Oggi ti parlo di regole perché nel termine della parola sono necessarie per creare una linea guida. Servono per fare in modo che le aziende che si sono ritrovate impantanate nel periodo della Pandemia possano uscirne senza troppi danni.
Come ben sappiamo la pandemia da Covid-19 ha avuto un effetto devastante sull’economia globale. Una tempesta senza precedenti, la prima crisi realmente mondiale.
Più di tutte le guerre che si sono succedute finora e che si abbatte in modo indiscriminato su paesi ricchi e poveri.
La recessione generata dalla pandemia “non ha precedenti” e fa impallidire quella legata alla crisi finanziaria del 2008, che provocò una flessione del Pil mondiale nel 2009 dello 0,1% !
Non solo. Le incognite relative al virus proiettano ombre inquietanti anche sul 2021, anno della ripresa ma solo se la pandemia scomparirà nella seconda parte del 2020.
Se l’epidemia e le misure di contenimento del contagio dovessero prolungarsi, infatti, i dati secondo l’Fmi sarebbero “molto peggiori e forse addirittura probabili”…..
Questa, purtroppo, è la realtà ed è ciò che è accaduto ed è ciò che stiamo vivendo. Cioè è il passato e il presente.
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ToggleSe non mettiamo in atto delle regole da seguire, non possiamo guardare avanti e concentrarci sul futuro.
Queste sono regole semplici che possono essere applicate in ogni azienda perché hanno un obiettivo comune: fare in modo che ogni azienda possa risollevarsi dalla crisi.
Ma prima di ripartire con queste regole è fondamentale anche il lato psicologico.
Si mio caro imprenditore mi sto rivolgendo proprio a te!
Devi allontanare ansie e paure dalla tua mente insieme alla negatività se vuoi salvare la tua azienda dalla crisi.
E un po’ come quando fai un incidente stradale: se non hai subito danni qual è il primo consiglio che ti danno? Superare lo choc, non demoralizzarsi e rimetterti subito alla guida superando la paura. Stessa cosa nella crisi post- Covid: devi ripartire subito, immediatamente.
Come riorganizzare il lavoro in azienda partendo da poche e semplici regole.
- Piano di cassa e piano finanziario. Da fare subito, elaborato con il nostro aiuto, per fotografare l’attuale situazione e i possibili scenari di riduzione del fatturato a medio termine;
- Margine di contribuzione. Occorre puntare sui prodotti o servizi più redditizi e sui clienti potenzialmente meno rischiosi. Sforzati di essere selettivo, soprattutto in previsione di rischio di perdite del credito. La liquidità diventa prioritaria;
- Costi generali. Occorre un’analisi e un piano per ridurli, riducendo e possibilmente eliminando sprechi in azienda.
Non dobbiamo dimenticare anche queste regole…..
- Finanza agevolata e ammortizzatori sociali:. Devi azionare immediatamente tutti gli aiuti disponibili come i finanziamenti a fondo perduto o agevolati, il contributo statale, la cassa integrazione per i dipendenti, ecc. Qui è determinate l’assistenza di un team di esperti: noi stiamo percorrendo questa strada fin dai primi momenti del contagio.
- Capitale circolante. Migliora per quanto possibile le condizioni economiche dei finanziamenti in essere e valutate la cessione dei crediti sopratutto quelli con scadenze lontane. Intraprendi azioni di recupero, di vendita o di stralcio dei crediti a rischio elevato di insolvenza ricorrendo ad atti transattivi. Rivedi i prodotti fermi in magazzino procedendo con vendite promozionali o a vere e proprie liquidazioni;
- Attivo fisso. Verifica se ci sono beni non necessari per l’impresa e utili a generare cassa straordinaria;
- Credito non utilizzato. Verifica se hai disponibilità di accesso non utilizzate e aziona finanziamenti di sicurezza;
- Debiti. Cerca di spostare in avanti le scadenze dei debiti in modo tale da rinegoziarli. Aziona immediatamente tutte le opportunità. Proponi una riduzione dei canoni di locazione degli immobili occupati dalla vostra azienda. Richiedi ai sensi di legge la sospensione dei mutui, prestiti e leasing.
Oltre a queste regole chiave da mettere in pratica subito e velocemente, per affrontare la crisi in modo ragionato c’è da fare una serie di considerazioni.
Quanto sono importanti i tuoi clienti? Le regole per non perderli
Il patrimonio più importante che abbiamo costruito prima che scoppiasse la pandemia non è l’azienda in se. Il portafoglio clienti è l’avviamento, il vero valore costruito in anni di lavoro, insieme alla nostra reputazione.
Si può anche ripartire da zero se si dispone di un portafoglio clienti e sono loro quelli a cui dobbiamo dare la massima attenzione e il massimo riguardo.
Ripartiamo proprio da loro, coccoliamoli. Facciamo sentire la nostra presenza, la nostra disponibilità. Utilizziamo tutta la nostra esperienza e capacità per conservarli, preservarli e fidelizzarli ancora più di quanto non abbiamo fatto fino ad oggi.
Ricordandoci che le aziende senza clienti sono destinate a fallire; salviamo i clienti e salveremo la nostra azienda.
Attività: e se fosse necessario modificare o implementare il nostro business?
Questa crisi economica ha distrutto quasi del tutto alcuni settori anche chiave del nostro Paese. Come ad esempio il settore auto, turismo, ristorazione, commercio al dettaglio non alimentare, sport.
La cura della persona e il settore manifatturiero. Nel mentre, ha determinato l’aumento vertiginoso dei ricavi per le aziende che operano nei settori di vendita di generi alimentari, farmaceutico e sanitari, delivery, commercio online, elettronica di consumo.
Non sempre è possibile, ma se lo fosse, sarebbe opportuno provare a disegnare un percorso per avvicinare in pochi passaggi il proprio business ai settori favoriti dalla crisi.
O comunque avvicinare il proprio business a quei settori che lo saranno nel prossimo futuro dovuto alla nascita di nuovi comportamenti sociali e i conseguenti nuovi bisogni da soddisfare.
Non è detto che si debba cambiare totalmente attività o passare totalmente in un altro settore.
La giusta risposta potrebbe essere quella di raggiungere un nuovo equilibrio.
Come? Mixando competenze già acquisite con nuove sistemi di vendita (come fatto dai ristoratori che per poter sopravvivere nel periodo di quarantena sono ricorsi al delivery). o di comunicazione e contatto (vedi la nascita di nuove piattaforme di videochat online con l’aumento esponenziale dei collegamenti giornalieri).
Le regole per andare avanti? Scopri le nuove modalità per fare business
La crisi economica e sociale scatenata dal diffondersi del Coronavirus non è una crisi che passa senza lasciare traccia.
Non torneremo alla “normalità” come l’abbiamo intesa fino ad oggi.
Ci ritroveremo in una nuova dimensione che comprenderà parte di quello che abbiamo visto e conosciuto insieme a parte di nuove modalità di fare business.
Vinceranno e quindi prevarranno le aziende più diversificate e presenti nei settori favoriti da questa crisi, più forti, più digitali e operanti in sistemi Paese meglio organizzati.
Si imporranno nuove regole, nuovi ordini, una nuova velocità, ancora maggiore.
Nel breve periodo potremo gioire già per il fatto di aver segnato un meno accanto al nostro totale poiché inferiore ai tanti altri.
Mio caro imprenditore devi affrontare la crisi con energia, non puoi permetterti di perdere tempo. Devi applicare tutte le regole di cui sei a conoscenza.
Devi essere creativo e propositivo o comunque affidarti a persone che possano diversificare e rilanciare il tuo bisuness.
Fatti aiutare da un team che supporta l’imprenditore, sia piccolo che grande. Questo è importante, forse più di tanti altri elementi pur essenziali per raggiungere il successo.
Dopo averti dato delle regole chiave voglio regalarti……
Le 5 regole per avere un azienda di successo!
1° regola: avere un’idea contro-intuitiva.
Affinché un’impresa abbia successo, è invece necessario che alla sua base ci sia un’idea contro-intuitiva, e dunque diversa da quella che potrebbero avere tutti gli altri.
Attenzione: un’idea contro intuitiva diventa vincente solo se è orientata al mercato e produce vantaggio competitivo. Deve essere un’idea che incontra un mercato ad essa interessato.
Altrimenti, la tua idea rischierà di affondare nuovamente la tua azienda.
2° regola: saper vendere.
La comunicazione è la chiave del successo. Una bella idea, se non viene comunicata in maniera appropriata all’esterno, non si trasformerà mai in un’idea vincente di business.
Pertanto, una volta avuta l’idea, bisogna che l’imprenditore sappia venderla alle svariate categorie di stakeholders che decreteranno il successo o il fallimento della sua impresa: le banche e i finanziatori, i soci e soprattutto i clienti e i collaboratori.
3° regola: avere una buona organizzazione.
Avere una buona organizzazione vuol dire saper predisporre tutte le risorse del proprio lavoro nel modo migliore per raggiungere l’obiettivo.
Se l’azienda riesce a sopravvivere abbastanza a lungo e addirittura verifica un incremento di business, nella quasi totalità dei casi subentra la difficoltà di gestire il nuovo sistema.
A questo punto sorge la domanda: è meglio avere in mente un’organizzazione e perseguirla, oppure organizzarsi in itinere orientandosi al problem solving?
La risposta è nel mezzo.
L’imprenditore di successo è quello che ha un piano e fornisce indicazioni, e al tempo stesso guarda al mercato per capire se sono ancora attuali e funzionali o c’è bisogno di qualche correttivo.
4° regola: misurare tutto.
Tutto ciò che è misurabile è migliorabile. Scegliendo gli indicatori opportuni, è possibile misurare i due fattori chiave della performance, ovvero il talento e la competenza.
È possibile inoltre agire sugli aspetti carenti per migliorarli. Se manca il talento, si interviene col coaching. Se manca la competenza si interviene con la formazione. Una volta misurata la performance si può stabilire come migliorarla.
Infatti, solo se visualizzi il limite puoi superarlo.
Se vuoi essere un vero imprenditore di successo devi saper misurare sia l’aspetto quantitativo che quello qualitativo delle performance dei tuoi collaboratori. Da un lato i numeri e le statistiche aziendali, dall’altro il livello di benessere e serenità nel contesto d’impresa.
5° regola: studiare ed essere orientati alla crescita
Uno degli imprenditori che ho accompagnato in questi anni nella crescita del suo business, mi disse una volta “Io vorrei che i miei collaboratori diventassero più bravi di me”.
Credo che questo sia contemporaneamente il miglior esempio di leadership costruttiva e il vero segreto di un’impresa di successo.
Essere curiosi e orientati allo studio e alla crescita personale, significa investire sul proprio potenziale e sulle proprie competenze. Significa essere più flessibili, autonomi, produttivi e responsabili.
Va da sé che la formazione propria e dei collaboratori, all’esterno rende più competitiva l’impresa rispetto alle esigenze del mercato. Al tempo stesso all’interno aumenta il benessere diffuso, la motivazione e il coinvolgimento.
Stai leggendo queste regole? Ti sei accorto di non avere a tua disposizione tutti gli strumenti che sono indispensabili per fare un’impresa di successo? Allora hai bisogno di qualcuno che ti accompagni verso il tuo sogno imprenditoriale.
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