Lo Stato Patrimoniale: scopri come monitorare la tua azienda

Lo Stato Patrimoniale è un pilastro fondamentale del bilancio aziendale che serve per scrivere un Business plan convincente.

Questo perché all’interno sono sintetizzati tutti gli investimenti che occorre effettuare e tutti i finanziamenti che è necessario reperire per acquistare gli investimenti.

Ogni volta che ci si trova di fronte all’avvio di una nuova attività se si vuole partire con il piede giusto, è necessario mettere in piedi l’intero processo produttivo.

Quindi, occorre dotarsi di una struttura produttiva, possibilmente organizzata in base a criteri di efficienza.

Quando si deve allestire la struttura produttiva occorre dotare l’azienda degli investimenti necessari alla produzione del prodotto (o all’erogazione del servizio). Questo significa che i vari investimenti che devono essere messi “a preventivo”, riguardano:

terreniscorte di materie prime
fabbricatiscorte di prodotti finiti
macchinariscorte di semilavorati
attrezzaturescorte di merci
impianticrediti concessi ai clienti
Mobili e arredidisponibilità su conto corrente
Macchine d’ufficiocassa
automezzi

Tutti i valori di questi investimenti, al 31 dicembre di ogni anno, vengono inseriti nella sezione delle attività dello Stato Patrimoniale.

Ciò significa che quando devi fare lo stato patrimoniale, le cosiddette “attività” non sono altro che gli investimenti fatti dall’imprenditore e, come tali, rappresentano le modalità in cui vengono utilizzati i capitali di cui l’azienda dispone. Per poter far fronte agli investimenti, l’azienda quindi deve disporre di capitali, che si procura attingendo alle varie fonti di finanziamento.

I valori di queste fonti di finanziamento, al 31 dicembre di ogni anno, vengono riportati nella sezione delle passività dello Stato Patrimoniale.

Come si fa uno Stato Patrimoniale?

Lo Stato Patrimoniale è praticamente la descrizione sintetica di tutte le attività e di tutte le passività che sono presenti in azienda in un dato momento (ad esempio, al 31 Dicembre di ogni anno) e mette in evidenza il patrimonio netto.

Lo Stato Patrimoniale si compone di due parti:

  • da un lato, le sue attività, cioè ciò che possiede;
  • d’altra parte, le sue passività, in altre parole ciò che deve, e il capitale quindi tutte le fonti con cui copre le attività.

Le due parti (attivo e passivo) devono essere sostanzialmente in equilibrio, perché ciò accada i due totali devono essere uguali.

Perché? Che si tratti di un profitto o di una perdita, i due importi da segnalare devono essere identici: uno trascrive l’origine del denaro in entrata e l’altro indica dove viene destinato il denaro.

Se il saldo delle passività supera quello delle attività, la società è inadempiente.

Se prendiamo il caso di un’azienda che realizza un profitto: il livello del suo patrimonio aumenta perché ne possiede di più e, allo stesso tempo, aumenta il livello delle sue passività.

Infatti, l’utile diventa un una sorta di debito verso i suoi azionisti, di conseguenza i debiti aumentano.

Analogamente, a seguito di un finanziamento bancario a breve termine la società di avrà maggiori attività correnti (sotto forma di liquidità disponibile).

Al tempo stesso il medesimo importo è incluso anche nella categoria dei debiti, in quanto la società sarà tenuta a rimborsarlo. Ora andiamo a vedere le attività e le passività nello specifico.

Attività (sezione a sinistra)

Per quanto riguarda la sezione inerente alle attività, che si trova nella parte destra del documento, gli elementi da tenere in considerazione sono:

  • Crediti verso soci (somme di partecipazione a breve, medio e lungo termine)
  • Immobilizzazioni (beni e risorse con durata oltre un anno) Possono essere materiali, immateriali, finanziari.
  • Attivo circolante (risorse a breve termine) Possono essere rimanenze e risorse liquide
  • Ratei e risconti attivi (entrate di competenza di esercizi seguenti)

Passività (sezione a destra)

  • La parte sinistra del documento di tipo contabile che stiamo analizzando si articola in diverse parti, ognuna delle quali ha una specifica funzione. All’interno troviamo:
  • Patrimonio netto (contributi, riserve, perdite e guadagni)
  • Fondi per rischi (risparmi per sopperire a uscite improvvise)
  • TFR per termine impiego dei lavoratori
  • Debiti vari ed eventuali
  • Ratei e risconti passivi (costi di esercizi successivi)

Lo stato patrimoniale è un documento di notevole importanza nella valutazione dello stato di salute aziendale.

In modo da poter pervenire all’elaborazione di specifici indici di bilancio, lo stato patrimoniale viene riclassificato in base a particolari criteri di natura finanziaria che consentono di valutare attività e passività in base alla loro potenziale trasformazione in denaro.

Mediante la riclassificazione, lo stato patrimoniale consente di effettuare valutazioni circa la solvibilità aziendale.

Elementi chiave e Indicatori di bilancio per monitorare la salute della tua azienda

Gli elementi chiave e gli indicatori del bilancio contabile possono essere utilizzati per analizzare la situazione finanziaria dell’azienda. L’idea è di finanziare passività correnti con attività correnti e passività a lungo termine con attività a lungo termine.

In questo modo non solo viene raggiunto l’equilibrio finanziario, ma appunto non sarà necessario liquidare delle immobilizzazioni per saldare passività correnti. Vedendo la cosa da un altro punto di vista, se si finanziassero le immobilizzazioni con passività correnti essere dovrebbero essere saldate prima ancora che l’investimento diventi redditizio minando una sostenibilità di lungo periodo.

Gli indicatori chiave sono:

  1. WCR: capitale circolante netto, attività correnti – passività correnti che serve a misurare il contante e le attività liquide disponibili per finanziare le operazioni quotidiane di un’impresa. Avere queste informazioni può aiutarti a gestire l’azienda e prendere buone decisioni in fatto di investimenti. Calcolando il capitale circolante, puoi determinare se e per quanto tempo un business sarà in grado di far fronte ai suoi obblighi attuali. 
  2. MT: margine di tesoreria è un indicatore finanziario della liquidità dell’Impresa. In particolare indica la capacità dell’impresa a “soddisfare” i debiti a breve e medio termine mediante la liquidità disponibile (cassa e banche) o con i crediti a breve e medio termine. È la differenza tra (Liquidità Correnti più Crediti a BT) e (Debiti Finanziari più Debiti a BT). Se il suo valore è positivo siamo di fronte a una buona situazione finanziaria. Se è negativo, la situazione finanziaria è squilibrata.

Un indicatore di bilancio importante da analizzare all’interno di un bilancio contabile è il leverage.

Il leverage è una voce dello stato patrimoniale che, insieme al capitale proprio, costituisce la struttura finanziaria di un’azienda. Esso identifica il rapporto tra il capitale proprio dell’azienda e il capitale di rischio, ossia quello di terzi.

 Il suo obiettivo è quello di verificare il livello di rischio legato alla dipendenza da fonti di finanziamento esterni. Tali fonti di finanziamento esterni sono effettivamente dei debiti che un imprenditore può avere nei confronti di diverse categorie di enti: istituti di credito (banche), fornitori, finanziarie, etc.

Per poter calcolare l’indice di indebitamento di un’azienda si fa riferimento ad una formula specifica basata per l’appunto sul leverage. Tale formula ci fornisce il rapporto tra indebitamento e capitale proprio.

Questo rapporto può assumere diversi valori; se ad esempio l’indice di indebitamento di un’azienda è pari a 1 starà ad indicare che l’azienda copre le esigenze finanziarie utilizzando il proprio capitale, senza aver quindi la necessità di indebitarsi con istituti di credito o altre forme di finanziamento. 

Nel caso in cui il leverage abbia un valore compreso tra uno e due, l’azienda avrà un capitale proprio maggiore dell’indebitamento (situazione usuale).

Se dal rapporto venisse un valore maggiore di due, si starebbe indicando che i debiti sono maggiori del capitale proprio dell’azienda. 

Tale rapporto tuttavia non è da intendersi come unico elemento di analisi della situazione finanziaria di un’azienda, esso dipende non solo dal rapporto tra capitale proprio e indice di indebitamento.

Infatti esso è certamente importante nell’ottica di un’analisi finanziaria, tuttavia è necessario valutare diverse variabili come il settore dell’azienda e la sua struttura finanziaria.

Infatti è possibile che azienda con indici di indebitamento maggiori di due riesca comunque ad avere un rendimento tale da non creare problemi finanziari all’assetto patrimoniale.

Lo Stato Patrimoniale come strumento di Analisi

Chi è maggiormente interessato ad analizzare e valutare il Bilancio di un’azienda?

  • il capo di un’azienda o la direzione di un’azienda, per verificare i risultati finanziari;
  • il potenziale acquirente di un’azienda, per farsi un’idea della solidità finanziaria di un’azienda e proiettare una visione del suo futuro;
  • agenzie di finanziamento, per valutare la struttura finanziaria di un’azienda.

L’analisi della solidità patrimoniale e finanziaria di un’impresa è fondamentale per poter valutare lo stato di salute dell’azienda e la sua capacità di accedere al credito.

Le banche, infatti, prestano particolare attenzione a questo aspetto, oltre a quello della redditività, in quanto un’azienda solida da un punto di vista reddituale non è detto lo sia anche da quello finanziario.

Stato Patrimoniale e Rating

Il rating è ciò che le banche attribuiscono alle imprese ai fini della valutazione dell’affidabilità dell’impresa e della determinazione del costo del denaro. Anche il rating è strettamente collegato alla salute dell’azienda che scaturisce dall’analisi dello Stato Patrimoniale che insieme al Conto Economico compongono il Bilancio Aziendale

Ciò significa che una analisi preliminare interna all’azienda consente di predeterminare il rating che la banca attribuirà nonché di individuare quelle eventuali criticità che potrebbero emergere durante una richiesta di rinnovo fidi o concessione di nuove linee di credito.

In questo modo sarà più semplice instaurare un dialogo con gli istituti di credito di riferimento ai fini di ottenere quanto richiesto.

Qualora non vi fosse una esigenza specifica di richiesta o rinnovo di finanziamenti, una analisi finalizzata alla determinazione periodica del rating, al controllo costante della Centrale Rischi della Banca d’Italia, potrebbe consentire di instaurare un dialogo con la banca di riferimento al fine di ridurre il costo, interessi passivi, dell’esposizione finanziaria.

Non sempre, infatti, il rating determinato dalla banca è in linea con l’andamento e i risultati attuali della gestione.

A questo proposito se vuoi affidarti in questo percorso ad un team di esperti in materia di analisi di bilancio e innalzamento del Rating, sei nel posto giusto!

Compila il form qui sotto e richiedi la tua consulenza gratuita: avrai a disposizione uno dei nostri professionisti che, dopo aver fatto un’analisi della tua situazione aziendale ti illustrerà step by step come avere un bilancio che dimostri lo stato ottimale della tua azienda.

Al tempo stesso ti mostrerà grazie anche ai nostri prodotti, quali leve potenziare per essere solvibili e finanziabili agli occhi di banche ed investitori.

Se hai delle domande o desideri ulteriori informazioni, compila il nostro modulo di contatto.

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