Incentivi aziendali stanziati dal Mise con l’obiettivo di incentivare le imprese sulla realizzazione dei progetti innovativi a favore della transizione ecologica e circolare. In dotazione ci sono 750 milioni del Green New Deal suddivisi in finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre 2022 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Ma prima di parlare di questi incentivi andiamo a vedere con esattezza cos’ è il Green New Deal
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ToggleIncentivi aziendali e Green New Deal Italiano
Il Green New Deal italiano raggruppa le misure e le azioni atte a incentivare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica, energetica e circolare nei vari ambiti.
Azioni che devono poter attivare uno sviluppo sostenibile, perseguendo i 17 obiettivi ONU, dando una risposta netta alla lotta al cambiamento climatico.
Al tempo stesso devono supportare le imprese e l’industria nella sua crescita e competitività attraverso leve di sostenibilità ed efficienza.
Il new Green Deal si focalizza su alcune tematiche ritenute strategiche, quali ad esempio:
- energia e clima, legate al processo di decarbonizzazione del settore energetico e all’incentivazione dell’uso di energia da fonti rinnovabili.
- riqualificazione urbana ed energetica, attraverso la spinta della cosiddetta renovation wave, ovvero la ristrutturazione degli edifici in chiave di efficientamento energetico ma anche la riqualificazione urbana di territori e città.
- economia circolare, a supporto di tutte le attività di recupero, riciclo, riuso e rigenerazione.
- mobilità, in un’ottica sempre più sostenibile.
Quali sono gli investimenti del Green New Deal in Italia?
Gli ambiti di intervento del Green New Deal per l’Italia attraverso queste misure di finanziamento riguardano specificatamente alcuni obiettivi prioritari, quali:
- decarbonizzazione dell’economia;
- economia circolare;
- riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi;
- rigenerazione urbana;
- turismo sostenibile;
- adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Gli investimenti dovranno spingere, da un lato, le attività di ricerca e sviluppo verso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, dall’altro, le PMI e l’industria verso la diversificazione della produzione e la trasformazione dei processi produttivi in chiave di innovazione e sostenibilità.
Incentivi aziendali su Progetti innovativi Green: come si presentano
Le agevolazioni assumono le seguenti forme:
- finanziamento agevolato con tasso non inferiore al 0,50% a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) per una percentuale delle spese e dei costi ammissibili non inferiore al 50% e non superiore al 70%;
- contributo a fondo perduto, subordinato all’ottenimento del finanziamento agevolato, per una percentuale massima delle spese e dei costi così strutturata:
- pari al 15% come contributo della spesa a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
- pari al 10% come contributo in conto impianti per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
Al finanziamento agevolato deve essere associato obbligatoriamente un finanziamento bancario a tassi di mercato in misura pari almeno al 10% dell’importo del finanziamento nel suo complesso.
La somma del finanziamento bancario, del finanziamento agevolato e del contributo non può superare il 100% delle spese ammissibili.
Ciascuna impresa dovrà individuare la banca finanziatrice nell’elenco delle banche convenzionate che verrà messo a disposizione a seguito della convenzione stipulata tra Mise, CDP e ABI.
Sarà la banca individuata dall’impresa, secondo quanto stipulato, ad occuparsi di valutarne il merito creditizio e procedere successivamente all’erogazione del finanziamento nel suo complesso.
Incentivi aziendali su Progetti Green New deal: chi sono i beneficiari?
Possono beneficiare degli incentivi aziendali del Green New Deal le imprese di qualsiasi dimensione con sede in Italia e costituite da almeno due anni che esercitano attività:
- industriale di produzione di beni o servizi e imprese di trasporto;
- agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- ausiliarie in favore di imprese;
- di ricerca, con personalità giuridica autonoma (centri di ricerca).
I programmi possono essere presentati anche da più imprese congiuntamente, indicando sempre un soggetto capofila.
Incentivi aziendali su Progetti innovativi green: quali sono i requisiti?
Per ottenere le agevolazioni e i contributi del Green New Deal Italia, le imprese facenti richiesta devono:
- essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese. I soggetti non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese.
- Per tali soggetti, inoltre, deve essere dimostrata, pena la decadenza dal beneficio, alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, la disponibilità di almeno un’unità locale nel territorio nazionale ed il rispetto degli adempimenti di cui all’articolo 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581;
- non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
- disporre di almeno due bilanci approvati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate;
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER.
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Programmi e spese ammissibili
Le agevolazioni previste dall’agevolazione sono destinate a programmi di innovazione sostenibile con spese ammissibili comprese tra i 3 e i 40 milioni di euro, avviati successivamente alla presentazione della domanda e non oltre i tre mesi dalla data di provvedimento di concessione.
Le spese ammissibili devono essere strettamente legate alla realizzazione del programma oggetto di agevolazione che, in linea con le finalità Green and Innovation Deal, deve dimostrare coerenza con i seguenti obiettivi riportati anche sopra nella parte investimenti:
- decarbonizzazione dell’economia
- economia circolare
- riduzione dell’uso della plastica
- rigenerazione urbana
- turismo sostenibile
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio
Incentivi aziendali su progetti innovativi green: condizioni
I progetti ammissibili devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni
- riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti
- nel caso di investimenti per l’industrializzazione, ammessi esclusivamente per le PMI, portare con sé un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, puntare alla diversificazione della produzione di uno stabilimento tramite prodotti nuovi aggiuntivi o a trasformare radicalmente il processo produttivo di uno stabilimento esistente.
I programmi di innovazione devono riguardare attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, per le sole PMI, di industrializzazione dei risultati di ricerca e sviluppo.
Andiamo a vederli nello specifico.
Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
I progetti di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Oppure al notevole miglioramento di quelli esistenti. Per tali progetti sono ammissibili le spese e i costi delle imprese beneficiarie relativi a:
- il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
- gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
- i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del knowhow, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
- le spese generali relative al progetto e i materiali utilizzati per lo svolgimento dello stesso.
Investimenti per l’industrializzazione
Il Green New Deal Italia finanzia anche, solo per le PMI, progetti di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo. Tali progetti devono:
- avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità;
- diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi, ovvero mirare a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
- essere ammessi distintamente o insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni.
Sono ammissibili per tali progetti i costi sostenuti dalle PMI, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti, relativi:
- all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali;
- all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili, utilizzate esclusivamente nelle unità produttive destinatarie delle agevolazioni, acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, e devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno 3 anni;
- all’acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni, di natura non continuativa o periodica, e comunque diversi dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.
Come presentare i progetti
I progetti per ottenere gli incentivi aziendali previsti dal Green New Deal Italia possono essere presentati singolarmente o in forma congiunta dalle imprese.
Tutti i soggetti che propongono un programma in forma congiunta devono appartenere alla categoria delle PMI o devono realizzare lo stesso mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
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Dopo una prima analisi metteremo in atto un programma per realizzare progetti in linea con le condizioni richieste per darti la possibilità di godere di questi incentivi.
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