Secondo una ricerca effettuata sull’innovazione digitale, le aziende più innovative sono grandi multinazionali o grandi imprese internazionali. Mentre le istituzioni pubbliche, le organizzazioni no profit oltre e le Pmi procedono più lentamente nel percorso d’innovazione.
Nonostante l’Italia rimanga agli ultimi posti in Europa nello sviluppo del digitale, l’onda dell’ innovazione digitale pare essere giunta anche nel nostro Paese.
Soprattutto appare essere accolta finalmente con la dovuta consapevolezza dalle nostre imprese, e con le necessarie risorse.
Da circa due anni si registra finalmente un trend positivo nei budget ICT, confermato anche per quest’anno.
Il 39% delle imprese intervistate dichiara un aumento nel budget ICT per il 2019 con un trend di crescita complessivo del 2,6%. Un tasso oltre ogni più rosea aspettativa, e di molto superiore a quello che possiamo prevedere per la crescita del nostro Paese.
A trainare il fenomeno sono sempre le Grandi imprese, sebbene anche le Grandissime continuino a contribuire a questo trend positivo. Crescono anche i budget destinati all’Innovazione Digitale presenti in altre Direzioni aziendali, tra cui la Direzione Marketing e la Direzione Tecnica.
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ToggleGli investimenti delle imprese in Innovazione Digitale per il 2019
Gli investimenti in Innovazione Digitale saranno, per il 2019, focalizzati su 6 principali aree che da un paio d’anni si confermano al top.
- Primo posto: si posiziona l’investimento in Digitalizzazione e Dematerializzazione di processi e documenti, con il 39% delle risposte. Secondo le stime dell’Osservatorio Fatturazione elettronica & e-commerce B2b11, continua a crescere il transato e-commerce B2b che raggiunge i 335 miliardi di euro, pari al 15% degli scambi fra imprese.
- Secondo posto: troviamo, sostanzialmente a pari merito, Business Intelligence e Big Data che detiene la cima della classifica ormai da molti anni. Il mercato Analytics in Italia nel 2018 raggiunge quota 1,4 miliardi di euro, crescendo con un tasso del +26% a conferma del trend che ne ha caratterizzato la dinamica negli ultimi anni.
- Terzo posto: con il 31%, l’ambito del Consolidamento applicativo, sviluppo e rinnovamento di sistemi gestionali e ERP.
- Quarto posto: si conferma l’interesse per lo Sviluppo e Rinnovamento dei sistemi CRM (26%),
- Quinto posto: l’impegno per Soluzioni di e-commerce e Mobile Commerce (20%): nel 2018 l’e-commerce B2c in Italia segna infatti +16% rispetto al 201713.
- Sesto posto si conferma anche quest’anno alto l’impegno per i Sistemi di Information Security, Compliance e Risk Management. Certamente per un trascinarsi degli effetti del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR, General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679), rinforzati dagli ultimi preoccupanti scandali legati all’uso improprio dei dati personali.
Alto in classifica l’interesse per le Applicazioni e tecnologie di Industry 4.0
Entra nelle top ten 2019 l’ambito del Cognitive Computing, Machine Learning e Artificial Intelligence, sebbene ancora poco sfruttata, secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence, il 56% delle imprese italiane ha avviato progetti in questa area.
La presenza di budget per l’innovazione digitale è in più Direzioni anche nella medesima azienda, non solo nell’ICT, nel Marketing e nella Direzione Innovazione, ma anche nelle Direzioni Tecniche, nella Direzione HR, nelle Operations.
La speranza è che nel futuro ogni Direzione sia digitale. La governance dell’innovazione digitale è quindi sempre più appannaggio diffuso nelle imprese, imponendo, come emerge dalla ricerca degli Osservatori, una metamorfosi dell’intera organizzazione, dei suoi processi e della sua cultura, verso un modello più coordinato ma anche più agile.
Come gestire l’innovazione digitale in azienda
Dalla ricerca emerge che il 77% delle imprese che ha introdotto la Direzione Innovazione lo ha fatto negli ultimi 2 anni. Si tratta quindi di un fenomeno molto recente e che non segue sempre gli stessi modelli organizzativi.
Prendendo in esame le imprese con oltre 250 dipendenti, secondo i dati raccolti, quelle che ricorrono a team dedicati per ogni specifico progetto di innovazione è pari al 35%. Quelle caratterizzate da attività non strutturate e con gestione occasionale raggiungono il 26%.
Nel 4% dei casi è presente un Comitato Innovazione interfunzionale che si riunisce periodicamente. Nel 36% dei casi esiste una Direzione Innovazione o un Ruolo dedicato all’Innovazione.
Al di là delle differenze, però, ciò che conta è che le imprese sembrano essersi finalmente messe in moto per affrontare le sfide dell’Innovazione Digitale.
Sebbene in molti casi questo percorso possa sembrare, a primo impatto, immaturo, la consapevolezza della sua importanza appare cresciuta. Sembra esserci una convergenza verso modelli organizzativi volti a incrementare la partecipazione e l’impegno nei confronti dell’Innovazione Digitale a tutti i livelli.
Aumenta la necessità di accrescere le competenze digitali, anche quelle più soft, per saper cogliere e valutare scenari e opportunità. È forte anche il bisogno di operare nell’ecosistema in modo aperto per aumentare gli spunti di innovazione e assorbire conoscenza.
Come impatta l’innovazione digitale nelle aziende?
Sebbene l’innovazione rappresenti l’assicurazione attraverso cui le imprese favoriscono la propria sopravvivenza, misurarne gli impatti risulta tutt’altro che scontato.
La Ricerca ha analizzato come si stanno muovendo le imprese rispetto alla misurazione degli impatti dell’Innovazione Digitale.
La prima evidenza ci dice che solo il 17% delle imprese possiede un sistema di metriche, di questi il 14% deve ancora consolidarne la struttura.
Ben il 40%, tuttavia, dichiara di avere in programma di adottarne uno. Le principali motivazioni che spingono ad adottare un sistema di misurazione degli impatti dell’Innovazione Digitale sono di tipo economico:
- valutare la profittabilità delle attività di innovazione (58%);
- supportare la selezione dei progetti (41%);
- tenere sotto controllo le risorse utilizzate (36%).
Seguono ragioni organizzative: Motivare le persone verso l’innovazione (36%) Favorire il coordinamento e la comunicazione (28%).
I parametri che vengono misurati e analizzati per primi, come è facile aspettarsi, sono quelli inierenti ai risultati economici (Roi, fatturato), con il 71% delle preferenze indicate dai rispondenti.
Seguono il consumo di risorse impiegate nel processo di innovazione con il 53% (FTE, investimenti) e gli indicatori che definiamo di Branding, meno facilmente misurabili (soddisfazione clienti e/o dipendenti, immagine, employer branding) con il 50%.
Per quanto riguarda le dimensioni più importanti da misurare, sul podio, insieme a Risultati economici e indicatori di Branding, sale, con il 43% delle preferenze, l’Impatto sulla cultura aziendale e sul modello di leadership orientati all’imprenditorialità e all’innovazione.
Innovazione digitale e i vantaggi per le aziende
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha diffuso da poco un report sullo stato del digitale in Italia.
Ciò che emerge è che stiamo facendo passi importanti, che spesso però sono troppo piccoli e localizzati.
Se non sfruttiamo a pieno i vantaggi della trasformazione digitale, perdiamo opportunità e profitti.
Quali sono questi vantaggi?
- Più produttività e meno errori
I concetti chiave dell’innovazione sono una maggiore efficienza e più sicurezza in tutti i reparti. Le aziende che hanno già investito in robot per la manifattura, stampa 3D, realtà aumentata e nanotecnologie hanno giovato di procedure più solide, meno errori e soprattutto un’importante ottimizzazione dei costi. Riducendo le criticità e gli sprechi, si va verso un’impresa digitale che sarà sempre più virtuosa.
- Nuovi mercati e fatturati al rialzo
Un altro motivo importante che spinge le imprese a innovarsi è la possibilità di migliorare i prodotti e studiarne di nuovi.
Grazie al digitale la PMI può diventare più competitiva e aprirsi a nuovi mercati, sia nazionali che internazionali. Dal rapporto del MiSE emerge che le aziende 4.0 hanno visto un aumento del fatturato del 42,7% nell’ultimo triennio, mentre quelle tradizionali sono stabili o addirittura in calo (-30%).
Meno carta e meno burocrazia
Anche gli uffici possono beneficiare della trasformazione digitale, che in questo caso può avere costi relativamente bassi, ma può dare risultati enormi. Attraverso soluzioni web e gestionali su misura si può alleggerire il carico di lavoro degli impiegati, eliminando processi che possono diventare automatici. In questo modo si possono dedicare ad attività più stimolanti per loro e più utili per il business, invece di perdersi tra carta e faldoni.
Decisioni più sicure coi Big Data
Tutti ne parlano, ma i “grandi dati” restano un argomento che sembra inavvicinabile, specie dalle piccole realtà. Al contrario, ogni giorno, anche le PMI ricevono e inviano quantità di dati enormi, che se messi in ordine possono rivelarsi cruciali per ogni business.
L’analisi di dati concreti può aiutare gli imprenditori a prendere decisioni sempre più efficaci, perché basate sul proprio gestionale, sui macchinari e sulle comunicazioni interne ed esterne.
- Realtà virtuale, tra prodotto e marketing
Il settore della Realtà virtuale e aumentata è in espansione: gli introiti legati a queste tecnologie sono impennati negli ultimi anni e non intendono rallentare. Grazie alla realtà virtuale nell’edilizia è possibile entrare in prima persona nelle abitazioni prima che vengano costruite, mentre nella manifattura si può provare i prodotti ancora prima di realizzarli. Sono innumerevoli anche le attività legate al marketing, per coinvolgere sempre di più il cliente.
Dopo averti illustrato l’importanza dell’innovazione digitale all’interno delle aziende ti invito a riflettere su quanto possa impattare sulla tua azienda per stare al passo con i tempi e crescere sempre di più.
Per non parlare delle agevolazioni fiscali che potresti avere sviluppandoti ed evolvendoti nel digitale.
Ritieni che la tua azienda possa ancora crescere ed innovarsi rispetto alla tua attuale situazione?
Hai bisogno di un supporto da parte di professionisti esperti in materia pronti a consigliarti e guidarti in questo percorso verso l’innovazione digitale?