L’efficientamento energetico: benefici e incentivi per le aziende

L’efficientamento energetico implicitamente sottintende un risparmio, ma ha come obiettivo primario quello di effettuare interventi per avere un uso più efficiente dei sistemi, quindi di ottenere il medesimo risultato consumando meno energia.

Oppure di ottenere risultati migliori consumando lo stesso quantitativo di energia. 

In pratica, operare un efficientamento energetico vuol dire intervenire per limitare (o anche eliminare, se possibile) gli sprechi di energia o migliorare il rendimento dei sistemi. In entrambi i casi il risultato è il medesimo: si aumenta l’efficienza energetica.

L’efficientamento energetico e le aziende

Le aziende italiane sono protagoniste del cambiamento voluto dall’Unione Europea a favore del raggiungimento di una maggiore efficienza energetica, un traguardo che permetterà di risparmiare energia elettrica e termica e di diminuire l’emissione di CO2.

Ma cosa significa esattamente efficienza energetica? Si tratta di tutte quelle opere e iniziative di “programmazione, pianificazione, progettazione, realizzazione” che favoriscono la riduzione dei consumi di energia, migliorando i processi industriali.
Le direttive europee puntano a soddisfare lo stesso fabbisogno energetico spingendolo verso l’utilizzo di energie rinnovabili.

Energie che sono a tutti gli effetti la base per una nuova produzione di energia, più pulita, più sostenibile e più economica.

Grazie all’attività delle ESCo e degli Energy Manager, ogni impresa, piccola o grande, è in grado di raggiungere un alto rendimento energetico, che di fatto ne abbasserà il consumo di energia.

Questo per poi poter sfruttare tutte le detrazioni e agevolazioni fiscali che lo stato ha reso disponibile al comparto industriale.

I programmi di efficientamento energetico possono essere di vario tipo ma tutti partono dalla diagnosi dei consumi energetici, necessaria per stabilire i diversi interventi di risparmio energetico.

Saranno proprio queste azioni a condurre verso la riqualificazione degli edifici industriali e del miglioramento degli stessi processi produttivi. In che modo? Scegliendo di sostituire per esempio i vecchi impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza o ad energia da fonti rinnovabili, ottenendo così classi energetiche più performanti e meno inquinanti!

Efficientamento energetico: l’importanza all’interno di un’azienda

Adottare volontariamente comportamenti responsabili consentirà di rispondere adeguatamente alle istanze degli stakeholder ponendo le basi per uno sviluppo duraturo della propria impresa.

Oltre all’aspetto di sensibilizzazione delle persone, si facilita la transizione verso un’idea di energia rinnovabile.

L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è una tendenza irreversibile che continuerà a crescere in tutto il mondo nei prossimi anni.

Quello in efficientamento energetico è un investimento in tutti i sensi.

A fronte di un costo iniziale, si ha un ritorno in termini di riduzione del consumo, degli sprechi e quindi della spesa energetica.

Senza contare il guadagno reputazionale di un’azienda nell’essere percepita come un attore positivo dalla comunità del luogo in cui opera. 

 Credere nell’efficientamento energetico significa investire in capitale umano, perché fare efficienza è un lavoro di team che parte già dall’offerta e dalla fase di progettazione.

Efficientamento energetico e interventi strategici

Tra gli interventi di efficientamento energetico fondamentali per un’azienda ci sono quelli che ottimizzano il consumo energetico di un edificio, a partire dalle sue mura.

Utilizzare un isolamento termico e a cappotto

L’isolamento termico è una tra le operazioni più incisive. In questo modo le pareti trattengono il calore d’inverno e diminuiscono l’afflusso di caldo proveniente dall’esterno durante l’estate.

Il risultato è che l’utilizzo di sistemi di riscaldamento o raffreddamento degli ambienti viene notevolmente ridotto.  

Non solo l’isolamento a cappotto con l’uso di pannelli termoisolanti, ma anche l’installazione di doppi vetri è una scelta strategica per minimizzare le dispersioni termiche degli edifici. 

In questa direzione si inseriscono anche gli impianti di climatizzazione a pompa di calore.

Si tratta di dispositivi che regolano la temperatura interna dei locali, prelevando il calore presente nell’ambiente e trasferendolo in quello di produzione, garantendo caldo d’inverno e fresco d’estate.  

Usare energie pulite e rinnovabili

Un’altra possibilità per le aziende di abbassare il consumo energetico è quella di scegliere le energie pulite al posto di combustibili fossili che nel corso degli anni hanno creato danni ambientali. 

Installare pannelli solari in un edificio per generare autonomamente parte dell’energia, aiuta a diminuire il dispendio energetico. In questo modo favorisce un risparmio economico e una maggiore sostenibilità.

Tra le energie rinnovabili su cui possono puntare le attività non c’è solo quella fotovoltaica.

Se un’impresa è collocata su un sito ventoso, allora può sfruttare l’energia eolica.

Mentre per un’azienda che ha elementi di scarto biologico costruire un impianto di produzione energetica alimentato a biomassa può trasformarsi in una soluzione vincente. 

Innovare l’illuminazione per ridurre i consumi 

Anche intervenendo sull’illuminazione è possibile notare una drastica riduzione dei consumi. Materiali ad alta conducibilità elettrica o linee elettriche a corrente continua anziché a corrente alternata.  

Gli smart grid diminuiscono le dispersioni di energia, sono soluzioni che permettono all’impianto d’illuminazione di ridurre notevolmente il dispendio energetico.

Prediligere poi sistemi di illuminazione a maggior efficienza luminosa come la tecnologia LED è particolarmente vantaggioso, specie quando si parla di sostituzione.

Cambiare le lampadine al LED costa meno e ha un minore impatto sull’ambiente visto l’alto grado di riciclabilità rispetto a quelle classiche a fluorescenza o a incandescenza.  

Non dimentichiamo la manutenzione

Vale la pena ricordare, infine, che dopo aver operato con scelte progettuali e costruttive tese all’efficientamento, solo una corretta gestione e manutenzione dell’insieme edificio permette di ottenere i risultati che si sono prefissi in fase preliminare.

Non solo: un costante monitoraggio dei risultati aiuta il processo di fine tuning e supporta la comunicazione agli stakeholder a all’esterno. 

Efficientamento energetico: quali sono i vantaggi per un’azienda?

Le azioni di efficientamento energetico offrono alle PMI numerosi vantaggi: rappresentano in primo luogo un valido aiuto per ridurre il peso della bolletta energetica, consentendo di abbattere i costi e aumentare quindi la competitività dell’azienda.

Sono inoltre uno strumento fondamentale per favorire la riduzione delle emissioni di CO2, contribuendo a un’effettiva transizione ecologica ed energetica delle PMI.

Andiamo a vedere altri vantaggi.

Efficienza energetica e competitività

Un consumo intelligente, un elevato livello di efficienza energetica, così come le ultime innovazioni in campo tecnologico, sono tutti elementi che devono essere necessariamente supportati da un cambio di prospettiva e da ingenti investimenti.

Ad oggi in Italia sono disponibili diversi strumenti per aiutare le aziende che vogliono innovarsi: tra questi, iperammortamento, legge Sabatini e agevolazioni per l’efficienza energetica delle imprese.

Opportunità di crescita per le imprese

Il raggiungimento di un alto livello di efficienza energetica è fondamentale per ogni azienda che vuole consolidare la propria posizione sul mercato. 

Il legislatore italiano ha ormai compreso l’importanza di interventi di questo tipo.

Non solo per la singola azienda che attua politiche energetiche innovative, ma anche per tutto il tessuto industriale e per l’economia nel suo complesso.

Per questo motivo ha puntato ad agevolare imprese e industrie che attuano interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica, prevendendo detrazioni fiscali e agevolazioni per le innovazioni.

La prima disposizione riguarda l’obbligo della Diagnosi Energetica per le grandi aziende e le imprese con un alto consumo di energia.

Tale obbligo, tuttavia, non esiste per le aziende piccole e medio-piccole, che possono liberamente aderire a questa iniziativa di incentivazione, trasformandola in un’opportunità di crescita.

Il miglioramento del livello di efficienza energetica dell’azienda deve quindi essere visto come un modo per prendere consapevolezza del tema e conoscere i punti più deboli del processo produttivo. In questo modo si potranno ridefinire le strategie aziendali e i piani di business, arrivando a un posizionamento ottimale, anche per le PMI.

Efficientamento energetico e incentivi 2022

Le PMI, mercato con un alto potenziale di risparmio energetico, hanno molteplici opportunità di accedere a incentivi pubblici per gli interventi di efficientamento.

Il quadro delle agevolazioni è però frammentato, diviso tra interventi statali (PNRR – Rivoluzione verde e transizione ecologica, Incentivi GSE) e regionali (POR FESR, Fondi Rotativi), non sempre di agevole accesso e comprensione per le aziende.

Detrazioni fiscali 2022 per la riqualificazione energetica degli edifici

L’ Ecobonus è recentemente stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef (privati) o dall’ Ires (imprese) del 50% o del 65% delle spese sostenute, in 10 rate annuali di pari importo.

Gli interventi coinvolti sono che aumentano le prestazioni energetiche degli edifici o di parti di edifici esistenti, di qualunque categoria catastale. Sono compresi anche quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale. 

L’ammontare massimo della detrazione varia da 30.000 a 100.000 euro in funzione del tipo di intervento.

Credito d’imposta beni strumentali 2022

Fino al 31 dicembre 2022 è disponibile un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi.

Credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive sul territorio italiano, 

La scadenza slitta più in là, precisamente al 30 giugno 2023, a condizione che l’ordine e il pagamento de 20% delle spese siano fatti entro il 31 dicembre 2022.

In particolare, per i beni strumentali “tecnologici” sotto il cappello di “industria 4.0” il credito d’imposta nel 2022 varierà dal 10 al 40% a seconda dell’ammontare degli investimenti.

Per tutte le altre tipologie di beni strumentali nuovi, invece, il credito d’imposta per il 2022 sarà del 6%, rispetto al credito d’imposta del 10% in vigore nel 2021.

Ricordiamo che le agevolazioni fiscali non sono gli unici incentivi economici a disposizione delle aziende per ammodernare i propri impianti energetici introducendo tecnologie più efficienti.

Il principale strumento di agevolazione, infatti, restano i contributi che si possono ottenere tramite i Certificati Bianchi.

Questo a fronte di interventi che portano un risparmio calcolabile di energia primaria.

Inoltre, è disponibile il Conto Termico, un contributo diretto erogato per piccoli interventi di efficienza energetica e di produzione di energia termica tramite rinnovabili.

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