Il Bando Eurostars finanzia le piccole e medie imprese italiane e le startup innovative che intendono collaborare a progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
L’obiettivo è quello di stimolare la crescita, la competitività, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle PMI innovative italiane.
In questo modo, andrà a rafforzarsi il sostegno alle piccole e medie imprese, tessuto fondamentale per l’economia europea, con il loro ruolo chiave nella sfida delle transizioni gemelle, ovvero quella digitale e ambientale, anche in un’ottica di Industria 4.0.
Il decreto ministeriale del 16 dicembre 2022 n. 186485 destina 14 milioni di euro in totale al cofinanziamento delle imprese italiane selezionate nei bandi transnazionali congiunti. Di queste risorse, quelle destinate al bando 2023 “Eurostars 3 CoD 4” ammontano a 7 milioni, per un contributo massimo concedibile pari a 500 mila euro per singolo progetto.
Una quota del 40% dello stanziamento sarà riservata a imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno.
Il bando Eurostars è co-finanziato dall’Unione Europea come parte della Partnership Europea Innovative SMEs.
Poiché si tratta di uno strumento congiunto, tra gli Stati e l’UE, saranno coinvolti anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), che provvederanno a gestire la parte finanziaria per le imprese italiane.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di preponderante sviluppo sperimentale. L’obiettivo del Bando Eurostars è la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi che possano essere rapidamente commercializzati in Europa e/o nei mercati globali.
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ToggleBando Eurostars e Beneficiari
I beneficiari della misura sono:
- le PMI, le PMI Innovative e le startup innovative;
- gli organismi di ricerca, purché sia presente almeno uno dei soggetti di cui al punto a);
- le grandi imprese, purché sia presente almeno uno dei soggetti di cui al punto a).
Inoltre, i progetti possono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
Il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una concreta collaborazione, che sia stabile e coerente rispetto all’articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto proposto.
Bando Eurostar: qual è la misura dell’agevolazione?
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:
- 50% per i costi inerenti alle attività di ricerca industriale;
- 25% per i costi inerenti alle attività di sviluppo sperimentale;
fino a un massimo di € 500.000,00 per progetto.
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A gestire la procedura di valutazione è il Ministero delle imprese e del made in Italy i base a questi step:
- verifica la completezza della documentazione presentata, dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità della proposta;
- valuta l’istruttoria della domanda e il progetto secondo i criteri del Decreto direttoriale 3 marzo 2023;
- calcola le agevolazioni possibili, in base alle risorse finanziarie, per ogni progetto e richiede il progetto definitivo;
- pubblica la graduatoria con i progetti idonei e quelli beneficiari.
Per ottenere gli incentivi, secondo i dettami del Decreto direttoriale 3 marzo 2023, gli interessati devono presentare idonea documentazione sullo stato di avanzamento dei lavori entro 18 mesi dall’accoglimento della domanda.
L’erogazione può essere fatta per ogni stato di avanzamento dei lavori o in maniera anticipata, previa rendicontazione e controlli del MIMIT anche su eventuali variazioni del progetto, come stabilito dal Decreto direttoriale 3 marzo 2023.
Bando Eurostars: modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazioni
per partecipare ai bandi eurostars 3 è necessario presentare una proposta progettuale direttamente all’iniziativa innovative smes tramite l’apposita pagina del sito Eureka
Trattandosi di un progetto congiunto, sarà necessario presentare la domanda di partecipazione sia al bando europeo che a quello nazionale, con scadenza al 13 aprile 2023 alle ore 14.00 termine entro il quale deve essere presentata la domanda.
La domanda nazionale integrativa deve essere presentata entro la stessa scadenza del bando internazionale, pena la non ammissibilità della domanda. In aggiunta, i partner italiani che intendono richiedere fondi al ministero dell’università e della ricerca (mur) o al ministero delle imprese e del made in italy (mimit) devono verificare eventuali condizioni aggiuntive.
Devono inoltre integrare le domande sulle piattaforme informatiche dedicate, secondo le specifiche procedure definite dai ministeri stessi.
Possono accedere alla fase istruttoria nazionale solo i progetti di ricerca e sviluppo presentati secondo le modalità di cui sopra e che hanno superato la selezione a livello transnazionale effettuata sulla base della graduatoria scientifica e dei fondi disponibili.
Dopo la chiusura dello sportello, partirà un’istruttoria, molto veloce, che prevede una verifica di ammissibilità (entro la successiva settimana), una verifica della fattibilità legale e finanziaria e una valutazione da parte di esperti indipendenti (tutto entro fine maggio 2023), con le graduatorie pubblicate entro fine giugno 2023.
La valutazione del progetto verterà su una serie di criteri: in linea generale, i commissari terranno conto della qualità e dell’efficienza del progetto.
In che modo? Analizzando anche la validità del consorzio e il valore aggiunto conferito dalla cooperazione transfrontaliera, alla luce dei costi, che dovranno comunque essere ragionevoli. Fonte: Polo tecnologico.
Bando Eurostars e bando italiano
I soggetti possono partecipare anche in forma congiunta tra loro, con organismi di ricerca e con grandi imprese.
I destinatari possono partecipare a due bandi:
- il bando italiano;
- il bando europeo.
L’obiettivo è quello di aiutare i destinatari ad aumentare la capacità di ricerca e innovazione e la produttività.
A livello generale il supporto economico è finalizzato all’integrazione in catene globali di valore e in nuovi mercati.
Tre sono gli obiettivi strategici:
- innovazione;
- internazionalizzazione;
- connessione dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA – European Research Area).
Chi intende aderire alle opportunità dovrà partecipare a entrambi i bandi.
Per inviare le richieste si dovrà utilizzare l’apposita area del sito.
Anche per il bando italiano la scadenza è fissata allo stesso giorno e alla stessa ora: alle 14.00 del 13 aprile 2023.
Requisiti di una PMI innovativa
Non tutte le piccole e medie imprese possono vantare lo status di PMI innovative. Così, come, non tutte le startup innovative sono in grado di cambiare organizzazione e finalità secondo le regole dell’Investment Compact.
Una PMI innovativa è tale se:
- L’attività principale e gli interessi economici sono perseguiti in Italia, e le azioni (che potrebbe essere trasferite ai collaboratori come remunerazione) non risultato quotate sui mercati regolamentati;
- Ha un fatturato che non supera i 50 milioni di euro all’anno o un bilancio totale annuo non superiore ai 43 milioni di euro, e ha depositato almeno un bilancio certificato presso il Registro delle imprese;
- Ha un numero di dipendenti non superiore a 250 e non risulta iscritta alla sezione speciale registro per startup innovative e incubatori certificati;
- Le spese affrontate per lo sviluppo, l’innovazione e la ricerca risultano uguali o superiori al 3 per cento delle maggiori entità tra costi e valori totali di produzione, così come le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del piano industriale;
- I costi per il personale e per i consulenti impiegati nelle attività di ricerca, sviluppo e innovazione e le spese legali affrontate per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale risultano nell’ultimo bilancio approvato.
Perché è importante essere una PMI innovativa?
le PMI innovative stimolano lo spirito imprenditoriale e l’innovazione in tutta l’UE e sono per questo fondamentali per la promozione della competitività e dell’occupazione.
Numerosi i vantaggi per questa categoria imprenditoriale, mutuati da quelli delle loro “sorelle” startup.
Per esempio, le pmi innovative hanno diritto all’esonero dall’imposta di bollo per l’iscrizione al Registro, pur restando tenute al pagamento dei diritti di segreteria dovuti per adempimenti relativi alle iscrizioni nel registro delle imprese, nonché del pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle Cciaa.
Inoltre, possono remunerare il personale con piani di incentivazione in equity quali stock option e work for equity, con contemporaneo esonero da imposizione sul reddito.
Inoltre, una PMI innovativa è importante per:
- favorire la crescita sostenibile
- incrementare lo sviluppo tecnologico
- aumentare l’occupazione
- rafforzare le dimensioni delle nuove imprese innovative
- creare condizioni più favorevoli all’innovazione
- promuovere il trasferimento tecnologico
- valorizzare la Ricerca e Sviluppo
- spostare in Italia capitali esteri
L’essere una PMI innovativa, oltre a portare i vantaggi sopra elencati e la possibilità di partecipare ai Bandi di cui ti ho appena parlato, gode di altri vantaggi fiscali di cui ti parlerò qui di seguito.
PMI innovative e vantaggi fiscali
Incentivi sugli investimenti
Le PMI innovative possono beneficiare di incentivi fiscali sugli investimenti, sia diretti che indiretti. Infatti, gli investimenti erogati da persone giuridiche, enti e società sono soggetti a deduzioni dell’imponibile Ires del 20 per cento.
Gli investimenti erogati, invece, da persone fisiche sono soggetti a detrazioni Irpef del 19 per cento.
Accesso al credito
Le PMI innovative godono di un accesso semplificato, gratuito e diretto all’intervento del Fondo centrale di garanzia.
Il Fondo centrale di garanzia è un fondo pubblico, istituito nel 1996 con la legge n.662 ed operativo dal 2000, che favorisce l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.
Ripianamento delle perdite
Le PMI innovative, in caso di perdite sistematiche, godono di un regime speciale sulla riduzione del capitale sociale, con agevolazioni sul ripianamento delle perdite, se superiori ad un terzo del capitale sociale.
Internazionalizzazione PMI
Le PMI innovative godono del sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione da parte dell’Agenzia ICE, inclusa l’assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, l’ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali, e l’attività volta a favorire l’incontro delle PMI innovative con investitori potenziali.
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