Il Content Marketing è una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore, per attrarre, acquisire e coinvolgere una target audience chiara e definita.
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ToggleIl suo l’obiettivo è quello di guidare i clienti verso una azione redditizia.
È sempre più utilizzato dalle aziende B2C e B2B perché si è rivelata negli anni come una delle soluzioni più efficaci per aumentare la conoscenza e reputazione del brand.
Ancora di più importante ed efficace nel generare lead e aumentare le vendite.
In particolare, nel corso degli ultimi anni e con lo sviluppo di Internet, i contenuti pubblicati sul online hanno acquisito sempre maggiore importanza, accrescendo la reputazione online e conferendo autorevolezza al brand.
Il Content Marketing permette di raccogliere contatti qualificati (lead generation) creando e diffondendo contenuti di qualità.
Questi sono in grado di educare, ispirare e convincere i potenziali buyer a diventare clienti.
I contenuti di qualità sono quelli scritti da esperti che hanno una reale conoscenza dei problemi che incontrano i propri potenziali clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi e sanno guidarli verso la risoluzione degli stessi. Questi contenuti creano una relazione di fiducia e permettono di generare lead di qualità pronti per un approccio commerciale.
Prima di svelarti i punti chiave per creare contenuti di valore nel marketing vorrei portarti indietro nel tempo.
La nascita della Guida Michelin
Se credi che il content marketing sia una novità di questi ultimi anni ti sbagli di grosso. Uno degli esempi virtuosi tra i modelli primordiali di content marketing riguarda la Guida Michelin.
L’azienda di pneumatici francese nasce nel 1889, e nove anni dopo i due gemelli proprietari decidono di redigere un libretto di quattrocento pagine con una serie di informazioni per il viaggio degli automobilisti: stazioni ferroviarie, medici, farmacisti, meccanici, benzinai e ovviamente gommisti.
In questo periodo storico le automobili sono ancora rarità (in tutta la Francia non superavano le tremila unità), tant’è che la rivista viene inizialmente diffusa gratuitamente.
Quel magazine diventa per i viaggiatori un contenuto di grande valore, includendo informazioni fondamentali: dalla manutenzione delle vetture agli alloggi, ai punti di ristoro, i benzinai e, naturalmente, i gommisti, dato che gli pneumatici dell’epoca non sono quelli che conosciamo oggi.
Tramite quella guida, Michelin da prova di autorevolezza nel settore automobilistico.
Perché i clienti dovrebbero scegliere un altro brand?
Successivamente i gemelli Michelin decidono di far pubblicare la rivista a pagamento, e introdurci anche i ristoranti. Che cosa ha a che vedere il mondo della ristorazione con quello degli pneumatici? Assolutamente niente.
La potenza del Content Marketing
È proprio questo il punto che ci conduce alla regola vitale del content marketing: non si fa pubblicità al prodotto, ma si focalizza l’attenzione sul brand.
Il contenuto diventa il pilastro della strategia di marketing e fa sì che il brand si diffonda generando awareness, autorevolezza e passaparola.
Nel caso del gruppo Michelin è pressoché impossibile che una persona non l’abbia mai sentito nominare in vita sua, il che significa che la strategia, voluta o meno, ha funzionato.
Il cosiddetto marketing tradizionale è un tipo di marketing opprimente, fatto di spot che interrompono i programmi, di soldi spesi per mettere in primo piano il prodotto (come se la Michelin nel 1900 avesse basato la sua campagna sugli pneumatici).
In poche parole, un marketing che non offre nessun valore alle persone. Ed è proprio questo il motivo per cui il marketing tradizionale, non funziona, annoia e fa scappare i potenziali clienti. Quante volte ti soffermi a guardare una pubblicità e quante volte cambi canale? Credo di sapere già la tua risposta.
I contenuti, per funzionare, devono essere di valore per chi li recepisce, per chi si immedesima, per chi si schiera.
Il passaggio dal marketing tradizionale a quello moderno, che si avvicina ancora di più alla parola “comunicazione”, si può racchiudere in cinque punti chiave:
- Attrarre, non spingere: la sfida deve essere quella di attirare il cliente, di conseguenza, occorre creare il contenuto, fare un lavoro di semina, e poi aspettare che sia lui ad avvicinarsi.
- Educare, poi vendere: attraverso i contenuti è possibile far conoscere la propria filosofia, i propri prodotti, creando una sintonia con il pubblico. In questo modo, nel momento in cui farai promozione, saprai con certezza che il tuo destinatario è interessato a quel determinato messaggio.
- Non parlare del prodotto: non c’è niente di più sbagliato che tormentare il pubblico con la pubblicità. Il tuo brand deve essere il principe della campagna, e sono quei contenuti che, per quanto sembrino distanti dal prodotto, devono riflettere le tue idee, la tua filosofia.
- Pensare come un editore, non solo come un’impresa: per non parlare del prodotto, inizia a ragionare da editore e non da agente pubblicitario. Tutto sta nel cambio di mentalità: un editore pensa al tono di voce, ai media, ai contenuti, ai lettori. Siamo in un’epoca in cui le aziende possono accedere alle competenze per creare un magazine, una rivista, un film, un podcast. Cosa ci impedisce di farlo?
- Real time marketing: la strategia di marketing va pensata in continuazione. I social si evolvono quotidianamente, la gente perde rapidamente interesse per alcune cose, acquisendone per altre; lo stesso Zuckerberg si diverte spesso a modificare gli algoritmi. Studiare continuamente i mezzi sui quali operare è di grande aiuto per capire come orientare il marketing. Per farlo bene, dovete avere sempre piena dimestichezza col campo in cui state giocando. È essenziale.
Considerati questi punti, è bene tenere sempre a mente che il content marketing non è una medicina con effetto immediato.
Parliamo di un progetto da disegnare con una strategia molto accurata, che porta soprattutto a risultati ed effetti nel lungo periodo.
Il magazine cartaceo: altro elemento da non trascurare
La rivista dà uno sguardo privilegiato sul proprio business, tocca temi laterali e di frontiera, aggrega clienti attuali o potenziali. Insomma, opera comunicazione d’impresa in un’area meno esposta e più protetta rispetto ai social media. Nelle pagine si veicolano valori e visioni con esito positivo, a patto di rispettare quattro condizioni:
- formato tascabile;
- grafica accattivante;
- temi contemporanei;
- firme autorevoli.
L’efficacia aumenta quando l’autenticità vince sull’autoreferenzialità. Precedenti storici di grandi compagnie italiane ed estere dimostrano che, se entri nella testa del pubblico e sei originale, allora hai buone probabilità di lasciare un segno.
Il tocco umano
È chiaro che, per quanto alcuni indicatori (come il successo di Michelin) abbiano segnato la via, oggi i risultati sono molto più facilmente misurabili. Ora il content marketing si serve di una serie di formati multimediali per sviluppare i contenuti di un brand.
Testi, fotografie, infografiche, presentazioni, ebook , tutti fruibili dai computer, dagli smartphone, dai tablet, e distribuiti da soggetti terzi che, attraverso le call to action o i codici sconto, possono analizzare, concretamente e costantemente, i risultati di un’operazione marketing.
Detto questo, sarebbe un errore pensare che i mezzi di comunicazione siano essi stessi la comunicazione. Anche se esistono tool e strumenti di automazione c’è ancora bisogno di un tocco umano, c’è bisogno di persone che abbiano le competenze e le qualità per far sì che la comunicazione di un brand faccia la differenza.
Il lettore ama essere incuriosito, emozionato, ama le novità: si può creare un contenuto di valore tenendo conto di questi elementi fondamentali:
- sviluppare un contenuto che evidenzi il fattore umano;
- essere sinceri;
- chiedersi se noi saremmo realmente interessati a leggerlo o a vederlo;
- sforzarsi di entrare in contatto con i propri clienti e i sentimenti che essi condividono;
- creare storie con eroi e personaggi che esprimono i loro desideri;
- giocare con il fattore sorpresa.
Spero che questa guida al content marketing ti abbia schiarito un po’ le idee su quali sono i punti fondamentali per conquistare i tuoi clienti, posizionare il tuo brand e differenziarlo rispetto alle aziende concorrenti.
Sicuramente avrai appreso un sacco di concetti nuovi che ti hanno aperto la mente, ma ora sotto questa adrenalina ti sorge un dubbio: ora che faccio?
Quello che stai leggendo non è un semplice articolo informativo, ma sono nozioni che sono state messe insieme da un team di esperti in consulenza aziendale.
Naturalmente non ci occupiamo solo di questo, ma essendo specializzati in consulenza strategica sappiamo quanto è importante anche il ramo marketing per posizionare un’azienda.
Come? Grazie al team e al metodo AlzaRating, unico in tutta Europa, che ha come scopo quello di rendere competitiva la tua azienda sul mercato nazionale ed internazionale e alzare il tuo rating in 6/12 mesi.