Rating di legalità: cos’è e quali sono le novità 2020

Si usa spesso la parola rating quando si parla di solvibilità aziendale e rapporti azienda – banca. Ma sappiamo esattamente cos’è il rating di legalità? Quali sono i suoi vantaggi? Quali sono le novità 2020?

Il Rating di legalità  è un nuovo strumento introdotto nel 2012 per le imprese italiane, volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale.

Questo avviene tramite l’assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta(fonte giurdanella).

Più in generale, questo giudizio è sul grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

Il riconoscimento di un sufficiente livello di rating di legalità è convenzionalmente misurato in “stellette”. L’ordinamento ricollega a tale riconoscimento, vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario.

La normativa, DL n. 1/2012, come modificato dal DL n. 29/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 62/2012, parla chiaro.

All’Autorità garante della concorrenza e del mercato è  attribuito il compito di procedere, in raccordo con i Ministeri della giustizia e dell’interno, all’elaborazione ed all’attribuzione, su istanza di parte, di un rating di legalità.  Questo al fine di promuovere l’introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali.

Si parla di rating di legalità per le imprese operanti nel territorio nazionale che raggiungano un fatturato minimo di due milioni di euro, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza.

Questo secondo i criteri e le modalità stabilite da un regolamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.

Al fine dell’attribuzione del rating, possono essere chieste informazioni a tutte le pubbliche amministrazioni. Del rating attribuito si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario.

Questo secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.

Gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d’Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta”.

Quali sono i soggetti che possono richiedere il Rating di legalità?

In base all’art. 1, comma 1 del Regolamento può accedere alla richiesta di rating l’impresa (in forma individuale o collettiva):

  • avente sede operativa nel territorio nazionale;
  • che abbia raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio chiuso nell’anno precedente alla richiesta di rating;
  • che, alla data della richiesta di rating, risulti iscritta nel registro delle imprese da almeno due anni.

Quali sono i criteri di attribuzione e i criteri del rating di legalità?

Il rating di legalità va un minimo di una stelletta ad un massimo di tre stellette. Viene attribuito dall’Autorità sulla base delle dichiarazioni rese dalle aziende che hanno fatto domanda. Queste aziende verranno verificate tramite controlli incrociati.

I controlli verranno fatti con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.

I criteri di valutazione sono i seguenti

Una stelletta (punteggio minimo).

L’azienda dovrà dichiarare che l’imprenditore e gli altri soggetti rilevanti (direttore tecnico, direttore generale, rappresentante legale, amministratori, soci) non sono destinatari di misure di prevenzione e/o cautelari.

Non sono destinatari di sentenze/decreti penali di condanna, sentenze di patteggiamento per reati tributari ex d.lgs. 74/2000 e per reati ex d.lgs. n. 231/2001.

Per i reati di mafia, oltre a non avere subito condanne, non deve essere stata iniziata azione penale ai sensi dell’art. 405 c.p.p.. L’impresa stessa non deve essere destinataria di sentenze di condanna né di misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al citato d.lgs. n. 231/2001.
L’impresa non dovrà inoltre, nel biennio precedente la richiesta di rating, essere stata condannata per:

  • illeciti antitrust gravi;
  • mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • violazioni degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori.

Non dovrà inoltre avere subito accertamenti di un maggior reddito imponibile rispetto a quello dichiarato. Non dovrà avere ricevuto provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione.
Tutti i provvedimenti che impediscono l’attribuzione di una ‘stelletta’ dovranno essere divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza passata in giudicato.
L’impresa dovrà inoltre dichiarare di effettuare pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di mille euro esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili.

Da due a tre stellette.

Il regolamento prevede 6 ulteriori requisiti che, se rispettati, garantiranno alle imprese il punteggio massimo di 3 stellette.

Se ne verranno rispettati 3 si potranno ottenere due stellette.

In particolare le imprese dovranno:

  • rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
  • utilizzare sistemi di tracciabilità di pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
  • adottare una struttura organizzativa, che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa.
  • adottare dei processi per garantire forme di Corporate Social Responsability;
  • essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
  • avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.

Sarà valorizzata anche la denuncia, all’autorità giudiziaria o alle forze di polizia, di reati previsti dal Regolamento, per  reati commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla denuncia sia seguito l’esercizio dell’azione penale.

Quanto dura il Rating di legalita?

Il rating di legalità ha una durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una stelletta, l’Autorità può disporre della revoca del rating.

Di conseguenza se vengono meno i requisiti grazie ai quali l’azienda ha ottenuto un rating più elevato, si riduce nella misura corrispondente il numero delle stellette.

L’Autorità inoltre cura l’aggiornamento sul proprio sito dell’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza.

Rating di legalità: quali sono le novità 2020?

Dal 1° gennaio 2020 le imprese che vorranno chiedere il rating di legalità all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM, o comunicare eventuali variazioni rilevanti, dovranno farlo esclusivamente online, utilizzando la nuova piattaforma WebRating.

Quindi per accedervi è indispensabile avere a disposizione un indirizzo di posta elettronica certificata e il dispositivo di firma digitale del rappresentante legale dell’impresa.

Grazie all’acquisizione di questo indicatore le aziende potranno beneficiare di vantaggi:

  • in termini reputazionali;
  • in termini finanziari in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario.

Sino al 31 dicembre 2019, vige un regime transitorio a doppio binario.

Questo vuol dire che è possibile inoltrare le richieste per l’attribuzione o il rinnovo del rating di legalità utilizzando il previgente formulario in formato pdf.

Quali saranno i vantaggi per le imprese?

L’intento è quello di rendere ancora più agevole alle aziende italiane il riconoscimento del rating di legalità.

Grazie a questo indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità, le imprese potranno beneficiare di taluni vantaggi in termini di reputazione dell’azienda.

Non solo. Anche in termini finanziari in sede di concessione di finanziamenti pubblici. Potranno inoltre beneficiare delle agevolazioni per l’accesso al credito bancario.

A seconda dei casi, può essere prevista la preferenza in graduatoria, l’attribuzione di punteggio aggiuntivo o la riserva di quota delle risorse finanziarie allocate.

Naturalmente per accedere a tutto questo devono possedere i seguenti requisiti:

  • avere una sede operativa in Italia;
  • possedere un fatturato minimo di 2milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda (è necessario anche per la richiesta di rinnovo);
  • essere iscritti nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
  • rispettare gli altri requisiti sostanziali previsti dal “Regolamento attuativo in materia di rating di legalità” (AGCM, delibera n. 27165/2018).

Il rating di legalità dura due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta.

Esattamente cosa deve fare un’azienda per richiedere il rating di legalità dal 1° gennaio 2020?

Dal 1° gennaio 2020 le imprese dovranno utilizzare la piattaforma Webrating per richiedere il rating di legalità.

Le aziende interessate al rating di legalità, per poter usare la piattaforma on line devono avere a disposizione:

– un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);

– il dispositivo di firma digitale del rappresentante legale dell’impresa.

Per l’utilizzo della piattaforma non vi sono costi. I passi da seguire sono semplici e intuivi, seguendo una procedura guidata.

Prima di compilare la domanda, è comunque possibile stampare una copia del modello, per verificare quali siano le informazioni e le dichiarazioni da fornire.

All’interno della piattaforma sono reperibili i moduli della domanda, compilabili direttamente via web:

1) l’impresa deve registrarsi alla piattaforma e accedere al sistema;

2) procedere alla compilazione della domanda e firmarla digitalmente;

3) inviare la domanda, sempre attraverso la piattaforma, seguendo le relative istruzioni presenti sul sito www.agcm.it.

La comunicazione di avvenuta ricezione verrà inviata tramite PEC all’indirizzo indicato all’atto della registrazione alla piattaforma, eventualmente modificabile all’interno dell’area riservata.

Come ho detto all’inizio dell’articolo si parla spesso di Rating ma non tutti conoscono il Rating di legalità. Questo è il motivo per cui ho voluto approfondire l’argomento e soprattutto le novità che ci sono per richiederlo dal 1° gennaio 2020.

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