STRATEGIE DI MARKETING Archivi - Blog Alzarating https://blog.alzarating.com/Categoria/strategie-di-marketing/ Incrementa il Valore della Tua Impresa Sat, 21 Oct 2023 07:12:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://blog.alzarating.com/wp-content/uploads/2023/07/AR.webp STRATEGIE DI MARKETING Archivi - Blog Alzarating https://blog.alzarating.com/Categoria/strategie-di-marketing/ 32 32 223527228 Il marketing emozionale: cos’è e quali sono i vantaggi https://blog.alzarating.com/il-marketing-emozionale-cose-e-quali-sono-i-vantaggi/ https://blog.alzarating.com/il-marketing-emozionale-cose-e-quali-sono-i-vantaggi/#respond Wed, 28 Jun 2023 10:29:04 +0000 https://www.alzarating.com/?p=5193 Il marketing emozionale può essere definito come l’uso delle emozioni per creare connessioni con il proprio target. Attraverso il marketing emozionale, un brand può coinvolgere i propri clienti e creare un’esperienza che corrisponda ai loro bisogni, desideri e aspettative. Il marketing emozionale è un tipo di marketing che cerca di entrare in contatto con i…

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Il marketing emozionale può essere definito come l’uso delle emozioni per creare connessioni con il proprio target. Attraverso il marketing emozionale, un brand può coinvolgere i propri clienti e creare un’esperienza che corrisponda ai loro bisogni, desideri e aspettative.

Il marketing emozionale è un tipo di marketing che cerca di entrare in contatto con i consumatori a un livello più profondo di quello razionale o fisico. Se utilizzato correttamente, può portare a un aumento delle vendite e a una maggiore fidelizzazione dei clienti.

Perché il marketing emozionale è efficace?

Il marketing emozionale si rifà alla teoria psicologica della doppia elaborazione o teoria del doppio processo.

Si tratta di una teoria che risale all’800 attribuita a William James e resa popolare da Daniel Kahneman grazie al libro “Pensieri lenti e veloci”.

La teoria del doppio processo si basa sull’idea che il nostro processo decisionale derivi da due meccanismi di pensiero distinti:

  • Il livello dell’emozione: automatico, rapido e involontario
  • Il livello della razionalità: consapevole, lento e volontario

Il sistema emotivo è sempre attivo mentre quello razionale è silente per la maggior parte del tempo.  

Quindi, per quanto pensiamo di essere individui razionali che compiono azioni razionali, la psicologia del marketing ci dice il contrario!

Ogni giorno molte emozioni condizionano i nostri comportamenti, le nostre decisioni e soprattutto le nostre decisioni d’ acquisto.

Ed è questo il motivo per cui il marketing emotivo funziona: i contenuti emotivi attirano il pubblico più di quelli logico-razionali.

Questo perchè, quando si crea una connessione emotiva con il proprio pubblico risulta più semplice guidarlo verso il risultato desiderato.

Qual è l’obiettivo?

L’obiettivo del marketing emozionale è focalizzato sul conquistare il cuore dei clienti attraverso la creatività.

Questo è un lavoro che deve essere ben pensato per risvegliare le giuste emozioni e sentimenti.

Per farlo devi creare contenuti di qualità e di interesse per i tuoi utenti, senza dimenticare di dargli quel tocco di sentimentalismo che li conquisterà.

Ciò significa che non si tratta solo di rimanere nella mente dell’utente, ma di connettersi a livello emotivo con lui.

Puoi usare la persuasione per incorporare la tua offerta nella campagna e, allo stesso tempo, generare emozioni.

Per questo, avrai bisogno di un database ben segmentato, poiché ti consente di conoscere meglio il tuo pubblico.

Sebbene non sia così complicato, la creazione di contenuti che muovono le emozioni richiede molta tecnica. Ricorda che devi trasmettere un messaggio chiaro in grado di generare proprio la sensazione che ti aspetti che l’utente provi.

Quali sono i vantaggi?

L’idea è che gli utenti diventino parte dei momenti, delle azioni e dei risultati. Cioè, sentano il brand come loro. Farli diventare ambasciatori della tua azienda attraverso le loro emozioni è solo uno dei tanti vantaggi che offre il marketing emozionale:

  • Quando svolgi campagne di marketing emozionale nelle e-mail, tendono a rimanere nella memoria dei consumatori. Questo perché, per la maggior parte, riescono a toccare una loro corda. Questo genera un grande impatto.
  • Se associ emozioni positive al tuo brand, come gioia, felicità e ottimismo, puoi generare una buona reputazione per il tuo brand.
  • Ti offre l’opportunità di differenziarti, poiché puoi trasmettere un messaggio che ti dà quel tocco diverso dalla concorrenza per posizionarti in modo unico.
  • Questo tipo di marketing ti consente di fidelizzare i clienti, poiché una relazione più stretta si forma attraverso le emozioni. Devi fare in modo che gli utenti siano soddisfatti del brand e delle emozioni che vende.
  • Non avrai bisogno di un budget elevato, perché gli investimenti necessari sono bassi. Inoltre, i contenuti di marketing emozionale hanno un’alta probabilità di diventare rapidamente virali. 
  • Migliora il posizionamento del tuo brand, poiché è più facile indurre il cliente ad acquistare il tuo prodotto o servizio.
  • Puoi approfittare dei consigli. Il passaparola continuerà ad essere una delle migliori opzioni per diffondere un brand.

Vuoi approfondire questo argomento per ottimizzare questa strategia e goderne i vantaggi? Allora clicca qui sotto e

Come raggiugere il giusto target grazie al marketing emozionale

Prima ancora di decidere come effettuare la vostra strategia di emotional marketing, dovreste sapere a chi è indirizzata.

Sia che si tratti di un marketing B2C o B2B, per ogni strategia di marketing è necessario identificare un gruppo di riferimento o target, delimitato tramite la segmentazione del mercato. I fattori demografici più importanti includono l’età, il sesso e lo stato familiare.

Indagate su quali sono le caratteristiche socioeconomiche del vostro pubblico di riferimento, come la professione e il grado di istruzione e fattori psicografici come lo stile di vita, i valori e le opinioni.

Ulteriori aspetti rilevanti sono l’utilizzo dei media, la sensibilità al prezzo e il comportamento d’acquisto.

Dato che ogni gruppo di riferimento ha le proprie caratteristiche, i propri interessi e determinati fattori che scatenano in esso una reazione emotiva, dovete approfondire il più possibile la vostra conoscenza del target per riuscire a fare leva sulle emozioni in modo da utilizzarle a vostro vantaggio.

I colori delle emozioni

I colori si annoverano tra i più importanti stimoli sensoriali. Il 93 percento di tutti i clienti decidono di acquistare un prodotto lasciandosi influenzare dagli stimoli visivi. Per l’85 percento di questi, il colore è il fattore scatenante.

La percezione dei colori porta a reazioni biochimiche all’interno del corpo, ciò perché il cervello associa i colori alle emozioni.

I nostri antenati identificavano i pericoli, distinguendo tra le altre cose i cibi commestibili da quelli velenosi sulla base di segnali cromatici.

Due dei colori maggiormente in grado di influenzare l’istinto e per questo centrali dal punto di vista del marketing sono il rosso e il giallo.

Questi due colori servono per ottenere l’attenzione e l’interesse dei clienti, in quanto suonano in loro un campanello d’allarme. 

Il blu invece è fortemente associato alla stabilità e alla sicurezza, risultando perciò il colore perfetto per l’Emotional Branding. Non a caso è il colore scelto da marchi molto importanti, tra i quali Facebook, Twitter, Intel, HP e Samsung.

I colori sono in grado di intensificare le emozioni nel marketing. Sapere quali colori scatenano e rafforzano inconsciamente quali emozioni è il primo passo per un marketing e un branding emozionali di successo.

L’utilizzo delle immagini nel marketing emozionale

Le immagini parlano da sé. Il cervello assimila e reagisce alle immagini 60.000 volte più rapidamente rispetto alle parole.

Un’immagine emotivamente carica ha effetto più velocemente e in maniera più chiara rispetto a un qualsiasi testo.

Questo vale per la landing page di un sito commerciale, per un manifesto pubblicitario alla fermata dell’autobus o per un annuncio sponsorizzato sul web.

Le immagini devono però comunicare esattamente quello che si ha in mente per il proprio marchio, poiché la prima impressione non si scorda mai.

Combinando immagini, video e gif di momenti iconici e suggestivi con un testo, i meme sono ad oggi una delle tipologie di contenuto più potente in circolazione, almeno nel contesto dei social.

Non c’è da sorprendersi che marchi quali Gucci, Netflix o Sixt abbiano già iniziato a utilizzare il meme marketing. Se le combinazioni di immagini e testo funzionano, il contenuto verrà condiviso nell’ordine delle migliaia di volte, e sarà diffuso con il solo passaparola in brevissimo tempo.

Marketing emozionale e storytelling

Pur essendo una delle strategie di promozione più antica, nei tempi moderni il marketing emozionale si è affinato e ora dispone di strumenti precisi, coniugando così la razionale freddezza statistica e il mondo eminentemente soggettivo delle emozioni.

Lo storytelling, finalizzato a veicolare un messaggio creando un senso di immedesimazione nel lettore, è una leva essenziale del marketing emozionale.

Per definizione, è la tecnica di narrazione di una storia di fantasia, basata su una struttura narrativa. Nel marketing, lo storytelling consiste nell’illustrare concretamente le parole del brand utilizzando elementi ludici: il pubblico è coinvolto nella storia raccontata, prova emozioni e questo segna la sua mente, allo stesso modo di un racconto.

Le emozioni ricercate variano a seconda dell’obiettivo desiderato: entusiasmo, interesse, desiderio, per l’annuncio di un nuovo prodotto o ancora gioia e orgoglio per un messaggio aziendale che ringrazia i propri clienti per la loro fedeltà.

Il futuro del marketing emozionale

l futuro del marketing emozionale è online, il mondo è sempre più interconnesso. Occorre dunque sperimentare nuove vie, anziché affidarsi unicamente ai canali pubblicitari e di comunicazione tradizionali. I social media, i servizi di messaggistica, le app e i portali di streaming sono perfetti per promuovere il proprio marchio, in quanto è qui che si riescono a raggiungere i gruppi di riferimento più giovani.

Più utilizzate l’online marketing, più persone raggiungete e maggiori saranno le possibilità di marketing emozionale.

Conclusioni

Il marketing emozionale è uno strumento potente che i marchi possono utilizzare per coinvolgere il proprio pubblico di riferimento.

Utilizzando tecniche come lo storytelling, le immagini e i video argomenti che abbiamo approfondito sopra, i marchi possono creare un legame profondo con i consumatori.

In rete, le strategie di emotional marketing sono perfettamente attuabili e possono essere implementate in un’ottima strategia di marketing che consiste nel rendere compatibili i bisogni dei clienti con le offerte di prodotti o servizi di un’azienda, quindi nell’attrarre in modo efficace gli acquirenti e aumentare le proprie vendite.

Vuoi scoprire come mettere in pratica una buona strategia di marketing ottimizzando le emozioni dei tuoi potenziali clienti e facendoli innamorare del tuo prodotto servizio?

Allora lascia i tuoi dati qui sotto e andremo a costruire un percorso su misura per ottimizzare il tuo business attuando una strategia di marketing innovativa, funzionale e differenziante!

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Il marketing operativo è la parte finale dell’intero processo di marketing, a monte del quale ci sono le fasi di marketing analitico marketing strategico. Riguarda la messa in campo degli strumenti necessari a completare un piano di comunicazione.

Ogni teoria sviluppata nel piano di marketing strategico si trasforma in azioni misurabili. Post sui social, newsletter, blog, advertising sono la trasposizione pratica di una serie di indicazioni teoriche ben precise.

Il marketing operativo è l’altra faccia della medaglia, il lavoro sul campo, lo sporcarsi le mani e testare le indicazioni. Testare appunto.

Perché ci sono azioni che possono fruttare più o meno di altre, se contestualizzate rispetto al canale prescelto, gli strumenti scelti devono poter essere utilizzati al meglio, i risultati dovranno essere successivamente misurati, in modo da adattare le azioni successive con nuove indicazioni e nuove azioni da intraprendere.

Qual è la sua funzione?

La componente operativa (o tattica) del marketing ha il compito di realizzare concretamente le strategie definite nelle fasi precedenti, disponendo delle risorse (denaro, professionalità, tecnologia) nel modo più efficace.

Le tattiche sono usate in azione. Non prendono decisioni “grandi”, che richiedono tempo e conoscenza del quadro più ampio. Esaminano continuamente cosa sta succedendo e adattano ciò che viene fatto in base alla situazione immediata.

Se la strategia riguarda il pensiero e la pianificazione, le tattiche riguardano l’azione per realizzare il piano.

Il marketing operativo riguarda quindi gli strumenti e le tecniche specifici che la tua azienda utilizzerà per raggiungere i suoi obiettivi.

Un piano di marketing operativo descrive in dettaglio le azioni di marketing che verranno utilizzate per raggiungere tali obiettivi.

Gli strumenti e i servizi di marketing operativo sono strumenti che vengono individuati a partire dalle specifiche esigenze dell’azienda, individuando le strategie migliori e massimizzando i risultati rispetto agli investimenti operati. Queste sono in genere attività, che richiedono la massima cura in ogni aspetto ed in ogni fase, e l’utilizzo di personale di alto livello professionale, in grado di dare valore aggiunto all’attività che svolgono.

Quali sono gli obiettivi del marketing operativo?

Definire gli obiettivi di marketing operativo è fondamentale per ottenere il massimo ritorno sull’investimento in questa attività.

Gli obiettivi di marketing operativo servono a fornire una direzione chiara e a misurare il successo delle attività. Senza obiettivi chiari e specifici, è difficile valutare se le attività di marketing stanno producendo i risultati desiderati e fare eventuali aggiustamenti dove necessario. Andiamo a vederli qui di seguito.

Aumentare le vendite

L’obiettivo di aumentare le vendite è probabilmente uno dei più comuni tra le imprese il che non significa sia anche quello più corretto.

Le attività di marketing possono aiutare a generare maggiori vendite attraverso l’attrazione di nuovi clienti o la fidelizzazione dei clienti esistenti, spesso la più sottovalutata.

Migliorare la brand awareness

Aumentare la consapevolezza del brand è importante perché può contribuire a rendere l’azienda più visibile e riconoscibile sul mercato.

Le attività di marketing possono aiutare a migliorare la brand awareness attraverso la promozione del brand sui social media, l’utilizzo di pubblicità online o la partecipazione a eventi di settore.

Attrarre nuovi clienti

Le attività di marketing possono aiutare a attrarre nuovi clienti, sia attraverso la promozione dei prodotti o servizi dell’azienda sia attraverso la creazione di offerte speciali o altre strategie di fidelizzazione.

Fidelizzare i clienti esistenti

Fidelizzare i clienti esistenti è importante perché i clienti fidelizzati tendono a fare acquisti più frequenti e a spendere di più rispetto ai nuovi clienti, ci conoscono già ed acquistano più facilmente.

Le attività di marketing possono aiutare a fidelizzare i clienti attraverso l’invio di e-mail promozionali, la creazione di programmi di fedeltà o la fornitura di assistenza clienti eccellente.

Aumentare il traffico del sito web

Il traffico del sito web può essere aumentato attraverso le attività di marketing, come ad esempio la SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), la pubblicità online o la promozione sui social media.

Aumentare il traffico del sito web può aiutare a generare maggiori vendite, aumentare la brand awareness e attrarre nuovi clienti.

Quali sono i vantaggi del marketing operativo?

Miglioramento dell’efficienza delle attività di marketing

Il marketing operativo può aiutare a ottimizzare le attività di marketing attraverso la creazione di processi automatizzati e la gestione delle campagne di marketing in modo più efficiente.

Ad esempio, l’utilizzo di strumenti di automazione del marketing può aiutare a inviare e-mail promozionali in modo tempestivo e a target specifici, riducendo il tempo e le risorse necessarie per gestire queste attività manualmente.

Aumento del coinvolgimento dei clienti

Le attività di marketing operativo possono aiutare a creare una relazione più stretta con i clienti attraverso l’invio di e-mail promozionali o la creazione di programmi di fedeltà, come abbiamo ripetuto più volte.

Ad esempio, l’invio di e-mail personalizzate può aiutare a far sentire i clienti apprezzati e coinvolti, mentre i programmi di fedeltà possono incentivare i clienti a diventare ambasciatori del brand.

Tuttavia, soprattutto nel primo periodo di una relazione, il cliente vorrà testare le tue capacità e sarà poco predisposto a fidarsi ciecamente. Significa che per molto tempo quello che farà sarà osservarti e tu dovrai essere sempre pronto.

Miglioramento del servizio clienti

Il marketing operativo implica lo stretto contatto con il cliente che ti chiederà personalizzazioni al prodotto o al servizio o semplicemente riverserà su di te timori e paure. L’utilizzo, di chatbot può aiutare a rispondere rapidamente alle domande dei clienti e a fornire informazioni utili che sono preliminari e che molti chiedono, mentre i sistemi di gestione dei ticket online possono aiutare a monitorare e risolvere i problemi dei clienti in modo più efficiente e organizzato.

Aumento della brand awareness

Le attività di marketing operativo possono aiutare ad aumentare la consapevolezza del brand attraverso la promozione sui social media o l’utilizzo di pubblicità online.

Ad esempio, la creazione di contenuti di qualità sui social media può aiutare ad attirare l’attenzione dei potenziali clienti e a fidelizzare quelli esistenti, mentre la pubblicità online può aiutare a raggiungere nuovi clienti potenziali.

Vuoi approfondire l’argomento con un esperto e godere di questi vantaggi per il tuo business? Allora clicca qui sotto e

Le 4 P del marketing operativo

Le azioni di marketing vengono messe in atto negli ambiti descritti dalle quattro P:

  • Prodotto. La scelta del giusto prodotto per un determinato segmento di consumatori è un’operazione fondamentale per intercettare le tendenze del mercato e differenziarci dai concorrenti.
  • Prezzo. Basta pensare a quante ricerche sul prezzo vengono fatte su Google prima di fare un acquisto. È semplice intuire che una strategia mirata sul prezzo può fare la differenza in una campagna promozionale di un prodotto o di un servizio.
  • Posizionamento. Bisogna capire come far incontrare il prodotto o servizio con il consumatore. I giusti canali di distribuzione o i luoghi perfetti in cui collocare un articolo per una nicchia di clienti, sono aspetti da non trascurare.
  • Promozione. Farsi conoscere, far sapere ciò che si fa e perché. Mai come oggi sono diventati importanti fattori come comunicare correttamente ciò che l’azienda fa, pubblicizzare una specifica offerta utilizzando i diversi canali (online e offline), fidelizzare il cliente con proposte mirate.

Alle quattro P elencate, oggi bisogna aggiungerne una quinta: Purpose, lo scopo.

Far capire al cliente per quale motivo si produce in un certo modo, perché si perseguono valori come quelli della famiglia e della difesa dell’ambiente, in altre parole: perché si è diversi dai concorrenti.

Un elemento indispensabile se si vuole creare un legame con il consumatore e motivarlo all’acquisto.

Tutte queste componenti devono essere prese in considerazione per operare con un mix di azioni mirate che faranno raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati.

Marketing operativo e marketing mix

Il marketing operativo non può fare a meno del marketing mix, ovvero le azioni integrate utili a raggiungere i nostri obiettivi.

Per intervenire sulle quattro leve del marketing mix definite in precedenza con si utilizzano strategie di Outbound e Inbound Marketing, singolarmente o integrate fra loro.

Per outbound s’intendono tutte le operazioni promozionali che vanno alla ricerca del cliente.

Ad esempio, fanno parte dell’outbound marketing i canali più classici come la pubblicità in tv e radio, cartellonistica, fiere ed eventi promozionali.

Per questo ambito bisogna curare l’immagine dell’azienda, ideare e realizzare spot innovativi che colpiscano, trovare il giusto media che arrivi al target che vogliamo.

L’inbound marketing è l’insieme di strategie che portano il cliente a trovare l’azienda.

Partendo dalla customer journey, intercetta il possibile cliente, lo educa e lo aiuta a formare la propria decisione d’acquisto, senza pubblicità diretta, ma offrendo informazioni di interesse.

Conclusioni

In conclusione, possiamo dire che la strategia studia il contesto e cerca di comprendere qual è la strada migliore per raggiungere i risultati. Il marketing operativo cerca di mettere in pratica ciò che la teoria ha definito su carta.

Per farlo si appoggia alle competenze dei singoli professionisti, quelli specializzati in un singolo settore ma anche chi si occupa della gestione generale.

In questo caso la relazione è simile a quella tra SEO specialist che lavora sull’ottimizzazione on-page o sulla link building e il web marketing manager. Che invece monitora l’andamento generale dell’attività online.

Utilizzi già questi strumenti per ottimizzare il tuo business? Se la tua risposta e no, non tutti o voglio migliorarli allora sei nel posto giusto! Lascia i tuoi dati qui sotto e verrai contattato da uno dei nostri esperti per una consulenza gratuita. In questo modo andremo ad analizzare e capire quali sono i punti da migliorare e le leve del tuo business da potenziare!

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Il marketing strategico è un processo basato su ricerche di mercato e sulla definizione di obiettivi aziendali.

L’obiettivo obiettivo principale è quello di ottimizzare gli strumenti di comunicazione e raggiungere obiettivi di maggior guadagno con minor sforzo e in minor tempo.

Attraverso una visione del mercato e dei suoi mutamenti il più possibile completa, un’analisi attenta delle opportunità e dei rischi, è possibile infatti sviluppare una filosofia aziendale orientata al cliente che sia in grado di creare valore tangibile per l’azienda.

Marketing strategico e benefici aziendali

Tra i benefici del marketing strategico vi è quello di occuparsi di una disciplina che individua gli obiettivi del marketing e delle politiche commerciali. In che modo? Analizzando il mercato di riferimento ed ogni cosa che lo riguardi, compreso anche il marchio che ti interessa e la sua collocazione all’interno di una platea più ampia.

Tutto questo riguarda la singola attività operativa, ogni azione di marketing deriva da una pianificazione che permette di raggiungere il valore per il business.

Questa pianificazione può essere basata sulla struttura del mercato, sulle esigenze del cliente e sulle risorse disponibili dell’azienda.

Da tutto questo dipende il successo di un’azienda, dalla sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti.

Per garantire che l’azienda raggiunga questi obiettivi, i manager devono aggiornare regolarmente i loro piani e strategie. Un modo per farlo è attraverso la creazione di un piano strategico.

Questo documento delinea gli obiettivi aziendali per l’anno o per gli anni successivi e fornisce un quadro per misurare i progressi.

Vuoi avere maggiori informazioni su come delineare un piano strategico e ottenerne i vantaggi? Allora clicca qui sotto e

Condizioni base per il marketing strategico

L’utilizzo di una strategia di marketing consente alle aziende di definire uno sviluppo in grado di intercettare le opportunità del mercato e le esigenze dei clienti che non vengono soddisfatte.

Comprendendo le esigenze del loro mercato di riferimento, le aziende possono creare prodotti o servizi che soddisfano al meglio tali esigenze, con conseguente aumento delle vendite e della redditività.

Pertanto, gli aspetti da considerare sono sempre le risorse dell’azienda e la sua competenza anche attraverso consulenze di esperti e tali da raggiungere gli obiettivi principali che sono:

  • raggiungere gli obiettivi di crescita;
  • ottenere vantaggi;
  • monetizzare dalle conversioni e aumentarle.

Sono obiettivi comuni di una strategia di marketing includono l’aumento delle vendite, della quota di mercato o delle entrate.

Altri obiettivi sono quelli di aumentare la consapevolezza del marchio, di fidelizzare i clienti e acquisirne di nuovi.

Le fasi preliminari del marketing strategico

Prima di tutto, c’è l’ascolto, l’osservazione, la riflessione. Il marketing non è urlare vantaggi, scrivere risultati, parlare, parlare, parlare. È prima di tutto osservazione del mondo e delle persone che ci vivono.

Persone con bisogni, problemi e desideri che possono essere soddisfatti con prodotti e servizi.

Il mondo cambia e così il mercato: possono insorgere nuovi bisogni, mentre altri diventano obsoleti.

Possono arrivare nuovi competitor sul mercato che hanno offerte con cui non possiamo più competere.

Dobbiamo quindi renderci conto che abbiamo bisogno di nuove strade. Dobbiamo osservare da vicino i competitor e i loro prodotti e servizi. Infine dobbiamo valutare se ci sono gap, debolezze che possiamo sfruttare per creare prodotti superiori.

In questo modo, ascoltando il mondo e il mercato, abbiamo fatto il primo passo per la costruzione di una strategia.

Il marketing strategico step by step

Ora vediamo quali sono le operazioni da svolgere perché si attui una pianificazione reale e le azioni da intraprendere valutando i fattori principali della strategia:

  • il Target;
  • gli Obiettivi;
  • il Contesto;
  • i Competitor.

È così che si può ottenere il massimo rendimento dagli strumenti propri del marketing operativo. Il marketing strategico è dunque la pianificazione di ciò che si andrà a svolgere con le varie attività.

Successivamente alle fasi preliminari dobbiamo elaborare un piano strategico così suddiviso:

  • Pianificazione: è il passaggio più critico e serve ad identificare lo scopo dell’attività, le esigenze e gli obiettivi che si desidera raggiungere.
  • Analisi: la fase di analisi comporta uno sguardo esteriore su come la tua azienda si confronta con i concorrenti nel suo settore.
  • Sviluppo: si tratta di stabilire le tattiche di marketing che sono informate dal processo di marketing strategico. Ciò viene deciso prevedendo la definizione del che è composto da prodotto (cosa viene venduto), prezzo, luogo (dove viene venduto) e promozione (canali e modalità pubblicitarie).
  • Attuazione: si inizia ad implementare la strategia sviluppata sulla base della pianificazione e ricerca di mercato. Si lancia il prodotto e si comincia a vendere.
  • Controllo: è importante verificare l’efficacia delle azioni intraprese e rivedere i processi, apportando le modifiche necessarie.

Poiché il mercato è in continua evoluzione, potrebbe essere necessario rivedere alcuni aspetti delle fasi precedenti a causa delle nuove tendenze, del cambiamento degli interessi dei consumatori o del mancato successo delle tattiche scelte inizialmente.

Marketing strategico: prodotto e differenziazione

Dobbiamo poi posizionare il prodotto, per occupare una parte di mercato che, idealmente, non è occupata da nessun altro prodotto o servizio rendendoci così il prodotto migliore per una certa buyer persona specifica che abbiamo già profilato e di cui conosciamo il customer journey, i comportamenti e i bisogni.

Una volta trovato il posizionamento differenziante, dobbiamo definire la value proposition che da esso scaturisce, per potere definire, in concreto, quali sono i vantaggi che offriamo alle persone e perché devono scegliere noi e non altri.

Un processo delicato, importante, perché a volte – dovremmo dire molto spesso – notiamo che le aziende hanno value proposition generiche che poi non fanno emergere i prodotti e che poi sono difficili da comunicare.

Come sempre diciamo, il copywriting arriva fino a un certo punto: prima, dobbiamo avere un solido posizionamento e una value proposition efficace.

Cos’è la Value Proposition?

Una value proposition è una dichiarazione che presenta un marchio ai consumatori e spiega quali sono i valori dell’azienda, come opera e perché dovrebbero fare affari con quella determinata azienda.

La tua proposta di valore dovrebbe comunicare tre cose:

  • Dire ai tuoi clienti e acquirenti perché dovrebbero scegliere di condurre affari con te invece che con i tuoi concorrenti.
  • Spiegare in che modo il tuo prodotto o i tuoi servizi risolvono un problema che i clienti stanno riscontrando.
  • Definire i benefici tangibili e specifici della tua azienda.

Nel creare la value proposition migliore per la tua azienda, mantieni un linguaggio colloquiale e senza tecnicismi per aiutare clienti e acquirenti a capire subito che fare affari con te apporterà benefici alle loro vite.Torna alla definizione di value proposition fornita sopra se ti senti bloccato.

Evita iperboli come “il miglior software per il marketing via email al mondo”. Affermazioni di questo genere tendono a insospettire e provocare scetticismo invece che suscitare curiosità sul tuo prodotto.

Perché un’ottima value proposition è cruciale

Quando è fatta bene, la tua value proposition dà forma ai tuoi messaggi di marketing e posizionamento ed è essenziale per il successo della tua attività. Ci sono svariati benefici associati al creare un’ottima value proposition:

  • I tuoi clienti e acquirenti possono capire subito cos’hai da offrire. Con una value proposition chiara saranno immediatamente in grado di capire se i tuoi prodotti o servizi fanno al caso loro.
  • Ti differenzia dai tuoi concorrenti e dice a potenziali clienti e acquirenti come e perché il tuo prodotto o servizio è migliore o diverso da quello dei concorrenti.
  • Ti aiuta ad attirare i clienti giusti e al contempo a dissuadere i clienti che non sono adatti alla tua offerta. In altre parole, una buona value proposition ti aiuterà ad attirare clienti di alta qualità pronti a investire nella tua offerta.
  • Una buona value proposition ti aiuta ad aumentare le vendite perché la tua base clienti può riconoscere velocemente e facilmente i benefici che offri e vedere in che modo comprare i tuoi prodotti o iscriversi ai tuoi servizi migliorerà la loro vita.

Questo per farti capire che una value proposition chiara ed efficace all’interno di un processo di marketing strategico è fondamentale per la crescita del tuo business. Ma perché il marketing strategico è così importante all’interno di un’azienda?

L’importanza del marketing strategico

Il marketing strategico è importante perché permette di massimizzare il ritorno sull’investimento, di valutare le opportunità in modo efficace mediante una guida che permette scelte razionali, di assicurarsi che tutto il personale si muova nella stessa direzione e infine di gestire tutte le attività promozionali in modo misurato ed efficiente.

La strategia di marketing è un elemento cruciale per qualsiasi azienda che stia cercando di crescere in modo redditizio.

Conclusioni

È sempre importante identificare gli obiettivi dell’azienda e quindi sviluppare un piano che aiuterà a raggiungerli.

Quindi, tenere ben in mente di prodigarsi per ottenere un vantaggio competitivo e soddisfare le esigenze dei clienti, adattarsi convenientemente al settore o segmento di mercato di riferimento e generare entrate attraverso la vendita di prodotti o servizi.

Un altro ramo importante che completa il marketing per creare un business di successo è il marketing operativo la messa in opera della strategia di marketing che andrò ad approfondire meglio martedì prossimo.

Il mio consiglio, se vuoi mettere in atto fin da subito il marketing strategico è quello di affidarti fin da subito ad un team di esperti.

Lascia i tuoi dati qui sotto e prenota la tua consulenza gratuita!

Dopo un’analisi preliminare sulla tua azienda e strategie in corso andremo ad implementarle con un percorso costruito su misura per la tua azienda e il tuo target per rendere il tuo business sempre più differenziante e innovativo.

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Il Marketing Analitico è la branca del marketing che si occupa di raccogliere e analizzare i dati che possono servire ad un’azienda.

Grazie a questo approccio si può capire, ad esempio, quali siano i trend del mercato e orientare la produzione dei nuovi prodotti o creare nuovi servizi in base alle richieste del target di riferimento.

Il Marketing analitico è strategia

La capacità di analisi e di lettura dei dati sono aspetti fondamentali per utilizzare al massimo livello creatività ed ispirazione.

Fare Strategic Marketing significa sviluppare, attraverso un processo di analisi meticoloso e continuo, un percorso di crescita e sviluppo che affonda le sue radici nella Value Proposition Aziendale.

La potenza che possiamo esprimere attraverso delle linee strategiche basate su un’analisi del contesto interno ed esterno all’azienda, come lo sviluppo di un progetto fondato su dati concreti, sono fondamentali per calare la strategia nella quotidianità di un’azienda.

Ma andiamo per gradi. Ci sono fasi importanti da analizzare per mettere in piedi una strategia vincente.

Marketing analitico e concorrenza

Il marketing analitico si occupa anche dello studio dei competitor, cioè dell’analisi delle proposte simili al tuo business.

Consiste in un insieme di tecniche e metodologie volte ad analizzare il mercato con metodi quantitativi.

L’obiettivo è quello di mappare i desideri del cliente, o i suoi comportamenti, e conoscere gli ambiti di mercato già eventualmente occupati dai rivali diretti e indiretti.

Il marketing analitico rappresenta dunque una delle fasi di acquisizione della conoscenza, nell’ambito dei più generali processi di marketing.

Il marketing analitico aiuta la tua azienda ad individuare il tuo target, ovvero gli utenti potenzialmente interessati alla tua azienda, cioè ad attuare una strategia di lead generation efficace.

La scelta di posizionamento d’offerta dell’impresa si compone di due elementi:

  • analisi della concorrenza diretta o indiretta, esistente o potenziale, di mercato (ottica supply-based);
  • analisi della domanda al fine di costruire l’offerta in modo più adeguato alle esigenze della clientela (ottica demand-based).

Andiamo a vederle nel dettaglio.

Analisi della concorrenza

Valutare quali siano i competitor su cui concentrare l’analisi non è sempre facile. In generale, a seconda del settore di mercato, potremo avere dei competitor che sono attivi allo stesso modo su tutti i canali (digitali e non) o addirittura due classi di competitor separati sulla base del canale.

Un brand che abbia una catena di punti vendita fisici dislocati su un territorio e un sito e-commerce efficiente dovrà valutare nella sua analisi:

  • sia i competitor localizzati nelle zone di pertinenza dei negozi fisici offline;
  • sia quelli che sono presenti online, anche se magari non dispongono a loro volta di punti vendita fisici.

Un’impresa che fornisce servizi B2B a livello nazionale in un dato settore si potrà invece trovare a contrastare competitor completamente diversi tra offline e online, mentre un’altra che operi in un settore differente potrà trovare gli stessi concorrenti su tutti i canali di promozione.

Prima ancora di iniziare ad operare un’analisi di dettaglio del sistema competitivo di un’impresa, pertanto, occorrerà effettuare delle ricerche preliminari per comprendere quali siano i reali antagonisti contro i quali si trova ad operare.

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Quali sono gli strumenti per analizzare la concorrenza?

In genere, nel caso dell’analisi della concorrenza è difficile poter ricorrere a fonti primarie di dati e fonti, ossia interviste o ricerche che coinvolgano direttamente dei competitor.  La scelta sarà pertanto quella di rivolgersi principalmente a fonti secondarie.

Analisi del sito web

I siti web aziendali sono spesso una fonte importante di informazioni che possono includere dati relativi a partner, modello di business, clienti e organigramma aziendale.

Spesso i dati presenti sui siti web possono includere anche informazioni dettagliate sui prodotti e le loro caratteristiche, fogli dati, video, presentazioni e così via.

Naturalmente nel valutare queste fonti andrà ricordato che spesso sono affette da bias positivi e che pertanto le informazioni andranno opportunamente filtrate e, per quanto possibile, verificate.

Analisi del prodotto

Tra le analisi normalmente possibili su un sito web una delle più importanti riguarda la parametrizzazione delle caratteristiche dei prodotti o dei servizi proposti.

Questa analisi sarà preziosissima al momento di valutare una matrice di differenziazione per i propri prodotti.

Analisi del traffico web

Altrettanto preziosa sarà l’analisi delle metriche disponibili per il traffico web, le cui stime sono normalmente reperibili online grazie a strumenti specifici.

Infatti, con il loro utilizzo si ha la possibilità di effettuare stime comparative del traffico sviluppato dai siti oggetto di analisi che contengano anche valutazioni sulle fonti di traffico (o canali di acquisizione) e sulla sua distribuzione geografica.

Questo tipo di analisi è fondamentale per quantificare la popolarità del brand di un competitor e persino per determinare la strategia utilizzata online.

Allo stesso scopo potremo utilizzare Google Trends, che ci offre, come è noto, una panoramica delle tendenze relative a specifiche chiavi di ricerca nel tempo, che potrebbero riguardare sia prodotti che brand.

Analisi dei social media

Una valutazione essenziale sarà anche quella dei social media.  È fondamentale analizzare il tipo di utilizzo, sentiment, menzioni, popolarità del brand, engagement.

Saranno infatti dei parametri importantissimi per fare un’analisi comparativa dei competitor in funzione della loro presenza social e determinare, anche in questo caso, best practices e fattori di differenziazione.

In moltissimi casi, un’analisi condotta con questi criteri sarà sufficiente a fornire un quadro di riferimento abbastanza veritiero con cui confrontarsi per determinare il posizionamento relativo di ogni brand rispetto al proprio.

In alcuni mercati, tuttavia, un’analisi del genere potrà essere, per quanto necessaria, non sufficiente per fornire un quadro esaustivo del sistema competitivo in grado di orientare coerentemente delle scelte e delle decisioni di carattere strategico.

Dopo l’analisi della concorrenza passiamo all’analisi della domanda, altro strumento specifico per ottimizzare l’utilizzo del marketing analitico.

Analisi della domanda

L’analisi della domanda è una ricerca di mercato con una forte componente strategica, utile a comprendere caratteristiche e dinamiche della domanda di un prodotto o servizio, a supporto delle decisioni di business. 

L’obiettivo è quello di identificare il tuo mercato andando ad analizzare:

  • i comportamenti di acquisto;
  • i criteri di scelta;
  • le opinioni rispetto ai competitor dei tuoi clienti attuali e potenziali.

Tutto questo ti permette di intercettarne i bisogni, reali e prospettici. 

Grazie a questo tipo di analisi implementata nel marketing operativo potrai:

  • identificare i fattori critici di successo;
  • definire al meglio le tue strategie di crescita;
  • i tuoi business plan;
  • i piani marketing e di comunicazione così come i tuoi progetti di innovazione.

Marketing analitico e indici di concentrazione

Un’analisi della struttura del settore fa riferimento al suo grado di concentrazione, vale a dire il numero di imprese operanti nel settore e, quindi, il potere di mercato che questi detengono.

Un primo indicatore del potere di mercato dell’impresa può essere dedotto dalla sua quota di mercato, che può essere:

quota di mercato assoluta: definita come il rapporto tra il fatturato dell’impresa e il fatturato totale delle imprese appartenenti al dato settore;

quota di mercato relativa: espressione del rapporto tra il fatturato dell’impresa e il fatturato della maggiore impresa concorrente.

Un altro strumento che permette di misurare con semplicità la concentrazione del mercato è rappresentato dalla curva di Lorenz.

Essa pone in relazione sull’asse delle ascisse la percentuale cumulata del numero delle imprese e, sull’asse delle ordinate, la percentuale cumulata delle vendite (cioè la quota di mercato).

Marketing analitico perché è importante?

Realizzare una strategia di marketing analizzando tutto ciò che circonda l’azienda, permette di avere diversi vantaggi come il controllo costante dell’andamento della campagna.

Questo perché avere a disposizione dei dati che permettono di comprendere appieno in che direzione sta andando la strategia, è essenziale per controllare il percorso intrapreso e proseguire con maggiore consapevolezza.

Concretezza di risultati, in quanto lavorare con un approccio analitico, permette di avere dei risultati specifici su cui basare i prossimi step della strategia. 

Questo non vuol dire realizzare delle strategie creative ma di farlo con consapevolezza. Ultimo ma non meno importante, anche la possibilità di poter sviluppare una programmazione per la realizzazione dei contenuti e accelerare il percorso di sviluppo. 

Come può essere importante l’analisi della concorrenza e quella di mercato è altrettanto importante analizzare internamente l’azienda. Questo perché aiuta a comprendere in che modo essa si senta coinvolta all’interno del processo, focalizzandosi su tre macroaree:

  • Organizzazione interna per comprendere se il valore aziendale è condiviso e compreso da tutti nello stesso modo;
  • Risorse, ovvero i costi e i ricavi, con il fine di comprendere appieno lo stato di salute dell’azienda e applicare in modo conscio le strategie di sviluppo;
  • Prodotto, ovvero conoscere appieno di che cosa ci si occupa e che cosa si sta vendendo. Capire che cosa e dove migliorare il processo produttivo e controllare come sono posizionati i prodotti sul mercato di riferimento.

Conclusioni

il marketing analitico sono tutte quelle azioni di analisi che vengono svolte prima della realizzazione di una strategia multicanale. 

Lo scopo finale del marketing analitico è quello di raggiungere una consapevolezza del prodotto e dell’azienda, definendo che cosa può essere migliorabile, gli obiettivi da raggiungere e le minacce dalle quali proteggersi.

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