Gli investimenti green si riferiscono ad acquisti che hanno come obiettivo l’ottenimento di profitti, tenendo conto degli elementi di natura ambientale e sociale.
Sono contraddistinti da una scelta intenzionale nell’investire in attività attente a queste questioni.
Scegliere gli investimenti green significa trovare nuovi modi di fare business e puntare al futuro.
Quando le società muteranno per risolvere i problemi legati all’ambiente, l’aver investito in questo senso vorrà dire essere meglio posizionati, e quindi avvantaggiati, rispetto a chi non lo ha fatto.
Ogni investitore può dare un indirizzo sostenibile al proprio investimento, combinando aspetti ambientali e sociali alle sue strategie economiche.
Table of Contents
ToggleInvestimenti green e attività economiche considerate sostenibili
Esistono sei traguardi ambientali che devono essere rispettati dalle attività economiche per essere definite sostenibili.
Queste devono favorire almeno uno di questi obiettivi, senza compromettere gli altri.
Grazie a questa regola di non nuocere agli altri criteri ambientali, se un’attività economica provoca più effetti negativi all’ambiente rispetto a quelli positivi allora non rientrerà tra quelle sostenibili.
Le attività ecosostenibili non devono limitarsi solo al rispetto dell’ambiente, ma anche a quello dei diritti umani e del lavoro.
Ecco quali sono i sei obiettivi ambientali:
- Ridurre i cambiamenti climatici: prestare attenzione alle emissioni di gas serra cercando di ridurne la diffusione.
- Adeguarsi ai cambiamenti climatici: evitare effetti negativi del clima.
- Puntare a un utilizzo sostenibile delle acque e salvaguardarle.
- Cambiare sulla base del modello dell’economia circolare.
- Anticipare e contenere l’inquinamento.
- Difendere e favorire la biodiversità degli ecosistemi.
Tutte le attività sono tenute a indicare come e quanto contribuiscono a questi obiettivi, o anche se non ne tengono conto.
Tra gli investimenti green abbiamo anche le obbligazioni sostenibili
Le obbligazioni sostenibili differiscono da quelle ordinarie perché supportano progetti sociali oppure economici a sostegno dell’ambiente.
Le obbligazioni sostenibili sono quindi titoli di debito con lo scopo di ottenere fondi da indirizzare a specifici progetti di sostenibilità economico-sociale.
La crescita di questo settore è aumentata progressivamente negli anni e soprattutto ultimamente ha subito un’accelerazione, grazie al continuo aumentare dell’interesse delle istituzioni nella sostenibilità ambientale.
Il mercato delle obbligazioni sostenibili quindi è in continua espansione e la crescita sembra sia destinata a continuare.
Utilizzare questo tipo di investimento può essere non solo una scelta di tipo etico, ma anche più semplicemente un modo per diversificare il proprio portafoglio.
Gli investimenti green aprono le porte al futuro
Si sta comprendendo sempre di più la gravità del cambiamento climatico e i governi di tutto il mondo si stanno impegnando a creare norme che possano salvaguardare l’ambiente. In questo tipo di situazione scegliere la sostenibilità adesso, fa in modo di evitare rischi in futuro.
Se verranno approvate norme più rigide, imprese che hanno un elevato impatto ambientale potrebbero andare incontro a sanzioni e quindi essere sfavorite.
Per questi motivi sono considerate più rischiose per gli investitori.
Nel campo sociale, invece, la sostenibilità garantisce vantaggi per quel che riguarda la reputazione.
A supporto degli investimenti sostenibili c’è per prima cosa una maggiore disponibilità di dati, grazie alla tecnologia si possono facilmente analizzare e quantificare i dati delle ricadute ambientali dovute a un investimento e quindi valutare questo valore esattamente come si fa con gli investimenti di tipo finanziario.
In secondo luogo le nuove abitudini di consumo e investimento delle nuove generazioni fanno più attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale negli acquisti e negli investimenti.
Queste portano a quote sempre maggiori di investimenti in campi sostenibili.
Perché le aziende dovrebbero fare investimenti sostenibili?
Esistono diversi approcci agli investimenti sostenibili che si distinguono soprattutto in base alle motivazioni che spingono a effettuarli. Le motivazioni che possono quindi portare a investire in modo sostenibile possono essere di due generi:
- Di genere etico: un investitore mosso dai propri principi morali ricerca attività attente all’ambiente e alla società. Si investe per scelte puramente etiche e quindi eventuali conseguenze sul rendimento sono un effetto e non un obiettivo.
- Di genere economico-finanziario: l’intenzione è rendere la propria attività più interessante per potenziali clienti sensibili ai temi ambientali e sociali. Investire nella sostenibilità per aumentare la possibilità di successo nel tempo e diminuire il tasso di rischio.
Investire nella sostenibilità dopo l’emergenza Covid- 19
Il mondo prima del Covid-19 era rappresentato da un’economia lineare, fiacca e soprattutto altamente inquinante.
Oggi c’è la possibilità di puntare ad una crescita di qualità, attraverso un’economia circolare, sostenibile e altamente competitiva.
Per ogni tipo di azienda, di qualsiasi settore o dimensione, focalizzare la propria attenzione esclusivamente sui rendimenti finanziari è diventato ormai un esercizio riduttivo.
Anche gli imprenditori prestano sempre maggiore attenzione ai fattori ESG e investimenti sostenibili. L’acronimo ESG, che sta per Environmental, Social, Governance, è sempre più utilizzato per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli obiettivi della gestione finanziaria, ma con un occhio di riguardo alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Sarà quindi necessario, oltre agli aspetti di natura ambientale, tener conto anche di governance e di sostenibilità sociale d’impresa.
Investire nella sostenibilità è diventata oggi non solo un’opportunità ma una scelta strategica.
In seguito all’epidemia, la diffusione della consapevolezza dell’importanza che l’ambiente in cui viviamo riveste sulla nostra salute è ai massimi livelli.
Il Green Deal europeo è una strategia di crescita che intende rendere sostenibile l’economia trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità. Le energie rinnovabili e le tecnologie pulite costituiscono oggi, infatti, un vantaggio economico e industriale enorme. Questo perché le tecnologie pulite si ripagano da sole, grazie ai risparmi in termini di energia e risorse.
Molte le strade da percorrere in questa direzione:
- incrementare la rete di energie rinnovabili generate dal sole, dalle biomasse, dagli oceani, dal potenziale geotermico e dal vento;
- incentivare il trasporto ecologico, predisponendo punti di ricarica per i veicoli elettrici e centraline di alimentazione a idrogeno;
- definire standard più efficienti per ogni tipo di apparecchio;
- ridurre il consumo energetico degli edifici attraverso sistemi di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione più efficienti;
- aiutare l’agricoltura a modernizzarsi in modo che utilizzi meno pesticidi;
- favorire il riciclo e la gestione dei rifiuti, perno fondamentale di un modello di economia circolare necessaria per il futuro dell’economia dell’Italia e non solo.
L’Italia e gli investimenti green
Nel mondo gli investimenti green sono un tipo di approccio che resta ancora minoritario rispetto a quelli standard.
In Italia però il numero di investitori responsabili è molto alto, tanto da essere uno dei più alti nel mondo.
Moltissimi investitori ancora oggi non sanno che seguire un metodo di tipo sostenibile legato al risparmio e all’investimento è possibile. Il motivo principale di questa scarsa consapevolezza e del fatto che molti non hanno nemmeno mai sentito parlare di questa possibilità è la mancanza di informazioni.
Alcuni studi hanno dimostrato che molti investitori sarebbero propensi a scegliere una strada sostenibile, ma per inserirsi in questo nuovo ambito, necessitano di consulenze per trasformare questa propensione in un processo finanziario.
Colmare questo vuoto di informazioni potrebbe essere una occasione per incoraggiare nuovi investimenti responsabili. È interessante sapere che tanti investitori in Italia hanno dichiarato che smetterebbero di investire in un’impresa nel caso in cui questa non procedesse in modo etico.
La propensione verso gli investimenti sostenibili sicuramente continuerà a crescere in Italia e nel mondo. Problemi come il cambiamento climatico stanno rapidamente assumendo più importanza e i governi mondiali introducono sempre più norme a favore di approcci responsabili anche per quanto riguarda gli investimenti. Quindi gli investitori in futuro favoriranno gli investimenti sostenibili seguendo e promuovendo questo cambiamento.
Effettuare investimenti sostenibili conviene e i dati lo dimostrano
Entro il 2023 il green genererà mezzo milione di nuovi posti di lavoro, più del doppio del digitale. Il settore, che già oggi vale il 2,4% del Pil è il nuovo eldorado dell’occupazione italiana.
Da oggi al 2023 infatti, ogni 5 nuovi posti di lavoro creati dalle imprese in Italia, uno sarà generato da aziende ecosostenibili.
I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior, sono contenuti nel Focus Censis -Confcoperative “Smart & green, l’economia che genera il futuro” presentato recentemente.
Il passaggio verso un’economia improntata alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, sta determinando una modifica strutturale all’interno dell’occupazione nei Paesi avanzati e in quelli in via di sviluppo.
Il bisogno di competenze green e l’adozione di nuove tecnologie nel campo della sostenibilità rappresentano una delle tante componenti che stanno determinando la generale riconversione dei modi di produrre e, di conseguenza, l’orientamento della crescita economica globale.
Secondo lo studio di Censis e Confcoperative, la stima economica degli effetti disastrosi del cambiamento climatico nel 2017 ha raggiunto i 290 miliardi di euro. In uno scenario di ulteriore riscaldamento climatico le stime mostrano una media annua compresa fra i 120 e i 190 miliardi di euro. Evitare tali costi potrebbe incrementare, entro il 2050, il Pil dei Paesi G20 del 4,7% netto.
L’occupazione in ambito ecosostenibile (green skill, sviluppo dell’economia circolare, ecc) coprirebbe una quota pari al 18,9% sul totale del fabbisogno generato fino al 2023.
In termini assoluti il volume di lavoro attivabile con questo profilo di competenze sarebbe pari a 481mila unità.
Il digitale, che rappresenta l’altro grande trend innovativo per le competenze richieste, presenta un fabbisogno complessivo di 214 mila occupati.
Investimenti green e agevolazioni fiscali nel 2021
La legge di Bilancio ha stabilito la costituzione di un nuovo fondo per la crescita sostenibile a cui saranno assegnate risorse per oltre 4,2 miliardi di euro:
- 470 milioni di euro per l’anno 2020;
- 930 milioni di euro per l’anno 2021;
- 1.420 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
La norma specifica già che 60 milioni di euro, provenienti dalla dotazione finanziaria del fondo, nel triennio 2020-2022 serviranno a sostenere investimenti da avviare nelle zone economiche ambientali (ZEA).
Le specifiche iniziative saranno definite con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico.
Il fondo per la crescita sostenibile potrà essere impiegato per la concessione, da parte del Ministro dell’Economia e delle finanze, di una o più garanzie a titolo oneroso e nella misura massima dell’80%.
Questo anche con riferimento ad un portafoglio collettivo di operazioni, al fine di sostenere programmi specifici di investimento e operazioni, anche in partenariato pubblico-privato.
Gli investimenti finanziabili dovranno essere finalizzati a realizzare progetti economicamente sostenibili.
In particolar modo progetti che abbiano i seguenti obiettivi:
- decarbonizzazione dell’economia;
- economia circolare;
- riduzione dell’uso della plastica e la sua sostituzione con materiali alternativi, nonché la rigenerazione urbana;
- il turismo sostenibile;
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico;
- programmi di investimento e progetti a carattere innovativo e ad elevata sostenibilità ambientale e che tengano conto degli impatti sociali.
Oltre alle garanzie, il programma a favore dell’ambiente potrà intervenire a sostegno delle operazioni ecosostenibili anche con la partecipazione indiretta in quote di capitale di rischio e/o debito, anche di natura subordinata, del Ministro dell’Economia e delle finanze.
Contributo a fondo perduto per gli investimenti green
I programmi di investimento destinatari del fondo per la crescita sostenibile potranno beneficiare, in aggiunta ai finanziamenti agevolati già previsti, di un contributo a fondo perduto per spese di investimento, fino ad un massimo del 15% dell’investimento.
Con uno o più decreti di natura non regolamentare del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, saranno stabiliti termini, condizioni e modalità di concessione dei contributi a fondo perduto.
Le risorse a disposizione per questa misura di sostegno ammontano a 10 milioni di euro per l’anno 2020, 40 milioni di euro per l’anno 2021 e a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
Vuoi iniziare anche tu questo nuovo anno facendo degli investimenti intelligenti a favore della tua azienda?
Vuoi sfruttare queste agevolazioni a tuo vantaggio?
Ti piacerebbe avere al tuo fianco un team esperto in economia green e finanza sostenibile che ti indica il percorso da seguire ricco di prodotti cuciti su misura per la tua azienda?
Noi di AlzaRating siamo qui per supportarti in tutto questo: ti basta compilare il form qui sotto e prenotare la tua consulenza gratuita e noi ti spiegheremo come intraprendere questo viaggio verso il futuro sostenibile per creare un’azienda di successo e differenziante!