Bando efficienza energetica 2022: procedura e vantaggi

Bando efficienza energetica 2022: un’opportunità offerta dalla regione Lombardia a favore delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore manifatturiero o estrattivo con sede operativa in Lombardia.

Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano a € 10.745.500,00 di cui:

  • € 9.615.500,00 a carico di Regione Lombardia;
  • € 1.130.000,00 a carico delle Camere di commercio della Lombardia.

Cosa si intende per efficienza energetica?

L’efficienza energetica di un sistema fisico rappresenta la sua capacità di ottenere un risultato utilizzando meno energia e aumentando il rendimento generale.

Questa caratteristica comporta due importanti risultati: più è alta l’efficienza energetica, più è alto il risparmio energetico. Di conseguenza, si riducono i costi di esercizio.

In parole povere, la definizione efficienza energetica esprime la capacità di un sistema di ottimizzare i risultati.

Ma, in concreto, che cos’è l’efficienza energetica? Nel caso di un immobile si fa riferimento al suo fabbisogno energetico.

Minori sono i consumi per soddisfare il fabbisogno, migliore è la sua efficienza energetica. Un edificio ha una buona efficienza energetica quando riesce a risparmiare l’energia (per esempio, quella necessaria per il suo riscaldamento).

Negli ultimi anni gli sforzi atti a migliorare l’efficienza energetica in Italia sono stati sempre più consistenti, coadiuvati da incentivi per efficienza energetica.

Non si tratta solo di risparmiare soldi, ma anche di avere un occhio di riguardo per l’ambiente, riducendo sprechi evitabili e preservando le risorse.

Tutto questo è stato reso possibile anche dalla nuova normativa sull’efficienza energetica e dalla certificazione per l’efficienza energetica.

A livello nazionale ed europeo, l’efficienza energetica è un elemento fondamentale dell’agenda politica e la sua regolamentazione è piuttosto precisa sia nell’ambito civile che in quello industriale.

Incentivi su efficienza energetica: Quali sono gli obiettivi?

Negli ultimi 40-50 anni, infatti, il consumo mondiale dell’energia ha subìto un aumento vertiginoso, che ha dato origine al dibattito sulla disponibilità di alcune risorse, come quelle di origine fossile.

Per questo, e per provare a contrastare le emissioni più dannose, l’agenda politica internazionale si è impegnata a fare ricerca su nuove fonti di energia alternative e a garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici di uso pubblico, privato e industriale.

Gli incentivi per l’efficienza energetica sono stati concepiti proprio per questo scopo. Gli interventi per il miglioramento della resa energetica di un edificio comportano ingenti investimenti.

Grazie agli incentivi, a fronte del costo iniziale, si prevede comunque un risparmio economico non indifferente che (nel tempo) permette di ammortizzare la spesa.

Bando efficienza energetica 2022: dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria ammonta a € 10.000.000, ripartiti come segue:

  • € 5.000.000 per la riduzione dei consumi (Linea 1);
  • € 5.000.000 per l’installazione di impianti fotovoltaici (Linea 2)

Il finanziamento è a fondo perduto ed è articolato nelle seguenti linee:

  • 1 e 2 – 50% dei costi per consulenza, perizia tecnica asseverata, progettazione, direzione lavori e collaudo degli interventi, nel limite del 10 % del totale dei costi previsti;
  • 1 – 40% delle spese ammissibili per interventi di efficientamento energetico- investimento minimo previsto 80.000€;
  • 2 – 30% delle spese ammissibili per installazione di impianti fotovoltaici, con possibile integrazione di sistemi di accumulo.

Per ciascuna linea, il contributo per gli investimenti non potrà superare l’importo massimo di € 400.000, al netto del contributo relativo alle spese per consulenza, perizia tecnica asseverata, progettazione, direzione lavori e collaudo degli interventi.

Bando efficienza energetica 2022: quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili, al netto dell’IVA (tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile), le spese strettamente funzionali all’efficientamento energetico del sito produttivo relative ad acquisto e installazione di:

  1. collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione con potenza massima di 200 kWel;
  2. impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
  3. macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nel sito produttivo;
  4. caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;
  5. sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
  6. apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping).

Sono inoltre ammissibili:

  • costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a f) che costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;
  • spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a g);
  • altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) n. 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui alle precedenti voci da a) a h).

Le spese di cui alle lettere a) e b) non devono essere oggetto della relazione del tecnico in quanto assicurano l’autoproduzione di energia e, quindi, consentono un risparmio sulla spesa energetica.

Sono però ammissibili a contributo solo in presenza di almeno una delle spese di cui alle lettere c), d), e), f) per il valore minimo dell’investimento ammissibile (15.000,00 euro).

Sono escluse le spese non direttamente correlate all’intervento di efficientamento energetico presentato (ad eccezione delle spese di cui ai precedenti punti h) e i).

Spese ammissibili: tempistiche

Sono ammissibili le spese sostenute dalla data di approvazione della presente Deliberazione (26/04/2022), quietanzate dopo la data di presentazione della domanda e fino alla data di presentazione della rendicontazione.

Solo in caso di applicazione del regime di aiuto 3.13 del “Quadro Temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza Covid 19” le spese per essere ammissibili devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda.

Bando efficienza energetica 2022: relazione tecnica

L’intervento di efficientamento energetico del sito produttivo per essere ammissibile al contributo deve essere corredato, in fase di domanda, da una relazione di un tecnico iscritto al relativo ordine professionale competente per materia redatta secondo il modello previsto dal bando attuativo, che dettagli gli investimenti da realizzare.

Dalla relazione tecnica deve essere evidente il risparmio energetico da conseguire con l’intervento di efficientamento presentato nella domanda di contributo.

In fase di rendicontazione gli interventi realizzati e considerati ammissibili in istruttoria dovranno raggiungere, pena la decadenza, almeno il 60% dell’efficienza energetica dichiarata in domanda. Questo come da relazione di chiusura del progetto redatta secondo il modello previsto dal bando attuativo da un tecnico competente per materia iscritto al relativo ordine professionale e allegata alla documentazione presentata in sede di rendicontazione delle spese. (fonte rete agevolazioni)

Beneficiari

Possono accedere al contributo le micro e piccole imprese con:

  • sede operativa oggetto dell’intervento in Regione Lombardia;
  • iscritte ed attive nel Registro delle imprese da almeno 12 mesi;
  • in regola con il DURC e con il pagamento del diritto camerale.

Inoltre, dovranno avere Codice Ateco primario o secondario riferito alla sede oggetto dell’intervento e compreso nel seguente elenco dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi:

  • Commercio al dettaglio;
  • servizi di ristorazione;
  • Attività editoriali;
  • servizi di informazione e altri servizi informatici;
  • Attività immobiliari per conto terzi;
  • Attività di supporto per le funzioni di ufficio e altri servizi
    di supporto alle imprese;
  • Istruzione;
  • Attività sportive di intrattenimento e divertimento;
  • Riparazione di computer e di beni per uso personale e
    per la casa;
  • Altre attività di servizio alla persona.

Operatività e scadenze

L’assegnazione del contributo sarà a sportello valutativo secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di adesione.

Alle imprese richiedenti sarà assegnato un punteggio da 0 a 100.

Le imprese in possesso dei requisiti di ammissibilità che abbiano ottenuto una valutazione non inferiore a 50 punti saranno ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda e nei limiti della dotazione finanziaria.

La domanda di partecipazione deve essere presentata attraverso le due fasi e le tempistiche di seguito descritte:

  • FASE 1: inserimento da parte di un tecnico individuato dall’impresa della relazione che indica gli interventi da realizzare per conseguire la riduzione dei consumi energetici (cfr. Allegato N.1 al bando), a partire dalle ore 12:00 del 09/06/2022 e comunque entro e non oltre la chiusura dello sportello di cui alla FASE 2.
  • FASE 2: presentazione della domanda di contributo da parte dell’impresa dalle ore 12:00 del 28/06/2022 sino ad esaurimento della dotazione finanziaria del bando.

Come migliorare l’efficienza energetica all’interno della tua azienda

Per ottenere una prestazione energetica più competitiva, le aziende possono dunque scegliere tra diverse soluzioni:

  • adottare la tecnologia Led, sostituendo i vecchi corpi illuminanti senza cambiare gli impianti, ottenendo un notevole risparmio di energia elettrica e allungando i tempi di manutenzione;
  • scegliere di installare nuovi impianti sfruttando le energie rinnovabili, come nel caso del fotovoltaico che unito alle pompe di calore, permette alle aziende di essere autonome nella produzione di energia;
  • introdurre comportamenti gestionali dedicati al risparmio e alla razionalizzazione dell’energia.

Quando una realtà imprenditoriale intende accedere agli incentivi statali, è utile affidarsi ad un certificatore energetico che si preoccuperà di valutare l’efficienza energetica dell’immobile aziendale (ACE) che si intende riqualificare nell’ottica di efficientamento in collaborazione con esperti che si occupano del percorso burocratico per l’ottenimento dell’incentivo.

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