I processi aziendali si possono definire come l’insieme delle attività che si svolgono per ottenere un obiettivo prefissato. Per organizzare questa serie di operazioni in modo coerente ed efficiente al tempo stesso vengono utilizzati degli strumenti di controllo nella gestione dei processi aziendali.
Questi strumenti ti permettono di ridurre potenziali errori, limitare i costi e comprendono i seguenti fattori:
- Obiettivi: qual è il risultato a cui deve portare il processo
- Fornitori: chi fornisce l’input
- Clienti: a chi è indirizzato l’output
- Risorse: tutto ciò di hardware e software (nella loro accezione più ampia) che serve per completare il processo.
- Vincoli e regole ossia tutte quelle condizioni che vanno seguite affinché vengano raggiunti gli obiettivi del processo
Naturalmente un’accurata gestione dei processi aziendali può dare all’azienda dei vantaggi in quanto permette di:
- Ridurre le attività ridondanti, caso comune nei sistemi aziendali;
- Aumentare l’efficienza dei flussi di lavoro tra reparti;
- Rendere più fluida la comunicazione ottimizzando il passaggio delle informazioni;
- Creare una struttura aziendale agile in grado di affrontare cambiamenti.
Tutto questo può essere ottimizzato all’interno di un’azienda grazie alla digitalizzazione dei processi.
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ToggleProcessi aziendali e digitalizzazione: un connubio perfetto nell’era 4.0
Digitalizzare i processi aziendali significa semplificare e automatizzare determinati processi a seconda delle esigenze del proprio business.
Gli strumenti per la digitalizzazione dei processi sono vari e dipendono ovviamente dal business di riferimento.
La digitalizzazione è un processo di snellimento del workflow o flusso di lavoro aziendale che consente il passaggio da strumenti tradizionali o analogici a quelli digitali.
Il processo di digitalizzazione dei processi aziendali è un vantaggio per moltissime aziende, poiché abbraccia settori e fasi di gestione del lavoro differenti.
Si va, ad esempio, dalla digitalizzazione delle attività e procedure legate alla produzione e alla distribuzione di prodotti e servizi, al marketing e alle vendite, al customer care, fino all’ambito della gestione documentale del materiale amministrativo, contabile e fiscale.
Digitalizzare i processi aziendali significa anche dematerializzazione degli spazi fisici legati alla documentazione aziendale.
In questo senso è possibile sfruttare delle piattaforme software per la raccolta, la gestione e la condivisione dei documenti aziendali, ottenendo un risparmio di tempo, di energia e di costi.
Allo stesso tempo, tutti i dipendenti autorizzati possono accedere a questo database digitale, condividendo in tempo reale tutte le informazioni. La digitalizzazione dei processi, quindi, consente anche di avere a portata di mano tutti i documenti aziendali anche a distanza e da remoto.
Digitalizzazione dei processi: una sfida nell’era 4.0
La digitalizzazione dei processi aziendali è una delle tante sfide imposte alle aziende che si vogliono innovare nell’era 4.0. Superarla vuol dire predisporre di una vera e propria strategia digitale e avere un modello di business preparato nei minimi dettagli.
Inoltre, è importante però avere piena cognizione del passato, del presente e del futuro della propria azienda. Ovvero sapere com’è nata l’attività e quali sono tutte le potenzialità dell’impresa che possono essere ampliate e migliorate grazie all’utilizzo della tecnologia.
La volontà di digitalizzare la propria attività è il primo passo. Ma poi sono necessari anche forza lavoro in grado di interagire in modo proficuo con la tecnologia e saper gestire l’avvenuta digitalizzazione.
Le imprese, infatti, per ottenere tutti i benefici connessi alla trasformazione, devono necessariamente inserire nuovi lavoratori, giovani e meno giovani talenti, meglio se con un curriculum specializzato nel settore.
Questo chiaramente non vuol dire che i vecchi dipendenti saranno “inutili”, anzi essi infatti dovranno essere riqualificati, in questo modo potranno apprezzare meglio i vantaggi che ruotano attorno alla tecnologia in modo da poter svolgere con profitto le proprie mansioni sulle quali poggerà il futuro del business aziendale.
Naturalmente la Formazione dei dipendenti e dei nuovi assunti è un elemento fondamentale per la crescita dell’azienda in quanto formare e qualificare il personale vuol dire ridefinire il ruolo del dipendente per traferire al cliente i benefici di questo cambiamento.
Questo perché il personale che delega a macchine ed algoritmi le attività che svolgeva manualmente ed in modo ripetitivo subirà, a sua volta, un’evoluzione nel suo ruolo diventando parte integrante e protagonista della crescita aziendale.
Digitalizzazione dei processi aziendali e Formazione 4.0
La digitalizzazione porta all’interno delle aziende un cambiamento non solo tecnologico ma anche di natura culturale e sociale. Infatti, grazie all’interconnessione che si crea tra persone, luoghi e cose si vanno ad ottimizzare i processi in tutto l’ecosistema aziendale.
Persone e tecnologie, infatti, sono entrambi asset fondamentali nel percorso di evoluzione delle imprese. Per questo la “trasformazione” deve coinvolgere non solo la parte tecnologica dell’azienda, ma implica un ben più profondo cambiamento dell’intera organizzazione.
Diventa fondamentale infatti coinvolgere le persone, i propri collaboratori, che come sempre restano il fattore critico per il successo di un’organizzazione.
Questo può avvenire grazie al supporto della Formazione 4.0 l’incentivo stanziato dal MISE con l’obiettivo di far ottenere all’azienda un duplice vantaggio: la crescita prospettica delle competenze del personale e un vantaggio fiscale.
Facciamo un esempio pratico
Supponiamo che un’azienda con 30 dipendenti decida di investire in Formazione 4.0. Il Piano formativo ha un costo di 54.000 euro. Sicuramente un investimento importante che, interamente a carico dell’imprenditore lo potrebbe scoraggiare.
In realtà grazie al Credito d’imposta Formazione 4.0 l’azienda andrebbe a spendere solo 32.400 euro perché i restanti 21.600 euro, ossia il 40% dei costi di formazione, gli verranno restituiti sotto forma di credito d’imposta che potrà essere utilizzato per azzerare o abbattere le imposte a debito.
Formazione 4.0 come funziona?
Dal momento che di Formazione 4.0 ne parlo già all’interno del blog qui voglio farti un breve riassunto per farti capire quanto può essere importante per la crescita del personale e al tempo stesso per l’innovazione e la digitalizzazione dei processi aziendali.
l finanziamento (tramite appunto credito d’imposta) della formazione 4.0 incoraggia soprattutto le PMI, che possono ottenere un credito del 50% delle spese sostenute, con un tetto annuale a 300 mila euro. Per una grande impresa invece le spese ammissibili possono essere finanziate al 30% al massimo con un tetto annuale a 250 mila euro.
Nel mezzo le medie imprese con tetto a € 250.000 e soglia al 40 per cento. Per le definizioni di microimpresa, piccola impresa, media e grande sicuramente la cosa migliore da fare è guardare alla relativa raccomandazione UE del 2003.
Va segnalato che l’incentivo pubblico alla formazione per l’industria 4.0 incoraggia le attività rivolte ai soggetti svantaggiati e molto svantaggiati individuati dal Decreto ministeriale del 17 ottobre 2017. La formazione rivolta a questi soggetti può essere infatti finanziata al 60% (in termini di relativo credito di imposta) entro, comunque, il tetto massimo annuale complessivo riconosciuto all’azienda.
Quali spese finanzia?
L’elenco delle spese finanziabili comprende ovviamente le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione.
Sono inclusi anche altri costi relativi a formatori e partecipanti (spese di viaggio, materiali, forniture attinenti direttamente il progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione).
Sono inclusi i servizi di consulenza connessi al progetto formativo e le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione con le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali hanno seguito la formazione.
Ammissibili anche eventuali spese ai dipendenti docenti o tutor delle attività di formazione ammissibili ordinariamente occupati negli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017.
Quali settori comprende la Formazione 4.0?
Come evidenziato anche nell’articolo relativo alla Formazione 4.0, gli ambiti formativi sono quelli relativi al paradigma 4.0:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Formazione 4.0 qualificherà il personale in modo tale da approfondire maggiormente le loro conoscenze e condividere al tempo stesso i dati su piattaforme virtuali sicure. Questo porterà notevoli vantaggi ossia:
- alleggerire la dotazione tecnologica delle postazioni e delle imprese;
- garantire flessibilità, scalabilità, aggiornamento dei servizi;
- maggiore efficienza e al tempo stesso un minore impatto ambientale, grazie all’interconnessione di internet delle cose e delle macchine, all’integrazione digitale dei processi:
- avere ad esempio la possibilità di gestire un intero processo produttivo sparpagliato su più continenti da una postazione;
- raccogliere e valorizzare i big data aziendali ottenendo efficienza e informazioni preziose per il business e la strategia dell’impresa.
Tutto questo però non può avvenire senza le competenze umane capaci di sfruttare queste opportunità. Ecco l’importanza della Formazione 4.0 all’interno di un’azienda.
Detto questo torniamo ora ai processi aziendali
Digitalizzare i processi aziendali quanto è importante?
Oggi nelle aziende il concetto di “digitalizzazione dei processi” viene molto spesso associato a quello di automazione.
Se i Processi non sono automatizzati, infatti, non c’è nulla di digitale in essi.
L’automazione richiede l’utilizzo di determinati software per la gestione dei processi strategici e quotidiani. La riduzione della quantità di carta, del lavoro manuale e degli errori umani è una parte importante.
Tuttavia, la trasformazione digitale non si ferma alla mera automazione. Quando si digitalizza un processo, è necessario automatizzare il flusso di lavoro esistente e al contempo migliorarlo.
Digitalizzazione dei processi aziendali quali sono i vantaggi?
La diminuzione delle operazioni manuali che porta all’interno dell’azienda una riduzione degli errori, maggiore tempo a disposizione per svolgere altre attività fondamentali all’interno dell’azienda. Non dimentichiamo la riduzione di stress salutare per la giornata lavorativa del dipendente.
La digitalizzazione dei processi aziendali permette di rispettare le normative in materia di gestione documentale e una notevole riduzione di carta e abbattimento di costi con maggiore attenzione alla natura e all’ambiente rendendoti anche un’azienda sostenibile.
Maggiore sicurezza e tracciabilità dei dati e un approccio digitale che ti consente di gestire grandi volumi di operazioni.
La digitalizzazione dei processi aziendali permette inoltre la tracciabilità delle operazioni e garantisce una corretta gestione delle attività.
Mi auguro che questo articolo ti abbia aperto gli occhi sull’importanza nel digitalizzare i processi aziendali e al tempo stesso formare e qualificare i tuoi dipendenti in chiave 4.0.
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