Analisi della Centrale Rischi. Scopri i suoi vantaggi

L’analisi della Centrale Rischi è molto importante per le aziende che vogliono essere solvibili agli occhi di Banche e finanziatori.

Specialmente in un periodo come questo dove le banche vogliono mille garanzie prima di concedere un prestito. Prima di approvare un progetto aziendale per ottenere il finanziamento.

Grazie a questa analisi gli intermediari possono conoscere il livello di indebitamento complessivo dei propri clienti.

Possono inoltre conoscere il tipo di finanziamento ricevuto e la regolarità o meno dei pagamenti.

Possono così ridurre il rischio di concedere finanziamenti che poi non vengono restituiti, e quindi impiegare in modo più efficiente le loro risorse.

Ciò contribuisce a rafforzare la loro stabilità e quella del sistema finanziario nel suo complesso.

Per questo la Centrale Rischi è gestita dalla Banca d’Italia.

Quest’ultima ha tra i suoi compiti quello di vigilare sulla “sana e prudente gestione” degli intermediari e sulla stabilità e l’efficienza complessive del sistema finanziario.

Consultando la Centrale Rischi gli intermediari possono gestire meglio i propri rischi e proporre ai propri clienti soluzioni di credito su misura, adeguate alle effettive capacità di rimborso.

Tutto questo senza fargli correre il rischio del “sovraindebitamento”, che è la situazione in cui una persona assume più obblighi di quanto le sue risorse consentirebbero.

In poche parole se una banca o una istituzione finanziaria deve prestarti del denaro, vuole essere sicura che, oltre al rischio naturale che si assume (detto rischio di credito), non stia concedendo soldi a qualcuno.

Vuole avere la certezza che nel passato tu non sia stato moroso o non abbia restituito il denaro prestato o peggio sia un abituale truffatore.

Grazie all’analisi della Centrale Rischi hai la possibilità di fornire un quadro chiaro e completo della tua situazione finanziaria aziendale.

Come? Attraverso informazioni attendibili e oggettive sugli affidamenti bancari, siano essi mutui, prestiti, finanziamenti o altri affidamenti e sulla regolarità dei pagamenti.

Analisi della Centrale Rischi: di cosa stiamo parlando?

Prima di parlare di Analisi della Centrale Rischi dobbiamo chiederci: cos’è la Centrale Rischi?

È una banca dati che dà una fotografia d’insieme dei debiti di famiglie e imprese verso il sistema bancario e finanziario.

Serve ai clienti che hanno una buona “storia creditizia” per ottenere un finanziamento più facilmente e a condizioni migliori.

Serve alle banche e alle società finanziarie per valutare la capacità dei clienti di restituire i finanziamenti concessi.

Questo anche per farti capire che la Centrale Rischi non è una lista di cattivi pagatori perché registra la “storia creditizia” dei singoli clienti.

Contiene informazioni positive, come la regolarità del pagamento delle rate e la chiusura del rapporto di finanziamento.

Contiene eventuali informazioni negative  che riguardano essenzialmente le difficoltà, più o meno gravi, nel restituire il debito.

Se il cliente è in ritardo nel pagamento di una rata non viene automaticamente classificato in sofferenza.

Per classificarlo in sofferenza, l’intermediario deve valutare la sua situazione finanziaria complessiva, alla luce di tutte le informazioni disponibili.

Cosa vuol dire essere classificato in sofferenza bancaria?

La sofferenza bancaria è uno status oggettivo che la banca segnala al sistema creditizio.

Questo avviene quando, in base ai suoi sistemi di valutazione del rischio di credito, ritiene che il debitore (cioè tu e la tua azienda) non sia in grado di ripagare il proprio debito.

Ciò significa che se vuoi evitare la sofferenza, devi dimostrare con i fatti di essere nelle condizioni di onorare i tuoi impegni.

Molti imprenditori sbagliano a gestire il credito incagliato.

Per questo motivo finiscono segnalati a sofferenza anche quando non ce ne sarebbero effettivamente gli estremi.

Gli elementi sui quali intervenire per evitare la segnalazione bancaria sono essenzialmente tre:
  • gli importi
  • la durata
  • la comunicazione

Ora andiamo ad analizzare anche questi per farti capire ancora di più l’importanza dell’analisi della Centrale Rischi.

Parlando di importi, uno degli indizi più semplici da cogliere è dato dalla movimentazione dei conti correnti e dal saldo debitorio.

Quando il saldo del tuo debito resta pressoché invariato, il conto viene poco movimentato e le uniche variazioni significative sono dovute all’addebito degli interessi passivi.

In questo modo comunichi in maniera oggettiva alla banca che non sei in grado di generare cassa sufficiente a movimentare il debito e questo non va bene.

Riguardo alla durata, devi sapere che un mutuo incagliato o un fido in incaglio bancario si trasformano in una sofferenza bancaria solo se rimangono in quello stato per un certo periodo di tempo.

Al momento le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia individuano nei 180 giorni il periodo oltre il quale un credito incagliato possa essere trasformato in sofferenza, qualora l’intermediario ne verifichi i presupposti.

Questo vuol dire che per la banca il fattore Tempo ha una valenza fondamentale.

È un elemento che anche tu, nella tua strategia di gestione dei problemi di liquidità della tua azienda, devi prendere in considerazione.

Vogliamo parlare del terzo elemento, la comunicazione?

Uno dei modi più veloci per raggiungere la sofferenza bancaria è quello di non permettere agli intermediari di costruire un quadro della situazione diverso da quello che possono ricavare dalle banche dati.

La comunicazione con la banca, la trasmissione delle informazioni adatte a dimostrare la reversibilità dello stato di insolvenza è quindi fondamentale se vuoi evitare a tutti i costi una sofferenza bancaria.

In una fase delicata come quella che attraversi quando sei in crisi di liquidità devi imparare a trasmettere alla banca le informazioni corrette. Devi evitare di cadere nelle trappole che i direttori di filiale sono chiamati a mettere sulla tua strada per risanare l’azienda.

Il mio consiglio è quello di lavorare contemporaneamente su due fronti.

Da un lato utilizzi queste informazioni per evitare la sofferenza bancaria. Dall’altro adotti le contromisure necessarie alla tua azienda per incamminarsi in un percorso che le permetta di camminare sulle sue gambe.

Quali informazioni si ottengono grazie all’analisi della Centrale Rischi?

le informazioni sono suddivise nelle seguenti categorie:

  • Rischi autoliquidanti. Sono finanziamenti che il cliente ha ricevuto, con una fonte di rimborso predeterminata. Si tratta di finanziamenti concessi per consentire alla clientela l’immediata disponibilità dei crediti non ancora scaduti vantati nei confronti di un terzo. Il rimborso avviene attraverso l’incasso da parte dell’Intermediario di tali crediti (ad es: anticipi su fatture, sconto/anticipi di portafoglio, operazioni di factoring, cessione del quinto dello stipendio, cessioni di credito ai sensi dell’art. 1260 c.c).
  • Rischi a scadenza. Finanziamenti rimborsati dal cliente secondo modalità e scadenze prefissate contrattualmente e prive di una fonte di rimborso predeterminata.
  • Rischi a revoca. Sono i finanziamenti (scoperto di conto) che il cliente può utilizzare rispettando i termini contrattuali con la facoltà da parte della Banca di revocare l’affidamento anche in mancanza di giusta causa.
  • Crediti di Firma. Si tratta di garanzie prestate per operazioni di natura commerciale o finanziaria. Sono le garanzie che la Banca si impegna a coprire in presenza di inadempimenti di obbligazioni da parte del cliente nei confronti di terzi.
  • Garanzie Ricevute. Sono le garanzie personali e reali che il soggetto segnalato fornisce alla Banca a garanzia degli affidamenti concesso ad altro soggetto.
  • Derivati Finanziari. Sono i contratti derivati per la copertura di tassi, cambi, materie prime etc. Ad esempio, swap su tassi d’interesse che prevede che le controparti si scambino a date prestabilite, interessi a tasso fisso contro interessi a tasso variabile calcolati su un capitale di riferimento.

News 2020 sulla Centrale Rischi: attenzione!

A partire dal 15 marzo 2019 il Fondo di Garanzia ha introdotto la centrale rischi quale elemento essenziale per il calcolo del rating per l’accesso alla garanzia statale.

Lo score, che fino a quel momento considerava esclusivamente indici di bilancio, viene trasformato in un rating molto più simile a quello calcolato dal sistema bancario.

Il decreto Liquidità, per ampliare le aziende che potranno beneficiare del Fondo di Garanzia (Gestito da Mediocredito Centrale – MCC), prevede espressamente l’esclusione dei dati della centrale rischi nel calcolo del rating.

Nonostante ciò, il MCC richiede che la centrale rischi venga allegata alla richiesta di finanziamento, anche se non partecipa al calcolo del rating.

Anche in questo caso attenzione a non trascurare i dati dell’analisi della Centrale Rischi…

Cosa succede infatti, se un’azienda richiede la garanzia statale a gennaio 2021?

Per calcolare il rating del Fondo di Garanzia a quel punto servirà anche la centrale rischi degli ultimi 6 mesi (da giugno a novembre 2020).

Ciò sta a significare che i dati della centrale rischi del mese di giugno incideranno nel calcolo del rating delle richieste inoltrate il prossimo mese di gennaio.

Massima attenzione quindi alle segnalazioni in centrale rischi anche in questo periodo di “apparente” superfluità dei dati.

In caso contrario, potresti davvero pentirtene nel momento del bisogno!

Questo per dirti un’ altra cosa molto importante!

Il momento è molto delicato. Fai l’analisi della Centrale Rischi ogni mese. Ti spiego il perchè!

La centrale dei rischi contiene una moltitudine di dati vitali per l’accesso e il mantenimento del credito bancario della tua azienda.

La mia preoccupazione nasce dal fatto che queste informazioni influenzano direttamente il rating della tua azienda su tutte le banche.

Fin qui tutto bene, se non fosse che nel momento in cui assisteremo ad un aumento esponenziale di operazioni concentrate in poco tempo, corriamo il rischio di assistere ad un incremento fisiologico di segnalazioni errate.

L’UNICO modo per tutelarti è quello di:

  • Monitorare la centrale rischi della tua azienda all’inizio di ogni mese;
  • Verificare la correttezza dei dati.

In caso di segnalazione errata, contattare subito la banca interessata perchè provveda alla rettifica urgente della segnalazione.

È l’unica soluzione per tutelarti per i prossimi 12 mesi!

Si lo so…Ora starai pensando….”Si ok ma l’analisi della Centrale Rischi non è così facile da leggere ed interpretare.”

Ti capisco perfettamente! Tanto più che una segnazione errata, se non intervieni tempestivamente, peggiora il rating bancario della tua azienda in automatico. Senza l’intervento manuale dell’”uomo di banca”.

A questo proposito la soluzione migliore è quella di affidarti ad un team di esperti nel settore, compilando il form qui sotto e prenotando la tua consulenza gratuita!

Abbiamo confezionato apposta per te un prodotto semplice e veloce per la lettura e l’analisi della tua Centrale Rischi: praticamente ci pensiamo noi e non solo!

Durante la consulenza ti illustreremo come il metodo AlzaRating completo e testato su altre aziende pienamente soddisfatte che riesce ad Alzare il tuo Rating in soli 12 mesi e rilanciare la tua azienda nonostante la crisi post Covid 19.

Prenota la tua consulenza per assicurare alla tua azienda un futuro sano e protetto ed un’analisi della Centrale Rischi sempre aggiornata e senza brutte sorprese.

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