Formare i dipendenti per far crescere l’azienda

Formare i dipendenti è un passo fondamentale che ogni azienda deve fare per crescere ed innovarsi.

Non per niente molti incentivi e finanziamenti stanziati dallo Stato italiano ed Enti preposti hanno l’obiettivo di stimolare e aggiornare la formazione del personale aziendale.

Con formazione del personale si intende la serie di attività con le quali un’azienda fornisce nuove competenze ai suoi dipendenti.

Le ragioni per cui ricorrervi possono essere varie:

  • potresti voler insegnare ai tuoi dipendenti a usare nuovi strumenti introdotti in azienda, ad esempio.
  • potresti voler velocizzare alcuni processi aumentando la competenza dei lavoratori che vi sono addetti.
  • potrebbe influire anche il cambiamento di alcune dinamiche interne come lo spostamento di alcuni dipendenti da una mansione ad un’altra o l’assunzione di una risorsa che debba sostituirne un’altra in malattia.

Ma anche in assenza di precise ragioni, formare i dipendenti e permettergli di aggiornarsi è sempre un’ottima mossa.

Formare i tuoi dipendenti e rafforzare le loro competenze

Per dare una formazione mirata ai tuoi dipendenti per prima cosa devi individuare quali sono le competenze chiave per la tua azienda.

A questo proposito, una distinzione importante è quella tra soft skills e hard skills.

Le prime sono competenze trasversali, utili in qualunque settore e tipo di attività. La capacità di organizzarsi, ad esempio, o quella di lavorare in gruppo, di gestire e risolvere problemi.

Un’attività formativa che coinvolge le soft skills è sempre consigliata: consente al personale di evolversi e di offrirti risultati migliori in meno tempo.

Inoltre, contribuisce a rinsaldare il legame tra azienda e dipendenti, che si mostrano più disponibili in un ambiente che dimostra attenzione nei loro confronti.

Le hard skills sono, invece, competenze più tecniche e specifiche, come la capacità di utilizzare un determinato macchinario o un nuovo programma.

In questo caso potresti essere tentato di limitare la formazione al singolo addetto a quella particolare attività.

Il nostro consiglio è di formare sempre almeno un paio di dipendenti per ogni hard skill utile alla tua azienda. In questo modo eviterai che l’assenza di un addetto possa compromettere la produttività di un settore perché non c’è nessun altro in grado di svolgere la sua mansione.

Formare i dipendenti nella crescita del welfare aziendale

Anche la formazione dei dipendenti fa parte di quelle azioni che ogni organizzazione può intraprendere al fine di migliorare la soddisfazione dei lavoratori. I corsi di formazione aziendale, infatti, come tutte le altre iniziative di welfare, permettono al lavoratore di accrescere le proprie competenze, di sentirsi gratificato e apprezzato come professionista e come individuo che è in continua evoluzione.

Tutto ciò, non fa altro che incrementare i livelli di motivazione del personale, il quale tra l’altro, applicherà al proprio lavoro quotidiano tutte le conoscenze e le skills apprese durante le ore di formazione aumentando i livelli di performance dell’azienda.

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Come formare i dipendenti sapendo gestire e organizzare il processo

Una volta individuate le competenze chiave per la tua impresa, puoi procedere con l’attività di formazione. Le fasi indispensabili per una formazione del personale efficace sono l’analisi, la progettazione, l’erogazione e la verifica. Analizziamole più nel dettaglio.

Analisi dei bisogni e delle criticità aziendali

Questa prima fase è dedicata alla raccolta di informazioni sulle problematiche dell’azienda ma anche dei singoli dipendenti. Quali sono i settori in difficoltà? Quali le attività svolte troppo lentamente? Ci sono dipendenti che si lamentano del loro incarico?

Gli strumenti per ottenere questi dati sono diversi: questionari anonimi, interviste e focus group per ciò che riguarda i dipendenti, bilanci e documentazione aziendale in generale per le informazioni riguardanti l’attività nel suo complesso. Tutte le notizie andranno poi raccolte e sintetizzate in un unico documento che sarà il punto di partenza per lo step successivo: la progettazione dell’intervento formativo.

La progettazione e l’erogazione dell’intervento formativo

Partendo dal documento di analisi, si procede con la progettazione dell’intervento formativo. In questa fase si pianificano gli obiettivi e i contenuti della formazione del personale, il tipo di docenza, gli strumenti didattici, il tempo dedicato all’attività e i criteri di valutazione.

Naturalmente chi si occupa della pianificazione dovrà fare i conti con il budget messo a disposizione dall’azienda. Una volta approvato il progetto, si procede poi con la sua messa in opera.

Ricorda: è davvero importante che tutta la procedura sia monitorata. Questo ti consentirà di verificare i risultati (positivi e negativi) e di migliorarla nel tempo.

La valutazione dei risultati ottenuti e la revisione del processo

La raccolta dei dati durante la formazione è necessaria per consentirti di valutare i risultati ottenuti. Per ottenere informazioni utili, l’ideale è analizzare l’efficacia degli interventi a distanza di almeno 3 mesi dal loro termine.

Se non hai ottenuto i miglioramenti sperati, potrai utilizzare i dati raccolti per capire quali sono stati gli errori commessi e come rimediarvi nel prossimo progetto formativo.

Formare i dipendenti: non solo corsi in aula

Oggi la tecnologia ha consentito l’introduzione di nuovi strumenti ugualmente efficaci ma meno costosi della classica formazione in aula. Ecco alcuni tra i più diffusi:

  • E-learning: l’E-learning si sta diffondendo rapidamente e in molti casi ha sostituito la formazione tradizionale. Si tratta di formazione a distanza mediata dalla tecnologia. L’E-Learning in Italia è cresciuto esponenzialmente negli ultimi due anni perché in molti si sono resi improvvisamente conto di uno dei benefici chiave della formazione a distanza, che – oltre a rendere l’apprendimento più personalizzato ed efficace, anche in ambito aziendale – è in grado di superare le barriere spazio-temporali che la formazione in presenza impone.
  • Mentoring: un’ottima soluzione per formare i nuovi assunti è quella di farli affiancare da un dipendente esperto che mostri loro i processi e le dinamiche aziendali. Puoi anche ricorrere a Mentor esterni per formare i dipendenti su nuovi processi aziendali o soft skills che ritieni fondamentali per la tua azienda.

Nel concetto di formare i dipendenti non rientrano solo attività strettamente didattiche. Anche offrire al tuo personale un ambiente sano e stimolante e mostrare disponibilità nei confronti delle loro necessità può portare enormi benefici alla resa della tua azienda.

Se il budget a tua disposizione non ti permettesse di mettere in atto un processo formativo strutturato non dimenticarti degli incentivi ed agevolazioni per stimolare la formazione all’interno delle aziende. Hai mai sentito parlare di Fondo Nuove Competenze?

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Altrimenti vai avanti e continua a leggere!

Fondo Nuove Competenze

Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo che promuove la produttività delle imprese attraverso la formazione del personale e favorisce il mantenimento occupazionale dei lavoratori.

L’obiettivo del FNC è sostenere aziende e lavoratori nella fase post pandemia da Covid, attraverso lo sviluppo di competenze e una formazione mirata alla persona. Lo scopo è di soddisfare i fabbisogni emergenti delle imprese.

Il Fondo Nuove Competenze 2022 si rivolge ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali più rappresentative o dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda.

Fondo Nuove Competenze 2022: quali sono le novità?

Nel Decreto 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro, sono stati resi noti i punti salienti e le novità introdotte, ovvero:

  • Orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green al fine di orientare selettivamente le risorse pubbliche al conseguimento dei risultati attesi del PNRR. Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il DGCOMP, mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione ESCO.
  • Rafforzamento della qualità ed efficacia dei programmi formativi. I fondi interprofessionali costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Per i datori di lavoro che non hanno fondi interprofessionali la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non potrà essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo.
  • Co-finanziamento. Il Fondo copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione. È prevista una premialità per chi intraprende percorsi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una strutturale riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%.

Formare il personale grazie al Fondo Nuove Competenze: quali sono i vantaggi?

Il Fondo Nuove Competenze 2022 rappresenta una preziosa opportunità per le imprese che puntano sulla formazione e riqualificazione delle risorse.

Il profitto di un’azienda passa, anche e soprattutto, dalla preparazione e dalle competenze del personale che la compone. Ecco perché l’iniziativa rappresentata dal Fondo Nuove Competenze (FNC) è sicuramente degna di nota, ed è stata delineata dal decreto Rilancio come misura del Governo avente l’obiettivo di migliorare o perfezionare la formazione dei lavoratori.

I vantaggi che offre riguardano sia il datore di lavoro che il lavoratore stesso.  La misura consente di partecipare a percorsi di formazione e aggiornamento, senza dover sostenere costi aggiuntivi, di usufruire di una riduzione del costo del lavoro per ogni lavoratore interessato dalla misura stessa, limitare il ricorso alla cassa integrazione a beneficio del lavoratore e contribuire, attraverso la formazione, al miglioramento del clima aziendale.

Fondo Nuove Competenze: riqualificare il tuo personale

Per i lavoratori rappresenta un’opportunità di formazione finalizzata alla riqualificazione delle proprie competenze, all’interno dell’orario di lavoro.

Più formazione significa più professionalità dei dipendenti di un’azienda. Ecco perché le risorse del Fondo Nuove Competenze sono così significative: la pandemia, e le disfunzioni organizzative che ne sono derivate come effetto ‘collaterale’, hanno mostrato infatti la scarsa preparazione di non pochi lavoratori specialmente dal lato delle competenze digitali. Ma non solo.

Per questo il Fondo Nuove Competenze intende supportare economicamente tutti i datori di lavoro nel rimborso dei costi dei corsi di formazione svolti dal personale. Si tratta del cd. Piano Nuove Competenze.

Il bando è già aperto ma c’è tempo per procedere fino al 28 febbraio 2023!  Che ne dici di approfittarne confrontandoti con uno dei nostri esperti? Lascia i tuoi dati qui sotto e prenota la tua consulenza gratuita!

Potrai in questo modo godere benefici sia a livello economico (grazie agli incentivi) che nella crescita dei tuoi dipendenti e della tua azienda

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