Fondo Transizione Industriale – verso l’efficienza energetica

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Fondo Transizione Industriale: si tratta di un imponente stanziamento di 300 milioni di euro, mirato a stimolare le imprese verso un percorso di efficientamento energetico e una completa transizione ecologica. L’obiettivo è quello di allineare il nostro sistema produttivo alle direttive europee contro i cambiamenti climatici.

Fondo Transizione Industriale: chi può accedere?

Nuova opportunità per le imprese italiane desiderose di intraprendere un percorso eco-sostenibile. Scopriamo i dettagli.

Beneficiari del fondo

Le imprese attive, indipendentemente dalla loro dimensione, iscritte regolarmente nel registro delle imprese. Devono essere operanti prevalentemente nei settori ATECO B e/o C per accedere al Fondo per la Transizione Industriale.

Tipologie di investimenti ammessi

Il Fondo sostiene gli investimenti e la formazione del personale. I programmi di investimento devono centrare specifici obiettivi:

  • Efficientamento energetico: nell’ambito dell’unità produttiva.
  • Risparmio delle risorse: attraverso il riuso, riciclo e l’impiego di materie prime riciclate.

Si pone l’accento sul miglioramento ambientale, senza ampliare la capacità produttiva oltre un incremento tecnico del 2%.

Autoproduzione Energetica: nuove agevolazioni in vista

In un contesto in cui l’autosufficienza energetica e la sostenibilità sono diventate parole d’ordine, ecco le nuove misure di sostegno previste per le aziende che investono in autoproduzione:

  • Energia verde al potere: le imprese che scelgono di investire nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili possono contare su un sostegno pari al 45% del loro investimento. E per le realtà più piccole? Più vantaggi per le piccole imprese. Possono godere di una maggiorazione del 20%. Per le medie imprese la maggiorazione è del 10%.
  • Altri investimenti autoprodottivi: per qualsiasi altro tipo di investimento in autoproduzione, l’agevolazione base è del 30%. Anche qui, piccole e medie imprese hanno un asso nella manica: +20% per le prime e +10% per le seconde.

Efficienza delle risorse: verso un utilizzo più consapevole

Quando si parla di risorse, l’efficienza è fondamentale. Ecco come il nuovo quadro agevola chi si muove in questa direzione:

  • Ottimizzare per crescere: gli investimenti mirati all’efficienza delle risorse sono premiati con un’agevolazione pari al 40% delle spese. E le buone notizie non finiscono qui: le piccole imprese beneficiano di una maggiorazione del 20%, le medie del 10%.
  • Bonus geografico: a seconda della zona di investimento, possono essere previste ulteriori maggiorazioni: +15% per le “zone a” e +5% per le “zone c”.

Rivoluzione dei Processi Produttivi

La trasformazione dei processi produttivi è al centro delle strategie di molte aziende. Le nuove norme sembrano incoraggiare vivamente un nuovo modo di produrre.

Gli incentivi legati al cambiamento radicale dei processi produttivi vengono erogati sotto forma di contributo a fondo perduto.

di investimento, come stabilito dalla Carta degli aiuti a finalità regionale.

Focus sull’efficientamento energetico

I progetti devono mirare all’efficienza energetica, incluso:

  • Monitoraggio dei consumi energetici.
  • Introduzione o sostituzione di impianti ad alta efficienza.
  • Recupero di energia termica o elettrica dai cicli produttivi.
  • Installazione di impianti per l’energia rinnovabile destinata all’autoconsumo.

Formazione del personale

È essenziale la formazione, ammessa fino al 10% del programma di investimento, per garantire l’efficace realizzazione degli interventi.

Obblighi degli investimenti.

Le imprese interessate dovranno:

  • Prevedere investimenti tra 3.000.000€ e 20.000.000€.
  • Avviare i programmi post-presentazione della domanda.
  • Concludere gli interventi entro trentasei mesi dalla data di concessione del contributo, limitatamente a una singola unità produttiva.

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Prima di approfondire i dettagli di questo fondo, è fondamentale definire cosa intendiamo con il termine ‘Transizione Industriale’

Transizione Industriale: una Nuova Visione per un Futuro Sostenibile

La transizione industriale si profila come un elemento chiave per il futuro, ma cosa significa realmente?

La Strategia Industriale Europea e il Green Deal L’Europa punta su una nuova strategia industriale. Ispirandosi agli obiettivi del Green Deal Europeo, la strategia lega la competitività dell’industria alla sua capacità di evolversi in modo più sostenibile e circolare, affrontando al contempo le sfide dei settori energivori.

Specializzazione Regionale: il ruolo dei territori

Gli obiettivi europei si traducono in azioni locali grazie alle strategie di specializzazione regionali, strumenti che permettono ai territori di adottare linee guida europee in modo contestualizzato, valorizzando le specificità di ogni regione.

Queste strategie sono essenziali per affrontare le due principali transizioni industriali del futuro: l’ecologica e la digitale.

Fondo transizione industriale e preparazione per i lavori futuri

Il mondo del lavoro si sta rapidamente evolvendo. C’è una necessità pressante di formare nuove professionalità: al tempo stesso, salvaguardare le esistenti. La chiave? Una formazione specializzata che vada di pari passo con le esigenze delle imprese, incentrata sulla sostenibilità e l’ecologia, con un occhio di riguardo per giovani e donne.

L’imperativo dell’innovazione

Per competere in un mercato globale, le PMI devono abbracciare l’innovazione. Un innovazione non solo tecnologica, ma anche strategica. Questo significa non solo digitalizzare i processi, ma anche collaborare strettamente con il mondo accademico e della ricerca.

Imprenditorialità: il cuore dell’economia

Le imprese hanno bisogno di supporto, soprattutto nell’accesso al credito. Una cultura imprenditoriale che vede oltre il profitto, focalizzata sulla responsabilità sociale, potrebbe essere la chiave.

Inoltre, creare una rete di incubatori e acceleratori può aiutare a spingere l’open innovation.

Economia: verso un futuro responsabile

Il nostro futuro economico richiede un approccio che sia sostenibile e climaticamente responsabile. L’obiettivo? Una strategia che integri la sostenibilità in un contesto regionale, aiutando le imprese a vedere la sostenibilità come un motore di innovazione.

La crescita economica non dovrebbe escludere nessuno. Le politiche devono concentrarsi sull’inclusività e sul benessere, garantendo che tutti, compresi gli anziani e i disabili, siano supportati.

L’inclusività può anche tradursi in un vantaggio competitivo per le imprese.

Partecipazione e Condivisione: la chiave del successo

La transizione industriale non sarà efficace se non è inclusiva e sostenibile.

Questo richiede una stretta collaborazione tra tutti gli stakeholder per garantire che i benefici si riflettano su tutti i settori e la maggioranza dei cittadini.

Il successo nella transizione industriale sarà determinato dalla capacità di trasferire conoscenze, sia tecnologiche che strategiche, dalla ricerca al mondo imprenditoriale.

Fondo Transizione Industriale: una bussola per le imprese del futuro

In un’era in cui la sostenibilità è al centro del dibattito globale, il settore industriale italiano non si fa trovare impreparato.  Grazie ai nuovi finanziamenti, le aziende ora hanno la possibilità di rinnovarsi, adottando soluzioni rivolte all’efficienza energetica.

Si parla di monitoraggi energetici di ultima generazione, di sistemi all’avanguardia ad alta efficienza e di una transizione verso l’autoconsumo energetico proveniente da fonti rinnovabili.

Sostenibilità a 360 Gradi: l’importanza del riciclo e del riuso

La chiave per un futuro industriale prospettico risiede anche nell’uso oculato delle risorse. Meno sprechi, più riciclo e riuso.

La trasformazione in questo ambito premia coloro che decidono di rivedere i propri processi produttivi, integrando strategie di riciclo e l’adozione di materie prime eco-sostenibili.

L’uomo al centro: l’importanza della formazione

Un settore in continua evoluzione ha bisogno di risorse umane preparate.  Questo significa investire nella formazione del personale, assicurando che l’addestramento sia direttamente connesso e proporzionale ai nuovi progetti d’investimento.

Un valore aggiunto che può costituire fino al 10% del budget complessivo del programma.

Fondo Transizione Industriale: tempistiche e budget

L’efficacia di un progetto si misura anche dal rispetto delle tempistiche. Una finestra triennale, dalla presentazione della domanda alla sua conclusione, per progetti con budget che variano tra i 3 e i 20 milioni di euro.

Le opportunità offerte dal fondo sono molteplici: dall’acquisizione di suolo aziendale, passando per impianti e attrezzature, fino alle licenze software.  Ogni voce di spesa ha le sue specificità e limiti percentuali da rispettare, garantendo che ogni investimento sia allineato agli obiettivi di sostenibilità.

Un focus sulla formazione: dettagli e limitazioni

Formare significa investire nel futuro: ma è fondamentale conoscere le regole.

Tra formatori, viaggi, consulenze e altre spese legate ai progetti formativi, è essenziale rispettare certi limiti, come ad esempio l’esclusione di beni di importo inferiore a 500 euro.

I benefici a portata di mano delle aziende

Un’opportunità ghiotta per le imprese: un rimborso che potrebbe superare il 50% delle spese sostenute.  Con un imponente budget complessivo di 300 milioni di euro, c’è spazio per molte aziende, in particolare per quelle energivore.

Fondo Transizione Industriale: modulistica e tempistiche

Il periodo per presentare le domande è definito: dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023. Tutto sarà gestito digitalmente, tramite il portale di Invitalia, facilitando l’intero processo per le imprese.

Questo approccio più approfondito offre una visione più dettagliata e completa delle opportunità fornite dal Fondo per la Transizione Industriale, sottolineando l’importanza di ogni aspetto del programma.

Conclusioni

In sintesi, queste nuove agevolazioni disegnano un futuro promettente, dove sostenibilità, efficienza e innovazione non sono solo parole d’ordine, ma la realtà tangibile di un’evoluzione imprenditoriale.

Questa è l’occasione per le aziende italiane di abbracciare un futuro eco-sostenibile, all’insegna di una crescita solida e di un’innovazione senza precedenti.

Se sei un imprenditore pronto a cavalcare questa onda di cambiamento e a godere di questi vantaggi per essere protagonista attivo nella transizione industriale, non perdere tempo. Lascia i tuoi dati qui sotto per prenotare una consulenza gratuita.

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