Nuovi incentivi a Fondo perduto: ecco le novità 2022

Nuovi incentivi a Fondo Perduto: anche questo nuovo anno, grazie alla legge di bilancio 2022, inizia con incentivi e finanziamenti a favore di più settori.

Andiamo a vedere nello specifico quali sono, caratteristiche e vantaggi.

Incentivi per imprese al Femminile

Il Fondo Impresa Donna è stato esteso grazie ai nuovi incentivi ossia fondi provenienti dall’Unione europea. Ai 40 milione si aggiungono infatti le risorse PNRR, 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile.

Il Fondo è volto a sostenere imprese femminili di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale:

  • nuovi incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili. Ovvero le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Incentivi per le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile;
  • nuovi incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili. Ovvero le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Incentivi per le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Come funzionano questi incentivi a fondo perduto?

Assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro. Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:

  • Gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
    • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
    • 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
  • Gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
    • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
    • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

Incentivi 2022 per l’innovazione

Incentivi che finanziano attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Queste attività devono essere volte al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti. In che modo? Attraverso lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro. Devono avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

Come Funziona?

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal DM 24 maggio 2017 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico e le Regioni e le province autonome interessate e/o il soggetto proponente.
Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico una proposta progettuale contenente almeno i seguenti elementi:

  • la denominazione e la dimensione di ciascun soggetto proponente, nonché una descrizione del profilo aziendale, con particolare riferimento alla struttura tecnico-organizzativa e alla presenza in ambito nazionale e internazionale;
  • il piano strategico industriale aggiornato;
  • la descrizione di ciascun progetto, con indicazione dei relativi obiettivi, delle date di inizio e fine, delle unità produttive coinvolte e dei costi previsti;
  • la tipologia e l’importo dell’aiuto richiesto per la realizzazione di ciascun progetto.

Cosa succede dopo la ricezione della proposta progettuale?

Il Ministero dello sviluppo economico, ricevuta la proposta progettuale, provvede ad avviare la fase di interlocuzione con le regioni e le province autonome e a valutare la validità strategica dell’iniziativa proposta analizzando i seguenti elementi:

  • rilevanza dell’iniziativa sotto il profilo degli sviluppi tecnologici e del grado di innovatività dei risultati attesi;
  • interesse industriale alla realizzazione dell’iniziativa in termini di capacità di favorire l’innovazione di specifici settori o comparti economici;
  • effetti diretti e indiretti sul livello occupazionale del settore produttivo e/o del territorio di riferimento;
  • valenza nazionale degli interventi sotto il profilo delle ricadute multiregionali dell’iniziativa;
  • eventuale capacità di attrarre investimenti esteri, anche tramite il consolidamento e l’espansione di imprese estere già presenti nel territorio nazionale;
  • capacità di rafforzare la presenza di prodotti italiani in segmenti di mercato caratterizzati da una forte competizione internazionale.

Nel caso in cui le valutazioni si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione.

Successivamente alla stipula dell’accordo, le imprese non maturano alcun diritto alle agevolazioni che sono, comunque, subordinate alla presentazione dei progetti esecutivi ed alla successiva valutazione da parte del Soggetto gestore. (Fonte MISE)

Piano Transizione 4.0: ecco le novità su incentivi e Nuovi finanziamenti a Fondo Perduto

Con il piano Transizione 4.0 sono previste una serie di agevolazioni, con la formula del credito d’imposta, per le aziende che investono in uno di questi 3 assi d’intervento:

  • investimenti in beni strumentali. Sostegno alle imprese che investono in beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali 
  • ricerca, sviluppo, innovazione e design. Incentivo per la spesa sostenuta da soggetti privati in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. 
  • formazione 4.0. Sostegno agli investimenti delle imprese nella formazione del personale.

Transizione 4.0 2022 conferma, e prolunga, il modello di agevolazione fiscale iniziato nel 2017 per i beni innovativi interconnessi, definiti beni “Industria 4.0”. 

La differenza sostanziale dell’agevolazione 2022, rispetto all’agevolazione Industria 4.0, è che l’iper-ammortamento diviene un credito di imposta. Il beneficio fiscale è calcolato direttamente come percentuale del costo di acquisizione del bene, ad esempio un macchinario per la produzione.

Quali sono i benefici per chi acquista macchinari nel 2022?

Nel 2022, rispetto al 2021, i benefici per chi acquista macchinari sono inferiori ed ancora di più lo saranno nel triennio 2023-2025 (come decretato dalla legge di bilancio 2022).

Questo perché vengono gradualmente diminuite sia le percentuali del costo del bene, che va a credito di imposta, sia il massimale degli investimenti per singolo periodo temporale agevolato. 

Per incentivare i nuovi investimenti privati in tecnologie, la legge di bilancio 2022 ha inoltre definito l’aliquota per il credito di imposta degli investimenti di beni immateriali.

A decorrere dal 16 novembre 2020 ed entro il 30 giugno 2024 varrà un CREDITO DI IMPOSTA del 20% del valore del bene immateriale per gli investimenti fino a 1.000.000 euro per anno. Questo però a condizione che entro la data del 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Fondi 2022 per risollevare il turismo

Il decreto ristori andrà a sostenere il settore del turismo, uno dei più penalizzati dal peggioramento della situazione sanitaria in Italia e in Europa.  

Per il comparto del turismo e del divertimento dovrebbe arrivare anche la proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria. Mentre gli aiuti andranno a riguardare non solo le strutture ricettive ma anche le agenzie di viaggio, gli stabilimenti balneari, i centri termali, i parchi divertimento e le discoteche.

Conclusioni. Qual è lo scopo di questi incentivi 2022?

La legge di bilancio per il 2022 si muove sulle coordinate delineate dalla Nota di aggiornamento al Def, che prevedono la prosecuzione di una politica di bilancio espansiva al fine di sostenere l’economia e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19.

Altro obiettivo è quello di aumentare il tasso di crescita nel medio termine. In che modo? Rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La legge di bilancio si articola in diversi interventi che puntano a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia italiana.

Questi sono i nuovi incentivi per sostenere attività e imprese nel 2022. Ci sono altri settori interessati ma se sei interessato ad ottimizzare la tua attività grazie a questi incentivi e vuoi approfondire l’argomento con un team di esperti in materia clicca qui e prenota la tua consulenza gratuita. Grazie all’implementazione dei nostri prodotti che si sposano con questi incentivi e sulla base delle tue esigenze possiamo costruire un percorso cucito su misura per rendere la tua azienda solida e competitiva al tempo stesso.

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