I rapporti con le banche: Il problema di ogni imprenditore. Siamo alle solite. Vai in banca e probabilmente non riesci a capire come mai il tuo Rating ti sembra qualcosa di incomprensibile e fuori dal tuo controllo?
Inoltre temo di non sbagliare quando affermo che nella tua carriera da imprenditore ti sei scontrato almeno una volta con questioni inerenti alle segnalazioni in Centrale Rischi, riferita ai tuoi rapporti con le banche, dopo una valutazione sul Rating della tua azienda.
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ToggleIn effetti il Rating bancario è frutto di una serie di algoritmi diversi da banca a banca.
Il Rating rappresenta di fatto lo stato di salute della tua azienda e viene valutato per sapere quanto e come puoi venire finanziato attraverso il canale bancario classico.
Saprai già che ogni rapporto commerciale tra istituti di credito e clienti viene registrato in una o più banche dati.
Come? Attraverso il meccanismo perverso delle segnalazioni che, da dieci anni a questa parte, sono diventate l’elemento fondante di ogni sistema di attribuzione del Rating.
Rispetto a dieci anni fa, il mondo del credito è cambiato tanto: il problema è che molti imprenditori fanno fatica a stargli dietro.
Le banche assegnano un punteggio ad ogni impresa in base alla quale decidono se quest’ultima è affidabile, solvibile e, di conseguenza, se può essere finanziata. Una volta presa questa decisione valutano a quale prezzo concedere il credito.
Parliamoci chiaro le segnalazioni sono diventate l’ostacolo che ogni imprenditore deve superare se vuole ottenere dei finanziamenti bancari.
Uno dei parametri che la banca tiene assolutamente in considerazione è la cosiddetta “valutazione andamentale” in Centrale Rischi (Interna e di Sistema).
Ma sai quanto pesa la Centrale Rischi all’interno dell’algoritmo di calcolo del Rating? Fino ad un 70% e più.
E il Bilancio? Beh, per un azienda di medie dimensioni, come potrebbe essere la tua, non arriviamo ad un incidenza che va oltre il 15/20%.
Ora, ti invito a riflettere.
Come puoi pensare di tenere sotto controllo il tuo merito creditizio senza conoscere quali sono le regole base per influenzare ciò che pesa oltre il 70 % del Tuo Rating?
Prima di tutto è importante che tu sia a conoscenza del fatto che la Centrale Rischi deve essere monitorata periodicamente.
Ovviamente, anche tutte le volte che ti rechi presso la tua banca per rinnovare i tuoi fidi o per chiederne di nuovi.
A questo proposito voglio darti una bella notizia per te e per il futuro della tua azienda.
Le segnalazioni in Centrale Rischi si possono evitare.
E ora voglio svelarti quello che il tuo Direttore di Banca non ti dirà mai.
Le dieci regole per evitare segnalazioni in Centrale Rischi e migliorare i rapporti con le banche
- Evita sconfini continuativi per più di 90 giorni. Questo limite temporale è il limite attuale che discrimina un “semplice” grave ritardo da un PAST DUE (termine tecnico che individua il default, ossia l’incapacità patrimoniale di un debitore di soddisfare le proprie obbligazioni). Fai tutto quello che è in tuo possesso per non arrivarci.
- Cerca di far ruotare l’insoluto su varie banche e linee, interrompendo la continuità dell’insoluto entro i 90 giorni. Quando vai a saldare l’arretrato specifica formalmente che tale pagamento è da imputare alla rata più vecchia e non all’ultima.
- Cercando di rispettare la prima regola, se devi scegliere di sconfinare o andare in insoluto, cerca di farlo su linee a revoca. Sconfinare su di esse è molto meno grave di non pagare le rate di un mutuo/leasing/finanziamento.
- Cerca sempre di attingere liquidità dalle linee di credito sottoutilizzate (anche movimentando denaro fra diverse banche). Questo per far fronte ai vari impegni in scadenza o per riequilibrare posizione sature o del tutto sconfinate.
- Se fossi in presenza di sconfini continuativi, e spesso fuori fido, tollerati dalla banca, cerca di ridiscutere gli affidamenti puntando ad un aumento pari alla media degli sconfini dell’ultimo anno. È poco salutare farsi concedere la possibilità di sconfinare, magari dall’amico direttore, per poi vedersi segnalare e comunque peggiorare il proprio Rating.
Guarda quanti consigli ci possono essere in queste cinque regole per migliorare i rapporti con le banche. Dimmi la verità: hai mai sentito parlare di queste cose da un direttore di banca? No?? Immaginavo…..ma andiamo avanti….non finisce mica qui…
- Se porti effetti (Fatture, Ri.ba) in banca per delle anticipazioni e questi storicamente e statisticamente non sono di livello eccelso, ossia appartengono a clienti che non pagano, cerca di distribuirli su più istituti. Cerca sopratutto di collocarli nelle banche che, parallelamente, ti concedono linee a revoca proporzionate.
- Se sei insolvente da diverso tempo e in maniera continuativa, cerca sempre di dialogare con la banca. Fallo per iscritto e dimostrati sempre conciliante e propositivo.
Devi sapere che nei casi di stato di insolvenza il tuo atteggiamento può fare la differenza tra l’essere segnalato come “cattivo pagatore e l’essere invece segnalato come “soggetto in sofferenza”.
- Ricordati sempre che quando la banca consulta la tua Centrale Rischi può vedere al massimo gli ultimi 36 mesi. Questo significa che quando chiudi una posizione in sofferenza non significa che questa scompaia dalla Centrale Rischi. Se hai un passato di impagati è sempre meglio tenerlo in conto soprattutto se ti rivolgi ad una nuova banca.
- Altra cosa molto importante: se ci sono errate segnalazioni bisogna farle rettificare, sempre che queste ricadano negli ultimi 3 anni.
- Impara inoltre un concetto fondamentale. Le banche rispondono a norme ben precise di condotta e di creazione di un patrimonio di vigilanza. La Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea fanno sì che queste norme vengano rispettate.
A questo punto se vuoi approfondire maggiormente l’argomento: se vuoi migliorare i tuoi rapporti con le banche: se hai problemi con il tuo Rating e vuoi farlo crescere nel giro di 6/12 mesi, ti consiglio vivamente di affidarti a persone esperte nel settore.
Professionisti che potrebbero, partendo dall’analisi dei tuoi bilanci, aiutarti a migliorare lo stato di salute della tua azienda evidenziandone i punti critici e cercando insieme a te le giuste soluzioni.
Questo ti porterebbe prima di tutto, ad avere un Rating migliore e, di conseguenza, solvibile agli occhi delle banche.
Inoltre, seguendo un percorso ben preciso, potresti arrivare a trasformare quei punti critici in punti di forza.
Come?