Fondo Nuove Competenze: cos’è e quali sono i vantaggi

Il Fondo Nuove Competenze promuove la produttività delle imprese attraverso la formazione del personale e favorisce il mantenimento occupazionale dei lavoratori.

Un Fondo che nasce per contrastare gli effetti economici dell’epidemia da Covid-19 e mette a disposizione 730 milioni di euro per la formazione dei lavoratori in azienda.

Destinatarie sono le imprese che, a seguito di questa emergenza hanno necessità di ridurre temporaneamente l’orario di lavoro dei propri dipendenti, per fare fronte a mutate esigenze organizzative e produttive.

Le ore di lavoro dedicate alla formazione saranno totalmente a carico dello Stato. Il lavoratore potrà beneficiare di ore di formazione (fino a 250) per aggiornare le proprie competenze legate alle attività aziendali.

Questo senza rinunciare a parte della contribuzione (come accade invece per la cassa integrazione).

In poche parole, l’obiettivo è quello di permettere alle imprese di realizzare modifiche all’orario di lavoro del dipendente, affinché quest’ultimo possa seguire un percorso formativo.

Quindi, il Fondo Nuove Competenze copre gli oneri relativi alle ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali.

Tra l’altro è possibile favorire anche la realizzazione di percorsi di ricollocazione dei lavoratori.

Il fondo è compatibile con l’utilizzo di fondi interprofessionali. Non va in conflitto ed è possibile utilizzare entrambe le misure di sostegno alle imprese.

Anche per questo, il fondo rappresenta una preziosa opportunità per le imprese che puntano sulla formazione e riqualificazione delle risorse. Un opportunità che porta grossi benefici sia al datore di lavoro che al lavoratore stesso.

Quanto è importante il Fondo Nuove Competenze per aziende e dipendenti?

Il disallineamento tra le competenze professionali e le richieste del mercato del lavoro ha sempre rappresentato una minaccia per la crescita della produttività nel nostro Paese.

Si tratta, dunque, di un fenomeno già noto in Italia, come in altre parti del globo, che certamente precede l’attuale situazione socioeconomica conseguente all’emergenza sanitaria.

Il mondo del lavoro cambia velocemente.

Le risorse umane hanno competenze che diventano obsolete nel giro di cinque anni e la richiesta di nuove professionalità da parte del mercato del lavoro resta spesso insoddisfatta.

È quanto già evidenziato da un recente studio del Boston Consulting Group, secondo cui la scuola continua a formare giovani che avranno competenze arretrate nel momento in cui si dovranno apprestare ad entrare nel mercato del lavoro.

Questo perché le richieste delle imprese nel frattempo saranno cambiate. Tanto che, entro il 2022, il 27% delle posizioni lavorative disponibili potrebbe essere dedicato a ruoli che al momento non esistono.

I tempi in cui viviamo, e oltremodo questo momento, impongono dunque un grado molto elevato di flessibilità.

Di conseguenza è fondamentale una formazione in continuo aggiornamento per seguire, o meglio anticipare, i cambiamenti tecnologici e le richieste del mercato.

Il Fondo Nuove Competenze consente, infatti, alle imprese di qualunque settore e dimensione, di rimodulare temporaneamente l’orario di lavoro e utilizzare una parte di esso per far svolgere ai dipendenti attività di formazione e riqualificazione, senza alcun onere aggiuntivo.

Questo perché il costo aziendale del personale impegnato nella formazione è totalmente a carico dello Stato.

Come funziona il Fondo Nuove Competenze e quali sono i costi ammissibili?

Prima dell’invio della domanda, è necessaria la sottoscrizione di accordi sindacali preventivi, che devono essere stipulati entro il 30 giugno 2021.

Il requisito essenziale per l’accesso è la sottoscrizione di un accordo collettivo tra le parti coinvolte. Sottoscrizione che dovrà individuare i fabbisogni dei dipendenti in termini di nuove o maggiori competenze.

Questo in ottica dell’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o servizi in risposta alle mutate esigenze produttive dell’impresa.

Il Fondo Nuove Competenze può anche essere utilizzato in ottica di ricollocazione o riqualificazione dei lavoratori. Copre gli oneri relativi alle ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali e può essere utilizzato anche per favorire la realizzazione di percorsi di ricollocazione dei lavoratori.

A chi sono destinati i contributi del Fondo Nuove Competenze?  

I contributi del Fondo sono destinati ai datori di lavoro privati con CCNL sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni di categoria e sindacati. Riguardano i lavoratori dipendenti o in somministrazione per i quali è ridotto l’orario di lavoro a fronte della partecipazione a percorsi di sviluppo delle competenze, previsti dall’accordo collettivo.

La domanda di finanziamento può riguardare la singola azienda o essere cumulativa. Deve essere accompagnata dal progetto per lo sviluppo delle competenze e dall’accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro sottoscritto con i sindacati. 

L’accordo deve specificare il numero di lavoratori coinvolti nei percorsi formativi e le ore dell’orario di lavoro convertite in formazione. Il limite massimo è di 250 ore per ciascun dipendente. 

Nella prima versione della misura gli accordi dovevano individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze collegate all’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di prodotto, di processo o servizi.

Oppure fare riferimento allo sviluppo di competenze finalizzate ad incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di mobilità o ricollocazione in altre realtà lavorative. 

Con il nuovo decreto interministeriale si aggiunge l’obbligo di allegare una valutazione personalizzata delle competenze del lavoratore, dei suoi bisogni formativi e l’attestazione degli obiettivi conseguiti.

Le domande sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione dall’ANPAL, che stabilisce anche l’importo del finanziamento da riconoscere al datore di lavoro.

Importo distinto tra il costo delle ore di formazione e i relativi contributi previdenziali e assistenziali. Il contributo viene erogato in due tranche: anticipazione del 70% e saldo.

Entro 90 giorni dall’approvazione dell’istanza da parte dell’ANPAL i datori di lavoro devono concludere i percorsi formativi. Il limite temporale si allunga a 120 giorni se sono coinvolti anche Fondi interprofessionali.

La nuova procedura per l’invio delle istanze all’ANPAL

A partire dal 18 gennaio imprese e datori di lavoro devono trasmettere le istanze di contributo attraverso il servizio Fondo nuove competenze, che consentirà di presentare online le domande e sostituirà il precedente invio tramite pec, che non darà più accesso alla procedura di valutazione. 

Il servizio sarà raggiungibile accedendo a MyANPAL, con le credenziali Spid, dal menu “Servizi attivi”.

Sempre dal 18 gennaio, l’Agenzia ha avviato l’erogazione dei contributi alle imprese già ammesse al sostegno del Fondo, in tutto 125, localizzate da Nord a Sud.

Attive nei settori più diversi, dalle telecomunicazioni alle infrastrutture, della meccatronica al manifatturiero, passando per agroalimentare, cultura e turismo.

In base a quanto anticipato dall’ANPAL, riceveranno i primi 70 milioni di euro, corrispondenti all’anticipazione del 70% del costo del lavoro del personale coinvolto nei percorsi di sviluppo delle competenze stabiliti in accordo con le associazioni sindacali.

Si tratta di 53mila lavoratori, per un numero complessivo di ore di formazione di oltre 5 milioni.

Proroga fino al 30 giugno per accordi collettivi e domande

Il nuovo decreto approvato dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha spostato il termine al 30 giugno 2021, sia per la sottoscrizione degli accordi che per la presentazione delle domande all’ANPAL.

Termine confermato dal decreto direttoriale ANPAL del 17 febbraio 2021, che modifica anche i termini per la fase istruttoria e per la fase di richiesta del saldo.

In particolare, per le domande presentate successivamente al 17 febbraio:

  • il termine, previsto dall’art. 4 dell’avviso (Istruttoria delle istanze), entro il quale i datori di lavoro devono presentare integrazioni e/o chiarimenti alle istanze presentate è fissato in 7 giorni di calendario dalla data di richiesta di integrazioni e/o chiarimenti da parte di ANPAL;
  • il termine, previsto dall’art. 6.2 dell’avviso (Richiesta di saldo), entro il quale deve essere presentata la richiesta di saldo è individuato in 20 giorni di calendario dalla conclusione dei percorsi di sviluppo delle competenze;
  • il termine, previsto dall’art. 6.3 (Quantificazione del saldo) dell’avviso, entro il quale i datori di lavoro sono tenuti a presentare integrazioni e/o chiarimenti alla richiesta di saldo è fissato in 10 giorni di calendario dalla data di richiesta di integrazioni e/o chiarimenti da parte di ANPAL.

I percorsi formativi possono protrarsi oltre il 31 dicembre 2021 a patto che la domanda sia stata presentata nel rispetto della scadenza prefissata.

Quali sono le finalità del Fondo Nuove Competenze?

  1. aggiornamento e mantenimento delle competenze;
  2. adozione di nuovi modelli di gestione aziendale (risorse umane, qualità, tecniche di produzione) e amministrazione;
  3. sviluppo delle abilità personali;
  4. introduzione di elementi di innovazione tecnologica;
  5. incremento della conoscenza del contesto lavorativo;
  6. incremento della conoscenza e delle competenze linguistiche;
  7. supporto all’internazionalizzazione;
  8. green economy.

Fondo Nuove Competenze: quali sono i vantaggi per l’azienda?

Grazie a questo fondo l’azienda può:

  • consentire ai propri dipendenti di partecipare a percorsi di formazione e aggiornamento, senza dover sostenere costi aggiuntivi;
  • usufruire di una riduzione del costo del lavoro per ogni lavoratore interessato dalla misura;
  • limitare il ricorso alla Cassa Integrazione a beneficio del lavoratore;
  • contribuire attraverso la formazione al miglioramento del clima organizzativo o clima aziendale in un momento segnato dall’incertezza.

Quali sono i vantaggi per i lavoratori?

  • Lo sviluppo di nuove competenze professionali.
  • La riqualificazione professionale in periodo di crisi economica.
  • Il rilascio dell’attestazione di certificazione delle competenze senza riduzione dello stipendio e dell’orario di lavoro

Come possiamo supportarti in questo percorso?

  • Analizziamo il fabbisogno formativo dell’impresa mediante incontri preliminari con i referenti della stessa, al fine di individuare i percorsi più idonei per il personale dipendente;
  • Definiamo, in accordo con l’impresa, il progetto o i progetti formativi, eventualmente differenziati per categorie di lavoratori e mansioni ricoperte dagli stessi;
  • Raccogliamo la documentazione necessaria per l’elaborazione del progetto formativo;
  • Assistiamo il Cliente nella fase di presentazione della domanda;
  • Assistiamo il Cliente nella fase di monitoraggio dell’istruttoria pratica, nell’istanza per l’erogazione dei pagamenti e nel deposito delle eventuali integrazioni documentali che dovessero essere richieste da A.N.P.A.L.

Detto questo se anche tu vuoi approfittare di questa opportunità e godere dei vantaggi di questo Fondo sia come impresa che per i tuoi dipendenti non perdere questa occasione.

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