Pianificazione strategica e marketing: il tuo mix vincente

La pianificazione strategica è uno strumento molto importante per aziende che in un periodo come questo, dopo il lockdown e crisi post Covid, stanno facendo una grande fatica a rialzarsi.

Per quanto una crisi ci possa danneggiare, al tempo stesso stimola la creatività e il cambiamento.

Questo perché le aziende, per fronteggiare l’emergenza, sono costrette a ragionare sulle priorità.

L’emergenza che stiamo vivendo in Italia a causa del COVID-19 ha sicuramente obbligato tutte le aziende a ragionare come se fossero start-up.

Ed è questa la soluzione che ti può permettere di uscire dalla crisi: il cambiamento.

Forse questa digital transformation “obbligata” ci aiuterà ad apprezzare gli effetti positivi di nuovi assetti tecnologici e un nuovo approccio culturale, soprattutto nel lavoro.

Ed è qui che interviene uno strumento molto importante come la pianificazione strategica.

Stiamo parlando di quel processo sistematico di formulazione degli obiettivi di impresa. Di individuazione e gestione delle risorse, di definizione delle politiche, attraverso il quale il management si confronta costantemente con le minacce e le opportunità future.

Bisogna anche tenere conto in tutto questo che le risorse e le competenze dell’impresa sono il fondamento di ogni strategia perché configurano l’identità dell’impresa.

Come strutturare una pianificazione strategica vincente

Una buona pianificazione strategica può essere sviluppata quando un organizzazione, un gruppo di persone, si prefigge una metà ambiziosa, allettante e motivante verso cui tendere, una visione da realizzare.

Seguire una visione ed essere determinati a realizzarla comporta impegno, dedizione e perseveranza.

Per fare ciò è necessario pianificare delle attività da svolgere, degli obiettivi da raggiungere, delle mete intermedie da raggiungere in tempi prefissati.

In altre parole è necessario pianificare una strategia d’azione verso cui orientare gli sforzi.

Avere una visione da realizzare! Si lo so mi rendo conto che dopo quello che hai passato a causa della crisi è difficile avere una vision chiara e definita proiettata nel futuro.

Se vuoi davvero rialzarti, devi essere tu il primo a stimolare e influenzare tutti quelli che lavorano con te.

Devi fargli vedere che quella luce in fondo al tunnel c’è davvero e la raggiungerete presto!

Uno dei passaggi più delicati con cui avrai a che fare nell’effettuare una pianificazione strategica, sarà quello di oggettivare la tua visione da un livello descrittivo ed attraente in obiettivi via via più chiari e definiti, strutturati e consequenziali.

A tale scopo la tecnica che prediligo, è quella di procedere a ritroso:

Immaginando di essere nella situazione di successo desiderata. Ti basta guardare indietro al lavoro fatto, individuando le tappe intermedie, gli obiettivi raggiunti nel tempo, le difficoltà che hai affrontato e superato, le competenze che hai saputo acquisire con la tua organizzazione.

Pianificazione strategica: obiettivi strategici e obiettivi di efficienza organizzativa

Il primo passo della tua pianificazione strategica è quello di scomporre la visione descrittiva in uno o più obiettivi di visione.

A partire da questi obiettivi di visione, individua per ciascuno quali sono stati gli obiettivi intermedi importanti raggiunti, che ti hanno consentito il successo dell’impresa.

Ecco, questi saranno i tuoi obiettivi strategici; obiettivi graduali, consequenziali e funzionali al raggiungimento della tua visione.

Avendo chiari gli obiettivi strategici sui diversi fronti, avrai più chiaro quali sono gli obiettivi operativi per settore organizzativo e area tematica da sviluppare con i tuoi collaboratori.

Loro orienteranno poi concretamente le attività processuali da sviluppare nei diversi periodi.

Un’altra tipologia di obiettivi necessari ad implementare le attività del tuo piano strategico, saranno poi gli obiettivi di efficienza organizzativa.

Grazie al raggiungimento di questi obiettivi potrai migliorare la tua organizzazione.

Potrai programmare l’acquisizione di ulteriori competenze necessarie ed il miglioramento di processi funzionali.

Con questo lavoro a ritroso, avrai quindi definito un albero di obiettivi gerarchici e paralleli, che ti guideranno nello sviluppo del piano strategico.

La visione, astratta e descrittiva di una situazione futura inizia a prendere forma concreta, così come le tappe del percorso da svolgere.

Pianificazione strategica step by step

Un ulteriore passaggio importante per una buona pianificazione strategica, è quello di organizzare le attività da affidare ai tuoi collaboratori e gli obiettivi da raggiungere, in un crono-programma/GANTT.

Per ciascuna tappa di percorso potrai:

  • assegnare delle scadenze temporali all’operatività del piano, in cui verificare l’itinere delle attività;
  • festeggiare per i risultati raggiunti;
  • verificare e sistemare situazioni impreviste;
  • implementare eventuali nuovi obiettivi di efficienza organizzativa od operativi, in vista delle attività future.

La tua strategia sta prendendo forma!

Adesso hai un albero obiettivi per il raggiungimento della visione ed un crono-programma delle attività da svolgere.

Un ultimo passaggio che ti consente di oggettivare in maniera chiara, verificabile e misurabile la qualità del tuo piano strategico è la definizione di indicatori di performance circa il raggiungimento degli obiettivi.

Cosa sono gli indicatori di performance (KPI)?

Un indicatore di  è una misura quantificabile che una società utilizza per determinare in quale misura gli obiettivi prefissati operativi e strategici vengono raggiunti.

Questo significa che diverse aziende hanno diversi KPI a seconda dei loro rispettivi criteri di performance o priorità. Allo stesso tempo, gli indicatori di solito seguono standard del settore.

Con un indicatore di performance per obbiettivo, misurabile in un intervallo di tempo determinato, hai così la possibilità di monitorare e valutare oggettivamente i parametri di:

  • efficacia: la tua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati
  • efficienza: la tua capacità di procedere in termini di gestione del fattore tempo, nella realizzazione degli obiettivi.
Quali sono le caratteristiche degli indicatori di performance (KPI)?

I KPI possono essere stabiliti in modo anche arbitrario ma perchè siano utili è necessario che soddisfino i seguenti requisiti:

  • Quantificabilità: i KPI possono essere presentate sotto forma di numeri.
  • Praticità: si integrano bene con gli attuali processi aziendali.
  • Direzionalità: contribuiscono a determinare se una società sta migliorando.
  • Operatività: possono essere messi in relazione al contesto pratico per misurare un cambiamento effettivo.

Un indicatore chiave di prestazione deve essere basato su dati legittimi. Deve fornire un contesto che richiama gli obiettivi di business. 

I KPI devono essere definiti in modo tale che i fattori al di fuori del controllo di una società non possano interferire con la loro realizzazione.

Un altro fattore chiave è che abbiano scadenze temporali predeterminate che dividano il processo analizzato in diversi check-point.

Detto questo devi sapere che a tua pianificazione strategica a questo punto ha già un ottima struttura per guardare al futuro della tua organizzazione!

Ma non devi dimenticarti qual è il tuo punto di partenza.

Gran parte del successo delle strategie belliche di Napoleone è legato ad un’accurata analisi dei campi di battaglia.

Delle peculiarità ed insidie del nemico e delle roccaforti ramificate sul territorio e all’adattamento della sua strategia d’attacco e di penetrazione nel territorio dei suoi plotoni.

L’analisi di contesto ti consente di raggiungere un duplice scopo di adattamento:

  • con di tecniche come la Swot Analysis e la matrice dei problemi Eisenhower, di effettuare un adeguato check-up della tua organizzazione, delle problematiche da affrontare e delle opportunità di sviluppo in vista dei tuoi obiettivi futuri.
  • Attraverso invece tecniche come l’analisi di scenario, la matrice prodotti/mercati, potrai guardare a ciò che succede all’esterno della tua organizzazione, nel “tuo campo d’azione” nel breve e nel lungo periodo, individuando trend e opportunità di sviluppo del tuo business da perseguire.

Dal lavoro svolto con l’analisi di contesto, potrai ora definire la tua mission organizzativa per definire la tua visione ed individuare gli stakeholders di riferimento con i quali dovrai relazionarti nel procedere delle tue attività. Dai quali dovrai ricevere fiducia e riconoscimento al tuo operare e dai quali dipende la tua reputazione e la qualità dell’identità organizzativa che saprai esprimere.

Bene, credo di averti detto tutto quello che reputo essenziale per sviluppare una buona pianificazione strategica ma tranquillo non mi sono dimenticato del secondo strumento menzionato nel titolo altrettanto importante.

Il marketing e le sue strategie d’impresa in tempo di crisi

Quando si tratta di definire i piani marketing nei momenti di crisi, il da farsi (almeno in teoria) è chiaro: devi essere ottimista, devi investire nel tuo brand e assistere la crescita della tua azienda.

Strategia che ad esempio Procter & Gamble ha seguito con successo, raddoppiando gli investimenti per spingersi avanti in questi tempi difficili.  È probabile, però, che la realtà per molti marketer sia decisamente diversa.

Durante la recessione, i team di marketing come magari anche il tuo, si trovano spesso senza fondi, dal momento che i costi variabili devono essere ridotti.

È possibile che non sia l’approccio giusto, ma per molte aziende non c’è alternativa. Sono costrette a sopravvivere al meglio con poche risorse. Quindi, cosa fare di fronte alla necessità di trovare nuove soluzioni per il dopo Coronavirus?

Il primo consiglio che ti voglio dare per rendere efficace questo strumento è quello di concentrarti sulle 4P del marketing:

Negli ultimi mesi le aziende hanno inviato e-mail e comunicazioni per far sentire la propria vicinanza ai clienti e mostrare empatia.

In tempi di crisi, quando si devono scegliere le proprie priorità, molti marketer finiscono per aggrapparsi tatticamente agli strumenti di comunicazione.

Molte aziende stanno riscoprendo questi elementi per muoversi su basi più solide. Alcune aziende come Target, Walmart e Aldi hanno deciso di offrire momenti di apertura dedicati ai clienti più vulnerabili per fornire un’esperienza migliore durante il Coronavirus.

Invece, PepsiCo ha intrapreso azioni di vendita diretta ai clienti. Entrambi gli esempi mostrano come un cambio del paradigma distributivo possa contribuire a dare una spinta al proprio business  anche in momenti di crisi.  

Con la stessa vision, Trustpilot ha di recente rivisto la propria strategia di piani e prezzi.

Grazie a una ricerca tra i clienti attuali e i potenziali interessati, si è scoperto che semplificando l’offerta di prodotti, raggruppando le funzioni più rilevanti per i clienti e rendendo i prezzi più trasparenti, si poteva generare crescita.

Questo cambiamento strategico ha reso l’azienda più appetibile, dal momento che adesso i brand necessitano di una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei servizi di recensioni.

Questi sono esempi per farti capire che quando arriva una crisi, non c’è niente di più importante che avere fondamenta solide su cui poggiarsi, tra cui una valida ricerca di mercato, una chiara mappatura del mercato e un’ottima distribuzione dei propri servizi.

In momenti del genere è fondamentale che tu riveda le tue strategie di marketing.

Anche se il periodo potrebbe in realtà suggerire di muoversi il meno possibile, in quanto l’ascolto continuo del cliente può offrire sempre nuovi spunti per continuare a migliorare e favorirne un experience in linea con i tempi.

Motivo per cui, le strategie di marketing post Coronavirus dovranno tenere sempre più in considerazione parametri multipli, come le sopracitate 4P, e piattaforme multiple, così che l’omnicanalità possa costituire ulteriore elemento di supporto.

Questi sono i primi passi che devi fare per uscire da questa crisi in modo più consapevole.

Spero di esserti stato d’aiuto con questo articolo  perché pianificazione strategica e marketing sono fondamentali non solo per il rilancio della tua azienda ma anche per essere competitivo e differenziante rispetto ai tuoi competitor.

Se vuoi maggior supporto e una linea guida sugli argomenti che abbiamo trattato compila il form qui sotto e richiedi la tua consulenza gratuita: un esperto in materia maturata sul campo analizzerà la tua situazione e insieme imposterete le linee guida per rilanciare la tua azienda!

Se hai delle domande o desideri ulteriori informazioni, compila il nostro modulo di contatto.

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano la Privacy Policy di Google e i Terms of Service di Google.