Il Fondo Nazionale Innovazione 2020 è uno strumento essenziale per catalizzare idee e capitali e costruire le basi di rilancio del nostro sistema economico.
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ToggleMa esattamente di cosa si tratta?
Il Fondo Nazionale innovazione è una delle novità del 2020 che ha una dotazione finanziaria di partenza, prevista nella Legge di Bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro.
I principali beneficiari sono le PMI innovative, le start up e scale up che riceveranno finanziamenti diretti.
Nel contesto Innovazione abbiamo sentito parlare spesso di start up ma chi sono le scale up?
Le scale up sono società innovativa che
- hanno già sviluppato il loro prodotto o servizio;
- hanno definito il loro business model (scalabile e ripetibile);
- operano sul mercato;
- presentano alcune caratteristiche di successo che gli permettono di ambire a una crescita internazionale. Questo in termini di mercato, business, organizzazione, fatturato.
Sotto il profilo finanziario, lo scopo della scale up e della sua crescita è anche quello di ripagare i suoi investitori, attraverso una forma di exit.
Non esiste una definizione univoca di scale up company. Questo dal momento che le metriche, variano anche in base alle dimensioni del contesto di riferimento, al tipo di settore in cui operano e al modello di business (b2c o b2b).
Per Deloitte , le scaleup sono fast growing start up, società che nei primi 5 anni di vita raggiungono almeno i 10 milioni di dollari di fatturato.
Secondo la definizione, più generica, che offre Wikipedia, la scale up differisce dalla start up in quanto ha già superato alcune fasi su cui è focalizzata l’attività della start up (in particolare, la ricerca di un business model scalabile e ripetibile).
Questo gli permette di concentrarsi sulla sua crescita per portarla avanti in modo controllato e sostenibile.
Ministro Patuanelli e Fondo Nazionale Innovazione 2020: quando la crisi può rappresentare un’opportunità
Il Covid-19 è stato un acceleratore di tecnologie che ci ha permesso di compiere in pochi mesi un balzo che, in tempi normali, avremmo visto in non meno di cinque anni.
Ora, bisogna guardare però alle imprese più piccole. Questo perché sentiranno maggiormente la crisi.
L’Italia, ha riconosciuto Patuanelli, è ancora troppo indietro nel settore Ricerca & Sviluppo, per questo bisogna supportare le startup.
Ogni startup è una possibilità di crescita per il Paese. Il principio è semplice: più si semina, più possibilità ci sono di raccogliere.
Investiremo perciò tramite venture capital, con un Fondo che interverrà attraverso sostegni diretti e indiretti, ha spiegato il numero 1 del Mise.
Fondo Nazionale Innovazione 2020: ecco i principi fondamentali che ne hanno ispirato la creazione
- inclusione. Il Fondo vuole sostenere una innovazione tecnologica che sia accessibile a tutti, imprese, cittadini e territori;
- crescita. Il Fondo è uno strumento di mercato anticiclico che intende supportare e sviluppare un ecosistema dell’innovazione più maturo, anche attraverso l’attrazione di capitali privati e internazionali;
- presidio strategico Il Fondo ha tra le proprie missioni anche quella di presidiare, per il nostro Paese, le tecnologie ed i mercati emergenti più innovativi, garantendo alle nostre startup e PMI innovative tutto il supporto strategico necessario in una logica di sistema
- ecosistema. Uno degli obiettivi principali è quello di accelerare la maturazione del nostro sistema dell’innovazione, prestando particolare attenzione a una serie di ritardi culturali e struttali dell’ecosistema italiano;
- leadership internazionale. Vista la sua portata, il FNI si pone fin da subito come uno dei principali operatori di venture capital europei, con l’ambizione di avere un ruolo da protagonista;
- impatto atteso. L’obiettivo è di rendere l’Italia una “smart nation” nel giro 2 anni. Questo sia grazie all’attrazione di investitori nazionali ed internazionali, sia grazie alla natura stesso dello strumento che può supportare la crescita del Paese.
Fondo Nazionale Innovazione 2020: cos’è nello specifico?
Il Fondo Nazionale Innovazione 2020 è un soggetto (Società di Gestione del Risparmio) multifondo che opera esclusivamente attraverso metodologie di cd Venture Capital.
La selettività, flessibilità e rapidità degli investimenti sono gli elementi che consentono al VC la natura di strumento chiave di mercato per lo sviluppo dell’innovazione.
Oltre che il modo migliore per allineare gli interessi di investitori e imprenditori verso il comune obiettivo della crescita economica.
Si tratta dello strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di start up, scale up e PMI innovative.
Nasce per accelerare la crescita dell’ecosistema del venture capital italiano e portarlo, per dimensioni dei capitali investiti e per la numerosità e qualità degli operatori presenti, al livello dei migliori Paesi europei.
Come funziona?
Il Fondo amplierà gli investimenti diretti e indiretti, attraverso fondi di venture capital e nuovi gestori, per le startup, in tutte le fasi di sviluppo (dall’early stage all’aumento di capitale).
Sosterrà la crescita complessiva del mercato, aggregando investitori italiani ed esteri e mettendoli in contatto con le startup.
Promuoverà la nascita di nuovi strumenti di investimento che facilitino il trasferimento tecnologico da università e istituti di ricerca e il coinvolgimento delle imprese italiane.
Favorirà il contatto tra le startup e le aziende partecipate dal Gruppo Cdp.
Il Fondo Nazionale Innovazione 2020 è un nuovo veicolo che nasce per sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia.
È una iniziativa fortemente voluta da Cdp, che vede la luce grazie alla collaborazione del Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell’Economia e di Invitalia.
Il Fondo Nazionale Innovazione è un altro tassello del piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti, che ha previsto per l’innovazione oltre 20 miliardi di euro di investimenti nel triennio 2019-2021.
In Italia il settore del Venture Capital è poco sviluppato.
Anche in questo caso CDP intende dare il proprio contributo, come già molte altre volte nel corso dei suoi 170 anni di storia, per lo sviluppo dell’Italia.
Fondo Nazionale Innovazione: la struttura tecnica
La struttura tecnica del Piano industriale porta avanti 4 progetti per il nostro Paese:
- innovazione tecnologica;
- transizione energetica;
- cambiamenti sociali;
- sviluppo del commercio internazionale.
Non solo con obiettivi finanziari ma anche culturali, facendosi carico di promuovere sfide impegnative per il Paese.
Sfide dettate dalla transizione digitale (di aziende e cittadini) e dalla transizione verso green e sostenibilità.
I punti di partenza sono le evidenze di oggi. La tecnologia è fondamentale per gestire cambiamenti ed emergenza Covid.
Il ritardo dell’Italia è lampante rispetto agli altri Paesi europei in relazione agli investimenti in innovazione (siamo decimi in Europa per capacità di sostenere le startup).
Note sono:
- la mancanza di competenze;
- la scarsa cooperazione tra università e impresa;
- la necessità di spingere gli investitori a seguire le start up non solo nella fase di avvio ma anche nella fase di crescita e di affermazione sul mercato.
Questo perché ci sono tantissime startup nel nostro Paese che rimangono piccole o che hanno un tasso di mortalità molto basso (il 3% rispetto al 30% della Francia) indice di realtà che non decollano o non interessano l’industria.
Il punto di arrivo è un salto per le start up innovative e l’industria del venture capital in Italia (non ancora attrattiva), facendo leva sulla nuova generazione di acceleratori.
Questo per consolidare nuove realtà emerse anche durante l’emergenza sanitaria, impegnate su didattica a distanza, smart working o e-commerce.
Nel prossimo triennio, l’obiettivo è di rendere il venture capital un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese.
In che modo?
Investendo rapidamente e in modo efficace, i capitali assegnati e creando i presupposti per una crescita complessiva e sostenibile dell’intero ecosistema.
Della dotazione dei fondi di circa 1 miliardo di euro, 800 milioni di euro sono già stati sottoscritti, grazie alle risorse allocate pariteticamente dal Mise e dal Gruppo Cdp (attraverso la sua controllata Cdp Equity).
Fondo Nazionale Innovazione 2020: ecco i quattro fondi già attivi
- Fondo Italia Venture I. Questo fondo è operativo dal 2015, investe in start up e PMI innovative in Italia. Opera principalmente nei settori digitale, biotech, medicale e high tech. Ha una dotazione pari a 80 milioni di euro e attualmente gestisce un portafoglio di 20 aziende in fase growth.
- Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud. Il fondo ha l’obiettivo di accelerare la competitività e lo sviluppo di start up e PMI innovative nel Mezzogiorno. Investe in tutte le fasi del ciclo di vita di un’impresa, dal seed al growth/expansion. Dispone di una dotazione di 150 milioni di euro.
- Fondo di Fondi VenturItaly. Questo investe in fondi di Venture Capital, inclusi first time team/first time fund, allo scopo di generare nuovi operatori sul mercato e nuovi team all’interno di gestori già attivi sul mercato. Supporta i fondi successivi di gestori esistenti. Ha una dotazione di 300 milioni di euro (sottoscritti da CDP Equity e dal fondo di co-investimento MISE).
- Fondo Acceleratori. Il fondo, diventato operativo a fine maggio 2020. Ha lo scopo di aiutare la creazione e/o lo sviluppo di programmi di accelerazione verticali su settori strategici, investendo nelle start up che partecipano ai programmi supportati dal Fondo. Il fondo interverrà, in modo diretto e indiretto, per dare sostegno finanziario e/o manageriale a favore di acceleratori di impresa e di startup innovative ad alto contenuto tecnologico. Figure operanti in settori ad elevato potenziale di crescita. Il Fondo ha una dotazione iniziale di 125 milioni di euro (sottoscritti da CDP Equity e attraverso le risorse del fondo di co-investimento MISE).
Ecco invece i due fondi che il Cd P dovrebbe avviare nei prossimi mesi:
- Corporate Venture Capital. Fondo che coinvolgerà direttamente come Limited Partners alcune tra le principali aziende partecipate dal Gruppo CDP e che investirà direttamente in startup focalizzate su alcuni degli ambiti strategici del Paese. Avrà una dotazione iniziale di 150 milioni di euro.
- Tech Transfer. Fondo che avrà come obiettivo quello di supportare la filiera del trasferimento tecnologico mediante il co-investimento selettivo nelle start up più promettenti e l’investimento in fondi verticali specializzati. Avrà una dotazione iniziale di 150 milioni di euro.
Dopo aver letto questo articolo, spero tu abbia più chiare le grandi opportunità che si stanno aprendo per le aziende italiane che vogliono innovare.
Nonostante la Crisi post Covid questi fondi ci permettono di ripartire e di ricostruire il nostro futuro.
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