Il ROI: cos’è e come calcolarlo correttamente

Il ROI (Return On Investiment) è uno dei principali indici in contabilità e ha una lunga tradizione:è  quindi al centro del sistema di indicatori contabili più antichi al mondo.

Nello specifico il ROI è un indice proprio dell’economia aziendale per indicare la redditività del capitale investito da parte di un’unità economica (come un’azienda). Nello schema di DuPont questo valore viene calcolato come il prodotto risultante da margine operativo e rotazione di capitale (ROT). Altre denominazioni per il ROI sono ritorno sugli investimenti e remunerazione del capitale.

Cos’è lo schema di “DuPont?

L’Identità di DuPont (o schema di DuPont) consiste nella scomposizione dell’indice di redditività ROE (Return on Equity) in tre componenti. Il nome deriva dal gruppo chimico statunitense DuPont Corporation, primo, nella prima metà del XX secondo, ad utilizzare tale formula.

Il ROE è un indice economico sulla redditività del capitale proprio, ottenuto dividendo l’utile netto per i mezzi propri (ROE = Utile Netto ∕ Capitale Proprio). L’indicatore viene utilizzato per verificare il tasso di remunerazione del capitale di rischio, ovvero quanto rende il capitale conferito all’azienda dai soci.

Secondo l’identità di DuPont tale indice può essere suddiviso in tre determinanti per evidenziare la relazione del ROE con altri indici economici e finanziari.

Partendo dall’indice:

ROE = Utile Netto / Capitale Proprio

Lo si moltiplica e divide per i Ricavi e il Totale delle Attività, ottenendo:

ROE = Utile Netto ∕ Ricavi ∙ Ricavi ∕ Totale Attività ∙ Totale Attività ∕ Capitale Proprio

Lo schema di DuPont scompone così il Return On Equity in tre indicatori che rappresentano i risultati delle diverse gestioni sia in termini reddituali che in termini patrimoniali.

  • Utile Netto/Ricavi → Indice di Efficienza Operativa (Profit Margin). Il “profit margin” misura l’efficienza operativa e l’erosione del reddito dovuta agli interessi passivi e alle imposte.
  • Ricavi/Totale Attività →  Indice di Asset Turnover. L’indice di rotazione delle attività (asset turnover) misura l’efficienza nell’impiego delle attività patrimoniali per generare ricavi.
  • Totale Attività/Capitale Proprio → Indice di Leva Finanziaria. Il rapporto di indebitamento misura l’effetto leva finanziaria. Viene utilizzato per verificare il grado di dipendenza dell’impresa da fonti finanziarie esterne. Quanto più alto sarà il valore tanto meno equilibrata sara’ giudicata la struttura finanziaria.

Il ROI dove viene utilizzato e come si calcola?

Il ROI indica la portata del successo di un’azienda in considerazione del capitale complessivo impiegato. 

Tale valore risponde alla seguente domanda: quanto è stato efficace l’impiego di capitale nel periodo di calcolo considerato. In linea di principio il ROI è adatto come unità di misura per qualsiasi applicazione in cui il successo deve essere verificato come ritorno del capitale investito. Ciò vale anche in modo particolare per:

  • la valutazione di oggetti d’investimento
  • la comparazione di progetti d’investimento
  • l’analisi di singole unità operative

I valori di riferimento da utilizzare per il calcolo del valore ROI dipendono da cosa volete calcolare: la redditività dell’intera azienda in un determinato arco temporale, solo i ritorni di singoli investimenti o una determinata unità operativa.

Fattori che compongono il ROI

Il ROI è utile in ambito aziendale in quanto esprime la facoltà di una realtà imprenditoriale di remunerare gli investimenti in fattori produttivi, in partecipazioni, in crediti.

Analizzando questo dato si può capire ad esempio se conviene investire, richiedere un finanziamento, rivolgersi ad altra operazione.
Se il Return on Investment risulta essere più basso del tasso medio di rendimento sui prestiti ad esempio, richiedere un finanziamento potrebbe essere deleterio in quanto andrebbe a peggiorare i conti.

In caso contrario, richiedere un finanziamento ed andare poi ad utilizzare i soldi per migliorare l’attività produttiva della azienda può portare ad incremento di profitti.

Si è quindi compresa l’importanza strategica di questo strumento all’interno di una realtà imprenditoriale.

E veniamo ora ad un altro aspetto non certamente marginale, ovvero alla scomposizione del ROI.


Il ROI può essere scomposto in ROS (tasso di redditività sul venduto, che si ottiene sottraendo costi industriali, costi commerciali e costi amministrativi ai ricavi delle vendite) x ROT (tasso di rotazione del capitale investito che indica quante volte una azienda è stata in grado di monetizzare il capitale investito attraverso i ricavi di vendita): questo perché il Return on Investment è dato dal rapporto tra reddito operativo e capitale investito.


Effettuando quindi la scomposizione del ROI si può andare a capire se eventuali variazioni relative all’indice siano da attribuirsi ad un mutamento del tasso di redditività sul venduto (ROS), piuttosto che ad una modifica del tasso di rotazione del capitale investito (ROT).


Tutti calcoli che sono alla base di un perfetto funzionamento di una realtà imprenditoriale perché, grazie a questi, si può capire se si sta agendo in modo corretto e se si sta andando nella giusta direzione.

Il ROI sull’innovazione: come misurare i risultati delle tue iniziative di innovazione aziendale

Secondo recenti ricerche, oltre la metà delle aziende che fanno investimenti significativi in innovazione superano i loro concorrenti in termini di crescita o valore di mercato (fonte mjvinnovation).

Secondo te quali potrebbero essere i motivi per cui la tua azienda dovrebbe investire in innovazione?

Gli studi mostrano un solido legame tra investimenti in innovazione, redditività e crescita. Aggiungete a ciò la battaglia per sopravvivere in un mercato globale altamente competitivo e la decisione di investire diventa ancora più fondamentale. 

Investire nell’innovazione, che include Ricerca e Sviluppo (R&S), porta a vantaggi commerciali a lungo termine: efficienza, produttività, competitività e, in definitiva, aumento delle vendite.

L’innovazione essenzialmente significa creare nuovi modi di fare le cose e aiutare l’azienda a rimanere rilevante.

C’è un malinteso frequente secondo cui l’innovazione equivale a R&S, è molto più di questo. Può includere cambiamenti nei prodotti e nei processi, l’introduzione di nuovi modelli di business, cambiamenti organizzativi, vendite in nuovi mercati e altro ancora.

Un’azienda di successo ha l’innovazione nel suo cuore. Un’azienda che costruisce una cultura dell’innovazione può diventare più efficiente, risparmiare tempo e risorse e aumentare la propria competitività sul mercato globale.

È assolutamente essenziale per una crescita economica più ampia, quindi è praticamente impossibile pensare a un’azienda promettente oggi senza di essa.

ROI e INNOVAZIONE: qual è il ritorno sugli investimenti nell’innovazione?

Come per tutte le iniziative commerciali, ci deve essere un ritorno sull’investimento (ROI) nell’innovazione. Altrimenti, non possiamo ottenere finanziamenti per i progetti e, soprattutto frustranti, gli sforzi per l’innovazione si trovano nel campo della soggettività. 

I dettagli di questa conversazione possono variare a seconda che si tratti di un imprenditore che parla con un investitore, di un manager che parla con la direzione o di un capo squadra che riferisce al capo dell’unità aziendale.

Ma il tema generale è lo stesso: innovare senza misurare i risultati ha scarso effetto.

Affinché il ROI dell’innovazione sia adeguatamente tracciato e misurato, è molto importante definire le metriche. Come sappiamo, devono essere divisi in due gruppi: in entrata e in uscita.

Metriche di input

Come suggerisce il nome, le metriche di input vengono utilizzate per misurare i tuoi investimenti.

In pratica, un investimento può essere, ad esempio, denaro, tempo o talento dedicato a un’attività specifica relativa alla gestione dell’innovazione.

La misurazione dell’input è un ottimo modo per ottenere informazioni su come l’allocazione delle risorse o il portafoglio di innovazione corrispondano alla tua strategia.

Misura anche le metriche per il processo stesso: ad esempio, quante idee si stanno muovendo verso una fase particolare. 

Ecco alcuni esempi di metriche di input:

  • La spesa in R&S rispetto alle vendite;
  • Numero di progetti di innovazione avviati;
  • Numero di nuove idee in cantiere. 

In generale, le metriche di input sono un ottimo punto di partenza, poiché quando si misurano input, si è in grado di reagire alle modifiche in precedenza.

Metriche di input

Come suggerisce il nome, le metriche di input vengono utilizzate per misurare i tuoi investimenti.

In pratica, un investimento può essere, ad esempio, denaro, tempo o talento dedicato a un’attività specifica relativa alla gestione dell’innovazione.

La misurazione dell’input è un ottimo modo per ottenere informazioni su come l’allocazione delle risorse o il portafoglio di innovazione corrispondano alla tua strategia.

Misura anche le metriche per il processo stesso: ad esempio, quante idee si stanno muovendo verso una fase particolare. 

Ecco alcuni esempi di metriche di input:

La spesa in R&S rispetto alle vendite;

  • Numero di progetti di innovazione avviati;
  • Numero di nuove idee in cantiere. 

In generale, le metriche di input sono un ottimo punto di partenza, poiché quando si misurano input, si è in grado di reagire alle modifiche in precedenza.

Definizione dei KPI

Per misurare il ROI dell’innovazione, è anche importante definire gli indicatori chiave di prestazione (KPI).

Il KPI è un valore misurabile che dimostra l’efficienza con cui un’azienda sta raggiungendo obiettivi aziendali chiave.

Le organizzazioni utilizzano KPI a vari livelli per valutare i risultati dei loro sforzi di innovazione.

Ecco alcuni esempi di KPI di innovazione:

Tasso di innovazione

Quota delle entrate per l’innovazione / fatturato totale * 100.

Questo KPI rappresenta la tua attività di innovazione in relazione alle tue vendite. Mostra anche se i tuoi nuovi sviluppi hanno successo sul mercato o meno, perché misura le vendite che hai già ottenuto dalle innovazioni.

Grado di innovazione

Novità della combinazione scopo-mezzo.

Con questa formula, sviluppata dal famoso economista tedesco Jürgen Hauschildt, puoi ora specificare quanto è nuovo il tuo sviluppo.

Secondo lui, la novità di un’innovazione deve prima essere evidente. Scopo e mezzi devono essere combinati in un modo precedentemente sconosciuto.

Lo “scopo” potrebbe essere quello di guidare un’auto, il “mezzo” sarebbe il carburante utilizzato. Se entrambi sono diversi da ciò che è noto, si tratta di un’innovazione rivoluzionaria.

Se la differenza esistente è abbastanza riconoscibile solo per l’innovatore stesso, nella migliore delle ipotesi si parla di innovazione incrementale. O è solo un miglioramento del prodotto.

Portfolio dell’innovazione

Questa non è una misura in senso stretto, ma un’analisi accurata della gamma di prodotti/servizi.

Quanti anni hanno i tuoi prodotti/servizi? Quanto contribuisce ogni individuo al risultato complessivo?

Questa analisi mostra già esattamente quali e quanti prodotti/servizi devi sviluppare per difendere o espandere la tua posizione sul mercato.  E dovrebbe aiutarti a pensare ai modi per innovare con il mix di prodotti/servizi. 

Dopo aver parlato del ROI dell’innovazione e della sua importanza eccoti dei suggerimenti su come monitorarlo all’interno della tua azienda.

Concentrati su alcuni indicatori e metriche alla volta

Il problema con la misurazione di una grande quantità di metriche e KPI è che le persone non sono in grado di pensare a molte cose contemporaneamente.

Il cervello umano viene facilmente distratto e, se sei costretto a pensare a tonnellate di diversi indicatori, è probabile che ti confonda e distogli l’attenzione da ciò che crea davvero valore.

È meglio iniziare con alcune metriche e impostare i tuoi obiettivi utilizzando solo loro, poiché, come nella gestione dell’innovazione in generale, mantenerla semplice è molto utile. 

Valuta il ciclo di vita delle innovazioni

Ricorda che dal punto di vista del portafoglio di innovazione, tutte le innovazioni possono essere misurate sistematicamente in base a ciascuna fase del ciclo di vita dell’idea. Ha questa struttura suddivisa in tre fasi:

  • apprendimento: le ipotesi sulla tua idea e sul mercato di riferimento sono testate;  
  • innovazione: vengono intraprese azioni e vengono generate, testate e messe in pratica nuove idee; 
  • impatto: L’impatto delle sue attività di innovazione può essere misurato con le metriche aziendali e di prodotto. 

Spero che questo articolo ti abbia chiarito le idee su che cosa sia il ROI su come si calcola ma soprattutto sull’importanza del ROI dell’innovazione.

In ogni caso se vuoi approfondire maggiormente questo argomento, supportato da un esperto in materia del team AlzaRating, devi semplicemente compilare questo form e prenotare la tua consulenza gratuita.

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