Fondi Europei Diretti cosa sono e come ottenerli

I Fondi Europei diretti sono gestiti direttamente dalle Agenzie Nazionali e dalla Direzione Generale della Commissione Europea.

Questi Fondi sono organizzati dalla Commissione in Programmi Tematici e riguardano sia le politiche interne che esterne della politica Europea.

Il fatto che i programmi siano tematici fornisce una prima indicazione sul contenuto dei progetti europei.

I Fondi Europei diretti hanno come scopo quello di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione europea in un determinato settore.

Vi sono due tipologie di Fondi Europei Diretti:

  • Sovvenzioni, o Grants. Sono contributi a fondo perduto che vengono assegnati alle imprese, selezionate secondo le “call for proposal” ossia l’invito a presentare proposte. Possono finanziare sia un’azione specifica, ovvero un progetto che mira all’attuazione delle politiche dell’UE, oppure sovvenzionare un’organizzazione che persegue uno scopo di interesse generale Europeo;
  • Le gare d’appalto. Sono appunti degli appalti aggiudicati mediante bandi di gara denominati “Call for Tenders”, per acquistare servizi, beni o opere, studi specifici, corsi di formazione. Appalti utilizzati anche per organizzazione di eventi o conferenze, o la fornitura di nuove attrezzature informatiche, elargiti dall’UE per garantire il funzionamento delle istituzioni europee o l’attuazione di programmi europei.

Possono essere un esempio la necessità di una nuova fornitura informatica, oppure di corsi di formazione o l’organizzazione di eventi di una certa importanza in cui l’appalto viene aggiudicato mediante i bandi europei.

Come rimanere sempre aggiornati sui Fondi Europei Diretti?

Bisogna sempre consultare il sito ufficiale della Commissione Europea, dove oltre a verificare quali e quante opportunità ci sono al momento, viene dettagliatamente spiegato tutto quello che devo sapere per ottenere i Fondi diretti Europei, oltre che naturalmente il programma e le modalità di partecipazione.

Una prerogativa dei fondi diretti UE consiste in quello che viene chiamato il partenariato transnazionale, ovvero per poter ottenere questi finanziamenti europei, bisogna che il progetto sia presentato e coinvolga almeno due stati membri e, la ricerca di potenziali partner, viene svolta in appositi portali di ricerca online.

I Fondi Diretti Europei hanno dei requisiti molto particolari da rispettare. La più importante riguarda la natura del progetto: per poter richiedere i fondi è necessaria la creazione di un partenariato transnazionale. Cosa vuol dire?

Molto semplicemente il progetto che andiamo a presentare deve vedere la partecipazione di aziende o enti con sede in almeno due Stati dell’Unione Europea.

È importante ricordare che tutte le proposte di progetto su fondi diretti Europei sono caratterizzati dalla:

  • loro natura innovativa e transnazionale;
  • necessaria formazione di un Partenariato nazionale o Europeo, dal possibile cofinanziamento tra la Commissione e Beneficiario;
  • trasferibilità dei risultati raggiunti, intesa sia come replicabilità delle soluzioni che come scambio di buone pratiche.

Fondi Europei Diretti per PMI

Le piccole e medie imprese possono accedere a numerosi fondi diretti europei, con diverse modalità e finalità. Infatti, oltre a poter sviluppare prodotti e servizi, possono anche ridurre i propri costi, tramite la sperimentazione e l’utilizzo delle innovazioni disponibili.

Ciò amplia la già significativa offerta di finanziamenti europei diretti, senza tralasciare che per alcune tipologie di piccole e medie imprese, la possibilità si estende a tutti i fondi diretti europei.

Come ad esempio per i soggetti che si occupano di software, di progettazione, di consulenza, di comunicazione.

Infatti, le piccole e medie imprese che operano in questi settori, potenzialmente possono attivare o partecipare in tutti i fondi diretti europei, a prescindere dalla finalità specifica, in quanto alcune attività sono perfino obbligatorie.

Individuare i Fondi Europei Diretti in base al proprio settore

È importante individuare i Fondi Europei Diretti che meglio rispondono alle proprie esigenze di finanziamento, tenendo anche conto di alcune variabili importanti.

Una volta selezionati i Fondi Diretti Europei, tramite una ricerca sul portale della Commissione Europea, è opportuno considerare il budget disponibile, per conoscere il numero dei progetti finanziabili.

In questo modo è possibile individuare, anche nell’ambito dello stesso programma di lavoro europeo, quali sono le linee di finanziamenti europei diretti, che hanno il numero maggiore di progetti finanziabili.

Questi aumentano la possibilità di ottenere il finanziamento, proporzionalmente al dato registrato, rispetto a quelli che consentono di finanziare solo 1 progetto.

Superata questa fase bisogna predisporre il progetto ed inviare la proposta alla Commissione Europea, entro la data di scadenza fissata ed aspettare la valutazione formale.

Ottenuta la valutazione positiva, bisogna sottoscrive il contratto e realizzare le attività previste.

Ma quali sono i bandi relativi ai Fondi Europei Diretti? Vediamo quelli di maggior interesse per le aziende.

Fondi Europei Diretti e Horizon Europe 2021-2027: il Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione

Horizon Europe raccoglie l’eredità del precedente programma Horizon 2020 con l’obiettivo di sostenere le attività che si occupano di ricerca e innovazione.

La dotazione finanziaria prevista dall’Unione Europea è di 95,5 miliardi di euro. Il programma di Horizon Europe si basa su tre pilastri: Eccellenza scientifica, Sfide globali e competitività industriale europea, Europa dell’innovazione.

Eccellenza scientifica

Il primo pilastro che vuole sostenere la diffusione di metodologie, competenze e conoscenze di qualità elevate e la cooperazione tra ricercatori di diversi paesi.

Il pilastro trova concretezza tramite l’European Research Council, dedicato alla ricerca di frontiera, le Marie Sklodowska-Curie Actions, che promuove la mobilità e la formazione dei ricercatori europei, e le Research Infrastructures, che vuole rafforzare la collaborazione tra infrastrutture per estendere i limiti della conoscenza.

Competitività industriale europea

Il secondo pilastro prevede azioni congiunte tra gli stati membri per affrontare le sfide economiche globali, verso una crescita sostenibile e quanto più possibile inclusiva.

Sono sei i cluster in cui si vogliono introdurre nuove tecnologie e soluzioni innovative: Salute, Creatività e Società inclusiva, Sicurezza civile per la società, Digitale, Industria e Spazio, Clima, Energia e Mobilità, Cibo, Bioeconomia, Risorse naturali, Agricoltura e ambiente.

Europa dell’Innovazione

Il terzo pilastro si prefigge l’obiettivo di promuovere idee nuove e innovazione etica, responsabile e sostenibile per affrontare con più strumenti le sfide del futuro e garantire prosperità ai cittadini europei. Anche in questo caso troviamo tre diversi organismi per favorire la realizzazione del programma: l’EIC, l’European Innovation Council, ha l’obiettivo di sostenere le idee pionieristiche e con potenziale di mercato.

Ecosistema europeo di innovazione ha lo scopo di favorire la nascita di un ambiente favorevole all’innovazione. Mentre l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) vuole garantire, tramite le Knowledge and Innovation Communities (KICs), l’unione di ricerca, istruzione e impresa per cogliere gli obiettivi di innovazione.

Il programma è articolato in missioni, azioni specifiche con focus sul raggiungimento degli obiettivi grazie al rafforzamento della cooperazione internazionale, una relazione più forte tra R&I e l’incremento delle politiche di open science.

COSME – COmpetitiveness of enterprises and Small and Medium-sized Enterprises

COSME, come alcuni strumenti di Horizon, è pensato per il tessuto produttivo e per la competitività delle imprese. Cerca, infatti, di facilitare l’accesso alla finanza da parte delle PMI e crea un contesto che sia favorevole alla crescita di nuove aziende.

Qual è la differenza tra COSME e Horizon?

Da questo punto di vista, la differenza con Horizon è che quest’ultimo, rivolgendosi alle PMI, mira ad aumentare l’investimento in ricerca per sviluppare innovazioni che siano immediatamente applicabili sul mercato. Mentre COSME vuole favorire coloro che si vogliono mettere in proprio, mettendo in circolazione finanza e capitali per attivare e vivacizzare il mercato.  

In che modo?

Promuovendo così la cultura dell’imprenditorialità e rafforzando la competitività delle imprese europee.

La strategia di COSME

Innanzitutto, COSME migliora l’accesso ai finanziamenti destinati alle PMI sotto forma di capitali. Si pensi in particolare alle azioni destinate ad avvicinare il mondo dell’economia reale a quello dell’economia finanziaria.

EaSI – Programme for Employment and Social Innovation

Si tratta di uno strumento che promuove un elevato livello di qualità e sostenibilità dell’occupazione, consolidando la protezione sociale e promuovendo la lotta contro l’esclusione e la povertà. È composto da 3 assi:

ASSE 1 – PROGRESS

Il primo asse è aperto a tutti gli operatori e le istituzioni del settore pubblico e privato, incluse le imprese. Si parla di autorità nazionali, regionali e locali, organismi specializzati previsti dalla normativa dell’UE.

Di servizi per l’impiego e parti sociali, organi d’informazione e istituti nazionali di statistica che possono dare un contributo proprio per migliorare il tessuto occupazionale e il meccanismo di inserimento nel mondo del lavoro. 

All’asse progress partecipano anche i Paesi della CEE e i paesi dell’EFTA.

 ASSE 2 – EURES

Il secondo asse è aperto a organismi pubblici e privati e ad attori istituzionali designati da uno Stato membro e dalla Commissione. 

EURES (servizio europeo per l’occupazione) mira ad agevolare la libera circolazione dei lavoratori all’interno dei paesi dello Spazio economico europeo.

ASSE 3 – MICROFINANZA

Il terzo asse, infine, è rivolto agli organismi pubblici e privati stabiliti a livello nazionale e regionale, quindi con livelli intermedi di governo (addirittura locale) che forniscono micro-finanziamenti a persone o micro-imprese e finanziamenti per imprese sociali.

La partecipazione all’asse finanza e imprenditoria sociale è aperta a organismi pubblici e privai stabiliti a livello nazionale, regionale e locale nei paesi degli assi precedenti, quindi UE, EFTA e CEE.

Sono previsti anche degli strumenti volti a facilitare l’accensione di prestiti fino a 150.000 euro per tutti i tipi di PMI. Entrambi questi strumenti sono gestiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti, in accordo con le istituzioni finanziarie degli Stati membri.

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Ti piacerebbe farti finanziare grazie ai Fondi Europei Diretti supportato da un team di esperti che ti guiderebbero in questo percorso gestendo anche le questioni burocratiche?

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Verrai ricontattato entro 48 ore lavorative e metteremo a tua disposizione un esperto in Fondi Europei ed Europrogettazione

Durante questo incontro, analizzeremo il tuo progetto o la tua idea progetto e, in base a quello che vuoi sviluppare, potremo avviare un percorso di supporto dove appunto valutare il bando corrispondente alla tua idea e al tuo progetto.  

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