Impianti e macchinari obsoleti risultano spesso un problema per aziende e imprenditori in quanto si pensa che, l’unico modo per portare avanti produzione e fatturato, sia la sostituzione. La soluzione per un imprenditore sarebbe quella di investire nell’acquisto di nuovi impianti con la speranza che ci siano agevolazioni a supporto.
C’è però un’altra soluzione non conosciuta o spesso sottovalutata per dare valore agli impianti e macchinari già in azienda. Un valore tra l’altro importante dal momento che c’è la possibilità di ammodernarli, innovarli e trasformarli in 4.0.
Ti posso assicurare che questa soluzione è reale: hai mai sentito parlare di Revamping?
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ToggleImpianti e macchinari rinascono grazie al Revamping
Il termine revamping, indica l’atto di ammodernare qualcosa, di riqualificare e rifunzionalizzare. Il primo passo per compiere un’operazione di revamping è la riparazione.
Sostituire componenti datati o difettosi, pulire a fondo il macchinario e ridipingerlo. Si tratta di operazioni di base che, già di per sé, aumentano l’efficienza e la sicurezza dell’impianto.
Una volta completato il processo di riparazione, un buon revamping si concentra sulla riqualificazione di impianti e macchinari. Tramite l’aggiunta di moduli di rete, l’aggiornamento dei PLC e l’implementazione di interfacce di controllo, le macchine più vecchie vengono traghettate nei modi di produrre del 2021.
Dopo un processo di revamping dell’impianto, il macchinario dovrebbe essere capace di produrre quanto un altro appena acquistato. Revamping, quindi, non significa solo sistemare qualche componente, ma si tratta di una vera e propria operazione di ammodernamento e rifunzionalizzazione che parte da ciò che si ha e arriva a ciò che non si aveva.
Impianti e Macchinari: come avviene la procedura di Revamping?
Inizialmente si procede allo smontaggio e alla verifica degli impianti, su cui poi verrà effettuata una speciale manutenzione che li possa riportare a prestazioni ottimali (come nuove). Concluse le operazioni, la macchina che ha subìto un intervento di revamping va sottoposta a collaudo.
Nel corso del tempo, abbiamo assistito a diverse fasi: dal buttare tutto via in epoca di consumismo, all’approccio second hand con un occhio sempre maggiore all’aspetto ecologico, passando dalla questione riciclo (“fa spendere energia!”) fino alla messa in discarica (spazi occupati, inquinamento, ecc).
Di questo ne abbiamo già parlato: si parte non solo da questioni operative, ma anche di mentalità e di innovazione.
Tutto quello che in un determinato periodo storico o contesto poteva non essere economicamente vantaggioso aggiustare o ammodernare, veniva quindi sostituito. Oggi, nuove conoscenze tecniche e nuove tecnologie hanno reso più economico fare un upgrade.
La questione non è solamente tecnica, ma anche di forma mentis e di attenzione!
“Economicamente vantaggioso” potrebbe essere in senso assoluto, oppure relativo: incentivi e sgravi fiscali, finanziamenti agevolati o piani pluriennali, possono rendere più conveniente intervenire anziché sostituire.
La linea di confine è molto sottile. Da un lato diventa assistenzialismo: mantenere un processo non economico, a lungo andare porta a distorcere il mercato e a rendere sconveniente effettuare, ad esempio, ricerche di miglioramento innovazioni.
Il Revamping nell’Industria 4.0
Il revamping degli impianti e macchinari della manifattura italiana rientra appieno nei piani di Industria 4.0.
Industria 4.0 è il nuovo paradigma produttivo verso il quale ci stiamo muovendo e rappresenta una vera e propria Quarta Rivoluzione Industriale. Dopo la meccanizzazione, la catena di montaggio e l’automazione, l’interconnessione è la chiave di volta che permette alle filiere di essere più efficienti e flessibili, soddisfacendo le esigenze del mercato.
Le operazioni di revamping in questo senso hanno anche la possibilità di godere delle stesse agevolazioni di cui godono i nuovi acquisiti.
Super e iper-ammortamenti sono assicurati anche per l’ammodernamento dei macchinari industriali. Ecco un estratto della normativa in merito: “Costituiscono inoltre beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave industria 4.0 i seguenti: dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti”. Il revamping digitale per Industria 4.0 è dunque incoraggiato, per poter raggiungere il prima possibile questo nuovo modo di produrre che riduce al minimo gli sprechi, massimizza i rendimenti e automatizza i processi aumentando velocità e sicurezza.
Impianti e macchinari: perché è meglio un Revamping rispetto ad un acquisto?
Esistono delle “spie”, degli indicatori che possono aiutarci a capire quando è arrivato il momento di ammodernare Impianti e macchinari all’interno di un’azienda. Eccone alcuni:
- Pezzi di ricambio troppo costosi e difficili da reperire.
- Tempi dedicati alla manutenzione ordinaria e straordinaria superiori alla norma e onerosi sia economicamente, che per le risorse umane coinvolte.
- Frequenti infortuni e/o malattie per causa del macchinario dovuti a problemi di sicurezza ed ergonomia.
- PLC fuori produzione e da riprogrammare.
- La capacità produttiva non resta al passo delle necessità dell’azienda.
- La modalità produttiva non soddisfa più le esigenze del mercato.
Di fronte a queste situazioni ma si rende necessaria un’operazione di revamping, di ammodernamento di questi macchinari.
Ma il revamping dell’impianto conviene anche rispetto a un nuovo acquisto? Per rispondere a questa domanda è giusto andare ad esplorare le conseguenze di un nuovo acquisto.
Introdurre un nuovo macchinario comporta:
- un alto costo iniziale,
- lo smaltimento del macchinario sostituito nei tempi più brevi possibili,
- la riorganizzazione del layout di produzione,
- la formazione del personale e un periodo di test per assicurarsi che tutto vada per il meglio.
Tutte queste variabili comportano dei fermi di produzione più o meno lunghi in base alle capacità organizzative dell’azienda. Il consiglio è quello di fare un’analisi costi/benefici e, nel caso il revamping abbia dei costi inferiori al 40-60% rispetto al nuovo acquisto, allora è molto probabile che sia la scelta migliore.
Quai possono essere i vantaggi che un’azienda ottiene grazie al Revamping?
Come ho detto sopra, acquistare un nuovo macchinario o effettuare un’operazione di revamping su uno già esistente, è una scelta da valutare secondo le proprie esigenze. Come prima cosa, conviene mettere in chiaro pro e contro di entrambe le opportunità.
Affidarsi ad una macchina nuova potrebbe darti più sicurezza e rafforzare la produttività, anche in termini di risparmio energetico: ma d’altro canto ha un costo elevato, necessita di formazione per chi la userà (che mangia un sacco di tempo!) e va aggiornata periodicamente.
Dare nuova vita al tuo impianto esistente invece, ti permetterà di:
- minimizzare i costi, sicuramente inferiori rispetto ad un acquisto ex novo
- ripristinare (e migliorare) le condizioni operative iniziali, risparmiando tempo
- recuperare velocità, precisione e sicurezza
La questione revamping impianto è un po’ come il volano di un motore: accumula energia meccanica durante le fasi utili, per restituirla durante quelle passive. In questo modo regolarizza il funzionamento e rende il più possibile uniforme la rotazione.
Trasformare impianti e macchinari in 4.0
È possibile interconnettere macchinari non nuovi ad internet e tra di loro tramite attività di system integration. In questo modo grazie a specifiche azioni di revamping sarà possibile mantenere i macchinari esistenti e aggiungere i benefici derivati da industria 4.0.
Spesso accade che le aziende sono già in possesso di un parco macchine funzionanti non 4.0, dunque prive della famosa interconnessione e di altre caratteristiche. Ma con il costo del macchinario non ancora del tutto ammortizzato la scelta più comune è di rimandare l’acquisto in un altro momento.
Il piano Transizione 4.0 agevola questo passaggio ma è stringente sui requisiti che debbono avere macchinari e infrastruttura.
A volte è possibile effettuare attività di Revamping 4.0 che permettono di ammodernare il macchinario senza dover cambiare tutto l’impianto. In questo caso è possibile ricevere le agevolazioni solamente per le nuove attività svolte; il vantaggio sarà quello di non dover fare investimenti più ingenti e mantenere l’esperienza d’uso simile a quella di prima. In questo modo non servirà istruire gli operatori su altri macchinari e processi. Riducendo i tempi di fermo macchina dovuti al cambio.
Ammodernamento e innovazione impianti e macchinari: quali sono i requisiti per accedere agli incentivi industria 4.0?
Revamping è proprio la soluzione possibile per far in modo che la propria azienda approfitti dei vantaggi economici offerti da Industria 4.0 senza necessariamente procedere all’acquisto di nuove macchine o linee di produzione.
Procedere quindi all’ammodernamento (revamping appunto) di macchine e linee di produzione attualmente non interconnesse permette ai beni strumentali, in alcuni specifici casi, di soddisfare in modo adeguato le caratteristiche richieste da Industria 4.0 con interventi mirati, poco invasivi e al contempo economicamente molto più sostenibili per l’impresa.
I beni acquistabili che possono godere degli incentivi fiscali possono essere beni materiali ovvero macchinari oppure beni immateriali ovvero software. Le caratteristiche di industria 4.0 con i requisiti li troviamo sul sito del MISE, in particolare si fa riferimento all’Allegato A per i beni materiali 4.0 e all’Allegato B per i beni immateriali 4.0.
Le caratteristiche a cui si fa riferimento sono le 5+2/3 caratteristiche tecnologiche e il requisito dell’interconnessione 4.0.
In particolare, per questo tipo di requisiti 4.0 si fa riferimento ai soli beni appartenenti al gruppo I, ovvero quelli che identificano le “macchine” come intese ai sensi della Direttiva Macchine 42/2006/CE.
Per cui sarà necessario rispettare le 5 caratteristiche obbligatorie e 2 ulteriori a scelta in un gruppo di 3 ulteriori per poter usufruire dell’agevolazione.
Requisiti incentivi Industria 4.0 per i macchinari
Nel caso dei macchinari i beni dovranno avere le caratteristiche elencate nell’Allegato A, e dovranno avere l’interconnessione 4.0 fin dal primo utilizzo del macchinario, nello specifico:
- A.1 Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti
- A.2 Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità
- A.3 Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0
I macchinari devono essere dotati di tutte le seguenti caratteristiche dell’ALLEGATO A.1:
- controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller)
- interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program
- integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo
- interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive
- rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro
Inoltre, tutte le macchine sopra citate devono essere dotate di almeno 2 su 3 tra le seguenti caratteristiche per renderle assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici:
- sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
- monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
- caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).
Hai anche tu degli impianti e macchinari che vuoi trasformare in 4.0 rendendoli innovativi e approfittare degli incentivi sopraelencati?
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