Incentivi aziendali 2020: un aiuto per superare la crisi

Gli incentivi aziendali 2020 messi a disposizione dallo Stato per le aziende italiane hanno come obiettivo quello di risollevarle dalla crisi che ormai stiamo vivendo da mesi con alti e bassi.

Questi alti e bassi purtroppo dipendono dall’andamento dei contagi che, dopo il periodo estivo, hanno avuto una notevole impennata con il rischio che alcune attività debbano limitare gli orari di lavoro per evitare assembramenti ed ulteriori contagi.

Cosa sta facendo lo Stato per fare in modo che non ci sia un nuovo collasso economico? Fortunatamente sembra escluso un nuovo lockdown.

Ci saranno però delle restrizioni e limitazioni, come riporta il DPCM del 13 ottobre 2020 in luoghi o situazioni che possono comportare un maggior rischio di contagi.

Sta inoltre cercando di andare incontro alle aziende con gli incentivi che ha messo in atto da quando è partita questa crisi.

Incentivi aziendali 2020 in continuo aggiornamento.

Ma andiamoli a vedere nel dettaglio.

Incentivi aziendali 2020: Bonus assunzioni e novità per i datori di lavoro

I bonus assunzioni sono un incentivo per le imprese a stipulare nuovi contratti di lavoro.

In particolar modo con giovani, disoccupati, genitori e donne.

Una novità assoluta di quest’anno è il nuovo bonus IO lavoro istituito dall’ANPAL, riconosciuto ai datori di lavoro che assumono disoccupati.

L’importo massimo degli sgravi riconosciuti sarà pari ad 8.060 euro e spetterà nel caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato o apprendistato.

Resta anche nel 2020 il bonus per chi assume percettori di reddito di cittadinanza, così come il bonus per l’assunzione di giovani genitori e donne.

Gli incentivi occupazionali e i bonus destinati alle aziende che assumono sono finalizzati a favorire l’inserimento, il reinserimento o la stabilizzazione nel mondo del lavoro di alcune categorie di lavoratori.

Ecco un elenco completo e la descrizione delle principali assunzioni agevolate:

  • Apprendistato.
  • Assunzione giovani (incentivo strutturale occupazione giovani).
  • Assunzione post alternanza scuola-lavoro.
  • Bonus SUD.
  • Bonus Garanzia Giovani.
  • Lavoratori in Naspi o con assegno di ricollocazione.
  • Sostituzione di lavoratori in congedo.
  • Giovani genitori.

Quali sono i requisiti per usufruire di tali incentivi?

Per poter accedere alle assunzioni agevolate è necessario che le aziende siano in regola con alcuni requisiti, in accordo con le normative vigenti. In particolare, alle aziende non spetta alcun incentivo nei seguenti casi:

  • se l’assunzione viola il diritto di precedenza alla riassunzione di un altro lavoratore (licenziato da un lavoro a tempo indeterminato o con contratto a tempo determinato cessato), che abbia espresso, entro le modalità e i limiti previsti dalla legge, la propria volontà di essere riassunto;
  • se in azienda sono in atto sospensioni dal lavoro vincolate a una crisi o riorganizzazione dell’azienda stessa.

Inoltre, per usufruire dei bonus per le assunzioni, l’azienda dovrà attenersi alle seguenti condizioni:

  • regolarità degli obblighi contributivi e assistenziali e rispetto delle norme a tutela delle condizioni di lavoro.
  • rispetto degli accordi e dei contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali e aziendali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori.

Incentivi aziendali 2020 : il nuovo bonus green

La Legge di Bilancio 2020 destina un ulteriore credito d’imposta alle imprese che utilizzano i macchinari acquistati con l’iperammortamento.

Questo per favorire la transizione ad un modello di economia circolare in ottica «Green New Deal».

Per economia circolare si intende un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo ed essere quindi sostenibile dal punto di vista ambientale.

Il credito d’imposta per le aziende consiste nel 10% sugli investimenti tecnologici nell’ambito di progetti green, che concede un contributo massimo di 60.000 € ad impresa.

Il bonus viene concesso alle aziende che raggiungono uno dei seguenti obiettivi ambientali:

  • incrementi di produttività congiunto a un minore impiego di materie prime, materiali ed energia e ad una minore produzione di rifiuti rispetto alle tecnologie utilizzate;
  • limitate emissioni inquinanti da processi industriali in aria, acqua e suolo a parità o a fronte di una diminuzione dell’intensità energetica o di un aumento della produttività ulteriori rispetto ai limiti già previsti dalla legislazione ambientale vigente;
  • ridotte emissioni di carbonio da processi industriali a parità o a fronte della diminuzione dell’intensità energetica o di un aumento della produttività rispetto ai beni attualmente utilizzati;
  • uso alternativo dei materiali.

Il credito di imposta si applicherà anche sui costi sostenuti negli anni 2020, 2021 e 2022.

Costi relativi alle competenze tecniche e privative industriali che riguardano l’acquisizione di conoscenze e di brevetti, su consulenze specialistiche e sulle spese per il personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato.

Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo: nuove aliquote per Innovazione e Design e proroga del Bonus formazione 4.0

Il Bonus R&S per il 2020 estende le tipologie di spesa ai costi per Innovazione e Design.

Le nuove aliquote si distribuiscono tra le attività di:

  • Ricerca e Sviluppo, per cui spetta un bonus del 12%, fino ad un massimo di 3 milioni di euro;
  • Innovazione tecnologica, con un incentivo del 6%, fino ad un tetto massimo di 1,5 milioni di euro; oppure del 10% nel caso in cui i progetti abbiano obiettivi di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;

Design: bonus pari al 6%, fino a un massimo di 1,5 milioni di euro.

Viene inoltre prorogato il Bonus Formazione 4.0 nel 2020 con aliquote confermate. In aggiunta c’è un ulteriore incentivo del 60% dedicato alle imprese che svolgono attività formativa alla quale partecipano lavoratori dipendenti “svantaggiati” o “molto svantaggiati” come definiti nel Decreto del 17 ottobre 2017 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Le procedure sono inoltre state semplificate, eliminando l’obbligo di firmare gli accordi sindacali aziendali o territoriali.

Incentivi aziendali 2020: finanziamenti agevolati a vittime di mancati pagamenti. Moratoria Covid-19

Per far fronte allo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza dell’epidemia da COVID-19, è prevista la possibilità di sospendere il rimborso delle rate dei finanziamenti agevolati concessi ai sensi del DM 17 ottobre 2016.

Le imprese beneficiarie dei finanziamenti agevolati, che non risultano destinatarie di provvedimenti di revoca del finanziamento possono chiedere, la sospensione fino al 31 gennaio 2021 del pagamento della rata del finanziamento in scadenza al 30 novembre 2020.

In questo modo possono ottenere una dilazione del piano di rimborso. Pertanto, tutte le rate successive al 30 novembre 2020 saranno conseguentemente dilazionate (dal 31 maggio 2021 al 31 luglio 2021 e così via).

L’impresa che intende richiedere la sospensione della rata e la dilazione del piano di rimborso deve trasmettere apposita richiesta di sospensione unitamente ad una dichiarazione resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000, dove si attesta “di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19”.

 La predetta documentazione dovrà essere trasmessa esclusivamente mediante la procedura informatica di cui alla circolare direttoriale 7 agosto 2019 n. 312471 e s.m.i., collegandosi al portale “Attuazione DGIAI” (https://attuazionedgiai.mise.gov.it) accessibile dall’apposita pagina del sito internet del Ministero dello sviluppo economico “Finanziamenti agevolati a PMI vittime di mancati pagamenti”, nella sezione dedicata alle attività successive alla presentazione delle domande.

Il Ministero procederà, a trasmettere alle imprese che abbiano fatto richiesta di sospensione il provvedimento di variazione del decreto di concessione contenente. Tra l’altro, il nuovo piano di ammortamento delle rate.

Incentivi aziendali 2020 ed Economia Circolare: eccoti il bando per progetti di Ricerca & Sviluppo

Dal 5 novembre 2020 sarà possibile presentare le domande per richiedere questo tipo di incentivo.

Un incentivo che ha come obiettivo quello di  in favorire progetti di ricerca e sviluppo, per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare.

In particolare, vengono supportati i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese, anche in partenariato tra loro o con organismi di ricerca, di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 2 milioni di euro.

Per la misura, prevista dal Decreto Crescita, sono disponibili 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati del FRI, e 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa.

Incentivi aziendali 2020: bonus formazione 4.0

La Finanziaria 2020 ha esteso a tutto il 2020 il credito di imposta sulla formazione 4.0 che prevede un credito di imposta fino al 50% sulle spese sostenute dalle aziende per la formazione in ottica industria 4.0.

Il bonus è destinato a tutte le imprese, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalle dimensioni, dal regime contabile adottato e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Anche gli enti non commerciali per l’attività commerciale eventualmente esercitata

Non possono beneficiare dell’agevolazione i professionisti (o, più precisamente, i soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo).

Quali sono gli interventi ammissibili?

L’agevolazione può essere utilizzata per la formazione sulle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.

Quindi sui temi:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Le attività formative dovranno riguardare i seguenti ambiti:

  • vendita e marketing;
  • informatica e tecniche;
  • tecnologie di produzione.

Non possono essere agevolate le attività di formazione ordinaria o periodica che l’impresa organizza per conformarsi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Credito imposta calcolato sul costo aziendale del personale dipendente impegnato nelle attività di formazione avviene nel seguente modo:

  • 50% delle spese sostenute per le Piccole Imprese con un massimo di 300’000 euro annui
  • 40% delle spese sostenute per le Medie Imprese con un massimo di 250’000 euro annui.
  • 30% delle spese sostenute per le Grandi Imprese con un massimo di 250’000 euro annui.
  • 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.

L’agevolazione è riferita alle spese sostenute nel corso del 2020.

Quali sono i soggetti che possono usufruire della formazione?

Possono erogare la formazione “industria 4.0” i seguenti soggetti:

  • Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la regione o provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa.
  • Università, pubbliche o private o a strutture ad esse collegate
  • Istituti tecnici superiori.
  • Soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali secondo il regolamento CE 68/01 della Commissione del 12 gennaio 2001.
  • Soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37.
  • Personale dipendente.

Ora che ti ho elencato gli incentivi 2020 che lo Stato a messo a disposizione per le aziende non saresti curioso di sapere quali possono fare al caso tuo e quanti soldi spesi potresti recuperare?

Si lo so mi rendo conto che da solo sarebbe un’impresa tosta e d’altro canto il tuo commercialista ha il suo bel da fare.

Non puoi fare tutto da solo!

Allora perché non affidarsi a dei professionisti esperti in materia che ti potrebbero guidare in questo percorso e in base alla tua situazione aziendale farti vedere quale agevolazione sfruttare a tuo favore e le procedure da seguire senza rischi?

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