra il lavoro da casa e il lavoro da remoto: nel lavoro ibrido, una soluzione a metà tra le due.
Lavorare in modalità ibrida non significherà semplicemente connettersi un po’ da casa e un po’ dall’ufficio, ma comporterà modificare sostanzialmente l’approccio al lavoro mettendo al centro le persone e responsabilizzandole sugli obiettivi.
Tutto questo sarà possibile grazie ad un uso ancora più puntuale di tutte le risorse che ci offre il mondo digitale: piattaforme di Collaboration e Conferencing (UCC – Unified Communication and Collaboration), piattaforme di project management, software di Identity and Access Management (IAM).
Questi e altri sono gli strumenti coi quali bisognerà saper interagire nel breve ed è per tale ragione che diventerà necessario sviluppare Digital Skill Agile.
Competenze Digitali: differenza tra Hard skill e soft skill
Digital Hard skill
Le Digital Hard Skill sono le Competenze Digitali tecniche di base che definiscono una figura professionale.
Si possono acquisire a scuola, all’università, attraverso master e corsi di perfezionamento, ma anche sul posto di lavoro. Si possono anche apprendere grazie a corsi di formazione mirati sul web tra cui i MOOC, Massive Online Open Courses, e gli SPOC, Small Private Online Courses.
Le Hard Skill sono quantificabili e rientrano tra le competenze da inserire nel curriculum vitae. Qualche esempio di Digital Hard Skills: saper usare programmi e pacchetti informatici, conoscere linguaggi di programmazione, saper usare specifici macchinari e strumenti di produzione.
In particolare, in questa categoria rientrano le competenze tecniche che riguardano l’area SMAC (Social, Mobile, Analytics, Cloud), cui si aggiungono quelle su Intelligenza Artificiale, Robotica, IoT, Cybersecurity.
Digital Soft skill
Le qualità che caratterizzeranno le nuove skill a elevata qualificazione non saranno esclusivamente di natura tecnologica, ma si riferiranno a un mix molto più complesso.
Per questo motivo avranno un ruolo sempre più importante le soft skill, ovvero le abilità trasversali, che riguardano relazioni e comportamenti delle persone in qualsiasi contesto lavorativo.
Alcuni esempi di Digital Soft Skills:
- la capacità di risolvere problemi complessi, di gestire il cambiamento, di collaborare e relazionarsi, di adattarsi con flessibilità e di comunicare;
- il knowledge networking che consente di recuperare e capitalizzare le informazioni che si trovano in rete;
- il new media literacy, ovvero il grado di alfabetizzazione rispetto ai nuovi media, ai loro linguaggi e ai loro formati;
- la capacità di gestire i flussi comunicativi online nel rispetto della netiquette aziendale.
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Le Digital Soft Skill si apprendono prevalentemente sul campo e sono difficilmente quantificabili: dipendono dalla cultura, dalla personalità e dalle esperienze vissute dal singolo.
Competenze digitali: necessarie anche nelle aziende tradizionali
Le competenze digitali non sono richieste solo nelle aziende tecnologiche, ma sono diventate necessarie praticamente in ogni settore dell’industria tradizionale.
Basti pensare a un comparto un tempo esclusivamente “fisico” come il retail, dove il cliente non è più solo quello che entra dalla porta del negozio, ma è anche l’acquirente su Internet, per cui stanno nascendo una serie di interazioni tra online e offline (i termini tecnici sono multicanalità, cross-canalità e omnicanalità).
Competenze digitali sono essenziali anche nell’automotive: un tempo c’era l’operaio metal-meccanico che costruiva la macchina, oggi le auto sono connesse, a guida autonoma, self driving, e c’è bisogno anche di esperti digitali.
Dal rapporto dell’Osservatorio sulle competenze digitali emerge che le skill digitali di base pesano per il 41% nell’Industria, il 49% nei Servizi e il 54% nel Commercio.
Separando le skill di base dalle altre, definite come skill avanzate, emerge che la domanda di skill di base prevale solo nel Commercio, mentre nell’Industria e nei Servizi prevalgono le skill avanzate, viste come fattori di una più evoluta professionalità.
Conclusione
Parlare del mercato del lavoro di oggi e di domani significa confrontarsi con uno scenario di grande cambiamento, che richiede a tutti di acquisire nuove abilità e competenze. In questo contesto liquido, le necessità e gli obiettivi delle aziende evolvono rapidamente, per questo orientarsi può sembrare difficile.
Comprendere che cosa sono le digital skills e perché sono importanti è il primo passo per muoversi nel nuovo mondo del lavoro.
Conoscere i modelli e le risorse a disposizione consente di avere un punto di partenza solido per possibile impostare dei piani di valutazione, sviluppo e formazione coerenti con la strategia aziendale, mettendo le persone al centro di un percorso di trasformazione.
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