L’innovazione e gli strumenti del futuro per “Impresa 4.0”

L’innovazione e gli strumenti del futuro. In questi ultimi anni, dalla guida del Ministero dello Sviluppo Economico ( MISE ) sono arrivati strumenti molto interessanti.

Strumenti che hanno portato una vivacità, nel sistema IMPRESA italiano, che non si vedeva da tempo.

Il Pacchetto degli strumenti di INDUSTRIA 4.0, diventa con l’evolversi degli eventi, IMPRESA 4.0.

Questo perché il mondo del commercio e dei servizi si vedeva escluso e non perfettamente calzante.

Oggi il pacchetto “TRANSIZIONE 4.0” presentato dal MISE,  ha sradicato la pigrizia e la sonnolenza della consapevolezza di impresa delle aziende italiane.

Ma come….? Mi dirai…. Siamo il paese delle PMI, siamo il Made in Italy, etc.etc. … Insomma stiamo campando, grazie a questo “brand”, da moltissimi anni. E ora..?  Ebbene si….Ora dobbiamo fare i conti con la GRANDE CONCORRENZA mondiale.

L’Europa ha fatto uno stop di spinta verso l’evoluzione e l’innovazione facendosi oltrepassare, in questa corsa ad ostacoli, dalle nazioni più agguerrite come l’ASIA e l’AMERICA.

Probabilmente questo passaggio ci è sfuggito. Ci sentiamo quasi figli di un Dio minore rispetto ai risultati tecnologici ed economici degli Americani e degli Asiatici.

MA…maledetto MA ….

Abbiamo perso CONSAPEVOLEZZA del fatto che tutte le grandi tecnologie sono nate in… EUROPA e moltissime in ITALIA.

Inoltre la componente UMANISTICA della tecnologie è andata a farsi friggere. La cultura, come spinta di innovazione, è stata una bevanda segreta che noi italiani abbiamo sorseggiato senza declinarla al Marketing e allo sviluppo delle vendite “controllate e pianificate”.

Questo è il motivo per cui oggi ti scrivo, parlandoti di INNOVAZIONE.

Tutti si riempiono la bocca di questa straordinaria parola, ma davvero cosa diavolo è l’INNOVAZIONE ???

Per chiarire ogni dubbio andiamo a spolverare la nostra coscienza umanistica e cerchiamo di capire meglio tale sostantivo. Iniziamo col dire che esiste un Manuale dell’innovazione, o meglio delle definizioni di Innovazione. Un manuale Vetusto ma molto molto chiaro che aiuta tutti noi a nuotare in questa atmosfera di indeterminazione che invece segue canoniche linee guida.

Ti sto parlando del MANUALE DI OSLO .

Questo manuale è stato approvato dal Comitato dell’OCSE per la politica scientifica e tecnologica (CSTP), dal Comitato per le statistiche dell’OCSE (CSTAT) e dal gruppo di lavoro Eurostat sulle statistiche in materia di scienza, tecnologia e innovazione (WPSTI).

Cos’è l’OCSE?

L’OCSE è un forum unico in cui i governi di 30 democrazie collaborano insieme per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali della globalizzazione.

L’OCSE è anche, in prima linea, per comprendere e aiutare i governi a rispondere a nuovi sviluppi e nuove preoccupazioni, come il governo d’impresa, l’economia dell’informazione e le sfide dell’invecchiamento della popolazione.

L’Organizzazione fornisce un contesto in cui i governi possono:

  • confrontare esperienze politiche;
  • cercare risposte a problemi comuni;
  • identificare le buone prassi;
  • lavorare per coordinare le politiche nazionali e internazionali.

Il Manuale di Oslo e l’innovazione

La prima edizione del manuale, pubblicata nel 1992, e le indagini intraprese, tra cui la Community Innovation Survey (CIS) organizzata dall’UE e le indagini comparabili in Australia e Canada, hanno dimostrato che è possibile sviluppare e raccogliere dati su un processo di innovazione complesso e differenziato

La seconda edizione, pubblicata nel 1997, ha aggiornato il quadro di concetti, definizioni e metodologia per incorporare l’esperienza di indagine e una maggiore comprensione del processo di innovazione, per coprire inoltre una gamma più ampia di settori.

Ha migliorato le linee guida per lo sviluppo di indicatori di innovazione, comparabili a livello internazionale per i paesi dell’OCSE.

Ha discusso i problemi analitici e politici per i quali gli indicatori hanno rilevanza.

La terza edizione del manuale nel 2005 si basa sulla grande quantità di dati e di esperienza derivanti da questi sondaggi.

Il Manuale Espande il quadro di misurazione dell’innovazione in tre modi importanti. Innanzitutto, pone maggiore enfasi sul ruolo dei collegamenti con altre imprese e istituzioni nel processo di innovazione.

In secondo luogo, riconosce l’importanza dell’innovazione in meno industrie ad alta intensità di ricerca e sviluppo, come i servizi e la produzione a bassa tecnologia.

innovazione 1 - alzarating

La mappa schematica della figura 1 etichetta quattro settori generali del terreno delle politiche di innovazione come segue:

  • le condizioni quadro più ampie dei fattori istituzionali e strutturali nazionali (ad esempio, giuridici, economici, finanziari ed educativi) che definiscono le regole e la gamma di opportunità di innovazione;
  • i fattori di trasferimento sono quelli che influenzano fortemente l’efficacia dei collegamenti, dei flussi di informazioni e competenze e dell’assorbimento dell’apprendimento che sono essenziali per l’innovazione aziendale; si tratta di fattori o agenti umani la cui natura è determinata in modo significativo dalle caratteristiche sociali e culturali della popolazione;
  • la dinamo dell’innovazione è il settore più centrale per l’innovazione aziendale: copre fattori dinamici all’interno o immediatamente esterni all’azienda e che incidono direttamente sulla sua capacità innovativa;
  • la base scientifica e ingegneristica: le conoscenze accumulate e le istituzioni scientifiche e tecnologiche che sostengono l’innovazione aziendale, ad esempio fornendo formazione tecnologica e conoscenze scientifiche.

Stabilire però quale sia o se esiste un modello unico sarebbe una impresa non conforme ai dettami scientifici.

Sono stati fatti molti tentativi di costruire modelli per far luce sul modo in cui l’innovazione viene generata all’interno delle aziende e su come viene influenzata da ciò che accade all’esterno di esse.

Un approccio utile è il “modello di collegamento a catena” di Kline e Rosenberg (Figura 2).

Innovazione 2- alzarating

Qual è il ruolo della ricerca nell’innovazione?

Nel modello del collegamento a catena, la ricerca non è vista come fonte di idee creative, ma come una forma di risoluzione dei problemi, da utilizzare in qualsiasi momento.

Quando sorgono problemi nel processo di innovazione, come è inevitabile che avvenga, un’impresa attinge alla sua base di conoscenze in quel particolare momento.

Una base che è costituita dai risultati di ricerche precedenti e dall’esperienza tecnica e pratica. Il sistema di ricerca affronta le difficoltà che non possono essere risolte con le conoscenze di base esistenti e le estende in caso di successo.

Questo approccio ha implicazioni sul modo in cui intendiamo la “ricerca”. Dato che può riferirsi a qualsiasi fase dell’innovazione, la ricerca è un’attività complessa e differenziata al suo interno con, potenzialmente, un’ampia varietà di funzioni.

È un’aggiunta all’innovazione, non una condizione preliminare. Molte attività di ricerca saranno plasmate dal processo di innovazione.

Infatti, molti dei problemi da affrontare deriveranno da idee innovative generate altrove. Di conseguenza, per l’approccio del collegamento a catena, la ricerca non può essere vista semplicemente come il lavoro di scoperta che precede l’innovazione.

Avremo tempo nel corso dei miei articoli di approfondire meglio questi argomenti, ma quello che mi preme lasciarti è la chiara difficoltà a limitare il campo di ricerca & Sviluppo e Innovazione .

Tutta la Ricerca & Sviluppo è INNOVAZIONE, ma non tutta

l’INNOVAZIONE è Ricerca & Sviluppo .

Per questo articolo mi fermerei alle 4 grandi categorie di Innovazione:

  • Prodotto/servizio
  • Processo
  • Organizzativa
  • Marketing
Innovazione 3- alzarating

Le innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo (PPT) comprendono l’introduzione di prodotti e processi tecnologicamente nuovi e miglioramenti tecnologici significativi nei prodotti e nei processi già esistenti.

Un’innovazione di PPT viene implementata se è stata introdotta sul mercato (innovazione di prodotto) o utilizzata all’interno di un processo produttivo (innovazione di processo).

Le innovazioni dei PPT comportano una serie di attività scientifiche, tecnologiche, organizzative, finanziarie e commerciali. L’impresa innovatrice è un’impresa che ha implementato prodotti o processi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati nel periodo in esame.

Il requisito minimo è che il prodotto o processo sia nuovo (o significativamente migliorato) per l’azienda (non deve essere nuovo per il mondo).

Sono incluse le innovazioni dei PPT relative alle attività primarie e secondarie, così come le innovazioni di processo nelle attività ausiliarie.

Perché questa definizione di categorie e di significato della Innovazione? E perché insito su questa discriminante?
La risposta è molto concreta e banale è ======> Agenzia delle Entrate.

Infatti in un tutto il processo di cambiamento normativo, adeguamento alla Ratio della crescita del paese, ci siamo dimenticati di dare delle linee di apertura e della formazione ai nostri funzionari delle Agenzia delle entrate.

Ossia coloro che devono appunto gestire le “entrate” e non le “uscite” che sono rappresentate dai crediti di imposta che il settore e la norma dichiara di far godere a te imprenditore.

Volendo volutamente essere polemico con questa “dimenticanza e leggerezza “ , ti chiedo di riporre particolare attenzione su una raccomandazione molto importante: STUDIA STUDIA STUDIA .

Ebbene si questa è l’unica preoccupazione vera che devi avere. Scegli laureati e/o specialisti tecnici che ti aiutano ad affrontare questa problematica.

Professionisti che ti permettono di ridurre il rischio di multe e sanzioni pesantissime fino ad arrivare anche a sanzioni penali.

Sanzioni a cui potresti incorrere a causa del distorto ed errato utilizzo di questi fantastici strumenti che, grazie al sostegno di specialisti tecnici e professionisti, potrai invece utilizzarli in modo corretto per la crescita e  lo supporto aziendale

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Davide Spitale

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