Voucher digitalizzazione 2022, un incentivo importante per l’imprenditore che decide di iniziare la strada che porta la trasformazione digitale nella sua azienda.
Questo perché per le aziende che vogliono essere differenzianti e competitive, la digitalizzazione e un tassello fondamentale all’interno di un’azienda.
Proprio per questo lo Stato decide di premiare con più incentivi, le aziende che intraprendono questo percorso di crescita, innovazione e digitalizzazione.
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ToggleCos’è il Voucher Digitalizzazione 2022?
Tra gli aiuti, il più delle volte a fondo perduto, che lo Stato e le Regioni erogano nei confronti delle PMI, una menzione speciale la meritano di sicuro i voucher digitalizzazione.
La loro utilità è stata alquanto evidente tra il 2020 e il 2021, a seguito dell’avvento della pandemia da Covid-19.
I voucher digitalizzazione, però, non sono gli unici finanziamenti di cui le aziende possono beneficiare.
Vi sono infatti tutta una serie di bonus e di incentivi attinenti al rinnovo delle tecnologie, considerati fondamentali nell’ottica di una visione proattiva e di un rilancio concreto del business, specie dopo un biennio di affanno con i conti in molti casi in rosso.
Il voucher digitalizzazione 2022 consiste in un buono che viene erogato per acquistare servizi in abbonamento da diciotto o ventiquattro mesi per ottenere internet ultraveloce.
Si tratta di un intervento pensato per supportare la domanda di connettività delle aziende micro, piccole e medie, per migliorare la velocità della propria connessione.
La realizzazione dell’iniziativa è stata affidata a Infratel Italia e, in parte, per ciò che compete per esempio le attività di comunicazione e valutazione di impatto.
Anche alla Direzione generale servizi di comunicazioni elettroniche, radiodiffusione e postali che può provvedervi anche mediante affidamento a società in house.
Si tratta della Fase II del Piano voucher: la prima fase, ricordiamo, era destinata ai nuclei familiari con ISEE fino a ventimila euro, ed era comunemente noto come bonus pc e internet.
Voucher digitalizzazione 2022: come supportano le aziende
Gli incentivi in materia di digitalizzazione, come quello in oggetto, consentono alla classe imprenditoriale in Italia di centrare tutta una serie di obiettivi eterogenei:
- il miglioramento dell’efficienza aziendale;
- lo sviluppo di soluzioni e-commerce;
- la realizzazione di interventi mirati a formare personale qualificato nell’ambito del contesto ICT;
- la modernizzazione dell’organizzazione di lavoro tramite l’impiego di dispositivi tecnologici e di forme di flessibilità del lavoro
- lo sfruttamento della tecnologia satellitare, utilissima per beneficiare della connettività a banda ultra-larga.
Quali sono i requisiti per il Voucher digitalizzazione 2022?
Il voucher digitalizzazione, comunemente chiamato anche bonus internet 2022, è riservato alle microaziende e PMI presenti sul territorio nazionale italiano che sono iscritte al registro delle imprese.
Aziende che effettuano la stipula di un contratto in abbonamento con un operatore delle telecomunicazioni per avere una connessione più veloce.
Quali sono gli importi del voucher?
A fronte di aumento della velocità di connessione, indipendentemente da quale tecnologia si è scelto, l’importo massimo del voucher digitalizzazione 2022 va da 300 euro a 2.500.
È possibile beneficiare del voucher anche per quanto riguarda il passaggio a connessioni di velocità maggiori a 1 Gbit/s, oppure anche in rapporto ai costi di rilegamento.
Nello specifico, è bene sottolineare come sono tre le fasce differenziate dei voucher. Il parametro di differenziazione ha strettamente a che fare con la velocità della connessione, con le caratteristiche della connettività e infine con i costi di riferimento.
Fascia A
I voucher di fascia A si dividono in A1 e A2. Il loro importo corrisponde a 300 euro a fronte di un contratto di durata che va da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36.
Nel caso del voucher A1, il riconoscimento avviene quando si registra il passaggio a velocità massima di download compresa tra 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s; nel caso del voucher A2, si va dai 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s.
Qualora le connessioni offrissero velocità superiori a 1 Gbit/s, l’importo del voucher può essere aumentato di 500 euro, a fronte della copertura parziale dei costi di rilegamento che i beneficiari hanno dovuto sostenere.
Occorre, però, la giustificazione adeguata rilasciata dagli operatori fornitori. Sempre per ciò che concerne i voucher di fascia A, non vi sono soglie di banda minima garantita.
Nel complesso, il 40% delle risorse stanziate è indirizzato proprio per questa fascia, con divisione equa al 20% tra voucher A1 e A2.
Fascia B
Il voucher di fascia B si caratterizza per un importo di 500 euro, a fronte di un contratto di durata che va da 18 a 36 mesi. Deve essere assicurato, però, il passaggio a una velocità massima di download superiore. L’intervallo è 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s.
Per connessioni dove la velocità di Gbit/s è pari a 1, c’è un contributo di ulteriori 500 euro per cui valgono gli stessi criteri indicati in precedenza.
Conditio sine qua non per beneficiare di uno degli incentivi digitalizzazione più noti è l’avere una soglia di banda minima garantita pari a come minimo 30 Mbit/s.
Da notare infine che il 50% delle risorse stanziate riguarda appunto il voucher di fascia B.
Fascia C
L’importo del voucher di fascia C ammonta a 2.000 euro. Il contratto ha una durata che va da un minimo di 24 mesi a un massimo di 36. Anche in questo caso, è necessario il passaggio a una connettività con maggiorazione della velocità massima in download.
Nel caso specifico, questa deve superare la soglia di 1 Gbit/s. Anche nella suddetta circostanza, il valore del voucher può essere incrementato di un contributo aggiuntivo per i costi di rilegamento. L’importo massimo è pari a 500 euro.
Per quanto riguarda la banda minima, deve essere di almeno 100 Mbit/s. Infine, ai voucher di classi C è destinato il 10% delle risorse stanziate.
Voucher digitalizzazione 2022: quali possono essere i vincoli?
Bisogna poi sottolineare che il riconoscimento dei voucher non avviene se c’è stato un cambio di operatore tra servizi della stessa categoria. Analogamente, si registra il mancato riconoscimento anche nel caso di passaggi di intestazione del contratto, se la sede dell’azienda resta la stessa.
Ogni beneficiario può usufruire di un unico voucher. Si prevede poi l’opportunità di portabilità: questo vuol dire in concreto che è possibile procedere al trasferimento dell’ammontare rimanente del voucher.
Tempistiche e presentazione domanda
C’è tempo fino al 15 dicembre 2022, ma la misura potrà essere prorogata di un altro anno. Tutto però dipende dalla disponibilità delle risorse.
Proprio per monitorare l’andamento della misura e la disponibilità delle risorse, è disponibile sul portale bandaultralarga.italia.it una dashboard aggiornata quotidianamente.
Questa è la situazione al 9 giugno 2022
Questo è un quadro generale delle Regioni
(Fonte Banda Ultra larga Italia)
Per richiedere il voucher digitalizzazione è necessario rivolgersi direttamente agli operatori delle telecomunicazioni tramite i loro normali canali di vendita, stipulando un contratto.
Tuttavia, è necessario che tali provider del servizio siano accreditati come previsto da Infratel Italia, che ha messo a disposizione online anche un manuale operativo proprio per gli operatori che desiderino partecipare all’iniziativa.
Dopo il Voucher digitalizzazione 2022 andiamo a vedere altri due bandi molto interessanti per le aziende Lombarde.
Voucher digitale base e avanzato
Prendono il via a maggio due nuovi bandi finanziati e promossi dalle Camere di Commercio lombarde e Regione Lombardia gestiti da Unioncamere Lombardia. Fino a 25.000 euro a sostegno della transizione 4.0 delle PMI lombarde.
Bandi che mettono a disposizione un totale di 3.875.000 euro a sostegno delle micro, piccole e medie lombarde (MPMI) per abbattere i costi di digitalizzazione su progetti specifici.
I bandi, finanziati da dalle Camere lombarde e dalla DG Agricoltura di Regione Lombardia, prevedono voucher differenziati a seconda dello stato di avanzamento tecnologico:
- Voucher digitale base: per contributi a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA) per progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0 focalizzate alla diffusione della digitalizzazione su larga scala. Sono rivolti quindi a progetti con un livello di complessità contenuto e importi di spesa medio-bassi.
- Voucher digitale avanzato: per contributi a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA) per progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0 caratterizzati da livello progettuale elevato e importi di spesa medio-alti focalizzati in particolar modo sulle tematiche dell’ecosostenibilità, risparmio energetico e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Voucher digitale base
Le risorse stanziate per questa misura ammontano complessivamente a 2.757.000,00 euro:
- 2.657.000,00 euro a carico delle Camere di commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Lombardia:
- 100.000,00 euro a carico della Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia.
Sono ammissibili progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0, intese come soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0.
L’obiettivo è quello di rispondere ai bisogni di innovazione delle MPMI lombarde tramite la digitalizzazione di processi, prodotti e servizi offerti.
Voucher digitale avanzato
Il voucher digitale avanzato è dedicato sempre alle MPMI lombarde, ma è volto a sostenere programmi di investimento caratterizzati da un livello progettuale elevato e da importi di spesa medio-alti. Per questa misura le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura lombarde hanno messo a disposizione una somma totale di 1.118.000 euro.
Per quanto riguarda le tecnologie coinvolte nei progetti agevolabili, si seguono gli stessi criteri del bando relativo al voucher base, fatta eccezione per i programmi di “vertical farming”, che non sono contemplati in questo secondo bando.
Le domande di partecipazione devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, sempre tramite il sito di Infocamere a partire dalle ore 11:00 del 17 maggio 2022 e fino alle ore 17:00 del 4 luglio 2022.
Se vuoi avere maggiori approfondimenti su questi ultimi bandi leggi l’articolo di martedì 14 giugno 2022.
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