Il Rischio aziendale: scopri come misurarlo

Il rischio aziendale è un tema molto trattato specialmente in questo periodo di incertezza sul futuro. Incertezza dovuta dalle altalenanti ripercussioni che il Covid-19 sta avendo sulle persone ma anche sull’economia aziendale.

Il rischio aziendale è l’insieme dei possibili effetti negativi, nonché di quelli potenzialmente positivi, che si verificano a causa di un evento inaspettato di natura economica, finanziaria, patrimoniale o di immagine.

Quali sono i principali rischi in cui può incorrere un’impresa?

Tre sono i principali rischi per l’impresa:

  • economico
  • finanziario
  • patrimoniale o extra-patrimoniale

Rischio economico

È legato alla stabilità che si crea tra costi e ricavi e dunque ha notevole incidenza sugli effetti del reddito prodotto dall’impresa.

Tale rischio è un fattore da analizzare molto scrupolosamente in quanto riguarda le competenze di chi governa dall’alto l’azienda e quindi ha un impatto notevole sulla gestione manageriale dell’impresa.

Questo tipo di rischio è determinato da una serie di variabili di incertezza che incidono in maniera determinate sul reddito e sulla ricchezza non solo di imprese e o aziende ma anche sulla famiglia stessa.

Rischio finanziario

Incide sulla fluidità monetaria aziendale è legato al gettito monetario in entrata ed in uscita.

In questo frangente l’elemento del rischio è legato alla mutevolezza indefinita degli investimenti. Si deduce quindi che per il rischio finanziario una variabile costante che lo determina è l’incertezza .

I titoli azionari sono un classico esempio di attività di rischio: di fatti è praticamente quasi impossibile conoscere se il valore delle azione, e dunque del suo prezzo, aumenterà o diminuirà nel tempo.

Nel campo della finanza i Treasury Bill americani o i BOT italiani sono privi o quasi di rischio,ciò perché il loro tasso di interesse è privo di rischio ( Risk-free interest rate ).

Questi titoli, definiti anche Titoli di Stato, sono importanti in quanto diventano il tasso di riferimento, dunque il tasso più basso sul mercato che consentono una serie di investimenti a rischio zero.

Il rischio patrimoniale o extra- patrimoniale

È quel rischio che aggrava direttamente sulle attività e sul patrimonio dell’impresa.

Il rischio patrimoniale è un rischio certo, nel senso che ogni investitore che abbia apportato a diverso titolo capitali nell’attività d’impresa,incorre nel pericolo di perdere,parzialmente o per intero, le quote,gli utili e gli interessi che si aspetta di ricavarne dal medesimo investimento.

Il pericolo del rischio patrimoniale è maggiore fonte di danno se l’attività d’impresa è esercitata all’interno di società di persone,ove gli investitori rischiano in tutto anche i propri beni personali.

Il rischio extra-patrimoniale è concatenato a quegli avvenimenti che interessano non tanto quanto avviene all’interno dell’attività d’impresa. Si riferisce più che altro ai rapporti che legano l’azienda ai suoi “pali di sostegno” stakeholders , con cui l’azienda ha intrecciato una serie di fitti rapporti.

Nel caso in cui si verificassero delle perdite all’interno di questi “appoggi” ne verrebbe danneggiata ed ostacolata nella sua attività l’impresa stessa.

In questa catastrofica prospettiva  non solo gli investitori subirebbero delle ingenti perdite economiche.

Ne patirebbero però le conseguenze anche coloro i quali non hanno concorso direttamente alla formazione del capitale dell’impresa come, per esempio, i dipendenti, qualsiasi sia il loro livello di responsabilità e di retribuzione.

Altri soggetti coinvolti in questo genere di rischio sono la collettività, per cui la la pedante inclinazione a produrre ricchezza è fonte generale di benessere; gli Enti Pubblici che percepirebbero una forte riduzione delle entrate collegate al prelievo fiscale.

Quali possono essere le cause del rischio aziendale?

Le cause principali del rischio aziendale sono ravvisabili nella disarmonia che sussiste tra le strutture organizzative ed operative delle aziende e l’ambiente esterno.

L’ambiente esterno costituisce per il verificarsi del rischio aziendale uno dei fattori più determinanti per l’evoluzione o regressione dell’azienda stessa assumendo in questo modo un ruolo fondamentale da studiare per una strategica gestione del rischio.

Nell’ambiente esterno hanno avvio energie, manifestazioni, orientamenti. Fatti che se controllati ed esaminati in modo adatto possono  da una parte indirizzare l’azienda a delle opportunità da cogliere e sfruttare nel miglior modo possibile, dall’altra parte ad essere oggetto di minacce che devono necessariamente essere contrastate e superate.

In questi ultimi anni non da prendere sotto gamba è la consapevolezza che il rischio d’impresa può essere instradato dalle minacce dell’ambiente esterno.

Il rischio d’impresa può anche prendere piede sottovalutando quello che in gergo aziendale fa riferimento alla valorizzazione del capitale umano.

In un’era di forte intensità tecnologica-industriale la forza primaria rimangono le persone.

Il loro “benessere” all’interno del mondo lavorativo è di primaria importanza.

La divergenza tra ambiente esterno e le strutture organizzative ed operative di gestione aziendale è evidenziata dal continuo mutare dell’ambiente in sé. Evidenziato inoltre dall’incapacità delle aziende di essere elastiche a questi tipi di cambiamenti presentandosi in maniera troppo rigida e resistente.

Un altro aspetto interessante riguarda le tipologie di rischio

Questi possono essere esterni oppure interni all’azienda. Essenzialmente, possiamo definire questo tipo di rischi aziendali:

  • strategico: riguarda, evidentemente, le strategie dell’azienda e il loro raggiungimento; questo tipo di rischio, per esempio, deve essere contemplato nelle strategie aziendali, così studiare in anticipo eventuali strategie di azione;
  • operativo: è una tipologia di rischio legata all’attività dell’impresa e può riguardare l’efficienza dei processi aziendali, i prezzi dei prodotti o i costi di produzione;
  • finanziario: a questa categoria di rischio aziendale appartengono quei rischi legati al prezzo di strumenti negoziati sui mercati finanziari, come, per esempio, i tassi di interesse o i tassi di cambi legati a transazioni commerciali.

Come si può gestire il rischio aziendale?

La gestione del rischio a livello enterprise è una componente importante dell’intera strategia organizzativa in quanto consente di evitare quelle situazioni che potrebbero impedire all’azienda di realizzare i propri obiettivi. 

Nessuna organizzazione può evitare completamente ogni rischio, ma le conseguenze non devono essere necessariamente negative.

L’azienda deve valutare il rischio potenziale a fronte dell’opportunità che può rappresentare, e stabilire quale sia il livello di rischio accettabile. Queste informazioni possono essere di supporto al processo decisionale. 

La gestione del rischio prevede l’assegnazione di una priorità elevata a quei rischi che hanno un’alta probabilità di verificarsi e che comporterebbero ripercussioni più incisive, e l’applicazione di procedure di mitigazione finalizzate ad affrontare tali rischi.

 Il Rischio aziendale e le sue fasi di gestione

Per capire come monitorare il rischio aziendale e poterlo poi gestire in modo strategico e fondamentale suddividerlo in fasi di gestione:

  • identificazione del rischio: identificazione e descrizione dei potenziali rischi. I tipi di rischio identificabili includono, tra gli altri, i rischi finanziari, quelli operativi (che possono colpire, ad esempio, la supply chain), i rischi di progetto, i rischi di business e i rischi di mercato. Una volta identificati, devono essere annotati o comunque documentati in appositi registri.
  • Analisi del rischio: definizione della probabilità che un rischio si verifichi tramite l’analisi dei fattori e documentazione delle potenziali conseguenze.
  • Valutazione del rischio: utilizzo di controlli interni e di analisi del rischio, per determinarne la portata. In questa fase occorre inoltre decidere quale livello di rischio è accettabile per l’azienda e quali devono essere immediatamente affrontati.  
  • Mitigazione del rischio: dopo aver stabilito la priorità e l’importanza dei rischi, va elaborata una strategia di risposta al rischio per controllarlo o minimizzarlo. 
  • Monitoraggio del rischio: i rischi devono essere sottoposti a controllo continuo, per accertarsi che i piani di mitigazione funzionino o per essere consapevoli dell’aumentata minaccia.

Quali sono le strategie per prevenire il rischio aziendale?

  • Prevenzione del rischio: consiste nell’arrestare ed evitare qualsiasi attività che può comportare un rischio.
  • Riduzione del rischio: si incentra sulle azioni che possono ridurre tanto la probabilità che un rischio si verifichi quanto il suo impatto.
  • Condivisione del rischio: quando un’organizzazione trasferisce o condivide parte del rischio con un’altra organizzazione. Ne è un esempio l’outsourcing della produzione o delle attività di assistenza ai clienti a terze parti.
  • Ritenzione del rischio: quando i rischi sono stati valutati e l’organizzazione decide di accettarne il potenziale verificarsi. Non viene intrapresa alcuna azione di mitigazione, ma può essere predisposto un piano di emergenza.

Queste strategie possono essere messe in atto grazie ad un team di professionisti che ti possono supportare in questo percorso e non solo arrivare a prevenire il rischio aziendale ma evitare tali rischi in un periodo delicato come questo dove il virus mette le imprese a dura prova.

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