Bando ISMEA 2021: un’ opportunità per giovani imprenditori

Il Bando Ismea rappresenta un ritorno alla terra. Una grande opportunità per giovani imprenditori che permette di aiutarli economicamente nel momento in cui decidono di percorrere questa strada.

Per assurdo l’arrivo del Covid e al tempo stesso l’evoluzione dell’agricoltura ha stimolato in maniera incredibile l’interesse dei giovani verso la terra con il desiderio di avviare un’impresa agricola.

Sono infatti, oltre 56 mila i giovani alla guida di imprese agricole, conferendo all’Italia un primato a livello comunitario.

Il Bando Ismea permette di ottenere un contributo fino al 35% della spesa. Ma anche un mutuo a tasso zero fino al 60% della spesa finanziabile. Ha come obiettivo quello di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e l’ampliamento di aziende agricole esistenti.

Ma prima di entrare nel dettaglio del Bando facciamo un passo indietro.

Chi è ISMEA?

ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) è un ente pubblico economico istituito grazie all’accorpamento dell’Istituto per Studi, Ricerche e Informazioni sul Mercato Agricolo (già ISMEA) e della Cassa per la Formazione della Proprietà Contadina, con decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 419.

Accorpamento che riguarda il “riordinamento del sistema degli enti pubblici nazionali”. In ultimo anche l’accorpamento con ‘Istituto sviluppo agroalimentare (ISA) Spa e la Società gestione fondi per l’agroalimentare (SGFA) s.r.l. con Legge 28 dicembre 2015, n. 208.

Nell’ambito delle sue funzioni istituzionali l’ISMEA realizza servizi informativi, assicurativi e finanziari.

Costituisce forme di garanzia creditizia e finanziaria per le imprese agricole e le loro forme associate, al fine di:

  • favorire l’informazione e la trasparenza dei mercati;
  • agevolare il rapporto con il sistema bancario e assicurativo;
  • favorire la competitività aziendale;
  • ridurre i rischi inerenti alle attività produttive e di mercato.


L’ISMEA affianca le Regioni nelle attività di riordino fondiario, attraverso la formazione e l’ampliamento della proprietà agricola.

Favorisce il ricambio generazionale in agricoltura in base ad uno specifico regime di aiuto approvato dalla Commissione europea.

Nello svolgimento delle sue attività istituzionali, l’ISMEA opera solo ed esclusivamente per mezzo dei propri funzionari e dirigenti ed in virtù del relativo potere di rappresentanza organica. In nessun caso e ad alcun titolo l’ISMEA si avvale di intermediari esterni. (fonte sito ISMEA)

A chi si rivolge il Bando ISMEA 2021

Possono richiedere per ottenere i contribuiti Ismea le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società.

Che siano in attività da almeno due anni e finanziariamente sane, nonché composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti.

Tali imprese devono inoltre essere soggette a due requisiti specifici: il subentro nella conduzione aziendale e l’ampliamento di aziende agricole esistenti condotte da giovani.

Nel dettaglio, il subentro implica la cessione di un’intera azienda agricola da parte di un’impresa cedente nei confronti di un’altra impresa beneficiaria, a totale o prevalente partecipazione giovanile.

Tale cessione può essere a titolo oneroso o gratuito.

Anche il trasferimento dei beni e dei diritti può avvenire sia a titolo definitivo (proprietà) che provvisorio (affitto o comodato). Di seguito le caratteristiche che le imprese richiedenti le agevolazioni devono possedere:

  • costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;
  • esercitare esclusivamente l’attività agricola;
  • amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto; nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, e amministrate da giovani imprenditori agricoli in possesso dei requisiti sopra menzionati;
  • essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda;
  • avere sede operativa in Italia.

L’ampliamento, invece, non è altro che un’azione di miglioramento, ammodernamento o consolidamento della realtà aziendale esistente. Così come si presenta all’atto della presentazione della domanda per le agevolazioni.

In pratica, per ricevere i contribuiti le imprese devono sottoporre progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Come e quando si possono presentare le domande?

È possibile presentare la domanda a partire dal 30 aprile 2021 e le domande per ottenere i contributi sono presentabili fino a esaurimento fondi e verranno accolte secondo l’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese che intendono beneficiare delle agevolazioni Ismea devono presentare la domanda esclusivamente con modalità telematica, accreditandosi tramite Pec sul portale dedicato strumenti.ismea.it.

Una volta eseguito l’accesso alla piattaforma si avrà a disposizione tutta la modulistica necessaria per compilare la richiesta.

Attraverso il portale si dovranno fornire i seguenti documenti:

  • domanda di ammissione alle agevolazioni, compilata in tutte le sue parti;
  • copia di un documento di riconoscimento, in corso di validità, del titolare della impresa richiedente;
  • studio di fattibilità del progetto di subentro o di ampliamento aziendale, compilato in tutte le sue parti, e comprensivo degli allegati.

Quali sono le spese ammissibili?

L’investimento concesso dal bando può arrivare a 1,5 milioni di euro e la durata del finanziamento può variare dai 5 ai 15 anni. Le tipologie di spese ammissibili al Bando Ismea 2021 sono le seguenti:

  • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare;
  • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell’ammissibilità non deve superare il 40% dell’investimento da realizzare;
  • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l’acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva.

Bando ISMEA 2021: cosa non finanzia

Il bando ISMEA non finanzia tutto quello che riguarda:

  • diritti di produzione;
  • animali e piante annuali;
  • lavori di drenaggio;
  • impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili;
  • investimenti di sostituzione di beni preesistenti;
  • lavori in economia;
  • impianti e macchinari usati;
  • capitale circolante.

Quali sono le garanzie di questo bando?

L’impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al 100 per cento del mutuo agevolato concesso.

Garanzie anche acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall’ISMEA. Sono ammissibili:

  • garanzie ipotecarie di primo grado su beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi;
  • in alternativa o in aggiunta all’ipoteca, fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.

In quali casi e come richiedere il bando ISMEA 2021?

Le agevolazioni previste dal presente Bando possono essere richieste anche nel caso in cui l’operazione fondiaria abbia un valore di stima superiore a 2.000.000 di euro.

In tali casi, l’operazione si realizza attraverso la concessione di un mutuo ipotecario di 2.000.000 di euro a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione per un valore pari al 120% del mutuo.

Dove è necessario, acquisisce ipoteca su altri beni fino a concorrenza del valore richiesto.

La differenza tra il prezzo di vendita del terreno ed il mutuo erogato da ISMEA ai fini della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni deve essere coperta dal richiedente con il ricorso a mezzi propri od indebitamento.

L’importo richiesto per l’operazione deve essere compreso tra 250mila e 2 milioni di euro.

Laddove l’operazione fondiaria abbia un valore di stima superiore a tale soglia, questa si realizza attraverso la concessione di un mutuo ipotecario di 2 milioni di euro.

Questo a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione per un valore pari al 120% del mutuo. Dove è necessario, su altri beni fino a concorrenza del valore richiesto.

La differenza tra il prezzo di vendita del terreno ed il mutuo erogato da ISMEA ai fini della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni deve essere coperta dal richiedente con il ricorso a mezzi propri o ad indebitamento.

Ammesse anche operazioni fondiarie di importo compreso tra 100mila e 250mila euro, qualora si inseriscano in un contesto di arrotondamento fondiario.

Anche in tali casi però l’operazione è realizzata attraverso la concessione di un mutuo ipotecario a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione o su altri beni e comunque fino alla concorrenza di valore del 120% del mutuo.

L’arrotondamento fondiario deve essere dimostrato con terreni da condurre con contratti di affitto registrati di durata almeno di 15 anni. Deve inoltre essere relativa all’assunzione del fascicolo aziendale, da formalizzare prima della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni.

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