Creatività e Innovazione: combinazione vincente per le PMI

Quando parlo di Creatività e Innovazione mi rivolgo principalmente ai dirigenti delle piccole e medie imprese. Imprese che vogliono padroneggiare con maggior successo i processi innovativi nella propria realtà imprenditoriale.

Partiamo dal fatto che, in una realtà imprenditoriale così dinamica si verificano continui cambiamenti sia all’interno delle imprese sia nei bisogni e nel potere d’acquisto dei clienti.

Come? Con nuovi metodi che appaiono per soddisfare le loro esigenze. I cambiamenti sono talmente veloci che, ancor prima di poter effettuare un’accurata analisi della situazione, l’ambiente economico non è più lo stesso.

Per far fronte a una situazione competitiva e ottenere vantaggi competitivi non basta solo investire nei processi innovativi.

Esistono almeno altre otto buone prassi che permettono agli operatori economici di conseguire vantaggi competitivi e la crescita degli affari.

I modi in cui un’impresa compone queste prassi in un insieme commerciale sono ovviamente molteplici e dipendono da numerosi fattori.

Inoltre, sono i dettagli quelli che contano, poiché la mera trasposizione delle buone prassi altrui non comporta i giusti risultati.

Quali sono queste buone prassi imprenditoriali?

1. Investire nelle nuove tecnologie: sia attraverso gli investimenti nello sviluppo, sia attraverso l’acquisto di tecnologie disponibili sul mercato. Lo sviluppo e la gestione delle tecnologie in proprio sono meno prevedibili ma, al tempo stesso, più vantaggiosi a lungo termine.

Se una certa tecnologia è presente sul mercato, la potete sì semplicemente comprare, ma il vostro concorrente può fare lo stesso.

2. Investire nell’automazione in modo tale da ridurre i costi del lavoro. Il costo della manodopera in Slovenia e in Italia è notevolmente più alto del costo nei Paesi meno sviluppati. Di conseguenza se la produttività rimane la stessa, i conti non tornano.

È quindi indispensabile mirare all’eccellenza imprenditoriale.

3. La produzione snella nella produzione di massa sta diventando un presupposto indispensabile.

Questo perchè serve a garantire la migliore gestione dei processi di produzione, la giusta qualità dei prodotti e spese più basse durante l’intero ciclo di vita del prodotto.

4. La riprogettazione dei processi aziendali è un procedimento necessario per andare incontro al cambiamento dei bisogni dei clienti.

Questo a causa dello sviluppo delle tecnologie di produzione o dell’introduzione di nuove tecnologie informatiche o di telecomunicazione.

5. Collaborazione industriale e networking. Ossia la cooperazione orizzontale in forma di centri di eccellenza, cluster industriali, centri tecnologici ecc. è particolarmente interessante per le piccole e medie imprese (PMI).

Le PMI possono compensare efficacemente le proprie proporzioni limitate con una maggiore flessibilità e la collaborazione con altre imprese.

In questi casi è estremamente importante che l’impresa si renda conto delle proprie competenze chiave e che le protegga adeguatamente.

6. Servizi aggiuntivi per i clienti. Si intendono le attività offerte ai clienti prima, durante e dopo la vendita dei propri prodotti o servizi. I clienti ricordano bene il modo in cui abbiamo cercato di soddisfare i loro bisogni.

Questi servizi possono essere forniti in modo semplice e veloce con l’ausilio di strumenti informatici. Un feedback tempestivo da parte dei nostri clienti ci consente di apportare ai prodotti i cambiamenti necessari prima che i clienti vadano altrove.

7. Design come valore aggiunto è un approccio alla soddisfazione delle esigenze dei clienti che sta diventando sempre più pronunciato. Oltre alla funzionalità e ai prezzi ragionevoli, i clienti richiedono un prodotto estetico o una piacevole soddisfazione dei loro bisogni.

In questa direzione si verificheranno in futuro i maggiori cambiamenti nel mondo degli affari con una notevole crescita di professioni creative. In poche parole: si venderanno storie, non più solo prodotti.

8. Educazione e formazione professionale. Gli investimenti nell’educazione e nell’aggiornamento professionale dei propri impiegati sono sempre stati molto importanti e lo saranno ancora di più nel futuro.

L’innovazione e la creatività nella realtà imprenditoriale non sono possibili senza una squadra di collaboratori istruiti.

Ma cosa c’entrano queste otto prassi con Creatività e Innovazione?

Molte di queste buone prassi necessitano dell’innovazione e della creatività. Questo perchè l’innovazione non è un processo autonomo, separato dagli altri processi all’interno dell’impresa.

Deve essere un’attività integrata all’interno dell’impresa che, insieme alle, altre ci permette di battere sia la concorrenza attuale sia quella futura.

Le innovazioni di solito includono la creatività ma non sono però la stessa cosa. L’innovazione potrebbe essere definita come la riuscita attuazione di idee creative nella realtà imprenditoriale.

La creatività di un individuo o un gruppo è il punto d’inizio del processo innovativo; è un elemento necessario ma non sufficiente.

Creatività e innovazione. Come descrivere un processo creativo

Le capacità innovative si possono apprendere. La maggioranza degli esistenti posti di lavoro richiede capacità analitiche e attenzione per i dettagli.

Tutti processi mentali che si verificano nell’emisfero sinistro del cervello. Anche gli istituti d’istruzione tendono a valorizzare tali abilità.

Tuttavia, i processi creativi, la capacità di avere una visuale più ampia, l’innovazione ecc. si svolgono nell’emisfero destro del cervello.

Per poter produrre un’innovazione di successo è perciò necessario completare i processi mentali dell’emisfero sinistro (pur sempre di massima importanza) con la creatività dell’emisfero destro. Inoltre, non si hanno soluzioni innovative di un problema senza le giuste conoscenze dalle quali si possono ricavare.

Si può aumentare la probabilità di creare soluzioni innovative con l’uso di metodi ripetibili per risolvere i problemi, la documentazione delle conoscenze interne ed esterne nonché una chiara visione aziendale. In questo modo si rafforzano le connessioni nervose tra l’emisfero sinistro e quello destro e la creatività si sviluppa in un’abilità sempre più pronunciata.

I metodi educativi e formativi sia nelle università sia nell’industria e in particolare negli USA e in Giappone stanno subendo profondi cambiamenti negli ultimi tempi poiché è in aumento la richiesta di posti di lavoro creativi.

È conseguenza della globalizzazione anche il fatto che sempre più posti di lavoro che richiedono competenze analitiche vengono trasferiti nei Paesi con una manodopera più numerosa e meno costosa (Cina, India, Turchia, Brasile ecc.).

In poche parole, i processi innovativi vanno integrati nella strategia dell’impresa ed è compito del personale dirigente gestire questi processi, non solo a livello strategico ma anche operativo.

Gli ingegneri, gli sviluppatori e i ricercatori devono conoscere perfettamente gli obiettivi innovativi e il modo in cui sono inseriti nella strategia dell’impresa nonché i parametri di riferimento per i processi innovativi.

Le innovazioni non devono essere avvenimenti isolati e occasionali. A causa delle nuove tecnologie, dei nuovi concorrenti e dei nuovi clienti e infine dei nuovi modelli di business, l’impresa e il mercato sono in continua evoluzione.

Di conseguenza è necessario che l’innovazione diventi un processo costante all’interno dell’impresa.

Strumenti e metodi che supportano l’innovazione

Troppo spesso gli imprenditori pensano che l’innovazione sia un avvenimento fortuito e difficile da prevedere.

Credono che l’unica cosa che la direzione di un’impresa può fare per stimolare le innovazioni è aumentare il numero delle ore di ricerca per un determinato progetto.

Devono però capire che è troppo rischioso lasciare attività così importanti a processi casuali.

Un metodo più efficace è organizzare i processi innovativi in modo da renderli più veloci e di migliore qualità, rilevanti, ripetibili e accordati con le necessità dell’impresa.

Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi dell’innovazione sostenibile abbiamo bisogno di strumenti e metodi per gestire i processi innovativi.

Per le innovazioni di successo si devono avere il giusto personale e le rilevanti conoscenze.

Creatività e Innovazione: come facilitare ai dipendenti l’accesso alle conoscenze?

Gli esperti che ci aiutano nella ricerca delle informazioni e delle soluzioni innovative si possono trovare anche al di fuori dell’impresa. Un approccio del genere e particolarmente lecito nei casi in cui vogliamo applicare le proprie soluzioni tecnologiche a qualche altro ambito d’uso o introdurre soluzioni alternative.

Tali forme di collaborazione si basano sul concetto dell’Open Innovation formatosi negli USA negli anni Sessanta del secolo scorso.

L’Open Innovation (innovazioni aperte) è un modello di generazione di idee assai diffuso.

Con l’inclusione degli esperti esterni e l’utilizzo di software che agevolano l’accesso alle conoscenze rilevanti, l’elaborazione di soluzioni innovative, la formazione professionale e la gestione dei processi innovativi si ha sicuramente un notevole aumento del numero delle soluzioni innovative.

Parlando di software dobbiamo porci però una domanda.

Creatività e innovazione: quali criteri generali deve rispettare il software per la gestione dei processi innovativi?

a. Sicurezza: La gestione dei processi innovativi implica anche la gestione della proprietà intellettuale. La sua tutela è uno degli elementi chiave della vostra competitività.

Dai fornitori dovete in ogni modo richiedere certificati di sicurezza e attendibilità del funzionamento del software. Già l’elenco degli attuali utenti vi può dare un’idea abbastanza chiara.

b. Facilità di comunicazione tra gli utenti del software. C’è la possibilità di collaborazione tra i partecipanti alle attività innovative? È possibile salvare propriamente i risultati?

c. Integrazione nel processo di lavoro: Il software deve essere una parte integrante del processo innovativo e non solo un qualche elemento aggiuntivo da usare o meno.

Soluzioni del genere sono una perdita di denaro.

d. Ambito di competenza: Assumendo che il 30% dei problemi dell’impresa è già stato risolto è estremamente importante che il software ci permetta di identificare le competenze chiave e le persone che le possiedono, risparmiandoci così gli enormi costi del raddoppiamento delle attività innovative.

e. Gestione delle soluzioni e dei suggerimenti innovativi: Il software deve permettere al personale dirigente, incaricato delle attività innovative, di seguire in modo costante e sistematico le attività degli utenti. Deve altrettanto consentire ai partecipanti del processo innovativo l’accesso alle soluzioni e ai suggerimenti dei colleghi e la possibilità di esaminarli e migliorarli.

Sono tutti criteri fondamentali che devono essere analizzati in modo approfondito ma andiamo avanti e scopriamo i successivi.

f. Valutazione dell’efficacia dei processi innovativi: Il software deve consentire la compilazione di rapporti statistici e descrittivi in base ai quali si possono stabilire i parametri di riferimento per misurare l’efficacia delle attività innovative. La decisione di acquistare prodotti software deve essere considerata un investimento che si deve ammortizzare nel corso di un determinato periodo.

g. Integrazione con gli attuali sistemi informatici, intranet e database: Gli attuali sistemi informatici e database elettronici possono essere un’importante fonte d’informazioni per l’elaborazione di soluzioni innovative. Il raddoppiamento rappresenta una spesa aggiuntiva ed è perciò da evitare.

h. Utilità: Il software è facile da usare o richiede lunghi corsi di formazione?

I costi della formazione non sono da trascurare.

Decidere quale software è il più appropriato non è facile. Prima si devono giustificare le spese di acquisto e poi stabilire chiari parametri per misurare gli effetti economici prodotti attraverso l’uso di questi strumenti. La direzione dell’impresa non deve essere solo coinvolta in questi processi, ma li deve dirigere attivamente fin dall’inizio.

In conclusione devi sapere che La gestione dei processi innovativi è uno dei principali incarichi della direzione dell’impresa. Lasciare queste attività al caso sarebbe troppo rischioso.

L’innovazione deve essere progettata come un sistema sostenibile di attività ripetibili e misurabili.

Deve essere, inoltre, una delle attività strategiche chiave della direzione dell’impresa.

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