Prestiti garantiti dallo Stato: come funzionano e come ottenerli

I prestiti garantiti dallo Stato hanno come obiettivo quello di dare maggiore sostegno alle tantissime imprese di piccole e medie dimensioni danneggiate dal lungo periodo di chiusura a cui sono state obbligate.

Ma quali sono i migliori prestiti garantiti dallo Stato e come si può accedere?

Prima di tutto bisogna fare presente che i prestiti per le imprese sono garantiti dal fondo per le PMI.

È importante specificare che l’intervento del Fondo non si concretizza con un contributo in denaro a favore del soggetto beneficiario.

Questo fondo permette di richiedere un finanziamento senza dover prestare garanzie aggiuntive (come polizze assicurative o fidejussioni) perché gli importi sono garantiti dal Fondo stesso.

I cambiamenti più importanti rispetto al passato sono rappresentati:
  • dall’allungamento del rimborso (che può arrivare fino a 15 anni), anche per i finanziamenti già concessi;
  • dall’allargamento dei possibili beneficiari;
  • da un nuovo metodo di determinazione del tasso di interesse massimo che può essere applicato.

Questi prestiti garantiti dallo Stato tramite il Fondo PMI possono avere un importo massimo di 30.000 euro e comunque non possono superare importi pari a:

  • il 25% del fatturato dell’ultima dichiarazione o dell’ultimo bilancio;
  • il doppio della spesa salariale annua del beneficiario, risultante dall’ultima dichiarazione o dall’ultimo bilancio.

Il tetto di 30.000 euro va inteso come ammontare massimo complessivo ottenuto da un singolo soggetto.

Questo significa che possono essere richiesti più finanziamenti, anche ad istituti differenti, fino ad un totale complessivo non superiore a tale soglia.

Prestiti garantiti dallo Stato fino a 30.000: quali sono i soggetti beneficiari?

A seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2021 riguardo l’ampliamento della platea dei potenziali soggetti beneficiari dei prestiti, possono richiedere l’accesso al credito:

  • piccole e medie imprese fino a 499 dipendenti;
  • persone fisiche che svolgono attività di impresa, arti o professioni, broker, agenti e subagenti di assicurazione;
  • le persone fisiche che svolgono le attività indicate dalla sezione K del codice ATECO (ditte individuali, professionisti e studi professionali);
  • le società che svolgono attività di promotori e mediatori di finanza, promotori finanziari, agenti, mediatori e procacciatori di prodotti finanziari, periti e liquidatori indipendenti delle assicurazioni.

Sono invece esclusi dalla misura gli enti non commerciali, tra cui quelli del terzo settore e quelli religiosi.

La durata massima di questi finanziamenti garantiti dallo Stato passa da 10 a 15 anni. Questo con il rimborso della quota capitale che inizia solo dopo 24 mesi dall’erogazione.

L’allungamento della durata vale (su richiesta) anche per i finanziamenti concessi prima dell’entrata in vigore della Legge.

È possibile adeguare la durata di prestiti già erogati?

Si è possibile farlo attraverso tre soluzioni:

  • la prima è quella di estinguere il vecchio finanziamento con uno nuovo;
  • la seconda attraverso la sottoscrizione di un addendum, ossia un’integrazione che vada a completare il contratto precedente;
  • come terza strada è possibile mantenere il vecchio prestito e richiederne uno nuovo (restando ovviamente entro il tetto massimo complessivo di 30.000 euro), con la creazione di un piano di rimborso separato.

Cambiano anche i criteri con cui si determina il tasso di interesse massimo. Tasso che può essere applicato a questi finanziamenti garantiti dallo Stato. Il tasso non può essere superiore allo 0,2’% aumentato del tasso di Rendistato con durata pari a quella del finanziamento (aumento possibile solo se il tasso di Rendistato è positivo).

Fondo Garanzia SACE e PMI: proroga fino al 31 dicembre 2021

La novità, introdotta dal Decreto Sostegni bis, è inclusa nel pacchetto di misure messe in campo da Governo per l’accesso al credito per incentivare, in epoca post Covid, il rilancio dell’economia.

L’estensione temporale di questi strumenti, peraltro, è accompagnata da una rimodulazione del Fondo PMI. Fondo che aiuta le imprese che, per ripartire dopo la pandemia, necessitano di liquidità.

 il Fondo Garanzia SACE, gestito, appunto, dalla SACE che rilascia prestiti garantiti e il Fondo Garanzia PMI, uno strumento per cui le garanzie sono offerte dallo Stato.

Sono ammesse le richieste di finanziamento delle imprese di qualsiasi dimensione. Imprese che esercitano qualsiasi attività ed in qualsiasi forma giuridica (quindi anche i liberi professionisti, i lavoratori autonomi e le società tra professionisti), purché rispetti i seguenti requisiti:

  • deve avere la sede in Italia;
  • non erano in crisi prima dell’inizio del 2020, ma sono entrate in uno stato di difficoltà a causa della pandemia.

Inoltre, l’impresa che beneficia dell’agevolazione si impegna a non approvare la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni ed a gestire i livelli occupazionali tramite accordi sindacali.

Per i finanziamenti di durata non superiore a 6 anni e già garantiti da SACE, è prevista la possibilità di estensione fino a 10 anni. Oppure la possibilità di sostituzione con nuovi finanziamenti di durata fino a 10 anni.

Modalità di copertura del fondo Garanzia PMI

Viene, poi, rivista la copertura del Fondo Garanzia PMI e dell’art. 13 del decreto Liquidità nelle modalità che seguono:

  • per i finanziamenti attualmente in essere la copertura del Fondo PMI resta al 100 per cento per prestiti fino a 30.000 euro e al 90 per cento per quelli di importo superiore anche in caso di allungamento della durata fino a dieci anni;
  • si introduce una di garanzia pubblica di portafoglio a sostegno dei crediti a medio lungo termine. Garanzia in favore progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento proposti da imprese che abbiano non più di 500 dipendenti.

Prestiti e fondo Garanzia: importo massimo garantito e piano di rimborso

L’importo massimo dei finanziamenti garantiti dallo Stato tramite Garanzia Italia (gestito da SACE) è pari al valore più alto tra:

  • il 25% del fatturato dell’impresa in Italia nel 2019;
  • il doppio del costo annuale del personale in Italia nel 2019.

Il piano di rimborso può avere una durata massima di 6 anni, ma è previsto un periodo di preammortamento di 36 mesi (in precedenza la sua durata era di soli due anni).

Si può richiedere il prestito per:

  • coprire il fabbisogno circolante dell’impresa;
  • pagare i canoni di affitto o di locazione;
  • rifinanziare il debito. Questo a patto che il finanziamento abbia un importo superiore del 25% rispetto al prestito che viene rinegoziato e che attraverso il rilascio della garanzia risulti meno costoso.
La garanzia può coprire:
  • il 70% dei finanziamenti erogati a favore di imprese che hanno un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro;
  • l’80% dei finanziamenti erogati a favore di imprese che hanno un fatturato tra 1,5 e 5 miliardi di euro o che hanno almeno 5.000 dipendenti in Italia;
  • il 90% dei finanziamenti erogati a favore di imprese che hanno un fatturato fino a 1,5 miliardi di euro o che hanno meno di 5.000 dipendenti in Italia.

Per le imprese che riescono ad ottenere il prestito, il costo del finanziamento è rappresentato dal tasso di interesse applicato dal soggetto erogante e dal costo garanzia.

Per avere un’idea delle condizioni applicate puoi andare sul sito sace.it ed utilizzare il simulatore inserendo i dati economici e finanziari dell’impresa registrati nel bilancio del 2019.

Prestiti garantiti dallo Stato: ecco percorso da seguire per poterlo ottenere

Naturalmente per ottenere questo tipo di prestiti è necessario seguire una procedura ben precisa ossia:

  • come impresa devi rivolgerti ad una banca o ad un altro dei soggetti abilitati per ottenere un finanziamento con garanzia dello Stato;
  • la banca controlla se hai i criteri di ammissibilità ed effettua l’istruttoria creditizia; se l’esito è positivo, la banca stessa inserisce la richiesta di garanzia nel portale web di SACE;
  • SACE, una volta ricevuta la richiesta con esito positivo di delibera, assegna alla pratica un Codice Unico Identificativo ed emette la garanzia;
  • la banca eroga il finanziamento coperto da garanzia di SACE e dalla controgaranzia dello Stato.

Domande e risposte sui Prestiti garantiti dallo Stato

D: Se un amministratore di s.r.l. ha pagato la rata di mutuo prima casa con 6 giorni di ritardo, questo impedisce alla banca di erogare il finanziamento di 25.000 euro alla s.r.l.?

R: No, nel modo più assoluto, almeno sotto il profilo strettamente giuridico. Resta il fatto che la banca può anche rifiutarsi di erogare il finanziamento, senza dovere rendere conto di nulla a chicchessia.

D: È possibile sottoscrivere un finanziamento di 6 anni ed estinguerlo anticipatamente?

R: Certamente, è nella piena possibilità, una volta ottenuto il finanziamento, estinguerlo anticipatamente. Se al momento dell’estinzione anticipata del finanziamento il debito residuo non supera 10.000 euro, non vi è alcuna penale. Se l’importo dovesse essere superiore, la penale massima applicabile è dell’1 per cento sul debito residuo, laddove la vita residua del contratto sia superiore ad 1 anno.

D: Una società partecipata indirettamente per il 99 per cento da un ente pubblico locale, a norma della raccomandazione n. 2003/361/CE, non è considerata PMI. Avendo un fatturato inferiore ad euro 1,5 miliardi e meno di 5.000 dipendenti, la società può comunque accedere alla procedura semplificata di cui al punto 5 del manuale operativo SACE o deve comunque riferirsi alla procedura ordinaria di cui al punto 6 del medesimo manuale?

R: La procedura semplificata in cui interviene la garanzia della SACE è riservata alle imprese con fatturato globale inferiore o uguali a 1,5 miliardi di euro e con numero di dipendenti in Italia inferiore o uguali a 5.000, per finanziamenti di importo inferiore a 375 milioni di euro. In questo caso, la garanzia può essere del 90 per cento.

Spero che questa sia stata per te una linea guida su cosa sono i prestiti garantiti dallo Stato e su come ottenerli.

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