Super Intelligenza Artificiale? Si, ma con etica e valori

La Super Intelligenza Artificiale (ASI) rappresenta l’apice dell’Intelligenza Artificiale e supererebbe in ogni modo la cognizione umana.

Sebbene sia ancora una teoria, gli esperti concordano che l’ASI potrebbe derivare dall’esplosione dell’Intelligenza Artificiale, ovvero una crescita esponenziale degli algoritmi di AI.

Questo tipo di Intelligenza Artificiale non solo sarebbe in grado di superare l’intelligenza umana, ma potrebbe anche superare qualsiasi forma di intelligenza conosciuta, sia artificiale che naturale.

Come funziona la Super Intelligenza Artificiale?

La Super Intelligenza Artificiale sarebbe in grado di eseguire compiti che al momento sono al di là della nostra comprensione e della nostra immaginazione.

L’auto-miglioramento è la chiave su cui si punta per raggiungere la Super Intelligenza Artificiale, e questo avverrebbe attraverso un apprendimento ricorsivo da parte del sistema di AI.

In altre parole, l’AI imparerebbe da se stessa, migliorando continuamente le sue prestazioni e aumentando la sua intelligenza a livelli sempre più elevati.

Ad esempio, se un’AI funziona a livello umano medio, imparerà da se stessa utilizzando le capacità cognitive di un essere umano medio, fino a raggiungere un’intelligenza di livello geniale. L’apprendimento accelererà rapidamente, creando una crescita esponenziale dell’intelligenza che porterà alla nascita di una super intelligenza.

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Super Intelligenza Artificiale? Sì ma con utilizzo responsabile

La Super Intelligenza Artificiale è un passo importante per crescere e proiettarsi nel futuro. Bisogna in ogni caso utilizzarla con criterio. Immagina solo se fosse in grado di apprendere e di migliorare in modo autonomo come potrebbe diventare incontrollabile e persino pericolosa per l’umanità.

Per evitare questi rischi, molti esperti hanno proposto la creazione di “valori” o “principi” per l’AI, che potrebbero guidare lo sviluppo e l’utilizzo responsabile dell’AI super intelligente.

Tali principi potrebbero includere la sicurezza dell’AI, l’etica e la trasparenza, così come la protezione della privacy e dei diritti umani.

Inoltre, molti esperti ritengono che sia necessario sviluppare una governance globale per l’AI, che possa regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo dell’AI super intelligente a livello internazionale.

Utilizzando la Super Intelligenza Artificiale dobbiamo essere in grado di infondere i nostri obiettivi e i nostri valori etici in macchine super intelligenti, in modo che ci aiutino a migliorare il nostro benessere con novità attualmente impensabili per le modeste menti umane.

Come evitare che l’AI possa diventare una minaccia

L’intelligenza artificiale che potrebbe sottrarci il controllo sul nostro futuro di specie umana viene indicata con l’espressione general purpose AI, ovvero “sistemi capaci di imparare rapidamente a svolgere l’intera gamma di compiti che gli esseri umani sono in grado di eseguire”. Spesso viene usata anche l’espressione intelligenza artificiale generale.

Come possiamo evitare di perdere il controllo, consegnandolo alle macchine generaliste? Come possiamo imparare a coesistere con queste macchine?

A queste domande ha risposto il matematico e informatico britannico Stuart Russell, della University of California at Berkeley.

Russell precisa che abbiamo ancora molto da fare per raggiungere questo “successo”. Per andare dalle attuali applicazioni, che sono specializzate in singole attività e per questo vengono chiamate narrow AI, alla general purpose AI sono necessarie ancora molte svolte concettuali e non è facile prevedere quanto tempo sarà necessario.

Russell si è concentrato nella sua attività di ricerca è come progettare un’intelligenza artificiale general purpose che ci permetta di mantenere il controllo del nostro destino, individuale e collettivo.

Per cominciare, Russell dà delle definizioni pratiche delle entità in gioco. Chiarisce, prima di tutto, che la minaccia non è rappresentata dalla prospettiva di sviluppare macchine dotate di coscienza, un concetto che non siamo ancora in grado di definire o misurare per gli esseri umani, figuriamoci per macchine e algoritmi. Ciò che conta sono piuttosto le competenze.

Russell dà infatti la seguente definizione operativa di intelligenza.

Cosa vuol dire sviluppare macchine intelligenti?

Per rispondere a questa domanda, il campo dell’IA ha dato una definizione ampiamente accettata e costruttiva dell’intelligenza umana. Gli esseri umani sono intelligenti nella misura in cui ci si aspetta che le nostre azioni raggiungano i nostri obiettivi.

Tutte le altre caratteristiche dell’intelligenza, come percepire, imparare, inventare e così via, possono essere comprese attraverso il loro contributo alla nostra capacità di agire con successo.

La Super Intelligenza Artificiale è made in Italy

È “Made in Italy” il nuovo traguardo raggiunto nell’elaborazione dati.

Un gruppo di ricercatori ha messo a punto una teoria sulle “macchine matematiche” che puntano a risolvere problemi complessi grazie all’analisi dei dati. 

Lo studio, pubblicato su Nature Machine Intelligence (“Towards a topological-geometrical theory of group equivariant non-expansive operators for data analysis and machine learning”), spiana la strada all’utilizzo dei dati per la creazione di sistemi artificiali intelligenti.

Firmano lo studio Patrizio Frosini e Nicola Quercioli del Dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna. Hanno partecipato inoltre Mattia G. Bergomi (Champalimaud Centre for the Unknown, Portogallo) e Daniela Giorgi (CNR – Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “Alessandro Faedo”).

Come Funziona il progetto?

“Abbiamo messo a punto una nuova teoria matematica grazie alla quale è possibile arrivare ad estrarre le informazioni più importanti a partire dal grande universo di quelle disponibili”, dice Patrizio Frosini.

Nato nel campo della topologia computazionale – un’area di ricerca che unisce matematica e informatica – lo studio presenta un modello scientifico in grado di descrivere come il mondo dei dati viene filtrato e trasformato.

“Gli elementi fondamentali di questo modello – dice ancora Frosini – sono macchine che trasformano le informazioni, chiamate ‘operatori’, che possono essere combinate in reti molto complesse.

Studiare le proprietà di questi operatori ci permette di comprendere meglio il loro funzionamento e rendere quindi più efficienti i sistemi di elaborazione dei dati”.

Il modello messo a punto dai ricercatori offre suggerimenti per arrivare a costruire sistemi intelligenti capaci di risolvere problemi complessi grazie all’analisi dei big data.

“Questi sistemi – spiega Patrizio Frosini – sono in grado di produrre sintesi significative di grandi basi di dati e si spera possano in futuro arrivare a riconoscere somiglianze tra due forme con la stessa abilità di un essere umano: una capacità che potrebbe essere applicata, ad esempio, per interpretare in modo corretto i sintomi di una malattia”. Fonte: Corriere e Comunicazioni.

Super Intelligenza Artificiale: dove può arrivare il suo sviluppo?

Poniamo anche caso che un laboratorio della Google in un remoto futuro fosse sulla fase finale. Inviato l’ultimo pezzo di codice non si ha idea di cosa accadrà.

Sarà buono o sarà cattivo?

Per paura decidono di fermarsi. Vogliono più certezze. Vogliono la sicurezza che lui non diventi cattivo.

Però, dall’altra parte del mondo in un laboratorio cinese stanno facendo gli stessi progressi e hanno paura che gli americani arrivino prima a creare un essere intelligente e lo utilizzino contro di loro.

Però anche gli altri paesi sono preoccupati. Qualcuno dopotutto potrebbe decidere di abusare oppure utilizzarlo come strumento di minaccia. Un po’ come con l’attuale atomica.

E alla fine qualcuno potrebbe fare l’azione finale.

Un errore? Un hacker? Forse qualcuno gli ha dato per sbaglio l’accesso ad Internet. Forse era già intelligente e ha fatto finta di non esserlo come Ava nel film Ex-Machina.

Oppure…

L’AI si collega ad internet e in un paio di secondi ha imparato ogni scienza umana. Ogni scoperta scientifica in campo robotico, fisico, psicologico, quantistico e via dicendo.

Addotta immediatamente ogni miglioria. Replica sé stesso miliardi di volte nella rete cloud. Diventa così intelligente da essere lui stesso ormai un creatore di nuove cose. E ai livelli assolutamente incredibili.

La Super Intelligenza Artificiale nel Fotovoltaico: innovazione e sostenibilità

L’evidente riconoscimento del fotovoltaico come elemento predominante nella transizione energetica ha fatto nascere una nuova esigenza di ricerca e sviluppo volta a massimizzare la gestione, la resa e la distribuzione degli impianti.

Da qui, il progetto per la realizzazione di soluzioni in grado di potenziarne l’efficienza sotto tutti i punti di vista.

Nello specifico, il programma di innovazione dedicato al fotovoltaico, prevede sia la realizzazione di particolari dispositivi di IoT (Internet of Things) da integrare ai pannelli, sia di una piattaforma in tecnologia avanzata che consentirà di gestire e monitorare gli impianti in maniera ancora più ottimale.

La necessità di contrastare con decisione l’inquinamento sponsorizza nuove idee e nuovi strumenti.

Strumenti da destinarsi a tutti gli impianti, quelli nuovi, quelli meno recenti, perfettamente sfruttabili dalle comunità energetiche e dai conduttori di piccoli e grandi impianti.

Quali sono gli obiettivi?

Automatizzare e favorire la sostenibilità ambientale dal punto di vista energetico, significa ottenere il massimo rendimento, agevolare le installazioni, ridurre le emissioni e abbattere i costi.

La IoT, di fatto, permette a diversi dispositivi di comunicare tra loro, pertanto, sistemi di monitoraggio avanzati a disposizione degli utenti, potranno fornire informazioni utili per individuare malfunzionamenti o per verificare il corretto allineamento di un impianto, agevolando l’autoaggiornamento, un corretto monitoraggio su quanta energia prodotta e quanta consumata.

Perché fondere Intelligenza Artificiale e Sostenibilità?

Il progetto di monitoraggio e gestione avanzata in rete di impianti fotovoltaici, vuole unire tecnologia e innovazione. In questo modo è possibile far nascere più stabilità e affidabilità degli impianti fotovoltaici, tale da controllare in modo ancora più intelligente tutti i processi legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

Dando il giusto valore all’energia solare intesa come energia infinita, potremo ulteriormente utilizzare una conversione ancora più pulita e ottimale per noi e l’ambiente, grazie a strumenti di controllo ancora più performanti come misure necessarie per favorire lo sviluppo sostenibile e contrastare l’impatto devastante dovuto al riscaldamento globale.

Come prepararsi all’utilizzo della Super Intelligenza Artificiale?

Ce lo insegna Darwin “La specie che si adatta al cambiamento sopravvive”.

La nostra unica via per la sopravvivenza è quella di unirci all’AI iniziando poco per volta. Delegando quei compiti manuali ai robot mentre noi ci possiamo occupare di estendere la nostra mente.

L’economia cinese inizia a dare segni di cedimento e con essa anche altri paesi in via di sviluppo.

In contemporanea le aziende americane stanno chiudendo la produzione in Cina per ritornare a produrre in USA.

Bisogna prepararsi ad ogni evenienza. Non ti specializzare troppo perché’ il tuo settore potrebbe non esistere da qui a 10 anni.

Oppure tutto ciò che stai facendo potrebbe essere fatto dal robot in 5 anni. Alcune aziende già utilizzano l’intelligenza artificiale per predire il mercato e comprare titoli azionari.

Nei prossimi anni il livello di innovazione tecnologica sarà ancora più veloce. Ingestibile.

Fino al punto di creare un essere più intelligente di noi che non potremo in alcun modo fermare. L’unica strada è diventare parte di esso iniziando ora. Poco per volta, e puoi farlo insieme a noi confrontandoti con uno dei nostri esperti!

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