Imprenditoria femminile: ecco i fondi 2022

L’imprenditoria femminile in questa nuova era sta facendo passi da gigante: donne sempre più decise e determinate con la voglia di far crescere la propria azienda e al tempo stesso l’economia italiana.

Se facciamo un tuffo nel passato il settore imprenditoriale non era molto amico della donna: spesso tante di loro si ritrovavano fuori dal mondo del lavoro perché avevano avuto un figlio, e quindi a uno dei momenti più belli della loro vita corrispondeva la tragedia della disoccupazione.

Tante volte, le donne, i loro sogni e le loro idee di impresa avevano dovuto tenerli chiusi in un cassetto, perché nessuna istituzione dava alcuna possibilità. 

Fortunatamente le cose sono cambiate e la donna viene sempre più valorizzata sostenendola in modo concreto con tanti interventi e iniziative per favorire l’imprenditoria femminile e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il 2022 si apre con importanti opportunità per le donne e per l’imprenditoria Femminile.

Per favorire il business in rosa, il Governo ha messo a punto il «Fondo impresa femminile». Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 14 dicembre 2021, il decreto interministeriale 30 settembre 2021 disciplina le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile al fine di:

  • promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile;
  • diffondere i valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile;
  • massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Una grande opportunità è appunto il Fondo Impresa Femminile, un’agevolazione che concede contributi a fondo perduto dal 50% all’80%. Inoltre, gli aiuti possono arrivare al 90% per le imprese create da donne in stato di disoccupazione. Un’occasione allettante che dovrebbe indurre i richiedenti a presentare al più presto le domande realizzando un’accurata pianificazione. 

Fondo imprenditoria femminile: a chi è rivolto

Il Fondo è finalizzato a sostenere le imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione.

Imprese con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di incentivi nell’ambito di una delle due seguenti linee di intervento:

  • incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
  • incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.

In particolare, possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. 

Possono beneficiare le lavoratrici autonome in possesso di una partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Presentano la domanda anche le persone che intendono costituire una nuova impresa femminile.

Possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria femminile” le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di contributo e le lavoratrici autonome in possesso di una partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di contributo.

Il Fondo sostiene anche azioni per la diffusione della cultura e della formazione imprenditoriale femminile, attuate dal soggetto gestore.

Questo sulla base di un piano di attività condiviso con il Ministero, attraverso iniziative mirate a:

  • promuovere il valore dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università.
  • diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne, l’orientamento e la formazione verso corsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.
  • sensibilizzare alle professioni tipiche dell’economia digitale e attraverso azioni di comunicazione per diffondere la cultura dell’impresa femminile e promuovere i programmi finanziati dal Fondo stesso.

Cosa finanzia il fondo per l’imprenditoria femminile?

Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile o per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione di prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Le iniziative dovranno inoltre essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Queste iniziative devono prevedere spese ammissibili:

  • non superiori a € 250.000,00 al netto dell’IVA per programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile
  • non superiori a € 400.000 al netto dell’IVA per programmi di investimento finalizzati allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

Le agevolazioni si concretizzano in contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, anche in combinazione tra loro. Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da alcuna forma di garanzia.

Come vendono suddivise le sovvenzioni?

La forma e l’estensione delle sovvenzioni sono suddivise in base alle linee d’azione e all’importo delle spese ammissibili previste nei programmi d’investimento. In particolare, per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni si concretizzano in un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:

  • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a € 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a € 100.000,00;
  • 50% delle spese ammissibili, per programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a € 100.000,00 e fino a € 250.000,00.

Per gli incentivi allo sviluppo e al consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni si concretizzano sia in contributi a fondo perduto che in finanziamenti agevolati e sono così strutturate:

  • le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino alla copertura dell’80% delle spese ammissibili, in egual misura sotto forma di contributo a fondo perduto e sotto forma di finanziamento agevolato;
  • le imprese femminili costituite da più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al comma precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante che costituiscono spese ammissibili sono agevolate in forma di contributo a fondo perduto.

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese ammissibili sono quelle relative:

  • alle immobilizzazioni materiali e immateriali;
  • ai servizi cloud funzionali ai processi core della gestione aziendale;
  • al personale dipendente;
  • alle esigenze di capitale circolante, alle condizioni e nei limiti stabiliti dal decreto interministeriale. 

Le imprese che avranno la possibilità di accedere agli aiuti potranno anche accedere a servizi di assistenza tecnico-gestionale fino ad un importo massimo di 5.000 euro per impresa del quale sarà possibile fruire attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore e sotto forma di voucher da utilizzare per acquistare servizi analoghi presso soggetti specializzati.

Fondi per imprenditoria femminile: come presentare la domanda?  

Le domande di agevolazione dovranno essere compilate esclusivamente in via telematica attraverso la procedura informatica messa a disposizione in un’apposita sezione del sito Invitalia.

Le agevolazioni vengono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Ciò significa che le domande saranno esaminate in ordine alla data di presentazione della richiesta.

I documenti inviati dovranno essere esaustivi, altrimenti sarà richiesto l’invio di documenti integrativi e così l’istruttoria della pratica resterà bloccata fino al successivo ricevimento delle integrazioni.

Il progetto imprenditoriale deve contenere:

  • i dati e il profilo dell’impresa femminile richiedente;
  • la descrizione dell’attività;
  • l’analisi del mercato e le relative strategie per inserirsi.

Inoltre, il progetto dovrà evidenziare gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi nonché gli aspetti economico-finanziari.

Fondi per l’imprenditoria femminile e verifica dei requisiti

La verifica dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni riguarda l’accertamento della sussistenza delle caratteristiche delle imprese femminili richiedenti e dell’iniziativa oggetto della domanda.

L’esame di merito è basato su diversi criteri di valutazione che vanno dall’adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dai soggetti richiedenti, alla capacità dell’iniziativa di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo.

In fase di istruttoria, Invitalia:

  • valuta la potenzialità del mercato di riferimento; il vantaggio competitivo e le relative strategie di marketing;
  • verifica la sostenibilità tecnico-economica del progetto imprenditoriale in relazione all’equilibrio economico-finanziario, nonché alla pertinenza e coerenza del programma di spesa;
  • considera l’impatto sociale, occupazionale, ambientale e se è presente il presidio di antichi mestieri e la promozione del made in Italy.

Una particolare attenzione è rivolta ai progetti ad alta tecnologia a cui l’ente assegna una premialità in termini di punteggio aggiuntivo. (fonte: la legge per tutti)

Bando per nuove imprese a Tasso Zero

Le imprese a conduzione femminile possono richiedere un finanziamento molto vantaggioso, a tasso zero, grazie a questa misura.

Ciò significa che l’imprenditrice può acquistare un bene o un servizio necessario all’impresa fino al 90% delle spese ammissibili, pagando a rate l’importo dovuto, senza maturare interessi e senza dover dare garanzie!

Questo finanziamento deve avere una durata massima di dieci anni e si restituisce in due rate semestrali costanti che scadono il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno. Le spese coperte sono per l’acquisto di impianti, opere murarie e assimilate, macchinari, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi di pro. Ma non finisce qui. il finanziamento copre anche le spese connesse alle Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile) che possono rivelarsi utili per le giovani imprenditrici meno esperte.  

Da quest’anno Nuove Imprese a Tasso Zero apre le porte alle imprese fondate da più di 3 anni fino ad un massimo di 5, purché appartenenti ai settori del commercio, dell’artigianato e dei servizi. 

Le imprese devono essere guidate da donne o avere al loro interno, nella quota sociale almeno il 51% di quote rosa.

Spesso però le aspettative iniziali di una giovane impresa femminile sono disattese proprio a causa di errori nella compilazione della domanda. Oppure per una mancanza di chiarezza da parte della pubblica amministrazione riguardo alle modalità di presentazione delle domande.

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