Piano di ristrutturazione aziendale: perchè è importante

Il piano di ristrutturazione aziendale rafforzato dal risanamento e rilancio di un’azienda tende a ripristinare quelle condizioni di equilibrio economico-patrimoniale-finanziario che sono venute meno per effetto del verificarsi di uno stato di crisi e che sono alla base della permanenza dell’azienda stessa sul mercato.

Nell’ambito delle complesse attività relative al turnaround aziendale la ridefinizione delle strategie di business rappresenta il punto oggettivamente più importante per una riuscita del progetto di risanamento dell’azienda. 

Cosa manca in tutti i piani di ristrutturazione

La componente che manca in ogni piano di risanamento è lavorare sul business. Manca un piano strategico concreto su come generare vendite, fatturato e utili per rispettare gli obiettivi finanziari.

Se non hai il controllo sul processo di generazione dei tuoi ricavi aziendali, puoi lavorare sui costi quanto vuoi che i risultati aziendali saranno sempre soggetti ad influenze esterne e al caso.

Questo aspetto fondamentale purtroppo, dai consulenti e dal management, viene lasciato totalmente alla responsabilità del reparto commerciale.

È possibile che vengano prodotti grandi volumi di analisi, ricerche, sondaggi e altro per giustificare la nuova strategia. 

Ma sarà sempre assente un piano strategico per migliorare il processo di vendita e su come:

  • guadagnare nuovi clienti
  • vendere maggiormente ai clienti esistenti
  • farsi preferire dai nuovi clienti rispetto alla concorrenza
  • attaccare la concorrenza e come reagire ad eventuali reazioni

Il rapporto dell’azienda con il mercato viene lasciato sempre alla motivazione e alla buona volontà del reparto commerciale. Senza considerare che, se l’azienda si trova in crisi, anche le vendite hanno sicuramente dei problemi.

In sostanza se un’azienda continua a produrre un prodotto che il mercato vuole sempre meno:

  • Subisce passivamente gli andamenti del mondo dei consumi
  • Può competere con la concorrenza solo sul prezzo
  • Non ha il controllo del proprio processo di vendita
  • Non ha la percezione della propria posizione rispetto alla concorrenza

Come puoi sperare che si risani solamente riducendo i costi o tagliare i rami meno produttivi? Qualche volta ha funzionato, ma è stata solo fortuna. Meglio non rischiare.

Quindi cosa andrebbe fatto?

Insieme all’analisi interna dell’azienda, andrebbero studiate le possibilità di vendita dei prodotti rispetto alla concorrenza e rispetto alle motivazioni di acquisto della loro potenziale clientela.

Che non significa fare analisi di mercato o studiare i trend dei consumi. Quella parte è semplice e infatti le grandi società di consulenza lo fanno già.

Mi riferisco invece a studiare proprio come reagisce la clientela rispetto al tuo prodotto, perché lo preferirebbe e in base a quali condizioni.

Progettare un processo di vendita (replicabile e costante) che permetta di andare incontro alle esigenze del mercato. 

L’obiettivo principale di un risanamento dovrebbe essere generare vendite con buoni margini (profitti). Poi tutto il resto.

Parlo di progettare come prendere il controllo del processo di business, invece di lasciarlo all’improvvisazione, alla creatività e alla motivazione dei venditori.

Come superare una Crisi d’azienda?

Quando ti trovi in una situazione aziendale difficile da sostenere la tentazione di aspettare e vedere che succede è sempre molto elevata, ma potrebbe non essere la scelta giusta.

Al contrario è proprio questo il momento in cui devi individuare possibili azioni da realizzare perché attendere il maturare degli eventi senza alcun controllo potrebbe essere estremamente dannoso e, in taluni casi, irreparabile.

Ovviamente, la soluzione ottimale è rappresentata dalla strategia in grado di portare l’azienda in business altamente redditizi e in posizioni di leadership.

Bisogna agire con tempestività, non dobbiamo pensare al passato ma solo a ricominciare a fare business e avere di nuovo successo in futuro.

In taluni casi è proprio la situazione di crisi a spingere con forza l’azienda verso il cambiamento e verso la conquista di nuove posizioni di vantaggio competitivo ma in tanti casi l’imprenditore ha bisogno di essere accompagnato nel percorso di risanamento.

Per superare la crisi d’azienda è utile proporre un percorso diverso:

  • individuare nell’ambito del sistema in crisi risorse e potenzialità inespresse;
  • individuare formule strategiche nelle quali tali risorse possono rappresentare fattori critici di successo;
  • compiere le necessarie azioni per attivare tali risorse;
  • utilizzare il processo di valorizzazione di tali risorse come motore del risanamento per spingere l’azienda verso nuove condizioni di successo;
  • realizzare un piano sistematico;
  • presidiare e controllare il processo di risanamento.

Tutto ciò avviene attraverso la ristrutturazione aziendale.

Le fasi di sviluppo

Il piano di ristrutturazione aziendale ed il suo sviluppo può essere rappresentato come la sequenza delle seguenti fasi:

  • Valutazione dell’azienda nel suo complesso: l’obiettivo è quello di partire dalla verifica della corretta tenuta contabile fino alla analisi della gestione, cercando le cause reali che hanno portato alla crisi nelle diverse aree aziendali;
  • emergenza nel risanamento: una volta individuate le criticità, condivise con l’imprenditore, occorre pianificare le strategie da mettere in atto. Questo comporta spesso di prendere delle decisioni drastiche che cambiano le abitudini aziendali ma che portano all’efficienza gestionale e quindi all’equilibrio economico-finanziario. L’obiettivo è quello di garantire la sopravvivenza dell’azienda attraverso la ricerca dei flussi di cassa per soddisfare le necessità non prorogabili. Il focus deve essere posizionato sulla ricerca di attività che nell’immediato riescano a contribuire a questo obiettivo.
  • stabilizzazione nel risanamento: condivise le criticità con l’imprenditore e stabilite le strategie da adottare, viene attuato il piano strategico rispettando al massimo le modalità e le tempistiche stabilite. Si passa dalla logica finanziaria a quella economica, cercando di creare i presupposti affinché l’azienda possa tornare alla redditività attuando gli obiettivi strategici stabiliti nel medio-lungo termine.

Il monitoraggio dell’inversione di tendenza della gestione viene resa nota tramite Report trimestrali che evidenzieranno gli scostamenti con il passato.

Come Creare un piano di ristrutturazione aziendale

Ti sei chiesto cos’è successo alla tua azienda per ritrovarsi nella situazione attuale?

Come mai si è venuto a creare quello squilibrio economico e finanziario che mai ti saresti aspettato? Eppure, ti sei dedicato attentamente alla gestione finanziaria dell’impresa. O almeno così pensavi.

Se nonostante i tuoi sforzi qualcosa è andato storto, non temere. Esistono dei metodi che ti permettono di arrivare alla soluzione, individuando il problema.

Il piano di ristrutturazione aziendale si può applicare in ogni azienda e voglio mostrarti le fasi che devi seguire per crearlo:

  • Analisi. Valuta l’azienda e cerca le cause che hanno portato alla crisi. Qual è stato l’evento che ha segnato il cambiamento per il tuo business?
  • Strategia. Scegli la strategia da seguire per rendere ancora produttiva l’azienda. Una buona soluzione potrebbe essere quella di intervenire sulla comunicazione interna, migliorando il rapporto con i dipendenti e il grado di coinvolgimento nelle decisioni organizzative. Oppure potresti optare per l’ampliamento in rete dell’azienda, magari con un sito web nuovo di zecca che ti permette il contatto con nuovi clienti. Inserisci le idee e le strategie in calendario dettagliato e preparati all’ultima fase del percorso.
  • Azione. È giunto il momento di mettere in pratica il piano di risanamento. Le regole d’oro in questa fase sono la costanza e la determinazione ma soprattutto, rispettare le date e le scadenze prefissate. Mettici impegno perché questa è la parte più importante del piano, che porterà finalmente i risultati desiderati. È il momento in cui dimostrare il tuo coraggio imprenditoriale, quindi, fai vedere chi sei!

Da un punto di vista organizzativo, a questo punto il piano è bello che pronto! Se riuscirai a metterlo in pratica la tua azienda risulterà ancora più forte di prima.

Una ristrutturazione aziendale di successo in 3 step

Individua gli errori

La prima cosa che dovresti fare quando ti rendi conto che la tua azienda non ha una situazione finanziaria stabile è cercare di capire a cosa è dovuta questa instabilità che non ti consente di poter far fronte a tutti gli obiettivi che ti eri prefissato.

 Trova la strategia per eliminare gli errori

 Ora che hai individuato i motivi di questa crisi di risultati, ti starai chiedendo: “Ora cosa dovrei fare per poter risanare la situazione?”.

Quindi dovrai individuare la parte meno produttiva dell’azienda e provvedere alla liquidazione di eventuali beni che non sono più funzionali all’attività.

Se hai individuato le cause, quello che di toccare fare adesso è stabilire la strategia per poter uscire da questa situazione di stagno. Innanzitutto, in questa fase, devi scegliere la strategia che secondo te è più giusta e utile per far riprendere la produttività aziendale.

Solitamente il piano di ristrutturazione aziendale comporta anche dei licenziamenti, ma quello che potresti fare, ad esempio, onde evitare questo, sarebbe quello di cercare di riorganizzare la forza lavoro, dando dei compiti diversi rispetto a quelli che già hanno.

 Così puoi:

  • risollevare le sorti aziendali,
  • migliorare i rapporti,
  • coinvolgere tutto il personale in determinate decisioni organizzative.

Altre possibili soluzioni potrebbero riguardare: la riorganizzazione delle linee di credito, negoziare accordi con le banche oppure convertire alcune tipologie di credito in altre tendenzialmente meno costosi degli attuali.

Se pensi che la struttura organizzativa vada bene, ma il problema della mancanza di soldi risiede tutto nella mancata vendita, dovresti cercare di promuovere nuove iniziative di vendita basandoti molto sulle nuove tecnologie (ad esempio social o sito internet) oppure proporre nuovi prodotti.

Applica la strategia

Hai individuato le strategie? Bene! Come vedi anche in questo step come nelle fasi di creazione del piano di restaurazione aziendale parliamo di strategia.

Quello che devi fare è mettere in azione tutte le strategie stabilite nello step precedente e mettere in moto quello che viene definito piano di risanamento. In questa fase, la cosa più importante è la determinazione: non devi lasciare nulla a caso e devi fissare dei tempi, precisi e da rispettare, in cui stabilisci l’obiettivo che vuoi raggiungere.

Questa è l’ultima fase e, come tale, la possiamo definire la più importante. Hai individuato gli errori, hai scelto le strategie, ma se non le metti in azione tutto quanto fatto risulterebbe sprecato.

È proprio qua che viene a galla la tua bravura e il tuo spirito imprenditoriale di prendere in mano la situazione anche quando le cose vanno male.

 Prevenire è sempre meglio che curare

Sicuramente prevenire è meglio che curare, ma se non hai avuto la prontezza di prevenire la crisi della tua attività, non devi aver paura: a tutto c’è un rimedio e si chiama ristrutturazione aziendale.

In questo articolo ti ho spiegato attraverso il piano di ristrutturazione aziendale la via più semplice per poter riprendere un’attività quando questa non naviga in buone acque. Come hai potuto vedere, le vie d’uscita per l’uscita da una situazione di crisi sono molteplice, anche se, a volte, però, queste semplice “mosse” non bastano.

Se pensi che la tua attività si trovi in questa situazione, approfitta oggi e richiedi la tua consulenza gratuita. Un nostro esperto di settore esaminerà la tua situazione, troverà la soluzione più giusta per te e ti aiuterà ad uscire da questa situazione al meglio.

Se hai delle domande o desideri ulteriori informazioni, compila il nostro modulo di contatto.

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