Green marketing innovation e ESG: gli strumenti del futuro

Il green marketing innovation è un concetto nuovo e in continua evoluzione nel marketing di prodotti ecologici. Ha degli standard ben definiti ed è costituito da prodotti ecologici di ampia portata, che soddisfano le norme standard di etichettatura ecologica e impronta ecologica.

Cos’è esattamente il green Marketing innovation?

Il Green Marketing comprende oggi la revisione completa dell’approccio aziendale in un’ottica eco-compatibile. Riguarda tutte le iniziative che, verso l’interno e l’esterno dell’azienda, contribuiscono alla tutela ambientale. L’obiettivo principale è quello di posizionare sul mercato prodotti e servizi d’elevata qualità, in grado di soddisfare la domanda della clientela a prezzi sostenibili, con un basso impatto ambientale.

L’esigenza nasce anche da una consapevolezza più matura dei nuovi consumatori, dotati di un maggiore potere discrezionale nelle scelte d’acquisto rispetto al passato.

Rappresenta una domanda generata direttamente “dal basso”. Da chi?

Prettamente da gruppi della società civile maggiormente informati sugli effetti che i processi di produzione possono avere, in modo positivo o negativo, sulle persone e sugli ecosistemi.

Per realizzare un’azienda “green” bisogna avere obiettivi di marketing e obiettivi ecologici che siano veri e certificabili. L’esperienza di consumo “verde” deve essere fornita dall’azienda, e percepita dal cliente, come una normalità e non come un’eccezione.

Deve essere inoltre parte dell’identità di brand. Lo scopo dell’azienda deve  essere volto alla creazione di una cultura diffusa e continua, sempre innovativa ma mai occasionale e sporadica.

Il green marketing innovation non riguarda esclusivamente la promozione. Investe una area molto più ampia che inizia dalla progettazione a tavolino del prodotto/servizio che viene offerto.

Infatti, sono le aziende che devono svolgere un ruolo attivo nel nuovo scenario servendosi anche del Green marketing innovation.

In che Modo? Utilizzandolo come lo strumento più idoneo ad accogliere la domanda proveniente dal mercato e trasformandola in prodotti e servizi ecocompatibili.

Se sei un imprenditore, sai quanto può essere competitivo il mondo degli affari. Per rimanere al top, è necessario stare al passo con le ultime innovazioni. 

Devi inoltre sapere che una recente ricerca ha messo in evidenza che l’83% degli utenti preferisce, a parità di prodotto, quello che rispetta l’ambiente.

Il 50% è disposto a pagare fino al 5% in più pur di sostenere un’azienda eco-solidale, per via della percezione di una maggiore qualità del prodotto, a seguito del minore impatto ambientale.

Un modo per orientare l’azienda verso una maggiore consapevolezza ecologica è quella di cambiare la gestione ambientale dell’azienda stessa, rendendola conforme alla normativa ambientale ISO 14000.

L’adeguamento alla normativa non è obbligatorio, ma la certificazione che si può imprimere su prodotti e informative a clienti e partner è una prova della propria serietà.

Dopo aver approfondito il significato della green marketing innovation e la sua importanza all’interno delle aziende per conquistare i clienti e stare al passo con l’innovazione scopriamo il vero successo del Green Marketing.

Il successo del “Green Marketing”

Nel tentativo di sfruttare la crescente domanda di beni e servizi più sostenibili, le aziende hanno impiegato tattiche di marketing per assicurare ai consumatori che i loro prodotti sono ecologici.

Nell’Unione Europea, le imprese che hanno adottato il marchio ecologico Ecolabel sono stati dei veri e propri innovatori green e hanno ottenuto incrementi nelle quote di mercato. Incrementi anche nell’ acquisizione di nuovi clienti.

Questi studi inoltre misurano l’aumento percentuale nel fatturato indotto dalla garanzia Ecolabel.

Illustrano inoltre come la sua applicazione generi un aumento del fatturato del 3-5 % in un anno, con punte massime che raggiungono il 30-35 %.

Uno studio dell’OCSE illustra come la quota di mercato delle vernici dotate di un marchio ecologico, è salita dall’1% al 60% nell’ultimo ventennio.

Nello stesso studio si riporta come nei Paesi Nordici la carta da fotocopie ecologica abbia una quota di mercato del 70% e i detersivi dotati di marchio ecologico detengono una quota di mercato del 40% – 70%. Da tutto ciò si evince che una strategia di green marketing impostata correttamente, dopo aver superato le relative difficoltà, possa condurre a maggiori profitti.

L’azienda interessata ad intraprendere una strategia di comunicazione ambientale efficace sul proprio prodotto o servizio deve progressivamente seguire queste fasi:
  1. Chiarire i propri obbiettivi di green marketing e le motivazioni di fondo che spingono a valorizzare sul mercato l’eccellenza ambientale dei propri prodotti/servizi. Vengono valorizzate anche le caratteristiche prestazionali che possono distinguerli dalla concorrenza.
  2. Identificare i propri target di mercato qualificandoli in base alle aspettative, caratteristiche e motivazioni ambientali.
  3. Comprensione dell’offerta desiderata dal cliente. In questo caso, studiando per quali variabili egli è disposto a procedere al comportamento d’acquisto.
  4. Verificare la possibilità di comunicare al consumatore le caratteristiche del prodotto con modalità e stili diversi, decidendo su quali far leva nell’ambito della propria strategia.
  5. Esplorare e analizzare i vari strumenti e canali del green marketing, acquisendo informazioni sulle loro modalità e efficacia.
  6. Comporre la propria strategia green.

L’aumento della sensibilità verso i temi ambientali rappresenta nel XXI secolo uno dei più grandi motori di cambiamento dell’economia mondiale.

I cittadini, i legislatori e le imprese sono sempre più sensibili e questa nuova cultura ecologica spinge l’intera società a cercare soluzioni sempre nuove. L’ambiente non è un vincolo ma un fattore di convenienza per le imprese, sfruttando e comprendendo le leve del green marketing.

GM ed ESG

l’Italia appare come un Paese per gli investimenti sostenibili, responsabili e inclusivi. La sensibilità è elevata ed in crescita, anche se ad oggi prevalentemente circoscritta ai segmenti di clientela con maggiori disponibilità finanziarie, visione e istruzione.

La sensibilità su questi temi si basa per lo più su una conoscenza generica soprattutto associata ai cambiamenti climatici e alle crisi che hanno caratterizzato le società. Vi è dunque un grande potenziale di crescita e di affermazione.

Emerge un punto di attenzione molto rilevante. Le sigle Esg  (Environmental, Social and Governance)  e Sri (Sustainable and Responsible Investment) sono quasi del tutto sconosciute e gli investimenti a loro associati sono per i più erroneamente assimilati a investimenti «no profit».
Le barriere alla sottoscrizione sono dovute, oltre alla scarsa conoscenza, anche all’associazione di questo tipo di investimenti a rendimenti minori o al «no profit».

Il tema dell’informazione su questo tipo d’investimenti è centrale: sia per ammissione degli investitori finali che dei distributori (banche e reti) e dei gestori (Sgr). Ossia coloro che hanno, a loro volta, la grande opportunità di farsi ambasciatori in un momento in cui l’industria sta cavalcando il trend.

Per chi invece è più edotto e già propenso, i driver per questi investimenti sono:
  • di natura generale come la sopravvivenza del globo e il futuro dell’umanità;
  • finanziari e logici come maggior affidabilità, stabilità dei rendimenti, riduzione del rischio e solidità delle aziende che sposano questi criteri.

Si può dire che partire dai primi driver per poi andare a lavorare sui secondi è certamente la ricetta vincente per l’industria.

Il terreno dunque appare fertile per una crescita di questi investimenti purché l’industria sappia:

  • promuoverne la cultura e i singoli operatori (Sgr, banche e reti);
  • differenziarsi tra loro per favorire una sana competizione sulla qualità dei prodotti.
Questi sono gli argomenti che sono stati trattati il 7 Dicembre, presso l’Accademia della Fiorentina, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 all’evento “GREEN MARKETING INNOVATION” a cui ho partecipato.
green marketing - alzarating

Il Cluster Egocreanet ritiene che perseguendo vecchie idee e concezioni  diventi impossibile risolvere i problemi emergenti dal cambiamento climatico che oggi rendono insostenibile lo sviluppo economico e sociale. Pertanto recentemente il Cluster ha disegnato la strategia progettuale di GREEN  MARKETING  come crescita ed avanzamento culturale e di innovazione  scientifica,  indirizzata a realizzare il cambiamento progressivo della produzione e dei consumi nella dimensione discussa a Madrid che viene indicata come Green Economy.

In questa riunione ho inoltre evidenziato il fatto che a Milano si sta organizzando  la formazione di un NETWORKING ESG (o rating di sostenibilità trans-disciplinare che correla, Environment Society Government) finalizzato a favorire l’ investimento responsabile ed eco-sostenibile dell’ impresa mediante innovativi corsi di formazione e di certificazione di impresa nel quadro della Green Economy.

Se vuoi saperne di più su questo argomento ti invito a compilare il form qui sotto
e richiedere una consulenza gratuita inerente agli sviluppi della Green Economy e ai progetti che stiamo realizzando.

Progetti che hanno come obiettivo quello di rendere le aziende innovative e pronte ad entrare nel mondo della Green Economy, l’economia del futuro.

Se hai delle domande o desideri ulteriori informazioni, compila il nostro modulo di contatto.

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