Voucher Innovation Manager: la svolta 4.0

Finalmente, dopo anni di attesa, il Voucher Innovation Manager, diventa legge ma di cosa si tratta? Partiamo dal decreto che reca le disposizioni attuative dell’intervento che agevolerà l’acquisizione di consulenze manageriali. 

Consulenze finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa, in attuazione dell’articolo 1, commi 228, 230 e 231 della legge n.145/2018 (legge di bilancio 2019).

Tale decreto è stato pubblicato il 1 luglio 2019, nella Gazzetta Ufficiale n. 152, e contiene disposizioni applicative del contributo a fondo perduto, in forma di voucher. Questo decreto va a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale.

Cos’è il Voucher Innovation Manager?

È un contributo economico che agevola l’acquisizione di consulenze manageriali finalizzate a sostenere l’evoluzione tecnologica e digitale delle Pmi e delle reti d’impresa.

Sono stati stanziati  per questo contributo 75 milioni di euro, in riferimento al 2019-2021.

L’obiettivo è quello di assumere consulenti che possano fornire il giusto supporto professionale alla ricerca di soluzioni tecnologiche secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

Il fine è quello di portare  il tessuto imprenditoriale italiano alla conversione digitale.

I soggetti iscritti all’elenco potranno fornire alle imprese, servizi di consulenza specialistica finalizzati a sostenere processi di innovazione. In particolar modo negli ambiti della trasformazione tecnologica e digitale,  nell’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

A quanto ammonta il voucher Innovation Manager?

Il valore del Voucher Innovation Manager è per:

  • micro e piccole imprese, pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40mila euro;
  • medie imprese, pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25mila euro;
  • reti di imprese, pari al 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo di 80mila euro.

Chi sono i beneficiari?

Possono beneficiare delle agevolazioni del Voucher Innovation Manager, per consulenza in innovazione, le imprese operanti su tutto il territorio nazionale.

Devono però possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i seguenti requisiti:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  • non devono rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  •  devono avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non devono essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non  devono essere sottoposte a procedura concorsuale e, di conseguenza, non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non devono aver ricevuto e successivamente non aver rimborsato o depositato, in un conto bloccato, aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono beneficiare del Voucher Innovation Manager anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti. Il contratto di rete deve configurare una collaborazione effettiva e stabile e che sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammesse al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le:

  1. prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione. L’obiettivo è quello di indirizzare e supportare i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
  • big data e analisi dei dati;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali e infine, anche con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.
  1. Prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale e nell’organizzazione del luogo di lavoro. Questo a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati, regolamentati o non, alla partecipazione al Programma Elite. Finalizzati quindi all’apertura del capitale di rischio a investitori dipendenti specializzati nella private equity o nel venture capital. Inoltre all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, ad esempio, l’equity cowdfunding, l’invoice financing e l’emissione di minibond.

Quali requisiti deve avere un Innovation Manager per accedere al Voucher?

L’innovation manager deve avere un’ampia, recente e provata esperienza manageriale maturata in contesti che hanno sviluppato l’innovazione.

Per questo motivo, relativamente ad alcuni ambiti chiave del digitale e dell’industria 4.0, deve avere determinati requisiti.

Deve essere qualificato, indipendente e inserito temporaneamente nell’impresa o nel network di imprese per cui richiede il voucher, tramite un contratto di durata non inferiore ai nove mesi.

Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende:

  • un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero dello Sviluppo Economico;
  • un manager indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

Quando è possibile iscriversi e chi può presentare la domanda?

Il 29 luglio 2019 è stato pubblicato il decreto che stabilisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di iscrizione nell’apposito elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza. La domanda d’iscrizione può essere presentata, attraverso la procedura informatica, a partire dalle ore 10.00 del 27 settembre 2019 fino alle ore 17.00 del 25 ottobre 2019, secondo le modalità illustrate nel decreto. (https://www.mise.gov.it/index.php/it/normativa/decreti-direttoriali/2040011-decreto-direttoriale-29-luglio-2019-voucher-per-consulenza-in-innovazione-modalita-e-termini-per-la-presentazione-delle-domande-di-iscrizione-all-elenco).

Possono presentare la domanda d’iscrizione all’elenco dei manager per l’innovazione che è stato costituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, le persone fisiche che soddisfano almeno uno dei seguenti requisiti:
  • essere accreditate negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali;
  • essere accreditate negli elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso le regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari con finalità analoghe a quelle previste dal Voucher per consulenza in innovazione.
Inoltre coloro che presentano la domanda devono avere anche i seguenti requisiti:
  1. possedere un dottorato di ricerca in settori relativi ad una delle seguenti aree scientifico-disciplinari che precisamente sono:
    • scienze matematiche e informatiche,scienze fisiche, chimiche e biologiche;
    • ingegneria industriale e dell’informazione, scienze economiche e statistiche.
  2. conseguire un master universitario di secondo livello in settori relativi ad una delle aree scientifico-disciplinari relativi alla precedente lettera a. Quindi  svolgere in maniera documentabile incarichi, per almeno 1 anno presso imprese relativi agli ambiti di applicazione delle sopra citate tecnologie abilitanti impresa 4.0;
  3. possedere una laurea magistrale in settori relativi ad una delle aree scientifico-disciplinari relativi alla precedente lettera a. Quindi svolgere in maniera documentabile incarichi, per almeno 3 anni, presso imprese, che hanno come ambiti di applicazione, le sopra citate tecnologie abilitanti impresa 4.0;
  4. svolgere in modo documentabile, per almeno 7 anni, incarichi presso imprese, relative agli ambiti di applicazione delle sopra citate tecnologie abilitanti impresa 4.0.

Possono presentare la domanda anche: 

  • le società operanti nei settori della consulenza;
  • i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0;
  • i centri di competenza ad alta specializzazione;
  • gli incubatori certificati di start-up innovative.

Tali soggetti, nella domanda di iscrizione sono tenuti ad indicare, entro la misura massima di dieci nominativi, i manager in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, destinati allo svolgimento degli incarichi di consulenza oggetto di agevolazione.

Le aziende individuate dal decreto potranno avviare domanda di ammissione presso il Mise e potranno indicare l’Innovation Manager ossia la persona singola o la società di consulenza di cui le aziende intendono avvalersi.

I manager dovranno essere scelti tra quelli accreditati negli albi o negli elenchi dei manager dell’innovazione che devono essere istituiti, in primo luogo, presso le associazioni di rappresentanza dei manager.

Sei un manager o un’azienda che vuole sfruttare questa grande opportunità?
Ti piacerebbe essere supportato, in questo percorso, da professionisti esperti in finanza agevolata?
Compila il form qui sotto e richiedi una consulenza gratuita
Il team di AlzaRating sarà felice di guidarti verso la giusta direzione.

Se hai delle domande o desideri ulteriori informazioni, compila il nostro modulo di contatto.

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano la Privacy Policy di Google e i Terms of Service di Google.