Lean & Green, due concetti apparentemente diversi ma con un focus comune: la riduzione degli scarti attraverso un processo snello (lean) e il rispetto dell’ambiente grazie al concetto di green.
La lean si sposa perfettamente con le tematiche green in quanto avere all’interno di un’azienda un processo snello comporta una riduzione di materiali, energie, acqua, spazio e attrezzature necessarie per unità di prodotto, mentre migliora la produttività.
Ma mentre la Lean “combatte” gli sprechi, in termini materiali e non, delle attività non a valore, la Green si concentra sulla minimizzazione dell’impatto ambientale dei propri prodotti. In che modo? Cercando di ridurre al minimo la quantità di rifiuti ambientali destinati alla discarica o all’inceneritore, incentivando il riciclo e riuso dei materiali.
Una seconda differenza tangibile, sono le modalità con cui si cerca di aumentare il valore percepito del proprio prodotto nel cliente.
La Lean si focalizza sul processo, sulla riduzione dei tempi di consegna e sulla capacità di personalizzazioni in tempi ridotti.
In generale si mira alla soddisfazione del cliente puntando maggiormente sul “come” si realizza piuttosto che sul “cosa”.
Nella Green Manufacturing si punta invece su un obiettivo diametralmente opposto.
Ovvero sul prodotto, tentando di realizzare un finito con materiali riciclabili, non inquinanti, eco-friendly, per intercettare quell’utenza, ma non solo, di clienti molto attenti ai temi ambientali, che di giorno in giorno aumenta.
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ToggleQuando Lean & Green possono integrarsi perfettamente
Il lavoro di molti studiosi negli ultimi anni è andato proprio nella direzione di trovare una sinergia vincente tra l’ottica Lean e Green.
Con il termine sinergia s’intende ottenere, tramite la congiunzione delle due, dei risultati migliori che l’applicazione singola, anche successiva, non garantirebbe.
La concentrazione in questa ottica nasce dalla ormai conosciuta prova dell’efficienza dell’applicazione delle tecniche Lean unitamente a uno sguardo più attento verso i temi ambientali.
La grande sfida era quello di trovare un punto di contatto tra le due, anche in termini applicativi, che fu infatti trovato nel famoso tool della Value Stream Mapping.
Questo strumento come visto viene utilizzato proprio per individuare quelle attività non a valore del processo produttivo, che gravano soltanto sui costi e sull’accrescimento dell’inefficienza.
Li fu trovato il viatico per l’integrazione. Fu semplicemente pensato di inserire all’interno della VSM considerazioni ambientali, tipiche delle Green Manufacturing, affiancandole agli ormai rodati indicatori prestazionali misurati in ottica Lean.
Questo perché la riduzione di materiali utilizzati, la minimizzazione dell’energia utilizzata e altri aspetti ancora, oltre che avere degli ovvi impatti benefici sull’ambiente ne avevano anche sui costi di realizzazione.
Questa fu la grande innovazione, il riuscire a capire che una produzione sostenibile, oltre che esserlo in termini ambientali lo era anche e soprattutto in termini monetari.
Lean & Green: dove non ci sono sprechi il valore aumenta
Pensiamo che approcciare le tematiche ambientali in ottica Lean sia un’opportunità da cogliere al volo.
Opportunità per il beneficio della società e delle future generazioni. Soprattutto per ridurre i costi, migliorare l’immagine aziendale e aumentare la competitività.
“Lean & Green” è una metodologia studiata e consolidato nel tempo per portare le imprese all’eccellenza lavorando sul versante ambientale.
Utilizza di fatto le stesse tecniche e gli stessi strumenti dell’approccio Lean affiancandoli però a tecniche specifiche per la riduzione dell’impatto ambientale.
Tale metodologia si fonda su pilastri fondamentali che toccano tutti gli ambiti di un’azienda.
- Il Lean & Green Marketing individua le potenzialità del green business per l’azienda, gli strumenti di comunicazione per rispondere ai mercati.
- Un aspetto fondamentale è la coerenza: applicando quindi in concomitanza a questo pilastro anche i successivi.
- Il concetto di Eco-Design, che punta a ridurre drasticamente l’impatto ambientale del prodotto in tutte le fasi del suo ciclo di vita. Dalla produzione al trasporto, all’utilizzo, al riciclo e allo smaltimento.
- Il Lean e Green Accounting è l’insieme di indicatori che aiutano la misurazione e il monitoraggio del livello di impatto ambientale che abbiamo con la nostra organizzazione.
- Leadership e People Engagement: questo è l’ultimo pilastro che incide in modo trasversale su tutti gli altri andando a sensibilizzare le persone, sempre vere protagoniste del cambiamento e del miglioramento continuo.
Lean & Green punta a creare una “fabbrica a zero emissioni” limitando al massimo le emissioni nel ciclo produttivo.
Limitare le emissioni significa toccare ambienti e funzioni di una azienda come la logistica green e l’ufficio sostenibile.
La sostenibilità ambientale sta uscendo dalla sfera della pura immagine e dei “buoni propositi” ed entrando a tutti gli effetti nel conto economico, portando significativi benefici alle aziende sia come riduzione dei costi sia come aumento dei ricavi.
Come una strategia competitiva può mettere in relazione l’azienda con il suo ambiente
Questo concetto condiviso dalla metodologia lean, necessita del pieno coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nella catena del valore, dai collaboratori, ai fornitori, ai clienti finali, per creare un robusto lean system.
La lean si fonda su cinque principi, applicabili non solo in fabbrica ma in tutto il contesto aziendale, fondamentali per ottimizzare i processi e perseguire il miglioramento continuo.
Questi principi sono adattabili all’approccio sostenibile e all’analisi degli sprechi ambientali? Ma soprattutto, la loro applicazione, consente di ottenere dei reali benefici di carattere ambientale e sociale?
Prendiamo adesso i principi chiave della lean e per ognuno analizziamo se esiste una correlazione con l’impostazione di un business fondato su economia circolare e impatto sociale.
Il Valore
Partire con il valore significa che abbiamo compreso quale problema stiamo risolvendo al nostro cliente. Lo sguardo dunque deve essere fortemente rivolto al cliente. Identificare sin dall’inizio ed in modo chiaro i suoi bisogni. Porsi dalla sua prospettiva e definire ciò che egli percepisce come valore.
Questo è fondamentale anche nel mondo della sostenibilità. Se non partiamo dalla consapevolezza del perché stiamo facendo delle azioni green rischiamo di farle solo come pura esecuzione, in maniera compilativa e tirata dalla legge.
La Value Stream
Il secondo aspetto della lean è leggere il valore che fluisce lungo i processi. La mappatura del flusso di valore consente una maggiore comprensione delle attività e delle informazioni e mette in evidenzia i gap che non consentono di far fluire il flusso in maniera lineare.
Sette sono gli sprechi principali codificati dalla metodologia lean: Difetti di lavorazione; Scorte; Processi inutili; Attese; Spostamenti; Trasporti; Sovrapproduzione.
Questi sprechi possono essere riletti in chiave sostenibile in quanto possono avere effetti su terzi soggetti esterni, quali l’ambiente e le persone.
Prendiamo i difetti. Si tratta di lavorazioni scorrette, prodotti non conformi che portano reclami da parte del cliente e hanno come conseguenza la necessità di rilavorare il pezzo o di scartarlo, generando ulteriori costi della non qualità.
La riduzione di questi sprechi e difetti porta un insieme di benefici ambientali inclusa:
- una riduzione dell’energia utilizzata,
- la riduzione rifiuti solidi e pericolosi,
- la riduzione delle emissioni in aria di sostanze inquinanti.
Un altro settore da tenere sotto controllo sia nella fase di processo che sotto l’aspetto green è quello dei trasporti. Trasferire un prodotto significa rischiare danni, smarrimenti, ritardi e produce costi che non si traducono in benefici per il cliente.
Ma ha anche un effetto altamente negativo sui consumi di risorse e sulle emissioni, nonché sull’inquinamento acustico nelle zone urbane e, più in generale, sull’integrità dell’ecosistema.
Terzo principio: il Flusso
Secondo l’approccio Lean le attività devono svolgersi senza interruzioni, creando un vero e proprio flusso continuo. La rimozione degli ostacoli rappresenta una grande opportunità di miglioramento nell’efficienza qualitativa e quantitativa di una azienda, consentendo di focalizzare l’attenzione e gli sforzi sulla creazione di valore. Nell’innovazione legata ai modelli di business, come quello sostenibile, la creazione di un flusso si riscontra nella capacità di creare coerenza e correlazione positiva tra i diversi aspetti del un nuovo business.
Il quarto principio: impostare le attività secondo una logica pull.
Con la strategia push, l’azienda anticipa i bisogni dei clienti con il rischio di produrre ciò che non serve e non produrre ciò che serve.
Secondo la metodologia Lean le attività devono essere, invece, “tirate” dal cliente. L’obiettivo è quello di produrre solo ciò che è necessario e ridurre al massimo sprechi e inefficienze.
Anche le attività e le azioni sostenibili dovrebbero essere impostate con una logica pull, diversamente si corre il rischio di fare il green solo per sé stessi senza impattare realmente sul mercato.
In ambienti complessi ed incerti dov’è il consumatore che fa il mercato, tutte le conoscenze e le esperienze passate potrebbero non essere una guida a cui affidarsi per il futuro.
Per tale motivo, qualsiasi processo innovativo, Lean o sostenibile, non può prescindere dall’ascoltare i clienti e coinvolgerli nello sviluppo dei prodotti e servizi che essi richiedono.
Quinto e ultimo principio: la ricerca della perfezione
La perfezione, secondo la logica Lean, è il punto di riferimento a cui si deve tendere attraverso il miglioramento continuo.
In un’azienda che adotta la metodologia Lean, tutte le persone sono stimolate a migliorare continuamente.
In quanto riconoscono che è parte del proprio lavoro identificare gli sprechi per poterli eliminare e creare valore insieme.
Allo stesso modo, la transizione verso un modello sostenibile richiede la partecipazione e l’impegno di tutti.
Questo serve per affrontare un importante cambio di paradigma socioeconomico e le numerose sfide ed incognite ambientali e sociali ad esso collegate.
In entrambi i casi la ricerca della perfezione deve diventare parte della routine quotidiana dell’azienda e del singolo.
Da quanto emerso è evidente che esistono delle connessioni tra le pratiche Lean e quelle Green, che va al di là del solo spreco.
I principi del Lean Thinking sono, infatti, catalizzatori dell’implementazione di un modello di business orientato alla sostenibilità, al sociale e all’ambiente.
In questa sinergia entrambe le parti sono influenzate in maniera positiva l’una dall’altra.
Essere Lean è una questione di pensiero, azione e organizzazione, ma lo è anche essere green.
Lean & Green: come puntare al miglioramento continuo
Per puntare al miglioramento continuo, così come per puntare alla sostenibilità dobbiamo tutti noi per prima cosa ripensare alle nostre azioni quotidiane.
In questo modo possiamo trovare la via giusta per essere competitivi e allo stesso tempo rispettosi dell’ambiente.
Attraverso questo articolo ho voluto approfondire i concetti di Lean & Green per farti capire come possono integrarsi perfettamente sposando il concetto di sostenibilità e dando un maggior valore all’interno della tua azienda.
Questo perché un’azienda che tiene alto il valore di processi snelli e al tempo stesso sostenibili sono visti meglio dai clienti.
Clienti maggiormente orientati verso prodotti nati da processi che rispettano l’ambiente.
Se vuoi approfondire questo argomento compila il form qui sotto e richiedi la tua consulenza gratuita.
Insieme ad un nostro esperto e grazie all’implementazione dei nostri prodotti potrai capire qual è il miglior percorso da fare per avere un’azienda che attua la metodologia Lean & Green con processi snelli ed al tempo stesso sostenibili.