Sviluppo sostenibile 2022 in crescita grazie all’AI

Lo sviluppo sostenibile 2022 se supportato dall’utilizzo ottimale dell’intelligenza artificiale può crescere innovarsi e portare grandi benefici di tipo sociale, economico e ambientale.

Ma prima di andare avanti, andiamo a definire lo sviluppo sostenibile e quali settori abbraccia.

Cos’è lo sviluppo sostenibile?

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) definisce lo sviluppo sostenibile come quella forma di sviluppo in grado di soddisfare le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie.

Si tratta di una forma di sviluppo economico che tiene conto della salvaguardia dell’ambiente, ma non solo. Lo sviluppo sostenibile non guarda unicamente al profitto economico, ma valuta anche la qualità della vita dei cittadini, in termini di sanità e cultura.

Il concetto di sviluppo sostenibile riguarda tre sfere principali: ambientale, economica e politica. A questa struttura si è poi aggiunta una quarta sfera: la cultura, intesa anche come l’insieme delle istituzioni, o governance.

Quali sono i tre pilastri fondamentali dello sviluppo sostenibile?

Sostenibilità sociale

Lo sviluppo deve garantire le condizioni di benessere umano a tutti, senza distinzioni di classe, genere o qualsivoglia minoranza, e un’equa distribuzione delle risorse. I bisogni legati a cibo, vestiario, alloggio e lavoro devono essere garantiti. Deve essere garantito anche il diritto di veder soddisfatte le proprie aspirazioni di una vita migliore. Devono essere garantiti le condizioni legate alla sicurezza umana in ogni suo aspetto, nonché quelle legate a salute, istruzione, democrazia, partecipazione nella società e giustizia.

Secondo quanto affermato anche dal rapporto Brundtland, la soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane deve essere uno dei principali obiettivi dello sviluppo. Questo anche perché, in un mondo in cui la povertà e l’ineguaglianza sono endemiche, sarà sempre possibile una crisi ecologica. O anche crisi di altro tipo.

Sostenibilità ambientale (o ecologica)

La sviluppo sostenibile 2022 in un contesto ambientale riguarda le attività che agiscono per la tutela degli ecosistemi e delle risorse naturali.

Il principio cardine dell’ecosostenibilità è quello di incentivare l’utilizzo di risorse rinnovabili. Affinché l’attività umana sull’ambiente sia sostenibile occorre attingere alle risorse del Pianeta senza eccedere oltre la sua capacità di rigenerarle. Ossia entro i limiti della sua capacità di carico.

Anche l’inquinamento è un fenomeno che ostacola l’approvvigionamento delle risorse e rappresenta uno dei principali problemi ambientali di cui si occupa lo sviluppo sostenibile. Lo smaltimento dei rifiuti, sia urbani che industriali, è un altro punto dolente per il raggiungimento di un mondo sostenibile.

Una sottocategoria dello sviluppo ambientale, o ecologico, è rappresentata dal settore della produzione agroalimentare. L’agricoltura sostenibile è quella che utilizza metodi di coltivazione rispettosi della biodiversità e dell’ambiente, in termini di sfruttamento del suolo e dell’acqua.

Sostenibilità economica

La sostenibilità economica può essere definita come la capacità di un sistema economico di generare una crescita duratura del reddito e del lavoro dignitoso. L’obiettivo è quello di garantire il sostentamento delle popolazioni e dello sviluppo stesso.

Sostanzialmente, il concetto di sviluppo sostenibile deve vedere una sinergia tra elementi diversi. Elementi tutti volti a migliorare l’attuale sistema, avendo cura di preservare e soddisfare anche i bisogni e le aspirazioni umane future.

Che si tratti di sfruttamento delle risorse, sviluppo tecnologico, investimenti, o cambiamenti istituzionali, l’obiettivo deve essere comune. Il raggiungimento di un benessere sociale diffuso, garantendo al contempo anche la salvaguardia delle generazioni future e dell’ambiente.

Perché è importante?

Il motivo principale per il quale lo sviluppo sostenibile è considerato un obiettivo di importanza mondiale è sicuramente la tutela dell’ambiente e dei sistemi naturali. Per capirne l’importanza dobbiamo porci la domanda: “Che cos’è bene per la natura?”

Le risorse naturali non sono inesauribili e l’attività umana degli ultimi decenni ha portato ad un eccessivo sfruttamento delle stesse, che rischia di minacciare gli ecosistemi.

Per comprendere meglio i problemi ambientali legati allo sfruttamento delle risorse naturali possiamo ragionare in termini economici.

Il mercato è regolato dal rapporto tra la domanda e l’offerta: quando la domanda aumenta, aumenta la produzione. La capacità produttiva di un’azienda, di un allevamento, o di un’attività agricola, è vincolata però dalla disponibilità delle risorse primarie. Se queste vengono meno il mercato si blocca.

Pur troppo il continuo incremento demografico e il fenomeno della globalizzazione al quale stiamo assistendo negli ultimi anni, hanno fatto sì che la richiesta di risorse naturali aumentasse a dismisura ed in tempi brevi.

La natura non ha risorse illimitate e la continua richiesta dell’attività antropica ha portato allo sfruttamento dei sistemi naturali. Affinché queste non esauriscano del tutto, sarebbe opportuno attuare una strategia ecosostenibile che tenga conto della capacità di carico dei sistemi ambientali.

Per capacità di carico si intende la possibilità che un ecosistema possiede di rigenerare nuove risorse man mano che queste vengono consumate.

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Perché lo sviluppo sostenibile 2022 è in crescita grazie all’Intelligenza Artificiale?

Partiamo dal fatto che Le tecnologie non sono buone o cattive in assoluto. È l’utilizzo che ne viene fatto a fare realmente la differenza. Questo principio si applica anche all’intelligenza artificiale che, se sfruttata in modo etico, può essere una valida alleata per il raggiungimento di molti obiettivi legati alla sostenibilità.

L’Intelligenza Artificiale è certamente uno strumento prezioso, che può consentire di sviluppare soluzioni per affrontare difficoltà che fino a non molti anni fa potevano sembrare insormontabili.

L’intelligenza artificiale può diventare il volano per la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile, il pilastro di un nuovo standard socioeconomico basato (anche) su parametri sociali e ambientali.

Il punto di partenza per una crescita che non sia meramente economica, grazie all’uso e alla condivisione dei dati che permetterebbero di misurare e limitare gli impatti ambientali e sociali delle attività economiche, riducendo sprechi ed esternalità negative.

Come l’Intelligenza Artificiale può far crescere lo Sviluppo sostenibile 2022?

Misurando la sostenibilità

È importante, dunque, in primis abbattere alcuni dei punti di riferimento che diamo per scontati: come l’idea che gli indicatori solamente economici possano essere la stella polare nella strada per uno sviluppo sostenibile.

Il Pil, ad esempio, non può più bastare per indicare lo stato di salute di un’economia. Semplicemente perché il suo calcolo non fornisce informazioni complete riguardo il benessere dei cittadini di uno Stato, sulle disuguaglianze o sulla sostenibilità di quella data ricchezza.

Gli strumenti per questo cambiamento esistono già e sono a disposizione di enti locali e governi nazionali, così come dell’Unione europea. In Italia, ad esempio, l’Istat pubblica ogni anno il report Bes – Benessere equo e sostenibile – che tiene conto, appunto, di diversi fattori per calcolare il benessere del Paese: l’Istat usa un set di 130 indicatori divisi in 12 macroaree, tra cui “Ambiente” (che comprende le aree protette, la dispersione della rete idrica comunale, le emissioni di Co2, la perdita della biodiversità e così via) e “Relazioni sociali” (quindi attività di volontariato, partecipazione sociale, organizzazioni no-profit, partecipazione civica e politica).

Migliorando l’utilizzo dei dati

L’Italia ha una fitta rete di piccole e medie imprese diffusa su tutto il territorio, da Nord a Sud. Per loro, già in qualche modo legate da reti e distretti settoriali, l’intelligenza artificiale può essere un’autostrada per un miglioramento significativo, a partire dalla costruzione di un modello di governance dei dati.

Le PMI hanno bisogno, da un lato, dei dati a disposizione del settore pubblico; dall’altro di accedere a servizi di data sharing disegnati ad hoc per le imprese – con indicatori che abbracciano fiducia, trasparenza, neutralità, sicurezza. In questo modo possono potenziare e rendere più efficienti gli interventi nei settori strategici, dall’ambiente all’energia, dall’agricoltura ai trasporti, dall’industria manifatturiera alla pubblica amministrazione.

Ma anche in un quadro globale l’utilizzo e la condivisione di dati, valori e conoscenze permetterebbe di costruire modelli di sviluppo sostenibili migliori, più validi e più efficienti grazie a vantaggi di scala che oggi esistono solamente in potenza.  

Vale anche per il settore pubblico: c’è bisogno che molti servizi diventino data-driven, accurati e accessibili a tutti. Per far questo, almeno in una prima fase dovranno essere i governi a indirizzare i loro investimenti in questa direzione: solo così il mondo della ricerca scientifica potrà moltiplicare il potenziale informativo attualmente a nostra disposizione.

Sviluppo sostenibile 2022 e intelligenza artificiale: un connubio perfetto per il futuro

Un modello di sviluppo sostenibile basato sull’intelligenza artificiale potrebbe dare nuovo slancio anche ai progetti di economia circolare, indispensabili se si vuol parlare davvero di sostenibilità ambientale: la circolarità permette di sfruttare al meglio tutte le risorse a disposizione ed evitare scarti inutili.

L’intelligenza artificiale è già pienamente presente all’interno di molti settori, dove avrebbe solo bisogno di essere potenziata. È il caso dell’agricoltura, dove i sistemi intelligenti consentono di ridurre al minimo gli sprechi di acqua di limitare insetticidi e altre sostanze inquinanti. Ma non solo: un uso maggiore di dati e statistiche avanzate permetterebbe di calcolare la quantità di cibo consumato – quindi da produrre – in ogni singolo territorio, riducendo scorte e sprechi.

l’IA può dare un contributo concreto allo sviluppo sostenibile con sistemi in grado di:

  • misurare le condizioni di partenza e quanto ci si distanzi dal conseguimento di ogni obiettivo;
  • ottimizzare le risorse a disposizione;
  • fornire supporto per analizzare gli impatti delle possibili strategie e suggerire soluzioni innovative.

Se anche tu hai sviluppato all’interno della tua azienda modelli di sviluppo sostenibile e vuoi ottimizzarlo con strumenti di Intelligenza artificiale puoi affidarti a degli esperti in materia.

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