Green Fintech: cos’è e quali sono i vantaggi

Il Green Fintech è un concetto che riunisce in sé finanza, tecnologia e sostenibilità. Un fenomeno che ha ormai preso quota un po’ in tutto il mondo, come dimostrano il numero di startup attive in questo campo e le iniziative promosse a livello istituzionale.

Al green fintech si trovano ad esempio affiancati termini quali climate fintech, che ricomprende le startup fintech focalizzate in particolare sulla lotta alla crisi climatica, o sustainable fintech.

Cos’è il sustainable fintech?

Indica un orientamento di business rivolto a produrre un generale impatto positivo di carattere sociale, ambientale ed economico.

Sono numerose le iniziative istituzionali che testimoniano la crescita dell’interesse verso il fenomeno.

Si parla di “sustainable fintech” quando la tecnofinanza rappresenta la leva per una transizione verso un’economia sostenibile e inclusiva.

La digitalizzazione dei sistemi finanziari può rappresentare uno dei fattori che contribuiscono al raggiungimento del Sustainable Development Goal (SDG) n. 9 delle Nazioni Unite: “Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile”

Fintech e cambiamento climatico: il quadro generale

L’accordo di Parigi, un trattato firmato tra gli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), definisce una serie di linee-guida per orientare lo sviluppo tecnologico.

Sviluppo orientato verso una maggiore resilienza al cambiamento climatico e renderlo dunque funzionale alla riduzione dei gas serra.

In questo quadro si colloca l’innovazione prodotta dal fintech, uno dei verticali più sviluppati del settore “tech”, che nella lotta al cambiamento climatico riveste dunque un ruolo di grande responsabilità.

Uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030, infatti, è quello di “costruire una infrastruttura resiliente.

Promuovere l’innovazione tecnologica e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile”.

Il focus è sui “paesi africani. Ossia paesi meno sviluppati, paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e piccoli Stati insulari in via di sviluppo”. 

Le infrastrutture tecnologiche devono però essere legate a indicatori uniformi, standardizzati e consistenti.

Un problema complesso che il fintech, grazie a innovazioni legate a Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Big Data, può aiutare a risolvere.

Ecco, nello specifico, i benefici prodotti dal green fintech nella promozione di uno sviluppo sostenibile:

  • Analisi di diversi scenari di rischio legati alla transizione climatica e il modo in cui impattano i portafogli di investimento
  • Analisi del “sentiment” dell’opinione pubblica rispetto al tema della sostenibilità attraverso la raccolta e analisi di milioni di dati non strutturati
  • Orientare i piccoli investitori verso investimenti sostenibili attraverso l’utilizzo di robo-advisor
  • Utilizzo dei big data per misurare l’impatto ambientale degli asset aziendali

Il sostegno del fintech alla “finanza classica” è, nello specifico, di rilevante importanza.
Le aziende che rispettano i cosiddetti criteri ESG (Environmental, Social e Governance) ottengono un supporto sempre più crescente da parte di consumatori e investitori consapevoli. Garantendo così una gestione ottimale dell’impatto ambientale, delle tematiche sociali e della governance d’impresa,

Green Fintech e Criteri ESG

Il 62% delle startup fintech italiane riconosce l’importanza strategica dei criteri Environmental (ambiente), Social & Governance (ESG). Il 46% ne identifica un vantaggio competitivo “essenziale” sia per raccogliere fondi/capitali che per vendere prodotti o stringere accordi commerciali.

Tuttavia, “solo” il 46% e il 31% realizzano rispettivamente politiche ambientali sostenibili/energetiche e di governance. Più attenzione viene posta al “tradizionale” fattore social (85%).

È quanto emerge dalla ricerca “Startup fintech e orizzonte ESG”, realizzata da Excellence Consulting, in collaborazione con il programma dell’acceleratore fintech e insurtech Fin+Tech, presentata lo scorso settembre.

Molte fintech hanno un modello di business strutturato per perseguire obiettivi ESG (Environmental, Social e Governance), quali: inclusione finanziaria, investimenti sostenibili o green fintech.

Di conseguenza, i consumatori, gli investitori, i dipendenti e gli altri stakeholder si aspettano che le fintech assumano un ruolo di guida nelle questioni ambientali e sociali, dal cambiamento climatico alla diversità, all’equità e all’inclusione.

Ma per tenere il passo con le loro attese, una strategia ESG informale non è sufficiente. Occorre formalizzarla e dimostrare concretamente l’impegno della fintech in ambito ESG.

Green Fintech e vantaggi ottenuti dalla strategia ESG

Vi sono altresì dei benefici finanziari documentati associati a una strategia ESG integrata, come una migliore performance azionaria ed efficienza operativa, che diventano più pronunciati su orizzonti temporali più lunghi.

Inoltre, gli investitori prestano sempre più attenzione ai fattori ESG: gli investitori con oltre 17.000 miliardi di dollari di attività domiciliate negli Stati Uniti (pari a un terzo di tutti gli investimenti statunitensi) hanno adottato strategie di investimento sostenibile, riporta lo studio “ESG and financial performance”.

Questi numeri ci dicono chiaramente che gli investitori con un capitale considerevole sono intenzionati a investire in aziende che hanno un impatto ambientale e sociale.

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Investire in sostenibilità paga

Le startup che propongono modelli di sviluppo sostenibile come asset aziendali strategici raccolgono in media il 25% dei fondi in più rispetto alle “normali” startup.

Ma quali sono i principali modelli di business su cui si focalizzano le startup fintech Green & Social?

Risposta: Microfinanza, modello “Behavior-based” e valorizzazione dei dati sulla sostenibilità. Vediamoli nello specifico:

  • Microfinanza: si tratta delle startup che offrono opportunità di finanziamento a quei soggetti con merito creditizio insufficiente per accedere al capitale di debito mediante il canale bancario tradizionale, in un’ottica di inclusione finanziaria;
  • Behavior-based: le startup che forniscono prodotti e servizi promuovendo tra i consumatori comportamenti sostenibili per un consumo responsabile e consapevole;
  • Valorizzazione dei dati sulla sostenibilità: queste startup si occupano di raccolta dati a tema sustainability oppure sviluppano modelli per l’analisi ESG delle aziende. Come abbiamo visto, lo sviluppo del Green Fintech non può prescindere dallo sfruttamento di dati e metriche robuste e accurate.

Green fintech e modello Behavior-based

Il modello, “Behavior-Based”, fa riferimento a quelle Fintech che offrono servizi e/o prodotti che hanno il fine di sensibilizzare i propri clienti ed indurli ad adottare dei comportamenti sostenibili.

Il modello “Sustainability Data Valorization” propone la valorizzazione di tutti i dati inerenti alla sostenibilità che circolano nel sistema.

Le Fintech in questo caso si occupano della raccolta dei dati e/o propongono soluzioni per calcolare i rating ESG.

L’obiettivo di questo modello è quello di informare ed indirizzare le decisioni degli investitori e garantire al contempo un controllo più efficace da parte delle istituzioni, per favorire un sistema più trasparente che possa fornire dati veritieri e comparabili. 

Le Fintech, ed in particolare le Green Fintech, si stanno rivelando uno strumento di supporto, un catalizzatore, in grado di aiutare, promuovere e guidare verso un cambiamento sostenibile.

I governi stanno utilizzando queste imprese e i loro servizi come una componente strategica e politica in quanto hanno compreso il loro potenziale.

Infatti, diverse sono le riforme adottate al fine di creare un ambiente che possa garantire una maggiore crescita per queste imprese. 

Le Green Fintech sono pertanto considerate strumenti ideali di altissimo valore e potenziale per poter accelerare ed incentivare il processo di transizione verso un’economia sostenibile e sfruttare poi questo vantaggio a livello mondiale.

Green Fintech e l’Italia

In Italia una delle più significative è stata promossa lo scorso anno dalla Banca d’Italia in collaborazione con l’Innovation Hub della Banca dei Regolamenti internazionali (BRI), il cui lancio è avvenuto durante la Presidenza italiana del G20.

Si tratta di G20 TechSprint 2021, una gara internazionale in stile “hackaton” che mirava a stimolare l’elaborazione di soluzioni tecnologiche innovative utili ad affrontare alcuni dei principali problemi che la finanza sostenibile si trova oggi ad affrontare:

  • la raccolta, verifica e condivisione di dati;
  • l’analisi e valutazione dei rischi di transizione e dei rischi fisici legati al clima;
  • il miglioramento del collegamento tra progetti e investitori.

Green Fintech: un fenomeno internazionale

L’Italia non è certamente l’unica ad aver attivato un faro istituzionale sul green fintech. Fra i Paesi coi quali solitamente ci confrontiamo, ad averlo fatto attraverso iniziative similari sono stati ad esempio:

  • la Svizzera, con una survey sul tema promossa dalla Segreteria di Stato e l’elaborazione di un Action plan specifico;
  • il Regno Unito, con il Sustainability TechSprint e il Green FinTech Challenge;
  • la Francia, con il Challenge Fintech for Tomorrow, giunto alla quinta edizione.

Quello tra digitalizzazione e sostenibilità, dunque, è un connubio su cui ormai si concentra l’attenzione della finanza a livello mondiale e si cercano soluzioni condivise su scala planetaria.

La Green Digital Finance Alliance, alla cui nascita ha contribuito il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), è l’iniziativa internazionale di più vasta portata attiva in quest’ambito.

Il suo obiettivo è sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali per dare forma a un sistema finanziario globale più allineato con le istanze dello sviluppo sostenibile, anche attraverso la definizione di una vera e propria tassonomia per il green fintech.

Conclusione

Abbiamo visto dunque come il green fintech produca molteplici soluzioni B2B e B2C in linea con gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. Per questo motivo, si tratta di un verticale destinato a crescere nell’immediato futuro, con continue innovazioni tecnologiche che permetteranno ai consumatori di sviluppare sempre più consapevolezza circa il proprio contributo alla lotta al cambiamento climatico.

Ma il beneficio è anche di natura finanziaria: i dati confermano come le startup green abbiano maggiore accesso al mercato dei capitali e come la vendita di asset sostenibili permette alle imprese di superare la logica della massimizzazione del profitto a tutti i costi per raggiungere una sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale.

Insomma, il green fintech è una miniera d’oro destinata a cambiare (in meglio) il mondo e il futuro delle aziende. Vorresti essere una di loro e capire come intraprendere questo percorso?

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