La trasformazione digitale 2021 permette alle aziende che hanno vissuto con sofferenza questa crisi pandemica di rilanciare la loro attività.
In che modo? Attraverso un percorso verso l’Impresa Intelligente, ovvero l’azienda che utilizza tecnologie intelligenti e una rete connessa a proprio vantaggio. Offre ai clienti in tutte le fasi della trasformazione digitale un modo completamente nuovo di riprogettare i processi per migliorare i risultati di business.
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ToggleCos’è la trasformazione digitale?
Ogni azienda ha la sua personale digital transformation da portare avanti e generalizzare causerebbe solo confusione. Per Brian Solis, analista digitale statunitense fondatore di Futurwork, la trasformazione digitale può essere definita come “un riallineamento. Oppure un nuovo investimento in tecnologia, nuovi modelli di business e di processi nati per generare nuovo valore per clienti e dipendenti “.
Quella di Solis è una concezione olistica della digital transformation, che punta il dito sul valore che può avere per le aziende. Questo perchè aiuta a competere efficacemente in un’economia digitale in continua evoluzione.
Differenze tra digitalizzazione e trasformazione digitale
Se come noi lavori e vivi a stretto contatto con il mondo digitale, ti sarai imbattuto spesso nei termini digitalizzazione, trasformazione digitale.
Beh, non sono la stessa cosa e ogni concetto ha un significato diverso. Esaminiamo rapidamente le differenze.
La digitalizzazione, in breve, è il processo di conversione delle informazioni bloccate in documenti fisici da analogiche a digitali. Utilizzare queste informazioni e questi dati all’interno di processi decisionali o di analisi comporta un risparmio di tempo e un deciso upgrade qualitativo per le aziende che virano verso la digitalizzazione.
La trasformazione digitale invece è il modo in cui conduci la tua attività. Parlare di trasformazione digitale all’interno di un’azienda significa che dovrai fare un passo indietro e rivisitare tutto ciò che fai, dai sistemi interni alle interazioni con i clienti.
Quali sono stati i cambiamenti durante la pandemia?
La pandemia di Covid-19 ha impresso un’accelerazione al processo di trasformazione digitale già in atto da qualche anno.
Dalle lezioni virtuali al lavoro da remoto, la chiusura forzata ha portato a un’accelerazione necessaria dei modelli di business online e digitali, a vantaggio della sopravvivenza delle imprese e della loro sostenibilità di breve periodo.
Secondo uno studio di McKinsey, la pandemia ha accelerato di tre o quattro anni la digitalizzazione delle interazioni con i clienti. Così come quella della catena di approvvigionamento e delle operazioni interne. Mentre la quota di prodotti digitali o abilitati digitalmente nei loro portafogli è aumentata addirittura di sette anni.
Quella in atto, lungi dall’essere una trasformazione digitale passeggera.
Si preannuncia dunque essere una vera e propria ridefinizione dei modelli di business del futuro e, quindi, del nuovo modo di lavorare.
Pur essendo un tema ricorrente del panorama tecnologico attuale, la Trasformazione digitale è un argomento di cui si parla già da vent’anni.
Tuttavia, il suo significato è cambiato. Per molto tempo è stata assimilata alla digitalizzazione, o alla trasposizione dei formati tradizionali di dati in uno che ne consentisse l’archiviazione digitale.
Questo aspetto è importante, ma non esaurisce minimamente l’ambito della trasformazione digitale moderna, che di fatto nasce dalla digitalizzazione.
Quando le imprese hanno capito che potevano sfruttare i dati da poco digitalizzati, hanno iniziato a mettere a punto degli appositi processi.
Da allora, la velocità di sviluppo tecnologico ha subito un’accelerazione esponenziale, rendendo ancora più pressante l’esigenza di adattarsi e rimanere competitivi.
Digital trasformation: quando il cambiamento migliora i risultati
D’altro canto, un’azienda che punta sul cambiamento e si adatta a un modello più agile ha tutte le carte in regola per ottenere risultati migliori. La trasformazione digitale prevede essenzialmente di considerare tutti gli aspetti di un’impresa e di studiare come modernizzarli perché possano continuare a evolversi parallelamente alla tecnologia.
Quest’ultima, in particolare, consente alle aziende di:
- automatizzare i processi più semplici ed eliminare gli intermediari in quelli particolarmente complessi, incrementando l’agilità e la capacità di avvalersi del capitale umano in modi più efficaci;
- trovare nuovi flussi di reddito, non sempre alla portata delle aziende al momento della loro costituzione;
- creare esperienze più personalizzate e coinvolgenti per i clienti.
Trasformazione digitale 2021 significa dunque rivisitazione dei processi e introduzione di automazione, ma anche sviluppo di nuovi prodotti e servizi abilitati dalla digitalizzazione.
L’esempio forse più concreto di un tale processo in evoluzione è il ricorso allo smart working, che con la pandemia di Covid-19 ha conosciuto un vero e proprio boom a livello globale.
Secondo un sondaggio globale condotto da Gartner, l’88% delle organizzazioni aziendali in tutto il mondo ha imposto o incoraggiato tutti i propri dipendenti a lavorare da casa quando il virus ha iniziato a diffondersi a tassi esponenziali. Il 55% delle aziende a livello globale offre invece la possibilità di esercitare il lavoro a distanza e il 18% della forza lavoro impiega il telelavoro a tempo pieno.
La trasformazione digitale e il mondo degli affari
C’è poi da analizzare un ultimo effetto che la trasformazione digitale 2021 sta portando con sé, vale a dire il cambiamento del modo di fare affari.
Con la trasformazione digitale 2021, le aziende stanno facendo un passo indietro e rivisitando tutto ciò che fanno, dai sistemi interni alle interazioni con i clienti sia online che di persona.
È il caso, ad esempio, di Netflix, che ha iniziato come un servizio di vendita per corrispondenza e ha interrotto il business del noleggio di video.
Questo dopo che le innovazioni digitali hanno reso possibile lo streaming video su larga scala. La trasformazione richiede quindi un ripensamento dei modi per soddisfare le esigenze dei clienti.
Secondo uno studio di Gartner, ad esempio, la mancanza di una strategia di trasformazione digitale è uno dei maggiori ostacoli che impedisce a un’azienda di raggiungere la maturità digitale.
Una simile strategia è un passo essenziale che prevede:
- una valutazione dettagliata e approfondita dello stato attuale dell’attività dell’azienda (gli obiettivi strategici, gli indicatori chiave di prestazione e le opportunità di crescita);
- il posizionamento dell’azienda nel suo settore di attività; l’analisi della fattibilità delle soluzioni digitali che si desiderano implementare;
- la direzione da intraprendere per ogni iniziativa digitale, le risorse richieste e le linee guida per misurare i risultati;
- lo sviluppo di un piano di budget che tenga conto dei ritardi previsti, nonché della disponibilità di nuove tecnologie che richiederanno cambiamenti negli investimenti;
- l’investimento nelle risorse umane per garantire il raggiungimento dell’iniziativa digitale dell’azienda.
E le aziende che non hanno intrapreso il percorso di trasformazione digitale 2021? Come le possiamo invogliare?
Ecco un’azienda da prendere come esempio
Le imprese manifatturiere, a cavallo tra il 2020 e l’inizio del 2021, hanno continuato a investire in tecnologie digitali a supporto di processi più efficienti, nuovi prodotti e modelli di business innovativi.
Malgrado la pandemia le imprese manifatturiere non hanno spento del tutto gli investimenti in tecnologie abilitanti alla trasformazione digitale, bensì cercano di incrementare ed accelerare le loro progettualità in tecnologie 4.0.
È quanto emerge per esempio da una recente indagine di Deloitte, che evidenzia come gli investimenti in automazione, robotica, sensoristica e IoT, non abbiano subito rallentamenti legati alla pandemia, ma siano rimasti nelle priorità di investimento delle imprese.
La fotografia scattata fino a maggio 2021 illustra un progressivo e costante aumento delle imprese che abbracciano diverse tecnologie digitali e le integrino nel loro ecosistema informativo. Questo anche se, a parere degli autori, il ritmo potrebbe essere ancora più rapido di quello effettivamente rilevato.
Aumenta il numero di tecnologie 4.0 adottate mediamente dalle imprese e cresce, seppure moderatamente, la consapevolezza delle imprese rispetto alla rilevanza di tali tecnologie.
Burgo Group: dalla fabbrica alla filiera, grazie a una logistica 4.0
La logistica distributiva è un fattore critico di successo per molti business e trovare il trade-off ottimale con cui assicurare il massimo livello di servizio al minimo costo rappresenta una sfida sempre più complessa, considerando l’evolversi delle filiere in ottica internazionale e globale. È in questo contesto che diventa fondamentale la collaborazione e l’integrazione dei diversi attori di una supply chain.
La trasformazione digitale riguarda non solo i processi interni, ma anche quelli di interfaccia verso l’esterno. Il raggio di azione delle tecnologie digitali si amplia: dalla singola fabbrica all’intera filiera.
Il contesto competitivo nel quale Burgo Group si trova ad operare, tipico di molte aziende nel settore manifatturiero, si caratterizza per una serie di sfide che vedono la logistica dei trasporti come centro di competenza nell’ambito del quale si determinano scelte strategiche che disegnano il futuro di molti business.
Burgo Group ha deciso di sostenere questa sfida affidandosi al player internazionale Transporeon.
Player con il quale ha stretto una partnership finalizzata alla gestione dei trasporti in ingresso e uscita dagli stabilimenti produttivi.
La scelta operata è stata quella di far parte di un network di aziende ed operatori logistici fra i più grandi d’Europa che consentisse una estesa collaborazione su tutti gli aspetti della catena logistica del trasporto e guidasse l’adozione di quello che è divenuto ormai uno standard di mercato in grado di agevolare la comunicazione fra tutti gli attori coinvolti.
Attraverso un pieno utilizzo dell’effetto network, che vede il suo valore accrescere più che proporzionalmente ogni qual volta si arricchisce di un nuovo componente, Burgo Group è oggi in grado di sfruttare sinergie importanti come l’utilizzo dei rifornisti, in grado di abbattere significativamente i costi logistici e ridurre l’impatto non solo economico dei chilometri a vuoto.
La tua azienda ha già subito una trasformazione digitale?
Ho voluto usare questa azienda come esempio per farti capire quanto è importante la trasformazione digitale 2021 se si vuole essere un’azienda differenziante.
Se non hai fatto ancora questo passo ti consiglio di non aspettare e cavalcare adesso la cresta dell’onda.
Naturalmente non devi fare tutto da solo. Se vuoi intraprendere un percorso di trasformazione digitale guidato da un team di esperti in materia clicca qui e prenota la tua consulenza gratuita.
Non a caso ho voluto mettere come titolo Trasformazione digitale 2021: questo è davvero l’anno in cui puoi rilanciare la tua azienda rendendola competitiva ed innovativa al tempo stesso.