FINANZA AGEVOLATA Archivi - Blog Alzarating https://blog.alzarating.com/Categoria/finanza_agevolata/ Incrementa il Valore della Tua Impresa Tue, 30 Jul 2024 09:58:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.1 https://blog.alzarating.com/wp-content/uploads/2023/07/AR.webp FINANZA AGEVOLATA Archivi - Blog Alzarating https://blog.alzarating.com/Categoria/finanza_agevolata/ 32 32 223527228 Incentivi Imprese 2024: quali sono le novità e i vantaggi? https://blog.alzarating.com/incentivi-imprese-2024-quali-sono-le-novita-e-i-vantaggi/ https://blog.alzarating.com/incentivi-imprese-2024-quali-sono-le-novita-e-i-vantaggi/#respond Tue, 30 Jul 2024 09:58:25 +0000 https://blog.alzarating.com/?p=6630 Incentivi imprese 2024: una riforma che si presenta come un insieme di misure strategiche messe in atto dal governo italiano. L’obiettivo è quello di promuovere l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. Ecco un approfondimento sulle principali componenti di questa riforma. Credito d’Imposta: Incentivi per l’Innovazione Uno dei pilastri della riforma sugli incentivi imprese 2024…

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Incentivi imprese 2024: una riforma che si presenta come un insieme di misure strategiche messe in atto dal governo italiano. L’obiettivo è quello di promuovere l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. Ecco un approfondimento sulle principali componenti di questa riforma.

Credito d’Imposta: Incentivi per l’Innovazione

Uno dei pilastri della riforma sugli incentivi imprese 2024 è rappresentato dal credito d’imposta. Questa misura prevede agevolazioni fiscali per le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. L’obiettivo è favorire l’adozione di nuove tecnologie e processi innovativi, migliorando così la competitività delle imprese italiane a livello internazionale.

Quali attività sono incentivate?

  • Ricerca fondamentale: attività teoriche di base per acquisire nuove conoscenze.
  • Ricerca industriale: attività di ricerca diretta ad acquisire nuove conoscenze e capacità per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi.
  • Sviluppo sperimentale: attività pianificate di ricerca che mirano a ottenere nuove conoscenze e capacità per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi, o per migliorare in modo significativo quelli esistenti.
  • Innovazione tecnologica: attività che introducono sul mercato nuovi o significativamente migliorati prodotti, processi o servizi.
  • Design e ideazione estetica: attività creative che conferiscono un carattere nuovo o migliorato ai prodotti in termini di forma, configurazione, stile, materiali, o di integrazione di funzioni.

Incentivi imprese 2024 e Credito d’imposta Innovazione: quali sono i vantaggi per le aziende?

  • Sostegno agli investimenti: l’incentivo permette alle aziende di affrontare con maggiore serenità gli investimenti in innovazione, spesso considerati rischiosi.
  • Aumento della competitività: l’innovazione è fondamentale per aumentare la competitività sul mercato e affrontare le sfide globali.
  • Sviluppo di nuovi prodotti e servizi: l’incentivo favorisce la creazione di nuovi prodotti e servizi, aumentando il fatturato e creando nuovi posti di lavoro.
  • Miglioramento dei processi produttivi: l’innovazione può portare a un miglioramento dei processi produttivi, con conseguente riduzione dei costi e aumento dell’efficienza.
  • Accesso a nuove tecnologie: l’incentivo facilita l’accesso a nuove tecnologie, permettendo alle aziende di rimanere al passo con i concorrenti.

Come funziona?

La percentuale di credito d’imposta varia a seconda del tipo di attività svolta e può arrivare fino al 20%. Per poter beneficiare dell’incentivo, le imprese devono rispettare determinati requisiti e presentare la documentazione necessaria.

Chi può beneficiarne?

Possono beneficiare del credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza o dalla loro dimensione.  

Come ottenere maggiori informazioni?

Per ottenere informazioni più dettagliate e aggiornate sul credito d’imposta per l’innovazione, ti consiglio di consultare il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) o rivolgerti a un consulente specializzato.

Il credito d’imposta per l’innovazione rappresenta un’opportunità importante per le aziende che vogliono investire nel futuro e rafforzare la propria posizione sul mercato. Se stai pensando di avviare un progetto innovativo, ti consiglio di valutare attentamente questa agevolazione.

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Contributi a Fondo Perduto: sostegno diretto agli investimenti

I contributi a fondo perduto rappresentano una boccata d’ossigeno per molte imprese, offrendo un sostegno diretto e tangibile ai loro progetti.

Cos’è un contributo a fondo perduto?

È un finanziamento pubblico che non deve essere restituito e che viene erogato a imprese, enti o privati per sostenere specifici progetti. A differenza di un prestito, non comporta interessi né richiede garanzie.

Incentivi imprese 2024 e Contributi a Fondo Perduto: quali sono i vantaggi per le aziende?

  • Liquidità immediata: I contributi a fondo perduto iniettano liquidità direttamente nelle casse dell’azienda, consentendo di finanziare progetti senza dover ricorrere a banche o investitori.
  • Riduzione del rischio: Non essendoci l’obbligo di restituire il denaro, le imprese possono affrontare progetti più rischiosi o sperimentali, sapendo che in caso di insuccesso non dovranno far fronte a debiti aggiuntivi.
  • Sostegno alla crescita: Questi contributi possono essere utilizzati per finanziare investimenti in macchinari, attrezzature, ricerca e sviluppo, marketing e internazionalizzazione, favorendo così la crescita dell’azienda e il suo rafforzamento sul mercato.
  • Semplificazione burocratica: Spesso, le procedure per accedere ai contributi a fondo perduto sono state semplificate, riducendo gli oneri burocratici a carico delle imprese.
  • Allineamento agli obiettivi strategici: I contributi sono spesso finalizzati a sostenere progetti in linea con le priorità strategiche del Paese o di una determinata regione, come la transizione digitale o la sostenibilità ambientale.

A cosa possono servire i contributi a fondo perduto?

  • Investimenti in macchinari e attrezzature: Per ammodernare il parco macchine e migliorare l’efficienza produttiva.
  • Digitalizzazione: Per implementare nuove tecnologie e processi digitali, come e-commerce, big data e intelligenza artificiale.
  • Internazionalizzazione: Per sostenere l’espansione sui mercati esteri attraverso la partecipazione a fiere, la creazione di nuovi punti vendita o l’apertura di filiali all’estero.
  • Ricerca e sviluppo: Per finanziare progetti di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti o servizi.
  • Formazione del personale: Per migliorare le competenze dei dipendenti e adeguarle alle nuove esigenze del mercato.
  • Sostenibilità ambientale: Per realizzare progetti di efficientamento energetico, riduzione dell’impatto ambientale e produzione di energia da fonti rinnovabili.

Come si ottengono i contributi a fondo perduto?

Per accedere ai contributi a fondo perduto, le imprese devono presentare una domanda di finanziamento, di solito attraverso una procedura telematica. La domanda deve essere redatta in conformità con i requisiti e i criteri stabiliti nei bandi pubblici.

Bandi e avvisi pubblici: opportunità di finanziamento

I bandi e gli avvisi pubblici sono un altro strumento fondamentale della riforma degli incentivi alle imprese, offrendo opportunità di finanziamento mirate e specifiche.

Cosa sono i bandi e gli avvisi pubblici?

Sono dei “concorsi” indetti da enti pubblici (Stato, Regioni, Province, Comuni) o da istituzioni europee per finanziare progetti che rispondono a determinati obiettivi e requisiti. Questi bandi possono riguardare diversi settori, come l’innovazione, la ricerca, la digitalizzazione, la sostenibilità, l’internazionalizzazione e molti altri.

Quali sono i vantaggi per le aziende?

  • Accesso a risorse finanziarie: I bandi offrono l’opportunità di ottenere finanziamenti a fondo perduto o agevolati per realizzare progetti che altrimenti potrebbero essere difficili da finanziare.
  • Sostegno alla crescita: I progetti finanziati attraverso i bandi possono contribuire alla crescita dell’impresa, all’introduzione di nuovi prodotti o servizi, all’espansione sui mercati esteri e al miglioramento della competitività.
  • Collaborazioni con altri soggetti: I bandi spesso incentivano la collaborazione tra imprese, università, centri di ricerca e altre istituzioni, favorendo lo sviluppo di nuove idee e soluzioni innovative.
  • Visibilità e reputazione: Partecipare a un bando e ottenere un finanziamento può aumentare la visibilità dell’impresa e rafforzarne la reputazione.
  • Allineamento agli obiettivi strategici: Molti bandi sono allineati con le priorità strategiche del Paese o di una determinata regione, offrendo alle imprese l’opportunità di contribuire al raggiungimento di obiettivi condivisi.

Incentivi Imprese 2024 e Bandi: come funzionano i bandi?

  1. Pubblicazione del bando: Il bando viene pubblicato sul sito web dell’ente banditore, con l’indicazione degli obiettivi, dei requisiti di partecipazione, delle modalità di presentazione delle domande e delle risorse disponibili.
  2. Presentazione delle domande: Le imprese interessate presentano la propria domanda di finanziamento entro la scadenza indicata nel bando.
  3. Valutazione delle domande: Le domande vengono valutate da una commissione sulla base dei criteri indicati nel bando.
  4. Pubblicazione dei risultati: Vengono pubblicate le graduatorie dei progetti finanziati.
  5. Erogazione dei fondi: Ai beneficiari viene erogato il finanziamento, che dovrà essere utilizzato per realizzare il progetto approvato.

Incentivi Imprese 2024 e riforma burocratica: una nuova era per le Imprese Italiane

La riforma sugli incentivi imprese 2024 si distingue per le sue misure di semplificazione burocratica, volte a ridurre significativamente gli oneri amministrativi a carico delle aziende. Questa iniziativa ha l’obiettivo di rendere più agevole e rapido l’accesso alle agevolazioni e ai finanziamenti, semplificando la vita degli imprenditori italiani.

Uno dei principali interventi riguarda la digitalizzazione delle procedure amministrative. La transizione verso sistemi digitali riduce drasticamente i tempi di attesa e le complicazioni legate alla gestione cartacea dei documenti.

Le imprese potranno beneficiare di processi più efficienti e di una maggiore trasparenza nelle comunicazioni con le amministrazioni pubbliche.

Un’altra misura chiave è la revisione dei requisiti documentali richiesti per accedere agli incentivi. Questo comporta una riduzione del numero di documenti necessari e una semplificazione delle procedure di presentazione delle domande.

Le imprese potranno quindi concentrarsi maggiormente sulle loro attività principali, senza doversi districare tra complicate pratiche burocratiche.

Incentivi Imprese 2024 e vantaggi per le aziende

Le imprese italiane trarranno numerosi vantaggi da queste misure di semplificazione burocratica. Innanzitutto, ci sarà una notevole riduzione dei costi amministrativi, permettendo alle aziende di allocare più risorse per l’innovazione e lo sviluppo.

Inoltre, i tempi di risposta più rapidi da parte delle amministrazioni pubbliche favoriranno una maggiore fluidità nei processi aziendali, accelerando l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni.

Queste iniziative contribuiranno a creare un ambiente imprenditoriale più favorevole, stimolando la crescita e l’innovazione. La semplificazione burocratica non solo facilita la gestione quotidiana delle imprese, ma incoraggia anche nuovi investimenti e la nascita di start-up, grazie a un sistema più accessibile e meno oneroso.

La semplificazione burocratica, prevista dalla riforma sugli incentivi imprese 2024, rappresenta una svolta significativa per il tessuto imprenditoriale italiano.

Riducendo gli oneri amministrativi e digitalizzando le procedure, il governo punta a creare un ecosistema più dinamico e competitivo, capace di supportare al meglio le imprese nel loro percorso di crescita e innovazione.

Incentivi Imprese 2024: verso un ecosistema imprenditoriale più dinamico

La riforma sugli incentivi alle imprese del 2024 rappresenta un passo significativo verso il sostegno e la promozione delle attività imprenditoriali in Italia. Attraverso una serie di misure mirate, come il credito d’imposta, i contributi a fondo perduto, i bandi pubblici e la semplificazione burocratica, il governo mira a creare un ecosistema più dinamico e competitivo.

Queste iniziative sono pensate per affrontare le sfide del futuro e stimolare la crescita economica del Paese, offrendo alle imprese italiane gli strumenti necessari per innovare e prosperare.

Il credito d’imposta incentiva gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, riducendo il carico fiscale per le aziende più innovative. I contributi a fondo perduto forniscono finanziamenti diretti per progetti strategici, senza la necessità di restituzione, facilitando la realizzazione di iniziative di digitalizzazione e internazionalizzazione.

I bandi pubblici offrono opportunità di finanziamento per specifiche tipologie di imprese o progetti, stimolando la partecipazione a progetti di rilevanza nazionale e internazionale. Infine, la semplificazione burocratica riduce gli oneri amministrativi e accelera l’accesso alle agevolazioni, creando un ambiente più favorevole per gli imprenditori.

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Dopo aver analizzato la tua azienda, valuteremo quali sono gli incentivi in linea con la tua impresa e i vantaggi da cui puoi trarre beneficio.

Non perdere l’opportunità di far crescere la tua attività con gli incentivi imprese 2024.

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Bando SMACT: Imprese Italiane e Innovazione https://blog.alzarating.com/bando-smact-imprese-italiane-e-innovazione/ https://blog.alzarating.com/bando-smact-imprese-italiane-e-innovazione/#respond Thu, 30 Nov 2023 11:39:42 +0000 https://blog.alzarating.com/?p=6355 Il Bando SMACT rappresenta un’importante iniziativa per il sostegno di progetti innovativi nel settore dell’Industria 4.0. Promosso dal SMACT Competence Center, un partenariato unico che unisce università, enti di ricerca, aziende e associazioni, questo concorso è aperto a imprese di ogni dimensione situate in Italia.  Si focalizza sulla selezione di progetti di innovazione, ricerca industriale…

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Il Bando SMACT rappresenta un’importante iniziativa per il sostegno di progetti innovativi nel settore dell’Industria 4.0.

Promosso dal SMACT Competence Center, un partenariato unico che unisce università, enti di ricerca, aziende e associazioni, questo concorso è aperto a imprese di ogni dimensione situate in Italia.  Si focalizza sulla selezione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Il bando mira a promuovere progetti in diverse aree avanzate, quali l’IoT, la gestione dei dati e la sicurezza, l’intelligenza artificiale, le tecnologie per la sostenibilità, l’agroalimentare e le smart city.

Con una dotazione di 5 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR Next Generation EU del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il bando offre un contributo fino al 70% delle spese ammissibili.

Questo sostegno può raggiungere fino a 200 mila euro per singole imprese e 400 mila euro per progetti congiunti.

Oltre ai finanziamenti, SMACT mette a disposizione 3,5 milioni di euro per servizi di formazione e consulenza, con aliquote di agevolazione che possono arrivare fino all’80%.

Questo supporto aggiuntivo è un chiaro segnale dell’impegno di SMACT nel fornire risorse complete per il successo dei progetti selezionati.

Bando SMACT: un’opportunità di innovazione e competitività per le Imprese Italiane

Il Bando SMACT, con un budget di 10.655.000 € proveniente dai fondi PNRR, si apre come una straordinaria occasione per le imprese italiane. Il suo obiettivo è finanziare progetti innovativi che coinvolgono il SMACT, incentivando così l’innovazione e la competitività nel mercato.

Bando SMACT: opportunità di finanziamento per l’Innovazione Aziendale

Il Bando SMACT si rivela un’occasione cruciale per le imprese che cercano di finanziare i loro progetti innovativi. Il Competence Center SMACT offre contributi economici a fondo perduto, rappresentando un supporto sostanziale per le iniziative di ricerca e sviluppo nel settore dell’Industria 4.0.

Per i progetti presentati da gruppi di imprese, inclusa almeno una PMI, il bando prevede un massimo di 400.000 euro. Questo importo è disponibile a condizione che nessuna impresa all’interno del gruppo sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili.

Finanziamenti per singole imprese e grandi aggregazioni

Le singole imprese o le aggregazioni di grandi imprese possono accedere a un massimo di 200.000 euro per i loro progetti di sviluppo. Questo contributo a fondo perduto rappresenta un’importante leva per stimolare l’innovazione e la crescita.

Un’importante precisazione riguarda il limite di contributo per singola azienda. Nonostante sia possibile presentare più progetti, il contributo complessivo a fondo perduto non può superare i 300.000 euro per ciascuna impresa, indipendentemente dal numero di progetti finanziati.

Bando SMACT: finanziamenti percentuali per Ricerca e Sviluppo

Il bando prevede che il Competence Center SMACT finanzi il 50% dei costi ammissibili per la ricerca industriale e il 25% per lo sviluppo. Queste percentuali possono aumentare di un ulteriore 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, offrendo un vantaggio significativo per le aziende di minori dimensioni.

Bando SMACT: ambiti innovativi e finanziabili.

Il bando si concentra su 8 aree di intervento, tra cui IoT, AI, tecnologie per la sostenibilità, e soluzioni per l’agroalimentare.

Questa diversità di ambiti permette alle imprese di esplorare e sviluppare soluzioni innovative in settori chiave, spingendo verso una maggiore competitività e sostenibilità.

Vuoi avere maggiori informazioni in merito al Bando? Allora clicca qui sotto:

Bando SMACT: focus sui progetti innovativi

Il Bando SMACT si apre a progetti innovativi nel campo della Ricerca industriale e dello Sviluppo sperimentale.

Gli interventi ammessi sono quelli che puntano a implementare tecnologie digitali 4.0, ottimizzare processi produttivi, innovare prodotti e modelli di business, e incrementare la competitività aziendale.  Le proposte dovranno essere orientate verso uno degli ambiti tecnologici di SMACT, che includono:

  • IoT;
  • sicurezza dei dati;
  • intelligenza artificiale;
  • tecnologie per la sostenibilità;
  • automazione avanzata;
  • gemello digitale;
  • tecnologie agroalimentari;
  • smart city.

Ma prima di andare avanti con i dettagli relativi al bando è giusto fare una breve descrizione di quello che sono i progetti innovativi e dei vantaggi delle aziende.

Se vuoi puoi approfondire maggiormente l’argomento anche in questo articolo che ho scritto martedì

Progetti Innovativi: la chiave per il futuro delle Imprese

Un mondo di nuove opportunità

I progetti innovativi stanno aprendo le porte a un futuro pieno di potenzialità per le aziende. Si tratta di iniziative che introducono sul mercato prodotti, servizi, processi o metodi completamente nuovi o migliorati.

Questi possono variare da miglioramenti incrementali, che affinano ciò che già esiste, a innovazioni radicali, che rivoluzionano interi settori con offerte mai viste prima.

In un mercato sempre più dinamico e competitivo, l’innovazione si rivela un fattore decisivo per il successo delle aziende.

Le organizzazioni che investono in progetti innovativi tendono a registrare una crescita significativa, incrementare i loro profitti e creare nuove opportunità di lavoro.

Questi progetti rappresentano un punto di svolta nell’ambito lavorativo, introducendo novità che possono trasformare sia i prodotti che i modelli di business.

Essi spingono le aziende verso l’avanguardia tecnologica e organizzativa, permettendo lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi e l’avvio di processi di trasformazione interni.

Un percorso non lineare verso l’innovazione

L’innovazione in questi progetti non segue un percorso lineare, ma è piuttosto un processo costellato da fasi di sperimentazione e ricerca.

Questo approccio permette alle aziende di perfezionare continuamente le loro idee e soluzioni, al fine di raggiungere risultati ottimali.

Per le aziende, adottare un approccio strategico all’innovazione è fondamentale. Questo implica un allineamento con gli obiettivi aziendali e un focus costante sulla ricerca di nuove idee e soluzioni.

Una ristrutturazione dell’organizzazione aziendale, in particolare della funzione R&D, è spesso necessaria per supportare questi sforzi innovativi.

Costruire un ecosistema Innovativo

Le aziende di successo creano ambienti che promuovono l’innovazione, coinvolgendo non solo il proprio personale ma anche un network di partner.

Questo ecosistema favorisce una gestione efficace delle relazioni e accelerare lo sviluppo e il successo dei progetti innovativi.

Bando SMACT Dettaglio delle spese ammissibili

Le spese ammissibili nel quadro del Bando SMACT coprono diverse categorie:

Spese di personale, inclusi ricercatori, tecnici e personale ausiliario, impiegati nel progetto.

Costi per strumentazione e attrezzature, limitati al periodo di utilizzo nel progetto, con una soglia massima del 20%.

Spese per ricerca contrattuale, brevetti, consulenze e servizi equivalenti, utilizzati esclusivamente per il progetto.

Costi operativi aggiuntivi, materiali e forniture direttamente collegati al progetto, anch’essi con un limite massimo del 20%.

Il Ruolo di SMACT nel Contributo

Un aspetto distintivo del bando è che i servizi forniti da SMACT devono rappresentare almeno il 50% del valore del contributo finanziario richiesto.

Questo enfatizza il ruolo centrale di SMACT nel sostenere attivamente i progetti e nel fornire risorse e competenze essenziali.

Bando SMACT: requisiti e benefici per le Imprese

I progetti devono presentare un piano dettagliato e raggiungere un livello di maturità tecnologica TRL di almeno 6.

La durata del progetto può variare da 12 a 18 mesi, offrendo alle imprese la flessibilità necessaria per sviluppare soluzioni innovative.

L’adesione al bando non solo fornisce un sostegno finanziario significativo, ma rappresenta anche un’occasione per le imprese di aumentare la loro visibilità e di posizionarsi come leader nell’innovazione e nella tecnologia.

Modalità di partecipazione e scadenze

La scadenza per le candidature è fissata al 15 dicembre 2023 alle ore 14.00. L’adesione a questo bando rappresenta un’opportunità per le aziende di ricevere non solo un importante supporto finanziario, ma anche di beneficiare di un’accelerazione nel loro percorso di innovazione, aumentando la loro competitività nel mercato globale.

Potenziare l’Innovazione e la competitività aziendale: I vantaggi del Bando SMACT per le Imprese

A conclusione di quanto detto in questo articolo vorrei racchiudere qui sotto tutti i vantaggi a favore delle aziende che parteciperanno a questo Bando.

Accesso a finanziamenti significativi

Le aziende che partecipano al Bando SMACT hanno la possibilità di accedere a fondi considerevoli. Con un massimo di 400.000 euro per progetti di gruppo che includano una PMI e fino a 200.000 euro per progetti individuali o di grandi imprese, questi finanziamenti possono coprire una parte sostanziale dei costi di ricerca e sviluppo.

Questo riduce notevolmente il rischio finanziario associato all’innovazione.

Stimolo all’Innovazione e alla Ricerca

Il bando incoraggia le aziende a investire in progetti innovativi e ricerca industriale. Questo non solo aiuta le imprese a rimanere competitive in un mercato in rapida evoluzione, ma favorisce anche la creazione di prodotti e servizi all’avanguardia che possono aprire nuove opportunità di mercato.

Sviluppo di collaborazioni strategiche

Partecipando a progetti di gruppo, le aziende possono formare o rafforzare collaborazioni strategiche con altre imprese, comprese le PMI. Queste collaborazioni possono portare a un interscambio di competenze, risorse e reti di contatti, che sono cruciali per il successo a lungo termine.

Incremento della capacità competitiva

con l’accesso a nuove tecnologie e processi innovativi, le aziende possono migliorare la loro efficienza operativa e la qualità dei loro prodotti. Questo le rende più competitive sul mercato, sia a livello nazionale che internazionale.

Supporto alle Piccole e Medie Imprese

Le PMI, spesso limitate da risorse più ridotte, traggono un beneficio particolare da questo bando, grazie alle maggiorazioni percentuali previste nei finanziamenti. Questo può rappresentare un importante impulso per la loro crescita e sviluppo.

Promozione dell’Innovazione Sostenibile

Il bando incoraggia progetti che si concentrano su tecnologie per la sostenibilità, spingendo le aziende a sviluppare soluzioni eco-compatibili che rispondano alle esigenze attuali di riduzione dell’impatto ambientale.

Sviluppo di Competenze e Know-how

Partecipando a progetti innovativi, le aziende e i loro dipendenti acquisiscono nuove competenze e know-how, che sono essenziali per l’adattamento alle nuove tecnologie e alle tendenze di mercato.

Visibilità e Leadership di Mercato

Partecipando e realizzando con successo progetti nel quadro del Bando SMACT, le aziende possono aumentare la loro visibilità e posizionarsi come leader nell’innovazione e nella ricerca industriale.

Partecipando al Bando SMACT, le aziende non solo ottengono supporto finanziario, ma possono anche sfruttare una serie di benefici strategici che potenziano la loro innovazione, competitività e crescita sul mercato.

Conclusioni

Caro imprenditore, cogliendo l’opportunità offerta dal Bando SMACT, la tua azienda può non solo accedere a sostegni finanziari, ma anche a numerosi vantaggi strategici per rafforzare innovazione, competitività e crescita nel mercato.

Se stai considerando di partecipare a questo bando, AlzaRating è qui per assisterti.

Offriamo supporto sia nella gestione delle pratiche burocratiche che nella valutazione dei vostri progetti, per massimizzare le vostre possibilità di successo.

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Innovazione e Brevetti 2024: come funziona il bando in Lombardia https://blog.alzarating.com/innovazione-e-brevetti-2024-come-funziona-il-bando-in-lombardia/ https://blog.alzarating.com/innovazione-e-brevetti-2024-come-funziona-il-bando-in-lombardia/#respond Thu, 23 Nov 2023 11:14:01 +0000 https://blog.alzarating.com/?p=6345 Innovazione e Brevetti 2024: la Lombardia lancia un’iniziativa pionieristica per catalizzare l’innovazione. Un bando dedicato esclusivamente alle micro, piccole e medie imprese, nonché ai liberi professionisti della regione, mirato a facilitare l’accesso ai brevetti europei e internazionali. Questo programma agevola l’ottenimento di nuovi brevetti e si estende anche al supporto per le estensioni di brevetti…

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Innovazione e Brevetti 2024: la Lombardia lancia un’iniziativa pionieristica per catalizzare l’innovazione.

Un bando dedicato esclusivamente alle micro, piccole e medie imprese, nonché ai liberi professionisti della regione, mirato a facilitare l’accesso ai brevetti europei e internazionali.

Questo programma agevola l’ottenimento di nuovi brevetti e si estende anche al supporto per le estensioni di brevetti esistenti, sia a livello europeo che internazionale.

Innovazione e Brevetti 2024: un bando a sostegno della competitività e creatività industriale

L’obiettivo principale è di rafforzare la competitività e la capacità innovativa delle aziende locali, mettendo un particolare accento sulle invenzioni industriali.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per la regione nella tutela e valorizzazione del suo patrimonio intellettuale. In che modo? Contribuendo a posizionare la Lombardia come un centro di eccellenza nell’innovazione e nella tecnologia a livello globale.

Con questo bando, la Lombardia si propone come una guida per le imprese e i professionisti nella navigazione delle complessità del processo di brevettazione. In questo modo assicura che le idee rivoluzionarie e le innovazioni siano adeguatamente protette e valorizzate.

Innovazione e Brevetti 2024: bando Lombardia aperto a imprese e professionisti

Soggetti Ammissibili: chi può candidarsi

La Regione Lombardia lancia un bando innovativo che si rivolge a micro, piccole e medie imprese (MPMI) e liberi professionisti del territorio.

I requisiti per la partecipazione sono chiari. Le imprese devono essere iscritte e attive nel Registro delle Imprese, mentre i liberi professionisti, anch’essi definiti come MPMI, devono essere registrati in albi, ordini o collegi professionali e dotati di partita IVA. Un aspetto importante è che i liberi professionisti iscritti al Registro delle Imprese possono candidarsi esclusivamente come MPMI.

Inoltre, sia le imprese che i professionisti devono avere una sede legale o operativa in Lombardia, oppure devono impegnarsi a stabilirne una entro i termini previsti per la rendicontazione finale del progetto.

Interventi Ammissibili: focus sui brevetti

Con un budget di circa 2,5 milioni di euro, il bando punta a finanziare progetti legati al deposito di nuove domande di brevetto a livello europeo o internazionale presso EPO (Ufficio Europeo dei Brevetti) e WIPO (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale).

Nonché all’estensione di domande precedentemente depositate presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM).

Gli interventi ammessi devono portare a un rapporto di ricerca valido emesso da EPO o WIPO, e il tutto deve avvenire entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento.

Vuoi avere maggiori informazioni? Allora clicca qui sotto e

Prima di andare avanti e giusto approfondire cosa sono i brevetti Europei e quelli internazionali e le differenze.

Innovazione e Brevetti 2024: Brevetti Europei

Brevetto Europeo: una protezione estesa per le invenzioni

Il brevetto europeo rappresenta un baluardo fondamentale per gli inventori, offrendo loro il diritto esclusivo di sfruttare la propria invenzione in modo commerciale.

Questa tutela, valida in un determinato paese e per un periodo di vent’anni dalla data di deposito, impedisce a terzi di utilizzare l’innovazione senza autorizzazione.

La Convenzione di Monaco: unificare le procedure brevettuali

Firmata il 5 ottobre 1973 a Monaco di Baviera, la Convenzione sul Brevetto Europeo ha segnato una svolta nella protezione delle invenzioni.

Questa convenzione consente a cittadini e residenti degli Stati membri di accedere a un’unica procedura europea per il rilascio di brevetti, basandosi su un corpus omogeneo di leggi brevettuali.

Diritti equivalenti ai brevetti nazionali

Una volta completata la procedura di convalida nazionale nei Paesi designati, il brevetto europeo garantisce gli stessi diritti di un brevetto nazionale ottenuto in quegli stessi Stati. Un vantaggio significativo per i titolari che mirano a una protezione transnazionale delle loro invenzioni.

Attualmente, i membri della Convenzione includono una vasta gamma di paesi europei, estendendosi da Albania, Austria, Belgio fino a Turchia e Ungheria. Inoltre, il brevetto europeo può essere esteso anche in paesi non membri della convenzione, come Bosnia-Erzegovina e Cambogia, aumentando così la portata della protezione.

Il ruolo dell’Italia nel sistema dei Brevetti Europei

Per i brevetti che designano l’Italia, è prevista una procedura di convalida specifica. Una volta completata, questi brevetti vengono iscritti nel “registro italiano dei brevetti europei”. Il termine per la registrazione è fissato in 180 giorni dalla data di deposito in Italia della traduzione del brevetto, come stabilito dal Codice della Proprietà Industriale.

Il sistema del brevetto europeo si pone come uno strumento cruciale per la tutela dell’innovazione, offrendo agli inventori un’ampia protezione e facilitando la diffusione delle invenzioni a livello internazionale. Questo meccanismo rappresenta un tassello chiave nella promozione dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico in Europa e oltre.

Innovazione e Brevetti 2024: Brevetti Internazionali

Il Brevetto Internazionale PCT: una finestra sul mondo per le invenzioni

Il brevetto internazionale, noto come PCT (Patent Cooperation Treaty), rappresenta una rivoluzione nel campo della proprietà intellettuale. Non è un brevetto nel senso tradizionale, ma una procedura che permette agli inventori di ‘prenotare’ la protezione brevettuale in quasi tutti gli stati del mondo attraverso una singola domanda.

Grazie al PCT, la domanda di brevetto internazionale ha valore in tutti gli stati aderenti al trattato, che comprende quasi ogni nazione globale. La lista degli stati membri, in continuo aggiornamento, è disponibile per consultazione, evidenziando l’ampio raggio d’azione di questa procedura.

La procedura unitaria per il brevetto internazionale è gestita con efficienza dalla World Intellectual Property Organization (WIPO), con sede a Ginevra. Questa organizzazione si occupa di coordinare e facilitare il processo di brevettazione su scala mondiale.

Gli inventori hanno la possibilità di presentare la domanda di brevetto internazionale sia immediatamente sia entro un anno dal deposito di un precedente brevetto nazionale o regionale, come il brevetto italiano.

Questa flessibilità consente di sfruttare il periodo di priorità per massimizzare la protezione delle invenzioni.

È fondamentale un attento esame dell’invenzione e la scelta delle modalità di deposito. Queste fasi strategiche richiedono una preparazione accurata. Per approfondire, è consigliata la consultazione della pagina “Depositare un brevetto”, che offre consigli pratici e indicazioni per navigare con successo nel processo di brevettazione internazionale.

Il brevetto internazionale PCT si afferma come uno strumento essenziale per la protezione delle invenzioni nel contesto globale, offrendo una via semplificata e strategica per assicurare i diritti di proprietà intellettuale a livello internazionale.

Innovazione e Brevetti 2024: quali sono i benefici per le aziende italiane nell’ottenere questi brevetti?

Ottenere un brevetto europeo o internazionale può essere estremamente vantaggioso per un’azienda italiana in termini di competitività per diversi motivi chiave:

Protezione Ampliata

I brevetti europei e internazionali offrono una protezione estesa oltre i confini nazionali. Questo significa che un’azienda italiana può proteggere le sue invenzioni non solo in Italia, ma anche in numerosi altri paesi.

Questa è una risorsa preziosa per le aziende che mirano a espandersi o che operano già in mercati internazionali.

Barriere Competitive

Avere un brevetto in più paesi crea barriere all’entrata per i concorrenti. Questo impedisce ad altre aziende di sfruttare l’invenzione senza autorizzazione, garantendo all’azienda italiana un vantaggio competitivo in quei mercati.

Potenziale di Mercato Ampliato

Con un brevetto europeo o internazionale, un’azienda italiana può accedere a mercati più vasti. Questo non solo aumenta le potenziali vendite e la base di clienti, ma apre anche le porte a collaborazioni internazionali, come joint ventures o partnership strategiche.

Innovazione e Brevetti 2024: quali sono invece i vantaggi?

Credibilità e Immagine Aziendale

 Avere brevetti in diversi paesi rafforza l’immagine dell’azienda come innovatrice e leader nel suo settore. Questo può attrarre investitori, partner commerciali e clienti che vedono valore nell’innovazione e nella protezione della proprietà intellettuale.

Facilità e Costi Ridotti

Grazie alla procedura unificata del brevetto europeo e del PCT per i brevetti internazionali, le aziende possono ottenere protezione in molti paesi attraverso un unico processo. Questo riduce significativamente la complessità e i costi associati al deposito di brevetti separati in ogni paese.

Strategia a Lungo Termine

I brevetti europei e internazionali sono particolarmente importanti per le aziende con una visione a lungo termine. La protezione per 20 anni permette alle aziende di pianificare e svilupparsi senza la preoccupazione di imitazioni o violazioni del brevetto.

Accesso a Nuovi Mercati

Ottenere un brevetto in aree strategiche può aprirsi la strada per entrare in nuovi mercati, spesso difficili da raggiungere senza una protezione adeguata della proprietà intellettuale.

In sintesi, i brevetti europei e internazionali rappresentano per un’azienda italiana non solo uno strumento di protezione della propria innovazione, ma anche una leva strategica per la crescita e l’espansione a livello globale.

Detto questo torniamo a parlare del Bando Innovazione e Brevetti della Lombardia

Un aspetto cruciale del bando è che gli interventi brevettuali devono avere impatti applicativi nel territorio lombardo. I progetti devono allinearsi con almeno una delle 92 priorità che rientrano nelle 27 macro-tematiche della “Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3 2021 – 2027)” di Regione Lombardia, spaziando da connettività, cultura, manifattura avanzata, nutrizione, salute e life science, a mobilità intelligente, sostenibilità e sviluppo sociale.

Un elemento fondamentale è che il titolare dei brevetti deve essere l’impresa che presenta la domanda, oppure è possibile una titolarità condivisa con un organismo di ricerca pubblico, a patto che l’inventore sia un dipendente dell’impresa e che esista un rapporto contrattuale o di collaborazione secondo la normativa.

Non sono ammessi progetti in cui l’inventore non fa parte dell’organico del soggetto richiedente o in cui la titolarità è condivisa con soggetti diversi dagli organismi di ricerca pubblici.

Innovazione e Brevetti 2024: agevolazione prevista per il Bando in Lombardia

La Lombardia si pone all’avanguardia nella promozione dell’innovazione con l’introduzione di un nuovo schema di agevolazioni per le imprese e i liberi professionisti che si dedicano all’ottenimento di brevetti. Questo schema, strutturato secondo il regime de minimis, offre contributi a fondo perduto sotto forma di somme forfettarie per coloro che depositano nuovi brevetti o estendono quelli esistenti, sia a livello europeo che internazionale.

L’agevolazione varia in base alla tipologia del brevetto e alla presenza di certificazioni ambientali, energetiche, di processo o prodotto. Per un nuovo brevetto europeo o per la sua estensione, il contributo ammissibile è di 5.680,00 euro, pari all’80% del costo forfettario di 7.100,00 euro. Se l’azienda possiede le certificazioni richieste, questo importo sale a 6.390,00 euro, corrispondenti al 90% del costo forfettario.

Analogamente, per i brevetti internazionali nuovi o estesi, l’agevolazione ammonta a 7.200,00 euro, l’80% di un costo forfettario di 9.000,00 euro. Con le certificazioni adeguate, il contributo concedibile arriva a 8.100,00 euro, pari al 90% del costo.

Importante sottolineare che ogni soggetto richiedente può presentare più domande, riferite a diverse tipologie di progetti finanziabili. Tuttavia, è fondamentale non superare il massimale previsto dal regime de minimis. Questo regime è stato progettato per garantire che gli aiuti di piccola entità non distorcano la concorrenza e il commercio all’interno del mercato unico dell’UE.

Con queste agevolazioni, la Lombardia si conferma un territorio all’avanguardia nel sostegno all’innovazione e alla proprietà intellettuale, offrendo agli innovatori una piattaforma solida per sviluppare e proteggere le loro idee a livello europeo e internazionale.

Innovazione e Brevetti 2024: agire ora per massimizzare le possibilità di successo

Mentre si avvicina la data di apertura per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per i brevetti, le aziende e i professionisti devono agire con rapidità e precisione. Le domande potranno essere presentate a partire dalle 10:30 del 25 gennaio 2024, ma la finestra di opportunità è limitata: le candidature saranno accettate fino all’esaurimento della dotazione finanziaria o al massimo fino alle 12:00 del 26 luglio 2024.

È essenziale sottolineare che le domande devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Bandi Online. Questo richiede attenzione ai dettagli e precisione nella preparazione della documentazione necessaria.

Per evitare intoppi nell’ultimo momento e per massimizzare le probabilità di successo, è fortemente consigliabile iniziare il processo il prima possibile. Rivolgersi a un consulente esperto può fare la differenza: una consulenza specializzata permette di creare un percorso su misura per la vostra azienda, garantendo che la domanda sia completa, accurata e presentata in modo tempestivo.

Non perdere questa opportunità unica di sostenere e proteggere le tue innovazioni. Lascia i tuoi dati qui sotto e prenota ora una consulenza gratuita!

Il momento di agire è adesso: confrontati con un nostro esperto per assicurarti un processo senza intoppi e per aumentare le possibilità di ottenere il brevetto desiderato.

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Bando Ricerca e Innova: nuove opportunità per le imprese https://blog.alzarating.com/bando-ricerca-e-innova-nuove-opportunita-per-le-imprese/ https://blog.alzarating.com/bando-ricerca-e-innova-nuove-opportunita-per-le-imprese/#respond Tue, 31 Oct 2023 11:29:04 +0000 https://blog.alzarating.com/?p=6296 Il Bando Ricerca e Innova mira a supportare gli investimenti delle PMI in ambito di ricerca, sviluppo e innovazione. Iniziativa nel quale la Regione Lombardia investe 27,2 milioni per rafforzare appunto la ricerca e l’innovazione delle PMI Bando Ricerca e Innova: chi può beneficiare di questo bando? Le PMI lombarde che hanno almeno due bilanci…

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Il Bando Ricerca e Innova mira a supportare gli investimenti delle PMI in ambito di ricerca, sviluppo e innovazione. Iniziativa nel quale la Regione Lombardia investe 27,2 milioni per rafforzare appunto la ricerca e l’innovazione delle PMI

Bando Ricerca e Innova: chi può beneficiare di questo bando?

Le PMI lombarde che hanno almeno due bilanci approvati e che soddisfano specifici requisiti finanziari. Tra questi, un EBITDA margin (media degli ultimi due bilanci approvati) di almeno il 5% e un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA che non superi 4.

Bando Ricerca e Innova: cosa viene finanziato?

Il Bando Ricerca e Innova prevede il finanziamento di progetti che riguardano la progettazione, la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative legate alle aree strategiche della Lombardia.

Queste aree includono soluzioni avanzate di produzione, manifattura additiva, realtà aumentata, simulazione, internet industriale, cloud, cybersecurity e big data. I progetti ammissibili devono avere un valore compreso tra 80 mila e 1 milione di euro.

Le spese che rientrano nell’ambito del finanziamento comprendono il personale impegnato nella ricerca, le strumentazioni, le attrezzature, la ricerca contrattuale e altri costi operativi, come i materiali e le forniture.

Tuttavia, è importante notare che i progetti che riguardano solamente l’innovazione di processo non sono ammessi.

Il Bando Ricerca e Innova rappresenta un’importante opportunità per le PMI lombarde di investire ulteriormente nella ricerca e nell’innovazione, pilastri fondamentali per la crescita e la competitività nell’era moderna.

Vuoi avere maggiori informazioni su questo bando? Allora clicca qui sotto e

Ma prima di andare avanti con altre specifiche importanti del bando facciamo luce e chiarezza su tutto quello che è ricerca e innovazione e quali sono i vantaggi all’interno di un’azienda.

L’Importanza della Ricerca e Sviluppo: investire per un futuro competitivo

Innovare è la chiave per rimanere al passo con un mercato in continua evoluzione, e ciò richiede un adattamento costante e una riorganizzazione dei processi produttivi aziendali. Questo spesso si traduce nell’acquisizione di nuove tecnologie e strumenti di produzione.

Al centro di questo processo di rinnovamento troviamo l’attività di Ricerca e Sviluppo (R&S). Secondo il Dizionario Treccani, la R&S è definita come un insieme di “attività creative intraprese in modo sistematico per accrescere le conoscenze e utilizzarle in nuove applicazioni”.

Tuttavia, non tutte le imprese sono in grado di intraprendere attività di R&S a causa delle risorse tecnologiche e umane necessarie, nonché del rischio associato al mancato raggiungimento di risultati tangibili, come i brevetti.

Di conseguenza, diventa imperativo per le economie nazionali investire proporzionatamente in questo settore per garantire redditività e innovazione nel proprio sistema produttivo.

Ma perché è così cruciale investire in R&S?

La ragione è chiara: generare nuove conoscenze significa portare avanti l’evoluzione in vari ambiti, dalla produzione di beni all’offerta di servizi all’avanguardia.

Questa progressione conduce a rendimenti superiori, rafforza la competitività delle aziende e, a lungo termine, alimenta la crescita economica del paese.

L’Innovazione: guida alla prosperità aziendale

L’innovazione, intesa come il rinnovamento delle modalità di progettazione, produzione o vendita, rappresenta il cuore pulsante di ogni impresa di successo.

Essa non è soltanto un cambiamento, ma un miglioramento che altera positivamente lo stato corrente delle cose.

Questo processo si lega strettamente al progresso e alla ricerca scientifica, diventando un cardine fondamentale per la crescita economica di una nazione.

Gli imprenditori, per rispondere alle mutevoli condizioni di mercato, devono adottare un approccio innovativo.

Significa essere in grado di mettere in discussione se stessi e la propria impresa, recependo stimoli esterni e interni.

Innovare richiede, infatti, un’attenzione costante ai cambiamenti ambientali, alle scoperte scientifiche e alle esigenze dei clienti.

Per avere successo nell’ambito dell’innovazione, l’imprenditore deve essere visionario, proattivo nella comunicazione e collaborazione, e avere un’ottima padronanza della tecnologia.

Tuttavia, è cruciale comprendere che l’innovazione non è solo frutto dell’idea geniale dell’imprenditore, ma coinvolge l’intera struttura aziendale, dal vertice fino ai singoli collaboratori.

Percorsi Innovativi: navigare verso il trionfo aziendale

In un contesto aziendale in continuo mutamento, l’innovazione trascende il ruolo di semplice slogan per diventare il pilastro della crescita sostenibile e del posizionamento competitivo.

Ma quali sono le modalità con cui le aziende leader di mercato capitalizzano l’innovazione per catalizzare il cambiamento e realizzare le proprie ambizioni?

La risposta risiede in una strategia di innovazione ben articolata: un piano strutturato e mirato che orienta un’organizzazione verso l’introduzione di nuovi concetti, prodotti e servizi, generando valore sia internamente che per gli stakeholder esterni.

Questa strategia non solo si pone come guida nel labirintico mondo dell’innovazione, ma si sincronizza perfettamente con la vision aziendale e gli obiettivi prestabiliti.

Senza una direzione chiara e un obiettivo ben definito, l’innovazione può ridursi a una serie di tentativi disorganici.

Da qui la necessità di una strategia ben delineata.

Tale approccio offre alle aziende un percorso chiaro per canalizzare la creatività in iniziative tangibili, assicurando che ogni sforzo innovativo sia allineato con la missione aziendale, le disponibilità e le dinamiche competitive del settore

Classificazione e Approcci all’Innovazione

Le imprese possono adottare vari approcci all’innovazione, a seconda delle proprie esigenze e obiettivi. Le innovazioni si possono classificare in base all’area di applicazione o al livello di innovatività.

Questi rinnovamenti possono portare alla creazione di nuovi prodotti, migliorare la produttività, penetrare nuovi mercati o sviluppare strategie di comunicazione e marketing rivoluzionarie.

Per le imprese in start-up, esistono principalmente due percorsi per sviluppare un’idea innovativa.

Queste aziende, ancora agli albori o presenti sul mercato da poco tempo, possono scegliere il percorso più adatto alle proprie ambizioni e risorse.

L’Innovazione: il motore di successo per le aziende moderne

Perché l’innovazione è diventata la parola d’ordine per le aziende contemporanee? La risposta è semplice: è una strategia cruciale per garantire una crescita economica sostenibile e duratura.

L’innovazione non è solo un modo per anticipare le tendenze del mercato e consolidare la posizione di un’impresa, ma rappresenta anche un mezzo per ampliare i propri orizzonti e accrescere il valore aziendale.

Ecco alcuni vantaggi chiave per le aziende che investono in ricerca e innovazione:

Anticipare le tendenze del mercato

L’innovazione permette alle imprese di rimanere un passo avanti rispetto alla concorrenza, interpretando e rispondendo alle mutevoli esigenze dei clienti.

Ampliare i confini aziendali

Investire in innovazione significa esplorare nuovi territori, entrare in settori inesplorati e aprire la porta a opportunità precedentemente impensabili.

Miglioramento continuo

L’innovazione non riguarda solo prodotti ma anche processi. Ottimizzare e differenziare servizi e processi può portare a una maggiore efficienza e a una crescita incrementale.

Visione orientata al futuro

Guardare al futuro significa avere il coraggio di sfidare lo status quo, uscendo dalla propria comfort zone e abbracciando nuove idee e soluzioni.

Influenza positiva sul territorio

Una vera innovazione ha ripercussioni non solo all’interno dell’azienda ma anche sull’intera comunità, contribuendo allo sviluppo economico e sociale della regione.

Dopo aver delineato l’importanza cruciale dell’innovazione come leva strategica che trae forza dalle competenze interne e proietta l’impresa verso il futuro, è ora di tornare al “Bando Ricerca e Innova”.

Una grande chance attende le aziende lombarde: nelle prossime sezioni, dettaglieremo le modalità di partecipazione, le opportunità offerte e le scadenze cruciali del bando. Non perdere l’occasione di approfondire questa opportunità unica!

Bando Ricerca e Innova 2023: benefici e dettagli per le Imprese Lombarde

Il Bando Ricerca e Innova offre alle aziende lombarde un’agevolazione significativa, combinando finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. Ecco una panoramica dettagliata:

L’Agevolazione

Le imprese possono beneficiare di un supporto fino all’80% delle spese ammissibili. Questo si divide in:

  • 70% come finanziamento agevolato e 10% come contributo in conto capitale.
  • Per coloro che, alla rendicontazione, presentano certificazioni di gestione ambientale, energetica o di prodotto (es. EMAS, ISO 14001), l’agevolazione si modifica: 65% come finanziamento agevolato e 15% come contributo.
  • Per i Progetti Green, l’agevolazione è suddivisa tra 60% di finanziamento agevolato e 20% di contributo in conto capitale.

Bando Ricerca e Innova: condizioni finanziarie e presentazione delle domande

 Il tasso di interesse è fissato allo 0,5% annuo. La durata del finanziamento varia da 3 a 7 anni, con un periodo di preammortamento che può estendersi fino all’erogazione del saldo, ma non oltre 30 mesi. L’agevolazione massima è di € 800.000.

Le imprese interessate possono presentare le loro domande in due distinte finestre:

  • Prima finestra: dalle 10.30 del 26 ottobre 2023 alle 15.00 del 16 novembre 2023. Questa sessione è focalizzata sugli ecosistemi di “Salute e Life Science”, “Nutrizione”, “Sostenibilità” e “Sviluppo sociale”.
  • Seconda finestra: dalle 10.30 del 18 gennaio 2024 alle 15.00 del 2 febbraio 2024. Gli ecosistemi di riferimento sono “Manifattura avanzata”, “Connettività e informazione”, “Smart Mobility e Architecture” e “Cultura e Conoscenza”.

Le domande verranno valutate e selezionate attraverso una procedura graduatoria.

Conclusione

L’investimento in ricerca e innovazione è fondamentale per le aziende che aspirano a crescere e distinguersi sul mercato, rappresentando la chiave per un futuro prospero e una posizione di leadership nel proprio settore.

Hai un’azienda in Lombardia e stai investendo in Ricerca e Innovazione? Vuoi scoprire se puoi beneficiare del “Bando Ricerca e Innova”?

Non aspettare oltre: la prima finestra per le domande è già in corso. Inserisci i tuoi dettagli qui sotto e richiedi una consulenza gratuita!

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La Nuova Sabatini 2023 – 2024: una boccata d’ossigeno per le PMI https://blog.alzarating.com/la-nuova-sabatini-2023-2024-una-boccata-dossigeno-per-le-pmi/ https://blog.alzarating.com/la-nuova-sabatini-2023-2024-una-boccata-dossigeno-per-le-pmi/#respond Thu, 19 Oct 2023 10:40:15 +0000 https://blog.alzarating.com/?p=5890 Il cuore della misura La Nuova Sabatini 2023 – 2024 emerge come strumento cruciale per sostenere le piccole imprese italiane. Questa iniziativa consente a banche e intermediari finanziari di offrire finanziamenti dedicati, mentre il Ministero dello Sviluppo Economico interviene coprendo una quota degli interessi. Caratteristiche dei finanziamenti: Specifiche dettagliate: Interessi e contributiIl Ministero dello Sviluppo…

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Il cuore della misura

La Nuova Sabatini 2023 – 2024 emerge come strumento cruciale per sostenere le piccole imprese italiane.

Questa iniziativa consente a banche e intermediari finanziari di offrire finanziamenti dedicati, mentre il Ministero dello Sviluppo Economico interviene coprendo una quota degli interessi.

Caratteristiche dei finanziamenti:

  • Estensione completa dell’importo dell’investimento, sia attraverso prestiti bancari che leasing.
  • Garanzia fornita dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, che copre fino all’80% del finanziamento.

Specifiche dettagliate:

  • Durata massima del prestito: 5 anni.
  • Importi ammissibili: tra 20.000 euro e 4 milioni di euro.
  • Finalità: esclusivamente per investimenti idonei.

Interessi e contributi
Il Ministero dello Sviluppo Economico interviene calcolando il suo contributo basato su interessi convenzionali per un periodo quinquennale:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari.
  • 3,575% per investimenti legati all’Industria 4.0 e sistemi di tracciamento dei rifiuti.
  • 3,575% per iniziative eco-sostenibili, identificate come “Nuova Sabatini Green” (valido solo dal 1° gennaio 2023).

Un generoso 5,5% per gli investimenti nel Mezzogiorno da micro e piccole imprese sotto l’etichetta “Nuova Sabatini Sud”.

Novità del 2024

Un cambiamento significativo si profila all’orizzonte. Dal 2024, le imprese beneficeranno di un’erogazione in un’unica tranche, facilitando la combinazione dei pagamenti.

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Ma prima di andare avanti entriamo nello specifico della Nuova Sabatini: cos’è esattamente e perché è importante per le aziende.

Nuova Sabatini e il suo ruolo cruciale per le aziende

Una misura rivoluzionaria

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy lancia la misura “Beni strumentali”, meglio conosciuta come “Nuova Sabatini”, con l’obiettivo principale di facilitare l’accesso al credito per le imprese e potenziare la competitività nazionale.

Campo di applicazione dell’agevolazione
L’iniziativa punta a sostenere gli investimenti per l’acquisto o il leasing di macchinari, attrezzature, impianti e beni strumentali, estendendosi anche all’hardware, software e alle nuove tecnologie digitali.

Chi può beneficiare alla Nuova Sabatini 2023 – 2024?

Le PMI italiane sono al centro di questa iniziativa, ma non tutte. Per accedere all’agevolazione, le imprese devono soddisfare determinate condizioni:

  • Regolare costituzione e iscrizione nei Registri competenti.
  • Stabilità finanziaria, senza essere sottoposte a liquidazioni o procedure concorsuali.
  • Conformità con le normative europee sugli aiuti.
  • Solidità economica e non essere classificate come “imprese in difficoltà”.
  • Presenza territoriale con sede legale o unità locale sul suolo italiano.

Settori inclusi ed esclusi
L’agevolazione è estesa a una vasta gamma di settori produttivi, dall’agricoltura alla pesca. Tuttavia, il settore delle attività finanziarie e assicurative rimane al di fuori.

Requisiti per i beni
I beni investiti devono essere nuovi e rientrare nelle categorie delle immobilizzazioni materiali, come impianti, macchinari e tecnologie digitali.

Spese per terreni, fabbricati, beni usati o in corso, sono espressamente escluse.

Condizioni dell’investimento
L’autonomia funzionale dei beni è cruciale. L’agevolazione non copre componenti o parti di macchinari che non soddisfano questo criterio.

Inoltre, i beni devono essere direttamente correlati all’attività produttiva dell’impresa.

Nuova Sabatini 2023-2024: Spese ammesse e quelle escluse: l’elenco completo

Un focus sui beni finanziabili

La Nuova Sabatini 2023-2024, mette a disposizione delle aziende una serie di opzioni per finanziare beni nuovi legati a “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali”, e “altri beni”.

Particolare attenzione va alla categoria “altri beni”, che copre le spese legate alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, come indicato dal principio contabile n.16 dell’OIC.

Ma non solo: anche software e tecnologie digitali rientrano nella lista.

Cosa resta fuori
Ma attenzione: non tutto è finanziabile. Esistono delle eccezioni chiare:

  • le spese legate a terreni e fabbricati;
  • beni usati o rigenerati;
  • immobilizzazioni in corso e acconti;

sono rigorosamente escluse dal programma.

Requisiti essenziali
Chi decide di avventurarsi nel mondo della “Nuova Sabatini” deve tener presente alcuni criteri fondamentali.

Gli investimenti devono assicurare l’autonomia funzionale dei beni, escludendo quindi parti o componenti di macchinari che non soddisfano questa condizione.

Inoltre, ogni bene finanziato deve essere strettamente legato all’attività produttiva dell’azienda.

Nuova Sabatini 2023-2024: Green e Sud in primo piano tra le novità

Verso una svolta ecosostenibile

Il 2023 segna l’ingresso della “Nuova Sabatini Green“, un’iniziativa dedicata alle PMI che mirano all’ecosostenibilità.

Con un contributo ministeriale del 3,575%, le imprese possono ora investire in macchinari e attrezzature a basso impatto ambientale, puntando a una produzione più verde.

La finestra per accedere a questa opportunità si è aperta il 1° gennaio 2023.

Focus sul Mezzogiorno
C’è anche una particolare attenzione per il Sud con la “Nuova Sabatini Sud”. Le micro e piccole imprese delle regioni meridionali, dalla Calabria alla Sicilia, possono contare su un generoso contributo del 5,5%.

Tuttavia, stiamo ancora attendendo dettagli ulteriori dal Ministero per questa categoria.

Investimenti 4.0 e ordinari
Oltre alle novità, la Nuova Sabatini continua a sostenere gli investimenti tecnologici 4.0 e quelli più tradizionali, garantendo una copertura ampia per le esigenze delle imprese.

Un finanziamento più snello
Una delle modifiche più significative è l’erogazione del finanziamento in un’unica tranche, semplificando la gestione per le aziende e combinando i pagamenti.

Questo cambiamento rappresenta una boccata d’aria per le micro, piccole e medie imprese, rendendo l’accesso al credito più semplice e a tassi di interesse favorevoli.

Nuova Sabatini: uno sguardo alla pratica tra Bonus e incentivi green

Immaginiamo di sottoporre alla lente d’ingrandimento il meccanismo della Nuova Sabatini 2023 attraverso un esempio concreto.

Quando una domanda ottiene il via libera per un contributo a fondo perduto, la dinamica è chiara: il Ministero effettuerà un bonifico diretto sul conto corrente dell’azienda.

Questo bonifico corrisponderà all’importo degli interessi proiettati su un periodo di 5 anni.

Mettiamola così: se gli interessi riconosciuti prevedono un contributo del 5% sull’investimento totale, un’impresa che ha speso 100.000 euro vedrà rientrare nelle proprie casse ben 5.000 euro. Ma c’è di più. Se ci troviamo di fronte al caso della Sabatini green, che propone un incremento del 30%, l’importo balza a 35.000 euro, riflettendo quel bonus “green” del 30%.

Ma non finisce qui. Un ulteriore supporto potrebbe arrivare dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, che mette sul tavolo una garanzia che copre fino all’80% del finanziamento in questione.

Ecco, in poche righe, come la Nuova Sabatini può rappresentare una leva significativa per le aziende italiane.

Nuova Sabatini 2023-2024: una mano Tesa alle PMI tra innovazione e crescita

Le PMI che mirano a beneficiare degli incentivi della Nuova Sabatini dovranno presentare domanda esclusivamente in modalità telematica.

Per quelle imprese che mirano a sfruttare le agevolazioni specifiche per il Mezzogiorno, il canale privilegiato sarà la piattaforma dedicata ‘Nuova Sabatini Sud’.

Una volta compilata la domanda, la piattaforma stessa fornirà un codice identificativo, valido per 60 giorni, rappresentando il primo passo verso l’ottenimento del finanziamento. Le specifiche per il 2024 sono attualmente in fase di definizione.

L’Opportunità per le PMI

La Nuova Sabatini 2023 – 2024 rappresenta una delle agevolazioni più significative per le PMI che ambiscono a rinnovarsi, investendo in nuovi macchinari e attrezzature. Nonostante l’indubbio vantaggio, l’iter burocratico online, benché moderno, presenta sfide complesse.

La precisione nella compilazione e l’attenzione ai dettagli sono essenziali per evitare errori che potrebbero costare l’accesso all’incentivo.

Nuova Sabatini e le altre agevolazioni 2024: ecco cosa cambia nel panorama degli incentivi italiani

Ricerca e Sviluppo

 I nuovi decreti svelano importanti modifiche relative al credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo. Si punta a una sincronizzazione tra il sistema di certificazione del credito d’imposta, introdotto il 15 settembre e che diventerà operativo nel prossimo anno, con i nuovi termini per il riversamento, prorogati ora al 30 giugno 2024. Un cambiamento di rilievo che permetterà all’Albo dei certificatori, appena inaugurato, di assicurare l’effettiva eleggibilità.

Focus Reshoring

L’attenzione si sposta poi sul reshoring, con decreti che puntano a sostenere le imprese che intendono riportare in Italia la produzione.

Le novità? Una notevole riduzione fiscale del 50% per quelle aziende che optano per il rientro.

Ma c’è una condizione: qualora queste imprese decidessero in futuro di delocalizzare nuovamente, saranno tenute a restituire gli incentivi ricevuti, seguendo quanto stabilito dal recente decreto sugli asset strategici.

Innovazione e Fiscalità Globale

La Manovra 2024 non dimentica il settore digitale e gli sforzi globali per una tassazione equa. È stato dato il via libera a un progetto ambizioso che mira a rivoluzionare la gestione delle garanzie pubbliche, spingendo verso investimenti di valore, sia dal punto di vista sociale che tecnologico.

Parliamo di incentivi per infrastrutture essenziali e per la transizione tecnologica, sostenibile e digitale delle aziende.

A partire dal 2024, sarà introdotta una tassazione minima globale del 15% per le multinazionali con un fatturato che supera i 750 milioni di euro.

Una mossa in linea con le direttive europee e con gli accordi G20 e Ocse. Infine, non mancano interventi specifici sulla fiscalità internazionale, finalizzati a rendere l’Italia un ambiente sempre più attrattivo per investitori e imprese.

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Le energie rinnovabili sono dette anche sostenibili nel momento in cui il tasso di rigenerazione della risorsa risulta uguale o superiore a quella di utilizzo.

Il funzionamento di una fonte di energia rinnovabile è inverso rispetto a quello delle fonti non rinnovabili (che si distinguono in combustibili nucleari e combustibili fossili). 

Le risorse da cui vengono prodotte le energie rinnovabili (energia solare, idroelettrica, eolica o geotermica) hanno una capacità di rigenerarsi rapidamente e vengono sfruttate tramite impianti con cui è possibile produrre elettricità.

Provenendo da fonti energetiche appartenenti al pianeta, le energie rinnovabili sono riprodotte da elementi naturali e non sono soggette ad esaurimento.

Al contrario, invece, le riserve delle fonti non rinnovabili tendono all’esaurimento e il loro eccessivo sfruttamento genera ingenti danni ambientali. 

Quali sono le energie rinnovabili?

Secondo la normativa italiana si definiscono energie rinnovabili:

  • Energia solare
  • Energia eolica 
  • Energia geotermica
  • Energia idroelettrica
  • Energia da biomasse
  • Energia marina

Quali sono i vantaggi delle energie rinnovabili?

Le energie rinnovabili sono spesso chiamate energie pulite per le loro caratteristiche. I loro principali vantaggi sono:

  • Generano meno inquinamento rispetto alle energie non rinnovabili. Pertanto, gli effetti dannosi sulla salute della popolazione dovuti all’inquinamento sono praticamente nulli.
  • Riducono l’impronta di carbonio.
  • Non si esauriscono perché provengono da fonti illimitate. Pertanto, non dipendono dalla diminuzione delle riserve nel tempo.
  • Sono meno colpiti da conflitti geopolitici dovuti allo sfruttamento di giacimenti unici in paesi specifici.
  • Non dipendono da grandi fluttuazioni dei prezzi dovute alla scoperta di nuovi giacimenti o all’esaurimento di altri. Qualcosa che accade con i combustibili fossili come il petrolio che può favorire la speculazione nei mercati.
  • Sono ben accolti dall’opinione pubblica generale.
  • Stimolano l’autoconsumo.
  • Possono raggiungere luoghi remoti del pianeta.
  • Può aiutare a ridurre la dipendenza energetica.
  • Non richiedono esplorazione come i combustibili fossili o le fonti d’acqua, il che implica l’assunzione di costi e rischi inferiori.

Energie rinnovabili e bonus fotovoltaico 2023

Come ti avevo detto nel precedente articolo in cui ti ho parlato della Carbon neutrality e di quanto è importante esserlo per un’azienda.

Giustamente per portare la tua azienda verso la Carbon Neutrality dovresti quindi ridurre questi consumi che provocano così tante emissioni. Come?

Come detto anche nel precedente articolo una valida alternativa è quella di ricorrere agli impianti a fonti rinnovabili. Con il fotovoltaico, ad esempio, la tua impresa potrebbe ridurre notevolmente il consumo di energia elettrica in quanto la produrrebbe direttamente da sola sfruttando l’energia solare e quindi senza emissioni.

Ovviamente però tutto questo ha un costo che non è indifferente, soprattutto per gli impianti di gradi dimensioni.

Ecco perché oggi voglio parlarti del Bonus Fotovoltaico 2023 di come può esserti di supporto per finanziare questa spesa e di quali possono essere gli ulteriori vantaggi.

Cos’è il Bonus Fotovoltaico 2023?  

Il bonus fotovoltaico 2023 è un incentivo all’installazione dei pannelli fotovoltaici con finalità di risparmio energetico. Si tratta di un credito d’imposta riconosciuto per le spese d’installazione di sistemi di accumulo dell’energia connessi a impianti alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto (cioè quelli previsti dal Decreto Legge n. 91 del 2014). Vale per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e può essere richiesto dal 1° marzo al 30 marzo 2023. 

Possono beneficiare del bonus fotovoltaico 2023 le persone fisiche che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, sostengono spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

La Legge Bilancio del 2022 ha ridotto il credito d’imposta precedentemente al 10% al 6%. Tuttavia, il massimale rimane invariato a 2 milioni di euro.

Ciò significa che se desideri installare un impianto fotovoltaico per la tua azienda, potrai godere di questo incentivo se il costo del progetto è inferiore a 2 milioni di euro.

Chi può beneficiare del Bonus fotovoltaico 2023?

Tutte le aziende possono beneficiare di questo incentivo, ma le modalità di ricezione varieranno in base al fatturato.

In particolare: le aziende con un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro hanno diritto a un’unica compensazione annuale.

Quelle con un fatturato superiore a 5 milioni di euro riceveranno una compensazione ripartita in tre quote annuali di importo uguale a partire dall’anno di entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico.

Vuoi avere maggiori informazioni su questo incentivo e confrontarti con uno dei nostri esperti? Allora clicca qui sotto e ù

Energie rinnovabili e altri incentivi sul fotovoltaico

Reverse charge

Il termine reverse charge identifica un meccanismo fiscale in base al quale si permette a un’azienda, che investe in un impianto fotovoltaico, di avere subito un vantaggio economico.

In particolare, il reverse charge prevede una franchigia sull’IVA al momento dell’acquisto. Potrai così ridurre notevolmente il costo iniziale del tuo investimento ammortizzandolo poi nel tempo.

Impianto fotovoltaico per aziende: Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini è un sistema di agevolazione per l’accesso al credito che puoi utilizzare come PMI al fine di effettuare l’acquisto di nuove attrezzature e macchinari.

È stata rifinanziata con la Legge di Bilancio 2022, prevedendo l’accesso agevolato a finanziamenti per la progettazione e installazione di nuovi impianti fotovoltaici, per importi che vanno dai 20.000€ ai 4.000.000 di euro. Il finanziamento viene ripartito in un arco di minimo 5 anni e con la suddivisione in sei quote.

Non ci sono state dichiarazioni da parte del Governo, lasciando intendere che la Nuova Sabati rimarrà in vigore anche per il 2023.

Comunità energetiche

Il termine comunità energetiche si riferisce alla pratica da parte di un gruppo di imprese, che dispongono di un impianto fotovoltaico o di altri sistemi di energia rinnovabili, di unirsi insieme al fine di ottenere una serie di vantaggi. Per creare una comunità energetica sono necessari i seguenti requisiti:

  • disporre di un sistema di produzione di energia che soddisfi il fabbisogno energico della singola azienda;
  • la fonte di energia deve essere rinnovabile.

Entrando a far parte di una comunità energetica, gli incentivi delle singole imprese potranno essere cumulati tra di loro al fine di promuovere lo sviluppo di nuovi impianti.

Ecco questi sono tutti gli incentivi a supporto di impianti fotovoltaici ed energie rinnovabili che ti permetterebbero di risparmiare nel tuo percorso di azienda Carbon Neutral

La carbon neutrality e la compensazione di CO₂

Si tratta di un Percorso solido a livello tecnico, operativo e comunicativo, che permette di: migliorare e consolidare la Brand Reputation aziendale. agire contro il rischio climatico, il più significativo rischio ambientale dell’era moderna.

Come funziona la compensazione CO2? A cosa serve? 

Parlare di compensazione della CO2, allora, significa pensare ai modi che abbiamo per ripristinare un po’ l’equilibrio a favore del pianeta, introducendo ogni azione possibile per ridurre l’inquinamento che produciamo.

La compensazione delle emissioni di CO2 è una delle modalità che ultimamente le aziende, ma anche i privati, cercano di attuare per ridurre le emissioni di gas serra, sia cercando di diminuire la produzione effettiva di emissioni sia bilanciandole con un’attività di segno positivo, che renda così il “saldo del carbonio” pari a zero o inferiore.

Per calcolare quanto compensare si parte dall’impronta ecologica che ogni attività umana comporta: si quantifica la superficie necessaria per produrre le risorse consumate e per assorbire i rifiuti conseguenti in modo da comprendere l’impatto di una certa produzione.

Energie rinnovabili e Carbon neutrality: come fare compensazione di CO2 nelle aziende

La compensazione riduce la concentrazione di CO2 in atmosfera.

Compensare significa, in concreto, ridurre l’impatto delle emissioni di CO2 generate dall’attività aziendale e il conseguente impatto sul cambiamento climatico. Con la compensazione l’impresa inizia un percorso di decarbonizzazione che la porta ad essere carbon neutral.

Con il sistema della compensazione è possibile sapere in che modo e in che misura l’impresa genera emissioni è veloce e senza costi elevati. 

Gli esperti possono realizzare una valutazione attraverso la misurazione della carbon footprint, cioè il totale annuale delle emissioni.

Una volta che la carbon footprint viene quantificata, si calcolano i crediti di carbonio necessarie l’investimento è assolutamente sostenibile economicamente dalle imprese.

Attraverso il calcolo della Carbon Footprint si iniziano a misurare tutti i consumi energetici delle attività aziendali

Conseguentemente si dispone di dati per avviare un percorso di efficientamento energetico e di transizione verso l’energia rinnovabile che porta a risparmi duraturi nel tempo. Nel frattempo, le proprie emissioni inquinanti possono essere compensate.

Investire in iniziative come la compensazione può anche aumentare la fidelizzazione dei clienti

Da alcune ricerche realizzate negli Stati Uniti risulta che l‘88% dei consumatori è più fedele alle aziende che sostengono progetti sociali e ambientali. I consumatori sono disposti a pagare di più per i marchi che si impegnano per la sostenibilità. Dimostrare attivamente la preoccupazione dell’azienda per l’ambiente compensando l’impronta di carbonio, può aumentare i profitti e migliorare il business.

I giovani della generazione Z, nati dopo il 2000, vedono il cambiamento climatico come una delle questioni più importanti che il mondo deve affrontare oggi e orientano le proprie scelte di consumo verso i prodotti o i servizi di aziende che si occupano di limitare la propria carbon footprint.

La compensazione è parte integrante di nuovi modelli di green marketing.

La compensazione della CO2 aiuta perché è un modo chiaro e tangibile per mostrare ai clienti, fornitori, stakeholder che l’azienda sta partecipando al cambiamento.  Il vantaggio della compensazione è che si è in grado di quantificare l’impatto positivo dell’iniziativa: “Compensiamo 50 tonnellate di CO2”, oltre al fatto che esiste una corrispondenza reale tra l’investimento aziendale e la creazione e manutenzione di boschi e foreste.

Non fare nessuna attività verso la sostenibilità e non compensare le proprie emissioni diventa attualmente uno svantaggio competitivo.

Spero che questo articolo abbia chiarito ulteriormente quanto è importante fare uso di energie rinnovabili per essere un’azienda sostenibile, di quali incentivi puoi godere sul fotovoltaico e perché è fondamentale essere un’azienda Carbon Neutral.

Se vuoi confrontarti con uno dei nostri esperti per diventare anche tu un’azienda Carbon Neutral e godere degli incentivi, nel caso tu voglia installare o hai già installato pannelli fotovoltaici, lascia i tuoi dati qui sotto e prenota la tua consulenza gratuita!

Dopo aver analizzato la tua attuale situazione andremo a creare un percorso su misura per rendere la tua azienda sostenibile e Carbon Neutral ed in linea con le richieste del tuo mercato di riferimento.

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Legge di bilancio 2023 approvata alla fine di dicembre 2022. Il testo della manovra contiene diverse misure prese dal governo Meloni per le imprese, i professionisti autonomi, ma anche per famiglie e lavoratori.

La manovra ha incontrato non poche modifiche nel corso dell’ultimo periodo.

Soprattutto su alcune misure su cui ci sono stati dei ripensamenti, come quella che coinvolge l’obbligo del Pos.

La manovra contiene diversi interventi a favore delle imprese. L’obiettivo è quello di contrastare il caro energia, e la riconferma di alcuni bonus sociali per le famiglie, come sostegno al pagamento delle bollette.

Legge di Bilancio 2023: misure per le imprese

Oltre alle riduzioni delle tasse, si riconfermano con la Legge di Bilancio alcune misure destinate alle imprese. Ricordiamo infatti le proroghe al 2023 dei seguenti interventi:

  • nuova Sabatini 2023: sono stanziati 150 milioni di euro per la proroga per rilanciare gli investimenti privati;
  • Fondo Garanzia PMI: si rifinanzia per le operazioni finanziarie per l’attività di impresa portate avanti da un finanziatore, come una banca;
  • bonus Ipo: prorogato il credito d’imposta per favorire la quotazione delle Pmi in Borsa;
  • Fondo per i lavoratori dello spettacolo: incremento di 60 milioni di euro per il 2023.

Inoltre, è modificato il regolamento che prevede l’accesso alla contabilità semplificata, con le seguenti modifiche:

  • il limite passa da 400.000 a 500.000 euro di ricavi per le imprese che hanno per oggetto la prestazione di servizi;
  • il limite passa da 700.000 a 800.000 euro di ricavi per le imprese che hanno per oggetto altre attività;
  • è previsto un innalzamento dal 3% al 6% della deducibilità delle quote di ammortamento dei fabbricati strumentali in specifici settori.

Inoltre, la manovra ha previsto una proroga per le agevolazioni sugli investimenti che riguardano le regioni del sud Italia come:

  • incentivi e crediti di imposta per ricerca;
  • sviluppo e innovazione delle imprese del Mezzogiorno.

Una misura che riguarda da vicino i lavoratori dipendenti garantisce una aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro, con innalzamento della soglia rispetto agli anni precedenti.

Vengono poi prorogate alcune agevolazioni con esonero contributivo totale per le imprese che assumono giovani e donne, a tempo indeterminato, fino alla fine del 2023, con soglia dei contributi a 8.000 euro.

Questo esonero riguarda l’assunzione di chi percepisce il reddito di cittadinanza, assunzioni a tempo indeterminato, o per trasformazioni di contratti da determinati a indeterminati. La stessa misura è prevista anche per le giovani e donne.

È garantito l’esonero totale per l’assicurazione obbligatoria IVS per le nuove iscrizioni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, purché l’età sia inferiore a 40 anni.

Legge di bilancio 2023 e le misure contro il caro energia

Un primo pacchetto di interventi è previsto a contrasto del caro energia, che ha colpito nel 2022 sia le imprese che le famiglie italiane. La manovra interviene con uno stanziamento di 21 miliardi di euro per queste misure, con la riconferma dei crediti di imposta per le imprese.

Nel dettaglio, la manovra prevede per i primi tre mesi dell’anno la cancellazione degli oneri impropri dalle bollette, e l’applicazione di nuovi crediti di imposta per le imprese.

Per ciò che riguarda le aziende energivore e gasivore, il credito di imposta sale dal 40% al 45%.

Imprese energivore e gasivore ovvero quelle che hanno un elevato consumo di energia e gas.

Per ciò che riguarda invece le imprese più piccole, viene stabilito un aumento del credito di imposta sulle spese per le bollette dal 30% al 35%. L’intervento non riguarda solamente il credito di imposta, ma anche l’Iva.

L’Iva viene ridotta con aliquota al 10% per il pellet e al 5% per i consumi che riguardano il teleriscaldamento. Queste regole sono valide per i primi tre mesi del 2023, e riguardano anche la distribuzione di energia termica con gas metano.

Oltre alla manovra, anche il Decreto Milleproroghe è intervenuto nei confronti del caro energia e gas, prorogando a giugno 2023 il divieto alle modifiche unilaterali dei contratti sulle tariffe al cliente.

Per ciò che riguarda le imprese, si interviene anche sui casi di morosità dei pagamenti delle bollette, per cui la manovra garantisce che l’Autorità per l’energia possa sospendere, almeno fino al 31 gennaio 2023, il distacco del gas per le grandi imprese che si trovano in morosità con i pagamenti.

Vuoi sapere come ottenere questi incentivi ed essere guidato da un team di esperti? Allora clicca qui sotto e

Legge di bilancio 2023: incentivi per il settore agricolo

Il Fondo innovazione Agricoltura ha come obiettivo quello di favorire:

  • lo sviluppo di progetti di innovazione nei settori dell’agricoltura;
  • pesca e acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa;
  • l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0;
  • il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche;
  • l’utilizzo di sottoprodotti

A questo proposito viene istituito presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il “Fondo per la digitalizzazione agricola” con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Il Fondo può essere utilizzato per la concessione, anche attraverso voucher, di agevolazioni alle imprese sotto qualsiasi forma, ivi inclusa la concessione di contributi a fondo perduto, contributi in conto interessi e garanzie su finanziamenti, nonché per la sottoscrizione di quote o azioni di uno o più fondi per il venture capital.

Fondo sovranità alimentare – Arriva il Fondo per la Sovranità Alimentare con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, ossia pari a 100 milioni complessivamente.

È istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste al fine di rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche attraverso interventi finalizzati a

  • tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità;
  • riduzione dei costi di produzione per le imprese agricole, al sostegno delle filiere agricole;
  • gestione delle crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari.

Legge di bilancio 2023: Fondo per politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del made in Italy 

Al fine di sostenere lo sviluppo e modernizzazione dei processi produttivi e le connesse attività funzionali ad accrescere l’eccellenza qualitativa del made in Italy, nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy è istituito un Fondo per il potenziamento delle politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del made in Italy, con una dotazione di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 95 milioni per il 2024.

Secondo la tabella di marcia dettata dall’UE, questo strumento di finanziamento è concepito per supportare le aziende e i settori del made in Italy nel campo dell’innovazione, della digitalizzazione, dell’internazionalizzazione, dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, così da assicurarne la competitività.

Legge di bilancio 2023: le novità sul green e digital

In tema di agevolazioni per le imprese, nero su bianco ci sono per ora:

  • il rifinanziamento dei Contratti di sviluppo;
  • la proroga dell’operatività transitoria e speciale del Fondo di garanzia per le PMI;
  • la proroga del credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI (bonus Ipo);
  • l’istituzione del Fondo per politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del made in Italy;
  • lo stanziamento 2023 per la Garanzia SACE a favore di progetti Green New Deal;
  • l’istituzione del Fondo per la Sovranità Alimentare e del Fondo per l’innovazione in agricoltura.

Perché va potenziata l’incentivazione green e digital

Pur nelle difficoltà, l’opportunità imperdibile di sviluppo data dal PNRR non deve essere trascurata nell’impostazione complessiva della Manovra in lavorazione: è l’occasione per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, oltre gli ostacoli che l’hanno bloccato negli ultimi decenni.

Verso la doppia transizione, verde e digitale, si orienta il programma Next Generation EU (NGEU), di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla crisi energetica, ma anche per conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei principali strumenti del NGEU: tra questi, il solo Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, dei cui 68,9 a fondo perduto, da impiegare nel periodo 2021-2026.

L’Italia intende inoltre utilizzare appieno la propria capacità di finanziamento tramite i prestiti della RRF, stimata in 122,6 miliardi.

Non si tratta di regali: il dispositivo RRF richiede agli Stati membri di rendere conto, ogni sei mesi, degli obiettivi e dei traguardi raggiunti su un preciso pacchetto di investimenti e riforme.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Dal loro raggiungimento, e da nient’altro, dipendono le successive tranche di disborsi europei.

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La doppia transizione è la chiave, a prescindere dalla revisione del PNRR

L’Italia non ha ancora presentato una richiesta di revisione del PNRR, come invece ha già fatto il Lussemburgo. La Commissione europea, comunque, attende «nei prossimi mesi diverse richieste di emendamenti dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, si prevede anche dell’Italia».

In vista dei nuovi finanziamenti (in particolare la terza tranche da 19 miliardi), una delegazione di tecnici della Commissione ha in programma di svolgere una missione in Italia, presumibilmente all’inizio di dicembre 2022, per un confronto con il nuovo governo sulle possibili richieste di integrazione del PNRR, motivate dalla situazione contingente, che potrebbero pervenire dall’esecutivo.

A prescindere dagli esiti della missione, la base non cambia. Lo sforzo di rilancio dell’Italia delineato dal Piano e sostenuto dai fondi che mette a disposizione, deve continuare a costruirsi intorno a tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale e parità di genere.

Un tragitto che la finanza agevolata può facilitare, con un impegno tangibile verso il supporto alla realizzazione di progetti di ricerca e innovazione nell’ambito delle finalità di transizione hi-tech ed ecologica.

Sei interessato ad accedere ai nuovi incentivi grazie ad un percorso snello e personalizzato? Lascia i tuoi dati qui e prenota la tua consulenza gratuita!

Dopo una prima analisi aziendale andremo a verificare quali sono gli incentivi più adatti alla tua azienda ed al tempo stesso come renderla innovativa e differenziante!

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La Nuova Sabatini green: quali sono le novità 2023? https://blog.alzarating.com/la-nuova-sabatini-green-quali-sono-le-novita-2023/ https://blog.alzarating.com/la-nuova-sabatini-green-quali-sono-le-novita-2023/#comments Fri, 16 Dec 2022 12:04:44 +0000 https://www.alzarating.com/?p=4564 La Nuova Sabatini green è dedicata agli investimenti a basso impatto ambientale. L’obiettivo è quello di migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Il MIMIT ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande nella circolare n. 410823 del 6 dicembre 2022. In particolare, vengono definiti criteri per l’invio delle richieste di accesso alla maggiorazione del 30 per cento del contributo prevista per gli investimenti green. Le domande per l’agevolazione maggiorata prevista dalla nuova…

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La Nuova Sabatini green è dedicata agli investimenti a basso impatto ambientale. L’obiettivo è quello di migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Il MIMIT ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande nella circolare n. 410823 del 6 dicembre 2022.

In particolare, vengono definiti criteri per l’invio delle richieste di accesso alla maggiorazione del 30 per cento del contributo prevista per gli investimenti green.

Le domande per l’agevolazione maggiorata prevista dalla nuova sabatini green potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2023. Si tratta dei contributi in fondo impianto per gli investimenti a basso impatto ambientale effettuati da micro, piccole e medie imprese.

Come stabilito dal decreto interministeriale del 22 aprile 2022, per ricevere il contributo maggiorato è necessario il possesso di:

  • una certificazione ambientale di processo o di prodotto idonea sui beni oggetto dell’investimento;
  • un’autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.

Possono beneficiare dell’agevolazione, le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda presentino le indicazioni indicate nel paragrafo successivo.

Nuova Sabatini green: chi sono i beneficiari?

Secondo l’art 4 della Circolare in oggetto, possono beneficiare delle agevolazioni della Nuova Sabatini green le PMI che alla data di presentazione della domanda: 

  • sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, oppure nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo registro delle imprese; 
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria; 
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato in un conto bloccato gli aiuti individuati illegali o incompatibili dalla Commissione europea. Questo ferma restando la possibilità per l’impresa di regolarizzare la propria posizione, anche successivamente alla data di presentazione della domanda; 
  • non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà” così come individuate, per i settori agricolo, forestale e zone rurali, al punto 14 dell’articolo 2 del regolamento ABER, per il settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca 11 e dell’acquacoltura, al punto 5 dell’articolo 3 del regolamento FIBER e, per i settori non ricompresi nei precedenti, al punto 18 dell’articolo 2 del regolamento GBER.
  • Le imprese devono avere al momento della presentazione della domanda la sede legale o una unità locale in Italia.

Chi non può beneficiare di tali agevolazioni?

Attenzione al fatto che, non possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative. Sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.

La Nuova Sabatini green: caratteristiche del finanziamento

La concessione del contributo è condizionata all’adozione di una delibera di finanziamento in favore della PMI da parte di un soggetto finanziatore.

Il finanziamento, il cui contratto deve essere stipulato successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo, potrà coprire il 100% degli investimenti previsti ed avrà le seguenti caratteristiche:

  • durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento o di prelocazione non superiore a dodici mesi, di 5 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Ovvero, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del bene. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, la predetta durata massima decorre dalla data di consegna dell’ultimo bene deliberato e contrattualizzato. Bene per un valore non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 4.000.000 euro. Anche se frazionato in più iniziative di acquisto, per ciascuna impresa beneficiaria, fermo restando quanto previsto per i programmi nel settore della pesca e acquacoltura.
  • erogato in un’unica soluzione all’impresa beneficiaria, entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto di finanziamento bancario. Ovvero, nel caso di leasing finanziario, essere erogato al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene. O dalla data di collaudo, se successiva. Nell’ambito dei contratti di leasing, dopo la presentazione della domanda, l’impresa richiedente può, altresì, procedere al versamento di un acconto al fornitore per bloccare il bene. L’importo di tale acconto, che è oggetto di apposita fattura, è da intendersi ricompreso nell’importo complessivo del contratto di leasing finanziario. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, l’erogazione avviene entro trenta giorni dalla data di consegna di ciascun bene o dalla data di collaudo, se successiva.

Altre caratteristiche importanti

Il finanziamento è concesso, fino alla data dell’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili, dal soggetto finanziatore a valere sul plafond di provvista, costituito presso la gestione separata di CDP, ovvero a valere su diversa provvista. 

In caso di leasing finanziario, l’impresa locataria deve esercitare anticipatamente, l’opzione di acquisto prevista dal contratto medesimo. Gli effetti decorrono dal termine della locazione finanziaria, fermo restando l’adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali. Tale impegno può essere assunto attraverso un’appendice contrattuale che costituisce parte integrante del contratto stesso.

Vuoi avere maggiori informazioni in merito ed affidarti ad un team di esperti? Clicca qui sotto e

La nuova Sabatini green e Sud 2022

L’agevolazione riconosciuta prevede un contributo in conto impianti pari all’ammontare complessivo degli interessi, calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo equivalente al medesimo finanziamento, a un tasso d’interesse annuo pari al 5,5%.

La compilazione della domanda potrà avvenire esclusivamente in via telematica utilizzando la procedura disponibile nella piattaforma Nuova Sabatini Sud, previo accreditamento.

La Nuova Sabatini prevede, a fronte di una richiesta di finanziamento per investimenti in beni strumentali nuovi. Prevede inoltre il riconoscimento di un contributo in conto impianti pari all’ammontare complessivo degli interessi su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo equivalente a quello richiesto calcolati a un tasso d’interesse annuo pari a:

  • 2,75% per gli investimenti in beni strumentali;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green;
  • 5,5% per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno effettuati da micro-piccole imprese.

Il contributo è entro un limite di intensità di aiuto pari al:

  • 20% dei costi ammissibili per le micro-piccole imprese (come sopra individuate;)
  • 10% dei costi ammissibili per le medie imprese (meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 mln di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 mln di euro).

Chi sono i beneficiari?

Beneficiari della Nuova Sabatini Sud sono invece le imprese di micro e piccola dimensione, , purché non rientrino nella fattispecie di imprese in difficoltà.

Le imprese beneficiarie devono avere la sede legale o un’unità locale nelle regioni del Mezzogiorno come risultante dalla visura camerale.

Il decreto specifica che in fase di prima applicazione, saranno finanziati programmi di investimento 4.0 con un limite massimo di 60 milioni di euro.

Tra le spese ammissibili rientrano il leasing finanziario, di beni strumentali nuovi di fabbrica, strettamente funzionali alla realizzazione del programma d’investimento.

I beni devono inoltre essere:

  • ad uso produttivo e strumentali all’attività svolta dall’impresa;
  • ubicati presso l’unità produttiva dell’impresa in cui è realizzato l’investimento;
  • capitalizzati e iscritti in bilancio nell’attivo dello Stato patrimoniale per almeno 3 anni, tranne che per le immobilizzazioni acquisite tramite leasing finanziario.

La nuova Sabatini green e fotovoltaico

Sempre in questo tema, la Nuova Sabatini green prevede anche che il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o microgeneratori, ecc.), per risultare ammissibile, deve far parte di un più ampio programma di investimento che deve risultare organico e funzionale, nonché coerente con l’attività svolta dall’impresa, e riconducibile ad una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti unionali applicabili per settore.

Fanno eccezione le imprese che svolgono attività di produzione di energia elettrica classificata con codice Ateco 35.11 e le imprese che svolgono attività agricola.

Nuova Sabatini e Formazione 4.0, le novità per il 2023

A partire da gennaio per i beni materiali 4.0 le aliquote scendono dall’attuale 40% al 20% per investimenti fino a 2,5 milioni, dal 20% al 10% per investimenti da 2,5 a 10 milioni e dal 10% al 5% per investimenti da 10 a 20 milioni; per i software 4.0 si passa dalla super aliquota al 50% introdotta con il decreto aiuti al 20% per il 2023.

Finirà definitivamente la stagione del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali ordinari sia materiali che software.

Altra importante novità riguarda le imprese che saturano il plafond dei 4 milioni di euro previsto dalla norma come tetto massimo dei finanziamenti richiedibili dalla singola impresa.

Con la riforma dello strumento, infatti, il conteggio del plafond sarà effettuato con riferimento all’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata. In altre parole, una volta terminato l’utilizzo del finanziamento, il plafond a disposizione delle imprese si “ricaricherà”.

Novità anche per quanto riguarda il contratto di leasing, con la possibilità per le imprese che richiedono il finanziamento, o l’intermediario finanziario, di versare un acconto al fornitore (che dovrà essere oggetto di fattura) per bloccare il bene.

In caso di leasing finanziario, inoltre, l’impresa locataria deve esercitare anticipatamente, al momento della stipula del contratto, l’opzione di acquisto prevista dal contratto medesimo, i cui effetti decorrono dal termine della locazione finanziaria, fermo restando l’adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali.

La formazione 4.0

Finanziato per un anno in più il bonus formazione 4.0. La proroga dovrà rispettare le percentuali previste in un recente decreto: 70% per le pmi e 50% per le grandi imprese che investono nella formazione dei dipendenti e ricorrono a soggetti certificati. Previsto anche il rifinanziamento della nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali pari a 500 milioni per due anni.
Per gli investimenti in ricerca e sviluppo il MIMIT proporrà una riduzione dell’aliquota dal 20% al 15% e non al 10% come preventivato.

Come avrai letto da questo articolo sono tante le novità 2023 sulla Nuova Sabatini, se rientri in queste categorie e vuoi capire meglio come funziona lascia i tuoi dati qui sotto ed affidati ad un team di esperti.

Attraverso una consulenza gratuita faremo una prima analisi della tua situazione ed inizieremo un processo che ti porterà ad ottenere questi benefici fiscali ed al tempo stesso innovazione all’interno della tua azienda!

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Fondo Nuove Competenze 2022: ecco le novità https://blog.alzarating.com/fondo-nuove-competenze-2022-ecco-le-novita/ https://blog.alzarating.com/fondo-nuove-competenze-2022-ecco-le-novita/#respond Tue, 15 Nov 2022 10:51:12 +0000 https://www.alzarating.com/?p=4501 Fondo Nuove Competenze 2022: dove eravamo rimasti?  Dopo una lunga attesa, è stato finalmente approvato il rifinanziamento.  Il decreto sblocca l’accesso a 1 miliardo di euro delle risorse React-Eu. Un aspetto è già chiaro: le domande di accesso ai contributi del Fondo Nuove Competenze verranno prese in esame in ordine cronologico; quindi, la velocità di attivazione è fondamentale. Ma prima di svelare le ultime…

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Fondo Nuove Competenze 2022: dove eravamo rimasti?  Dopo una lunga attesa, è stato finalmente approvato il rifinanziamento.  Il decreto sblocca l’accesso a 1 miliardo di euro delle risorse React-Eu.

Un aspetto è già chiaro: le domande di accesso ai contributi del Fondo Nuove Competenze verranno prese in esame in ordine cronologico; quindi, la velocità di attivazione è fondamentale.

Ma prima di svelare le ultime novità diamo un aggiornamento su quello che è il Fondo Nuove Competenze e quali Vantaggi offre alle Imprese.

Cos’è il Fondo Nuove Competenze?

Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo che promuove la produttività delle imprese attraverso la formazione del personale e favorisce il mantenimento occupazionale dei lavoratori.

L’obiettivo del FNC è sostenere aziende e lavoratori nella fase post pandemia da Covid, attraverso lo sviluppo di competenze e una formazione mirata alla persona. Lo scopo è di soddisfare i fabbisogni emergenti delle imprese.

A chi e destinato il Fondo Nuove Competenze 2022?

Il Fondo Nuove Competenze 2022 si rivolge ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali più rappresentative o dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda.

Fondo Nuove Competenze 2022: quali sono le novità?

Nel Decreto 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro, sono stati resi noti i punti salienti e le novità introdotte, ovvero:

  • Orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green al fine di orientare selettivamente le risorse pubbliche al conseguimento dei risultati attesi del PNRR. Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il DGCOMP, mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione ESCO.
  • Rafforzamento della qualità ed efficacia dei programmi formativi. I fondi interprofessionali costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Per i datori di lavoro che non hanno fondi interprofessionali la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non potrà essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo.
  • Co-finanziamento. Il Fondo copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione. È prevista una premialità per chi intraprende percorsi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una strutturale riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%.

Vuoi accedere a questi benefici accompagnato da un team di esperti che ti seguirebbero in tutto il percorso fino all’ottenimento del Fondo? Clicca qui sotto e

Fondo Nuove Competenze 2022: una grande opportunità per aziende e lavoratori

Il Fondo Nuove Competenze 2022 rappresenta una preziosa opportunità per le imprese che puntano sulla formazione e riqualificazione delle risorse.

Il profitto di un’azienda passa, anche e soprattutto, dalla preparazione e dalle competenze del personale che la compone. Ecco perché l’iniziativa rappresentata dal Fondo Nuove Competenze (FNC) è sicuramente degna di nota, ed è stata delineata dal decreto Rilancio come misura del Governo avente l’obiettivo di migliorare o perfezionare la formazione dei lavoratori.

I vantaggi che offre riguardano sia il datore di lavoro che il lavoratore stesso.  La misura consente di partecipare a percorsi di formazione e aggiornamento, senza dover sostenere costi aggiuntivi, di usufruire di una riduzione del costo del lavoro per ogni lavoratore interessato dalla misura stessa, limitare il ricorso alla cassa integrazione a beneficio del lavoratore e contribuire, attraverso la formazione, al miglioramento del clima aziendale.

Per i lavoratori rappresenta un’opportunità di formazione finalizzata alla riqualificazione delle proprie competenze, all’interno dell’orario di lavoro.

Più formazione significa più professionalità dei dipendenti di un’azienda. Ecco perché le risorse del Fondo Nuove Competenze sono così significative: la pandemia, e le disfunzioni organizzative che ne sono derivate come effetto ‘collaterale’, hanno mostrato infatti la scarsa preparazione di non pochi lavoratori specialmente dal lato delle competenze digitali. Ma non solo.

Per questo il Fondo Nuove Competenze intende supportare economicamente tutti i datori di lavoro nel rimborso dei costi dei corsi di formazione svolti dal personale. Si tratta del cd. Piano Nuove Competenze.

Ricordiamo subito che il Fondo Nuove Competenze consiste in una misura gestita in via diretta da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) e fa parte degli strumenti della cosiddetta politica attiva. Quest’ultima altro non è che quell’insieme di iniziative varate dalle istituzioni per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo della popolazione.

Quali sono i vantaggi sul Fondo Nuove Competenze 2022?

Il Fondo Nuove Competenze completa, insieme al programma GOL e al sistema duale, il Piano Nazionale Nuove Competenze nato con il PNRR per riformare il mercato del lavoro italiano.

Il 14 settembre 2022, il Ministero del Lavoro ha firmato il nuovo decreto interministeriale per la gestione del Fondo nel 2022 con importanti novità.

Le agevolazioni previste dal Fondo Nuove Competenze saranno cumulabili con quelle previste dai Fondi Interprofessionali. Questo è un aspetto molto importante poiché consentirà alle aziende di formare i propri lavoratori in modo del tutto gratuito.

L’istruttoria delle istanze di contributo sarà gestita da ANPAL. Invece, l’erogazione del contributo sarà eseguita da INPS, ma sempre su richiesta di ANPAL.

Qual è la finalità del Fondo?

La finalità del Fondo è sostenere le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, offrendo ai propri lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro.

In linea con gli sforzi del Governo di orientare le risorse ricevute dal PNRR come voluto dalla Commissione Europea, i contributi sono erogati per attività formative nei seguenti ambiti di innovazione:

  • nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  • aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
  • aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
  • volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  • relative alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica.

Altro vantaggio importante è quello di promuovere la sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il DGCOMP, mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione ESCO, come specifica il Ministero nella sua nota.

Vuoi beneficiare di questi vantaggi facendo crescere la tua azienda e i tuoi dipendenti? Allora clicca qui sotto e

Fondo Nuove Competenze 2022: quando riaprono le domande di accesso?

Diventa pienamente operativo il Fondo Nuove Competenze 2022 nella sua versione rinnovata. Nell’avviso pubblico diffuso da ANPAL, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, il 10 novembre in evidenza le novità introdotte: focus su temi legati al digitale e all’ecologia per la formazione, ruolo primario ai fondi interprofessionali e riduzione dei contributi.

La domanda può essere presentata a partire dal 13 dicembre e c’è tempo per procedere fino al 28 febbraio 2023.

La tabella di marcia prevede però anche un’altra data di scadenza rilevante, quella del 31 dicembre per la firma degli accordi alla base della rimodulazione dell’orario di lavoro per permettere a lavoratrici e lavoratori di seguire percorsi formativi da realizzarsi nel 2023.

Quali sono le novità sulle agevolazioni?

Le agevolazioni previste ritornano accessibili con regole diverse:

  • i percorsi formativi che vedranno protagonisti i lavoratori e le lavoratrici saranno orientati all’acquisizione di competenze digitali e green, in linea con le disposizioni dell’art. 11-ter del decreto-legge n. 146 del 2021;
  • un ruolo di primo piano viene riconosciuto ai fondi interprofessionali che rappresenteranno un canale di accesso privilegiato; le aziende non potranno erogare la formazione ma dovranno sempre affidarsi ad enti accreditati a livello nazionale o regionale;
  • una novità importante, poi, riguarda la misura del beneficio: la copertura del costo del personale impegnato nelle attività scende al 60 per cento, in misura piena è accessibile solo a patto di una strutturale riduzione dell’orario lavorativo a parità di retribuzione.

Quali sono i benefici?

Con le modifiche introdotte, quindi, i benefici riconosciuti tramite il Fondo Nuove Competenze 2022 sono i seguenti:

  • 100 per cento dei contributi assistenziali e previdenziali, al netto degli eventuali sgravi contributivi applicabili nel periodo oggetto dell’agevolazione;
  • copertura della retribuzione oraria per il 60 per cento (100 per cento solo con riduzione dell’orario strutturale).
  • Tenendo conto di questo nuovo assetto, tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, potranno presentare domanda di accesso al FNC dal 13 dicembre 2022 dalle ore 11.00.

Questo è quello che AlzaRating può fare per non farti incorrere in rischi burocratici che rischierebbero di farti perdere questa opportunità:

  • Primo incontro con referente aziendale per esaminare il fabbisogno dell’azienda e individuare il percorso formativo ideale per i dipendenti;
  • Definiamo con l’impresa i progetti formativi in linea con la mansione dei dipendenti e suddivisi per categoria;
  • Procediamo con la raccolta documentale necessaria per l’elaborazione del progetto formativo;
  • Assistiamo il cliente in fase di presentazione domanda, monitoraggio dell’istruttoria della pratica, istanza di erogazione pagamenti e deposito di eventuali integrazioni documentali richieste da A.N.P.A.L. 

Prima di lasciarci, ti ricordiamo che Anpal provvede a verificare che l’istanza sia presentata nei termini e secondo le modalità previste.

Assicurati di compilare correttamente la domanda, per non perderti i vantaggiosi incentivi offerti dal Fondo. Lascia i tuoi dati qui sotto e prenota con noi la tua consulenza gratuita!

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Incentivi aziendali su progetti innovativi green https://blog.alzarating.com/incentivi-aziendali-su-progetti-innovativi-green/ https://blog.alzarating.com/incentivi-aziendali-su-progetti-innovativi-green/#respond Thu, 08 Sep 2022 09:30:00 +0000 https://www.alzarating.com/?p=4355 Incentivi aziendali stanziati dal Mise con l’obiettivo di incentivare le imprese sulla realizzazione dei progetti innovativi a favore della transizione ecologica e circolare.  In dotazione ci sono 750 milioni del Green New Deal suddivisi in finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre…

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Incentivi aziendali stanziati dal Mise con l’obiettivo di incentivare le imprese sulla realizzazione dei progetti innovativi a favore della transizione ecologica e circolare.  In dotazione ci sono 750 milioni del Green New Deal suddivisi in finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre 2022 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Ma prima di parlare di questi incentivi andiamo a vedere con esattezza cos’ è il Green New Deal

Incentivi aziendali e Green New Deal Italiano

Il Green New Deal italiano raggruppa le misure e le azioni atte a incentivare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica, energetica e circolare nei vari ambiti.

Azioni che devono poter attivare uno sviluppo sostenibile, perseguendo i 17 obiettivi ONU, dando una risposta netta alla lotta al cambiamento climatico.

Al tempo stesso devono supportare le imprese e l’industria nella sua crescita e competitività attraverso leve di sostenibilità ed efficienza.

Il new Green Deal si focalizza su alcune tematiche ritenute strategiche, quali ad esempio:

  • energia e clima, legate al processo di decarbonizzazione del settore energetico e all’incentivazione dell’uso di energia da fonti rinnovabili.
  • riqualificazione urbana ed energetica, attraverso la spinta della cosiddetta renovation wave, ovvero la ristrutturazione degli edifici in chiave di efficientamento energetico ma anche la riqualificazione urbana di territori e città.
  • economia circolare, a supporto di tutte le attività di recupero, riciclo, riuso e rigenerazione.
  • mobilità, in un’ottica sempre più sostenibile.

Quali sono gli investimenti del Green New Deal in Italia?

Gli ambiti di intervento del Green New Deal per l’Italia attraverso queste misure di finanziamento riguardano specificatamente alcuni obiettivi prioritari, quali:

  • decarbonizzazione dell’economia;
  • economia circolare;
  • riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  • rigenerazione urbana;
  • turismo sostenibile;
  • adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

Gli investimenti dovranno spingere, da un lato, le attività di ricerca e sviluppo verso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, dall’altro, le PMI e l’industria verso la diversificazione della produzione e la trasformazione dei processi produttivi in chiave di innovazione e sostenibilità.

Incentivi aziendali su Progetti innovativi Green: come si presentano

Le agevolazioni assumono le seguenti forme:

  • finanziamento agevolato con tasso non inferiore al 0,50% a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) per una percentuale delle spese e dei costi ammissibili non inferiore al 50% e non superiore al 70%;
  • contributo a fondo perduto, subordinato all’ottenimento del finanziamento agevolato, per una percentuale massima delle spese e dei costi così strutturata:
    • pari al 15% come contributo della spesa a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
    • pari al 10% come contributo in conto impianti per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Al finanziamento agevolato deve essere associato obbligatoriamente un finanziamento bancario a tassi di mercato in misura pari almeno al 10% dell’importo del finanziamento nel suo complesso.

La somma del finanziamento bancario, del finanziamento agevolato e del contributo non può superare il 100% delle spese ammissibili.

Ciascuna impresa dovrà individuare la banca finanziatrice nell’elenco delle banche convenzionate che verrà messo a disposizione a seguito della convenzione stipulata tra Mise, CDP e ABI.   

Sarà la banca individuata dall’impresa, secondo quanto stipulato, ad occuparsi di valutarne il merito creditizio e procedere successivamente all’erogazione del finanziamento nel suo complesso.

Incentivi aziendali su Progetti Green New deal: chi sono i beneficiari?

Possono beneficiare degli incentivi aziendali del Green New Deal le imprese di qualsiasi dimensione con sede in Italia e costituite da almeno due anni che esercitano attività:

  • industriale di produzione di beni o servizi e imprese di trasporto;
  • agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • ausiliarie in favore di imprese;
  • di ricerca, con personalità giuridica autonoma (centri di ricerca).

I programmi possono essere presentati anche da più imprese congiuntamente, indicando sempre un soggetto capofila. 

Incentivi aziendali su Progetti innovativi green: quali sono i requisiti?

Per ottenere le agevolazioni e i contributi del Green New Deal Italia, le imprese facenti richiesta devono:

  • essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese. I soggetti non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese.
  • Per tali soggetti, inoltre, deve essere dimostrata, pena la decadenza dal beneficio, alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, la disponibilità di almeno un’unità locale nel territorio nazionale ed il rispetto degli adempimenti di cui all’articolo 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581;
  • non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • disporre di almeno due bilanci approvati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER.

Vuoi approfondire subito l’argomento parlando con uno dei nostri esperti? Allora prenota subito qui la tua consulenza gratuita!

Programmi e spese ammissibili

Le agevolazioni previste dall’agevolazione sono destinate a programmi di innovazione sostenibile con spese ammissibili comprese tra i 3 e i 40 milioni di euro, avviati successivamente alla presentazione della domanda e non oltre i tre mesi dalla data di provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili devono essere strettamente legate alla realizzazione del programma oggetto di agevolazione che, in linea con le finalità Green and Innovation Deal, deve dimostrare coerenza con i seguenti obiettivi riportati anche sopra nella parte investimenti:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio

Incentivi aziendali su progetti innovativi green: condizioni

I progetti ammissibili devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni
  • riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti
  • nel caso di investimenti per l’industrializzazione, ammessi esclusivamente per le PMI, portare con sé un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, puntare alla diversificazione della produzione di uno stabilimento tramite prodotti nuovi aggiuntivi o a trasformare radicalmente il processo produttivo di uno stabilimento esistente.

I programmi di innovazione devono riguardare attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, per le sole PMI, di industrializzazione dei risultati di ricerca e sviluppo.

Andiamo a vederli nello specifico.

Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

I progetti di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Oppure al notevole miglioramento di quelli esistenti. Per tali progetti sono ammissibili le spese e i costi delle imprese beneficiarie relativi a:

  • il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
  • i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del knowhow, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali relative al progetto e i materiali utilizzati per lo svolgimento dello stesso.

Investimenti per l’industrializzazione

Il Green New Deal Italia finanzia anche, solo per le PMI, progetti di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo. Tali progetti devono:

  • avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità;
  • diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi, ovvero mirare a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • essere ammessi distintamente o insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni.

Sono ammissibili per tali progetti i costi sostenuti dalle PMI, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti, relativi:

  • all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali;
  • all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili, utilizzate esclusivamente nelle unità produttive destinatarie delle agevolazioni, acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, e devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno 3 anni;
  • all’acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni, di natura non continuativa o periodica, e comunque diversi dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.

Come presentare i progetti

I progetti per ottenere gli incentivi aziendali previsti dal Green New Deal Italia possono essere presentati singolarmente o in forma congiunta dalle imprese.

Tutti i soggetti che propongono un programma in forma congiunta devono appartenere alla categoria delle PMI o devono realizzare lo stesso mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. 

Vorresti saperne di più? Ti piacerebbe essere supportato da un team di esperti in materia? Allora clicca qui e prenota la tua consulenza gratuita!

Dopo una prima analisi metteremo in atto un programma per realizzare progetti in linea con le condizioni richieste per darti la possibilità di godere di questi incentivi.

Al tempo stesso potrai ottimizzare le tue leve aziendali grazie all’implementazione di altri nostri servizi per trasformare i tuoi obiettivi in risultati concreti!

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